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Notizie Varie

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Scopri il Servizio civile con «Consorzio Sol.Co Piacenza»

solco

“Consorzio Sol.Co Piacenza” sta selezionando 26 volontari in Servizio Civile Universale, nell’ambito del Programma “IN ALT(R)O: UNA TERRA DI NUOVE SFIDE”, da inserire in 5 progetti di ambito sociale a Piacenza.
La durata del servizio civile è di 12 mesi per un monte ore di 1145 ore (circa 25 ore/settimana) da svolgersi dal lunedì al venerdì.

Il Programma che raccoglie i progetti si chiama IN ALT(R)O: UNA TERRA DI NUOVE SFIDE” e coinvolge la provincia di Piacenza e il Comune di Imola in una sorta di gemellaggio nella fase di progettazione.
Al suo interno conta 4 progetti attuati presso enti del terzo settore, ovvero cooperative sociali sintesi tra i diversi bisogni espressi dai due territori e dalla comunità.
L’obiettivo generale, ovvero la realizzazione di uno sviluppo sostenibile, può oltremodo raggiungersi grazie al protagonismo giovanile riconosciuto ad ogni livello e ben espresso e rappresentato dai progetti di servizio civile indicati: agendo dal basso, dai volontari, da giovani anche in condizioni più fragili e/o vulnerabili, si può arrivare a raggiungere gli Obiettivi dell’Agenda 2030.
A questi 4 progetti si aggiunge una nuova iniziativa, sperimentale, nell’ambito digitale, a cui si riserva un posto.

Questi i progetti a Piacenza 

1) BASTA GUARDARE IL CIELO (campo socio-educativo minori)

2) CHE NE SARA’ DI NOI (campo disabilità)

3) L’UOMO CHE VERRA’ (campo terza età o dipendenza)

4) LA NOSTRA TERRA (campo agricoltura sociale)

5) COMUNITA’ EDUCANTE PER IL DIGITALE (campo alfabetizzazione digitale)
Scadenza candidature 26 gennaio solo tramite piattaforma DOL (Domanda On Line)

Il contesto lavorativo

Consorzio Sol.Co. Piacenza ha presentato progetti di servizio civile universale nell'ambito dell'educazione dei minori (centri aggregativi/scuola materna/infanzia), dell'assistenza ai disabili adulti e agli anziani (centri residenziali/diurni), del disagio adulto (fragilità e vulnerabilità sociale: comunità recupero dipendenze), dell’agricoltura sociale (aziende agricole con percorsi socio-educativi) e per la prima volta, nel campo dell’alfabetizzazione digitale.
Se sei interessato/a a un’esperienza formativa e di crescita personale nel mondo del sociale, il SolCo sta cercando 26 volontari da inserire in Servizio Civile da indicativamente giugno 2022.

I volontari opereranno presso le strutture delle cooperative sociali coinvolte nel progetto supportando l’organizzazione e la realizzazione di attività di organizzazione, socializzazione, realizzazione eventi come indicate nei progetti.

I requisiti richiesti

Interesse a un’esperienza formativa nella cooperazione sociale

Sensibilità e interesse a lavorare in ambito sociale

Capacità organizzativa e di problem solving

Buona predisposizione alle relazioni interpersonali e capacità di lavorare in team

I requisiti desiderabili

Precedenti esperienze di studio e/o di volontariato nell’ambito del sociale in Italia e/o all’estero

Patente di guida cat. B

Posti riservati a giovani con minori oportunità per

- bassa scolarizzazione

- difficoltà economiche

Aspetti di minori opportunità dimostrabili con autocertificazione.

Presentazione candidature e selezione:

Possono partecipare alla selezione di bandi di Servizio Civile Universale i giovani, senza distinzione di sesso che, alla data di presentazione della domanda:

1) abbiano compiuto i diciotto anni e non superato il ventottesimo anno di età (28 e 364 giorni);

2) siano cittadini italiani, degli altri Paesi dell’Unione europea oppure non comunitari regolarmente

soggiornanti.

Per il percorso di Servizio Civile Universale è previsto un contributo economico di 444,30 € mensili, la copertura infortuni, la responsabilità civile verso terzi, oltre ad un percorso formativo finalizzato a fornire le conoscenze teoriche di base necessarie allo svolgimento delle attività. Sono garantiti 20 giorni di permesso e 15 giorni di malattia.
Nel rispetto norme anti COVID-19 sarà avviata una procedura di selezione pubblica e trasparente dei volontari nel mese di febbraio 2022 dandone opportuna comunicazione sul sito web e avviso sulla pagina Facebook del Consorzio Sol.Co. Piacenza.

Per ulteriori informazioni

Inviare il proprio numero di telefono o prendere appuntamento tramite:

Consorzio Sol.Co Piacenza:

tel. 0523-594711

interno 3; www.solcopiacenza.it

Pubblicato il 17 gennaio 2022

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A Bettola ricordate le vittime dell’eccidio di Rio Farnese

riofarnese

Il 12 gennaio del 1945 i nazifascisti catturarono e uccisero a Bettola ventuno giovani che parteciparono alla Resistenza valnurese. La strage viene ricordata come l’eccidio di Rio Farnese. Domenica 16 gennaio di quest’anno sono stati ricordati dall’Anpi di Piacenza, insieme al Comune di Bettola, dove è posizionato il monumento, in località Forche. Il monumento è composto da 21 blocchi di calcestruzzo, tanti questi furono quei giovani trucidati quasi al termine della guerra.
Alla commemorazione non era presenta l’atteso ospite, il popolare giornalista Gad Lerner, impossibilitato a partecipare per problemi di salute. Alla commemorazione c’erano però, oltre a un gruppo di sindaci e un centinaio di persone, gli studenti di Bettola, accompagnati dagli insegnanti, che hanno suonato e cantato “Bella Ciao”, il canto della libertà noto in tutto il mondo.

Pubblicato il 16 gennaio 2022

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Festa patronale a Rallio di Montechiaro

rallio

Domenica 16 gennaio a Rallio di Montechiaro, piccola frazione del Comune di Rivergaro incastonata sulle prime colline della Val Trebbia, si celebra la festa patronale.
Alle ore 15 sarà celebrata la messa da don Valerio Picchioni, parroco di Rivergaro e amministratore della parrocchia intitolata a Sant'Ilario, il santo vescovo di Poitiers la cui memoria liturgica ricorre il 13 gennaio.
Al termine della celebrazione eucaristica, quale piccolo segno di festa,  e di condivisione, ci sarà la distribuzione delle ciambelline.
Il ricavato dell'iniziativa parrocchiale contribuirà a sostenere  le spese della parrocchia.

La chiesa consacrata dal vescovo Scalabrini
La chiesa di Rallio dedicata a Sant’Ilario Vescovo, risale all’inizio del XII secolo: è quanto riporta una lapide posta sopra il portale d’ingresso della neoclassica facciata, che menziona le date principali della storia del tempio. La chiesa venne, poi, ristrutturata ed ampliata nel 1754 e fu il vescovo, mons. Giovanni Battista Scalabrini, a consacrarla nel 1883. Infine, fu decorata, nel 1954. Quest’ultimo intervento, ha donato all’interno - ad aula unica con una cappella a sinistra e due a destra - un aspetto elegante ed un vivace cromatismo. Nell’abside vi è il coro ligneo e, aggettante, dietro all’altare maggiore, la statua raffigurante il patrono Sant’Ilario.
Negli anni sono stati compiuti diversi interventi di restauro quali il  portale d’ingresso, manufatto di pregio risalente al XVIII secolo, la bussola e il campanile e la sacrestia, grazie alla sensibilità di don Giovanni Cordani, ex parroco di Rivergaro morto per covid nel marzo 2020  e della comunità parrocchiale.

Pubblicato il 14 gennaio 2022

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Per aiutare i gragnanesi in quarantena spesa e farmaci a domicilio

Gragnano farmaci e spesa

Iniziativa dell’ufficio dei servizi sociali del Comune di Gragnano. In considerazione dell’elevato numero di cittadini in quarantena – più di duecento - nonché dell’esigenza di evitare il più possibile tutte le situazioni che potrebbero favorire il diffondersi del contagio, i Servizi Sociali di Gragnano hanno attivato un’ulteriore iniziativa. Si tratta del servizio “Pronto spesa Pronto farmaco”, rivolto ai residenti del comune che siano persona anziane, disabili e fragili, cittadini in quarantena, isolamento, senza rete sociale o familiare.
“Il servizio, gratuito, è garantito dal personale socio-assistenziale che già collabora con l’Amministrazione Comunale – spiega il sindaco Patrizia Calza - nello svolgimento dei servizi alla persona e che non ha mai fatto mancare la propria presenza e il proprio apporto anche nei momenti più difficili della pandemia”. “Grazie anche a queste persone – aggiunge il primo cittadino - si esprime concretamente la vicinanza del Comune a chi fa parte della propria comunità e si riduce la sensazione di isolamento e di abbandono che alcuni nostri concittadini potrebbero altrimenti subire”.
Per info e prenotazioni occorre telefonare all’Ufficio Servizi Sociali al numero 0523- 788760 attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30.

Pubblicato il 15 gennaio 2022

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Le guardie mediche a Ottone e Ferriere verranno ripristinate appena sarà possibile

 guardie mediche

Le guardie mediche di Ferriere e Ottone sono momentaneamente sospese a causa dell’emergenza pandemica che nelle ultime settimane costringe l’Ausl a uno sforzo maggiore. “Non è nostra intenzione – ha chiarito il direttore generale Luca Baldino – toglierle in maniera strutturale. Abbiamo sospeso questo servizi e il pronto soccorso di Castelsangiovanni perché mancano i medici sul territorio in questo momento”. Il chiarimento è arrivato in conferenza socio-sanitaria, dopo un confronto con i sindaci Carlotta Oppizzi (Ferriere) e Federico Beccia (Ottone), molto preoccupati per il futuro dei presidi sanitari dei rispettivi territori, sospesi dal primo gennaio di quest’anno.

In conferenza socio-sanitaria gli altri sindaci hanno convenuto che, in caso di una riorganizzazione del servizio di continuità assistenziale (le guardie mediche), sarebbe comunque necessario coprire le realtà di montagna, le più lontane da Piacenza e dagli ospedali del territorio (Bobbio, Castelsangiovanni e Fiorenzuola). Per fare un esempio, Bobbio e l’intera Alta Valtrebbia hanno dichiarato di voler spostare la propria guardia medica ad Ottone, il comune della vallata più lontano e periferico.
In Valnure il sindaco di Bettola Paolo Negri ha fatto notare che la guardia medica di Podenzano, messa a confronto con quella della stessa Bettola o di Ferriere, è maggiormente superflua rispetto alle altre realtà. “Podenzano dista solo 10 minuti dalla città di Piacenza – è il pensiero di Negri - in caso di bisogno è più facile spostarsi. Da una frazione di Ferriere, invece, occorrerebbe mezz’ora per raggiungere Bettola, che a sua volta è distante da Piacenza”. Nel frattempo ci si arrangia. Il sindaco di Ottone Federico Beccia sta provvedendo lui stesso (è medico di medicina generale) a coprire alcuni turni nel capoluogo dell’Alta Valtrebbia, in attesa di rinforzi.

L’ordine dei medici pronto a dare una mano

Il consiglio direttivo dell’Ordine dei Medici di Piacenza si è riunito in seduta straordinaria l’11 gennaio per discutere delle criticità che si sono recentemente manifestate nella assistenza sanitaria territoriale a causa della carenza di medici del Servizio di Continuità Assistenziale (le ex guardie mediche) dell’Ausl. “Considerata la gravità del problema e la urgenza di trovare una adeguata soluzione che possa garantire alla cittadinanza la disponibilità di questo servizio sanitario essenziale – esprime l’ordine in una nota - il Consiglio direttivo di Piacenza si mette doverosamente a disposizione delle istituzioni per quanto ritenuto utile. In attesa di auspicate ed auspicabili soluzioni strutturali e definitive, che potrebbero non essere di immediata applicazione, si ritiene opportuno proporre intanto una soluzione alternativa, che potrebbe trovare una rapida attuazione e rappresentare un supporto temporaneo e flessibile al Servizio di Continuità Assistenziale gestito dall’Ausl nell'ambito del Servizio Sanitario regionale”. “Preme ribadire che il servizio oggetto della presente proposta dovrebbe sostenere e non sostituire il servizio di continuità assistenziale previsto dal Servizio sanitario regionale, e che dovrebbe essere attivato nel caso in cui l’Ausl di Piacenza non disponesse di un numero di medici sufficienti a garantire la piena funzionalità del Servizio di Continuità Assistenziale organizzato a livello provinciale”.

“In questo caso, per il tempo necessario e nella misura sufficiente a garantire la assistenza su tutto il territorio provinciale, si potrebbe, valutata la fattibilità tecnica-amministrativa della proposta da parte dell’Ausl, attivare in affiancamento un servizio di Guardia Medica domiciliare notturna e festiva, prestato su base volontaria da medici iscritti all'Ordine di Piacenza, reperibili al proprio domicilio in numero pari al numero dei punti di Continuità Assistenziale sguarniti, reperibili al proprio domicilio ed attivabili dagli operatori della centrale operativa dell’Ausl. Tutti gli iscritti possono dichiarare la loro disponibilità, indipendentemente dalla loro attività professionale di medici convenzionati, dipendenti, liberi professionisti o pensionati o specializzandi del corso di medicina generale”. “Il loro compenso dovrebbe essere a carico dell’Ausl di Piacenza e dovrebbe corrispondere a quello dei medici del servizio di continuità assistenziale per i quali si ritiene in ogni caso necessario adeguare gli odierni emolumenti a quelli previsti dagli accordi integrativi locali stipulati da altre Ausl della Regione Emilia-Romagna e le rappresentanze sindacali dei medici convenzionati. Si ritiene che dovrebbe essere mantenuta aperta a Piacenza una sede di Continuità Assistenziale per visite ambulatoriali e rilascio di certificato di malattia per il lavoro”.

Pubblicato il 14 gennaio 2022

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