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Notizie Varie

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Una panchina rossa all'esterno dell'Emporio solidale

panchina

“La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci”. Queste sono le parole scritte in bianco sulla panchina rossa, che verrà installata all'esterno dell' Emporio Solidale, via Primo Maggio 62, sabato 19 novembre, in occasione della vicina Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
Simbolo del posto prima occupato da una donna portata via dalla violenza, la panchina, realizzata interamente con materiali di recupero dalla falegnameria della Caritas diocesana,
sarà visibile a tutti coloro che accederanno all'Emporio Solidale, a testimonianza dell’importanza di avviare nella comunità un percorso di sensibilizzazione sul tema del femminicidio e della violenza sulle donne.

“Siamo molto emozionati di poter presentare e realizzare questa iniziativa”, afferma il Presidente dell’Associazione, il diacono Mario Idda, “agire concretamente è una delle caratteristiche che contraddistingue Emporio, ma siamo convinti che fermarsi e riflettere in maniera condivisa su un fenomeno purtroppo così diffuso e preoccupante, sia molto importante. Questo simbolo che abbiamo scelto, insieme ad altre realtà del territorio, di installare qui in Emporio, aiuterà tutti noi a ricordare il nostro impegno nel costruire una comunità più attenta e sensibile”.

Sabato 19 novembre saranno presenti con banchetti informativi tante associazioni e realtà del territorio, che quotidianamente sono a fianco delle donne vittime di violenza e che da anni si occupano della tutela dei diritti delle donne: Telefono Rosa di Piacenza, Protezione della Giovane, Donne in Nero, Armonia e Amnesty International. L’evento inizierà alle ore 15.30, con l’apertura dei banchetti delle Associazioni, che verranno allestiti in Sala Riunioni; alle 16.15 verrà inaugurata la panchina rossa nell’area esterna, con la presenza delle Autorità.
Infine, alle ore 16.45, la Compagnia Teatrale Quarta Parete proporrà in Sala Riunioni una performance teatrale sul tema.

Pubblicato il 14 novembre 2022

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Canova a Cives: come tornare ad avere fiducia nel futuro

 canova e ghittoni

Il professore Luciano Canova, docente e scrittore di numerosi saggi, è un ospite da sempre molto gradito al corso Cives dell’Università Cattolica; nell’ultima lezione ha presentato il suo libro “L’elefante invisibile, come affrontare l’inatteso ed evitare di esserne travolti", coadiuvato dal presidente di UCID Piacenza, dott.Giuseppe Ghittoni.
L’elefante invisibile è una manuale di scienze comportamentali ma anche di psicologia ed economia, che ci aiuta ad individuare gli inganni della nostra mente di fronte alle difficoltà della vita e all’incertezza del futuro, permettendoci di combattere il senso di fatalismo paralizzante di cui potremmo essere vittime.

“La questione climatica, che è l’argomento principe del saggio di Canova, rappresenta un tema complesso ed un problema evidente, ma perché nonostante tutto facciamo fatica ad agire? Perché in fondo tendiamo ad immaginarci in una Zona Franca, - ha spiegato Canova - che poi è il titolo del corso Cives di quest’anno, spostando il problema e le sue conseguenze incerte in un futuro ancora lontano, un futuro che apparterà ai nostri figli, a quali lasceremo in eredità il pianeta. Gli inganni della mente umana presa ora da pensieri catastrofici, ora da atteggiamenti indifferenti all’evidenza dei problemi, insieme alla pessima comunicazione dei media e della politica, portano ad una paralisi comportamentale. L’atteggiamento di procrastinare ogni giorno conduce al maggior spreco della vita che è quello di differirla, insomma non è vero che abbiamo poco tempo per agire, il problema è che ne perdiamo troppo”.
La lezione di Canova a Cives ha cercato di svelare i segreti per tornare ad aver fiducia nel futuro, mettendo in evidenza i meccanismi mentali che ci impediscono di affrontare l’inatteso, sia esso una pandemia, una guerra o un cambiamento climatico.

Stefania Micheli

Nella foto, il professor Luciano Canova e Giuseppe Ghittoni.

Pubblicato il 13 novembre 2022

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A Vigolzone e a Ponte dell’Olio le prime tappe degli incontri della presidente Patelli con i sindaci del territorio

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Ha preso il via nella giornata di ieri, venerdì 11 novembre, - con le tappe a Vigolzone e a Ponte dell’Olio - la serie di appuntamenti che Monica Patelli, presidente della Provincia di Piacenza, ha deciso di avviare per incontrare i sindaci nei rispettivi Comuni.
“L’obiettivo dell’iniziativa – spiega la presidente Patelli – è fare il punto sulle esigenze di ciascun Comune rispetto alle competenze della Provincia, ma anche di rafforzare (e in alcuni casi di instaurare) rapporti di conoscenza diretta con gli amministratori che sono impegnati ogni giorno per la propria comunità. La Provincia punta a rendersi sempre più utile al territorio, nel segno dell’ascolto e della fattiva collaborazione con gli enti locali”.
In questa prima giornata il presidente Monica Patelli è stata accompagnata dal direttore generale della Provincia Vittorio Silva, dal dirigente del servizio Viabilità Davide Marenghi e (come avverrà per altri incontri con i Comuni al di sotto dei 5000 abitanti) dalla consigliera provinciale con delega alla Pianificazione territoriale Claudia Ferrari, nella sua qualità di Coordinatrice Piccoli Comuni ANCI Emilia-Romagna.
A Vigolzone la presidente Patelli è stata ricevuta dal sindaco Gianluca Argellati, a Ponte dell’Olio dal sindaco Alessandro Chiesa insieme agli assessori Daria Mizzi (Lavori pubblici e urbanistica) e Gabriele Valla (Bilancio): al centro di entrambi gli incontri sono state soprattutto le tematiche di natura viabilistica (sia per le situazioni in essere che per quelle a venire), insieme ad un aggiornamento in merito all’utilizzo da parte dei Comuni della SUA (Stazione Unica Appaltante) della Provincia e alle stesure del PUG (Piano Urbanistico Generale).

Pubblicato il 12 novembre 2022

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Sala del sollievo in Pronto soccorso, un luogo riservato per pazienti e familiari

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Un luogo silenzioso e riservato in cui accogliere pazienti e familiari in un momento difficile come quello del fine vita. La Sala del sollievo è questo: una stanza pensata e strutturata per ospitare persone che giungono in Pronto soccorso in condizioni di fine vita. Uno spazio dedicato, studiato nei minimi dettagli grazie alla preziosa collaborazione dell’associazione Onlus Il Pellicano Piacenza e della presidente Maria Angela Spezia che ne ha curato gli arredi per rendere la stanza ancora più accogliente ricreando un ambiente sereno e ospitale, lontano dai rumori e dalla luce artificiale del reparto.
Inaugurata nella Giornata nazionale delle Cure palliative, la Sala del sollievo nasce da un profondo senso di rispetto nei confronti del fine vita: un luogo in cui viene preservata la dignità del paziente, evitando cure non appropriate.
L’obiettivo del progetto è di offrire uno spazio riservato dove poter rimanere insieme ai familiari, ma anche mettere a disposizione dei pazienti una sedazione palliativa che possa controllare l’eventuale sofferenza.
Aperta ai familiari 24 ore su 24, senza limite numerico, la sala garantisce silenzio, intimità, tranquillità, accudimento e ascolto, in accordo con il modello delle cure palliative, che richiedono una grande vicinanza e un basso impatto tecnologico. Nella stanza non ci sono monitor, solo un grande murales realizzato da Eleonora Rossi, infermiera del reparto. Il disegno rappresenta un momento di passaggio, un’attesa e un cambiamento.
In quest’ottica, per essere in grado di gestire al meglio questa procedura, il personale del Pronto soccorso è stato formato dall’unità operativa di Cure palliative; in particolare dalla psicologa della rete delle Cure palliative per approfondire le competenze comunicative nei confronti del paziente e della famiglia. Dal percorso di approfondimento sono state condivise alcune linee guida per garantire al malato allo stadio terminale i trattamenti più adeguati alla sua specifica condizione clinica.
Quella realizzata all’Ospedale di Piacenza è uno dei primi esempi in Italia di cure palliative in un dipartimento d'Emergenza, citata come best practice da Luciano Orsi, direttore della Rivista Italiana di Cure palliative e membro della Società Italiana di Cure palliative (SICP).

Alla presentazione della Sala del Sollievo sono intervenuti il direttore generale Ausl Paola Bardasi che ha volto in primo luogo ringraziare quanti hanno lavorato per realizzare la Sala del sollievo “una realtà che già da tempo è al servizio delle persone che ne hanno necessità perché, com’è da sempre nel dna di questa azienda le presentazioni ufficiali preferiamo farle non alla posa dell’ultima pietra ma quando i servizi sono funzionanti”.
Il direttore Andrea Vercelli e la coordinatrice Pronto soccorso Paola Nassani, nel sottolineare l’importanza di un luogo appartato per accogliere pazienti e familiari in un momento così delicato come il fine vita, hanno ringraziato la dottoressa Erika Poggiali che, affiancata da Raffaella Bertè responsabile delle Cure palliative, ha formato il personale e stilato le linee guida adottate dal Pronto soccorso.
Parole di grande emozione quelle pronunciate dal presidente associazione Il Pellicano Piacenza Onlus Maria Angela Spezia che ha ricordato come “Il Pellicano nasce per far sentire ai pazienti meno possibile il peso del ricovero. Abbiamo iniziato con i bambini e siamo molto felici di aver partecipato a questo progetto che verrà completato con altri piccoli interventi per far sentire, per quanto possibile, meno soli pazienti e familiari”.
Concetto ripreso da Maria Gaetana Droghi, responsabile Innovazione e sviluppo organizzativo professionale della Direzione delle professioni sanitarie, e dalla responsabile delle cure Palliative Raffaella Bertè che ha ricordato come la fine vita sia un tema che accomuna tutte i reparti “pertanto il mio auspicio che questo percorso di approfondimento e formazione sia abbracciato sempre di più”.
Un grazie ai sanitari e a tutti i professionisti dell’Ospedale lo hanno espresso anche il presidente Consiglio Comune di Piacenza Paola Gazzolo e il presidente Conferenza territoriale socio sanitaria Lucia Fontana.

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Pubblicato il 12 novembre 2022

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