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Notizie Varie

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L’Associazione Sonia Tosi ha incontrato gli studenti.Tremila le vittime di incidenti stradali nel 2022

tosi

“Sulla strada giusta” è il nome che l’associazione Sonia Tosi ha scelto per il concorso di sensibilizzazione a un comportamento corretto alla guida. Mercoledì mattina, 25 gennaio, gli studenti di nove istituti scolastici piacentini (Liceo Gioia, Istituto Paritario Marconi, Liceo Respighi, Ite Romagnosi, Istituto professionale Casali, Istituto tecnico Tramello, Liceo Cassinari, Liceo Colombini, Istituto Raineri - Marcora e Isii Marconi – Leonardo da Vinci) hanno partecipato all’incontro che dà il via alla seconda fase del concorso, che si svolge col patrocinio di Comune e Provincia di Piacenza, dell’Ufficio scolastico regionale, dell’Automobile club Piacenza e dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale e la collaborazione della Polizia di Stato.

Il concorso

“Oggi per noi è un momento molto importante – ha detto Simona Tosi, vicepresidente dell'Associazione -: la prima parte del progetto è consistita nella visione nelle classi del docufilm «Ogni volta», prodotto dall'Associazione «Rose bianche sull'asfalto». Da oggi si apre la seconda fase, che prevede la produzione di un manufatto artistico: gli studenti possono scegliere tra una graphic novel, uno spot sulla prevenzione dell'incidentalità stradale o una canzone, una scultura, un murale. I lavori saranno poi valutati da una commissione esperta e presentati in occasione dell’evento finale che si terrà in piazza Cavalli il prossimo 6 maggio”.

Gli interventi

L’incontro, che ha interessato l’intera mattinata del 25 gennaio, è stato introdotto da un filmato sulla vita di Sonia Tosi, morta insieme al fidanzato Daniele Zanrei il 1° agosto 2021 in seguito a un incidente stradale. Dopo i saluti di Danilo Tosi, padre di Sonia e presidente dell’Associazione, dell’assessore Mario Dadati e della dirigente scolastica del Liceo Gioia Cristina Capra, si sono susseguiti gli interventi di Antonio Agosti, dirigente medico del dipartimento Medicina d'urgenza e responsabile di Tossicologia d'urgenza all'Ausl di Piacenza, Vittorio Saccinto, presidente dell’Associazione “Rose bianche sull’asfalto” e padre di Francesco, ucciso da un pirata della strada il 10 settembre 2013, Stefano Guarnieri, padre di Lorenzo – vittima della strada il 2 giugno 2010 – e vicepresidente dell’Associazione che porta il suo nome e Luca Valdiserri, giornalista del Corriere della Sera e padre di Francesco, morto il 20 ottobre 2022. Alla tavola rotonda hanno partecipato Matteo Rampoldi, ispettore superiore della polizia locale di Piacenza, Katia Grenga, vicequestore della polizia stradale di Parma e Nicola Sette, legale della famiglia Tosi. Ha moderato l’incontro Rita Nigrelli, voce dell’emittente piacentina Radio Sound.

Quel 1° agosto 2021

“Tremila sono le vittime degli incidenti stradali in Italia nel 2022”, ha ricordato Danilo Tosi citando le statistiche delle forze dell’ordine. “Insieme a loro sono morti i familiari, gli amici, le persone a loro care. La mia vita si è interrotta la sera del 1° agosto 2021, quando ho ricevuto la chiamata dei carabinieri di Carpaneto che mi informarono dell’accaduto. Da quel momento, però, è cominciata per me una nuova vita”.
Tosi ha poi raccontato agli studenti cosa successe quella sera, quando la vespa su cui viaggiavano sua figlia Sonia e il fidanzato Daniele Zanrei fu travolta da un’auto che giungeva a folle velocità: all’autista, sottoposto all’alcool test, fu rilevato un tasso alcolemico sei volte maggiore al limite di legge. “Chi ha ucciso Sonia e Daniele non ha usato la testa: l’uomo aveva un tasso alcolemico di 3,1 - il valore massimo per legge è 0,5 - e il limite di velocità su quella strada è di 50 km/h. Gli hanno dato sei anni di reclusione, di cui una parte magari sarà scontata agli arresti domiciliari o ai servizi sociali, per aver assassinato due persone. Mettersi alla guida con un tasso alcolemico di 3,1 è come bendarsi e sparare ad altezza uomo, sperando di non uccidere".

“Non è vietato bere, è vietato guidare dopo aver bevuto”

L’Associazione Sonia Tosi si impegna quotidianamente per la prevenzione degli incidenti mortali, sensibilizzando chi guida a farlo in condizioni psicofisiche ottimali. “Spesso da giovani ci si sente onnipotenti e immortali, ma poi in un attimo ci si scontra con l’imprevisto, che può essere fatale”, ha detto l’assessore Mario Dadati. “Lavoro con i ragazzi, pensare che una tragedia simile possa colpire uno di loro è profondamente ingiusto e inaccettabile. Ringrazio il coraggio di questa famiglia. L'incontro di oggi con i ragazzi conferma che siamo davvero sulla strada giusta", sono state le parole della dirigente scolastica Cristina Capra. Il dottor Antonio Agosti ha elencato le sostanze d’abuso stabilite dal decreto del presidente della Repubblica 309/90 art.14, dividendole a seconda degli effetti che provocano, che possono essere “neurostimolanti, neurodeprimenti, allucinogeni o misti”.
L’alcool è la sostanza più diffusa “perché è legale, e dà un effetto diverso a seconda della quantità: se si beve poco è un neurostimolante, se si esagera diventa un neurodeprimente. Non è vietato bere – precisa il medico - è vietato guidare dopo che si è bevuto. La soglia è stata posta a 0,5 perché si è visto che l'incidentalità stradale aumenta esponenzialmente sopra quel livello”.
All’incontro hanno preso parte le istituzioni locali e i vertici delle forze dell’ordine.

Francesco Petronzio

studenti

Nelle foto: Danilo Tosi durante il suo intervento e gli studenti al Politeama dove si è svolto l'incontro.

Pubblicato il 26 gennaio 2023

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In Auditorium oltre 500 studenti a lezione di salute e sport

Foto BONOMINI IMG 7310 

Fare sport, muoversi a piedi e un’alimentazione equilibrata sono i cardini di uno stile di vita che non solo contribuisce alla salute del corpo, ma che ha anche effetti positivi sulle performance scolastiche, sulla capacità di attenzione e sull’ambiente che ci circonda. Un’ampia e documentata riflessione su questi e altri temi è stata proposta a oltre 500 studenti piacentini delle classi prime delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Piacenza che, suddivisi in quattro turni, hanno seguito una speciale lezione di educazione alla salute a cura di Giorgio Chiaranda, responsabile del Servizio di Medicina dello sport e promozione della salute dell’Azienda Usl di Piacenza, da Fiorenzo Zani, responsabile dell’Ufficio scolastico provinciale di Piacenza per educazione fisica e sport, da Giovanni Montani, presidente provinciale della Federazione Medico-sportiva e dal pediatra Paolo Zanasi.

L’iniziativa rientra nel più ampio progetto “Benvenuti sportivamente in prima”, ideato e promosso dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e sviluppato dall’Ufficio scolastico e all’Ausl di Piacenza, che è stato avviato lo scorso ottobre con due grandi “feste d’accoglienza” al Campus Dordoni all’insegna del gioco e dello sport, sempre rivolte agli studenti delle prime. Durante questi due grandi eventi, organizzati dagli insegnanti di educazione fisica del territorio, gli studenti, accompagnati da un team di tutor delle classi quinte, avevano sperimentato diverse discipline sportive e si erano sottoposti a piccoli test valutativi che hanno consentito un’ampia raccolta di dati e informazioni (anonime) utili alla ricerca medico-sportiva.

«Gli incontri di formazione che si sono svolti in questi giorni sono il completamento di un’azione che ha come obiettivo quello di diffondere tra i giovani il valore sociale, culturale ed educativo dello sport – sottolinea il consigliere di amministrazione di Fondazione Robert Gionelli, che ha moderato gli incontri con gli studenti -, così come enunciato nel Documento programmatico del nostro ente, siamo convinti che promuovere lo sport e sostenere il diritto di tutti a praticarlo, significhi lavorare affinché quanti più bambini e ragazzi possibile possano godere dei suoi benefici. Se vissuto in modo corretto lo sport è sinonimo di benessere fisico, salute, gioco, divertimento, passione, e anche uno strumento straordinario per promuovere l’inclusione e l’integrazione sociale, l’amicizia e la fratellanza».

Questa “edizione zero” del progetto Benvenuti sportivamente in prima non si conclude qui. Ai bambini e ai ragazzi in queste settimane è stato lanciato un contest per ideare un logo, un simbolo da riportare su felpe, magliette e materiali legati alla manifestazione, che si propone di diventare un appuntamento fisso per le scuole piacentine.

Ai quattro incontri di educazione alla salute, organizzati dalla professoressa Maria Cristina Favari, hanno preso parte una o più classi prime delle scuole superiori Respighi, Itas Raineri, Tramello, Casali, Romagnosi, Marcora, Cassinari, Isii Marconi, Colombini, Gioia, Leonardo da Vinci e Liceo San Benedetto, e delle scuole medie Dante, Carducci, Calvino, Faustini, Frank e Nicolini.

Nella foto, un momento dell'incontro all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano. (foto Bonomini)

Pubblicato il 25 gennaio 2023

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Interventi in Appennino per prevenire gli incendi boschivi

boschi copia

Droni per avvistare tempestivamente le prime fiamme e monitorare l’evolversi degli incendi, insieme a un’accurata ricognizione del territorio e delle zone a maggiore rischio. Interventi per mantenere i boschi in condizioni ottimali, riducendo il rischio di roghi in situazioni con eccessiva presenza di arbusti e di biomassa, specialmente nelle aree vicine ai centri abitati. Manutenzione e ripristino delle strade rurali e forestali per rendere più veloce ed agevole lo spegnimento; adeguamento degli invasi e dei punti di approvvigionamento idrico; acquisto di kit costituiti da vasche mobili e attrezzature per la preparazione di miscele ritardanti.
Sono partiti in queste settimane gli interventi per la prevenzione degli incendi boschivi nelle Aree interne Appennino piacentino-parmense, Appennino emiliano in provincia di Reggio Emilia, Alta Val Marecchia in provincia di Rimini e Basso ferrarese. A finanziarli risorse dedicate, stanziate dalla Strategia nazionale aree interne, frutto di un percorso iniziato un anno fa. Per l’Emilia-Romagna si tratta di 2,2 milioni a valere sul 2022 - su un totale nazionale di 40 milioni di euro- che serviranno per intervenire là dove il rischio di incendi è maggiore. Territori con superfici boscate non solo più estese della media regionale, ma spesso scarsamente accessibili e lontane dalla viabilità ordinaria, in molti casi custodi di biodiversità ed ecosistemi forestali. Oppure zone come quelle del Basso ferrarese in cui l’estensione della superficie alberata – prevalentemente pineta - è più contenuta, ma si trova in contesti fortemente antropizzati con una affluenza di visitatori che aumenta esponenzialmente proprio nei periodi estivi quando il rischio di incendio è più elevato. Finanziamenti che salgono a quasi 5 milioni considerando, le nuove, ulteriori risorse previste per il 2023: 2,7 milioni che verranno assegnati, anche in questo caso su proposta della Regione, per sostenere interventi di prevenzione nelle tre nuove Aree interne recentemente riconosciute all’Emilia-Romagna: Appennino Parma est, Appennino forlivese-cesenate, Appennino modenese.

“Purtroppo ci troviamo a dover fare i conti con estati sempre più calde e segnate dalla siccità che accrescono il rischio di incendi boschivi. Un’emergenza di fronte alla quale dobbiamo rafforzare il nostro impegno contro il cambiamento climatico e, allo stesso tempo, mettere in campo azioni puntuali e mirate che puntino sulla prevenzione, l’adattamento e la mitigazione -spiega l’assessore regionale alla Forestazioni, parchi e programmazione territoriale Barbara Lori-. Siamo alla fase operativa di un lavoro, avviato un anno fa, che ha visto impegnato in prima linea il servizio Forestazione regionale, nel ruolo di coordinamento, in concertazione coi comuni dei territori interessati. A questo si aggiunge la condivisione del progetto complessivo da parte di Protezione Civile, Carabinieri forestali e Vigili del Fuoco. Non solo: sempre nell’ottica della prevenzione, abbiamo varato questa estate il nuovo Piano regionale contro gli incendi boschivi che analizza il rischio di incendio in ciascuna zona del territorio regionale, fissa le strategie di controllo e prevenzione del fenomeno e indica le modalità di spegnimento".

La ripartizione delle risorse è stata fatta sulla base della superficie complessiva e del coefficiente di boscosità. Nel dettaglio, su 2,2 milioni di euro, 900mila sono stati assegnati all’Area interna Appennino piacentino-parmense (1.215 chilometri quadrati; coefficiente di boscosità 64%); 522.100 euro a quella dell’Appennino emiliano (796 chilometri quadrati; coefficiente di boscosità 69%); 522.100 euro all’Alta Valmarecchia (329 chilometri quadrati; coefficiente di boscosità 42%); 267mila al Basso ferrarese (572 chilometri quadrati; coefficiente di boscosità 4%). Gli interventi saranno gestiti per ciascuno dei territori interessati dall’Unione montana Alta Val Nure, dall’Unione montana dei Comuni dell’Appennino reggiano, dall’Unione di Comuni Val Marecchia e, per quanto riguarda il Basso ferrarese, dall’Ente Parco Delta del Po.
Per quanto riguarda l’Appennino piacentino-parmense il piano messo a punto dalla Regione prevede di intervenire su 45 ettari per quanto riguarda il miglioramento boschivo e la pulizia della vegetazione arbustiva e su 24 chilometri di strade forestali e rurali. Almeno 6 i punti di approvvigionamento idrico previsti, 3 le vasche mobili e altrettanti i droni di avvistamento.
Nell’Appennino emiliano previsti interventi su 33 ettari di bosco, 15 chilometri di strade e piste; almeno 3 punti di approvvigionamento idrico, oltre all’acquisto di 2 vasche mobili e 1 drone con kit di avvistamento. Il piano per l’Alta Val Marecchia riguarda 33 ettari di bosco, 15 chilometri di strade e piste; 3 punti di approvvigionamento idrico, 2 vasche mobili e 1 drone. Infine per il Basso ferrarese previsti lavori su 27 ettari, 8 chilometri di piste, oltre all’acquisto di 1 vasca mobile e 1 drone.

Pubblicato il 24 gennaio 2023

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A Bologna il seminario di formazione per i giornalisti della Regione

giornali

“Comunicare e parlare con il cuore. L’informazione e la deontologia per la cura delle relazioniè il titolo dell’incontro regionale che si svolgerà in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, venerdì 27 gennaio 2023 (ore 15-19) all’Istituto Veritatis Splendor, in via Riva di Reno 55 a Bologna.
La XVIII edizione, organizzata dall’Ufficio Comunicazioni sociali della Ceer e dell’Arcidiocesi di Bologna, in collaborazione con l’Ordine regionale dei giornalisti, Fisc, Ucsi, Acec e altre realtà, riprenderà anche il messaggio di Papa Francesco per la 57a Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali.

Dopo i saluti dei rappresentanti istituzionali e delle associazioni, vi saranno gli interventi di giornalisti fra cui Vincenzo Corrado, direttore Ufficio nazionale Comunicazioni sociali Cei, Gianfranco Brunelli, direttore de “Il Regno”, Carlo Bartoli, presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Vi sarà anche il ricordo, ad un anno dalla morte, di David Sassoli, giornalista e presidente del Parlamento Europeo, con l’intervento di Gianni Borsa, corrispondente da Bruxelles di AgenSir Europa.
Le conclusioni saranno del card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, che riprenderà il cammino di comunicazione della Chiesa in uscita, nel 60° anniversario del Concilio Vaticano II.

Il seminario è anche corso di formazione per giornalisti con l’acquisizione di crediti deontologici (previa iscrizione su https://www.formazionegiornalisti.it). Verranno ripresi, inoltre, i contenuti del convegno nazionale Cei su “Utente a password. Connessioni e profezia” svoltosi di recente a Roma, e sarà pure l’occasione per presentare i progetti di comunicazione delle varie diocesi su nuovi modelli multimediali, circolari e integrati.
L’obiettivo è quello di stimolare nei vari ambiti una rinnovata presenza pastorale per comunicare la vita che la Chiesa, nelle sue molteplici realtà e articolazioni, esprime ogni giorno attraverso fatti, iniziative, racconti, storie e testimonianze che parlano al cuore della gente. L’appuntamento regionale, come un “cantiere di Betania”, continua anche il percorso sinodale svoltosi già nelle varie diocesi con incontri promossi dagli Uffici per le Comunicazioni sociali. Venerdì 27 alla mattina, sempre al Veritatis Splendor, vi sarà il congresso regionale Ucsi per rinnovare il Consiglio direttivo. In occasione della festa di San Francesco di Sales, nelle diocesi si svolgeranno appuntamenti per sottolineare l’importanza della comunicazione come un bene che cura le relazioni degli uomini nei vari territori.

Alessandro Rondoni

Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali Ceer

Pubblicato il 24 gennaio 2023

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Oltre 120 minori ucraini aiutati da Fondazione e Banca di Piacenza

Pietro Boselli ed Elena Uber con i rappresentanti delle realta che hanno sviluppato i progetti

Sono stati in tutto 121 i minori, dai 6 e fino ai 15 anni di età, che hanno beneficiato delle iniziative di integrazione e inserimento scolastico previste dal Bando “Aiuto ai profughi ucraini: corsi di lingua italiana e iniziative di inclusione sociale rivolte ai minori”, promosso da Fondazione di Piacenza e Vigevano e Banca di Piacenza nella primavera scorsa. I corsi e le iniziative finanziate si sono svolte tra giugno e settembre e hanno proposto lezioni di italiano e attività ricreative e culturali: l’apprendimento della lingua e la socializzazione con coetanei italiani erano finalizzate a promuovere l’inclusione e un più agevole inserimento dei giovani nell’anno scolastico attualmente in corso.
Il Bando si era chiuso con l’approvazione di cinque progetti, quattro del territorio di Piacenza e uno relativo al comune di Vigevano, e un budget complessivo di oltre 44.000 euro totali: sono stati tutti realizzati, e con risultati in linea con le attese.

«Le iniziative che sono state finanziate non hanno tradito le attese - sottolinea la consigliera di amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano Elena Uber, che ha coordinato la Commissione Valutativa chiamata a esaminare le proposte –. Sappiamo bene che il sostegno all’integrazione passa attraverso non solo un percorso di conoscenza della lingua, ma anche di occasioni sociali che sono in grado di far sentire questi giovani un po’ più “a casa”. Con il proseguire del conflitto, purtroppo, la fine dello stato di emergenza sembra ancora lontana: siamo felici che i bambini e i ragazzi ucraini abbiano potuto alleviare una situazione ancora così drammatica».

«Banca di Piacenza e Fondazione di Piacenza e Vigevano – dichiara il vicedirettore generale dell’Istituto di credito Pietro Boselli – insieme per un progetto concreto a favore della popolazione ucraina. Durante il periodo iniziale del conflitto diventava fondamentale il sostegno all’accoglienza dei profughi; in quella circostanza la nostra Banca si è subito attivata con una raccolta fondi attraverso un conto dedicato. In un secondo momento abbiamo immediatamente accolto la proposta della Fondazione, sicuri che l’insegnamento della lingua italiana ai ragazzi ucraini, durante il periodo estivo, li avrebbe favoriti nella fase di inserimento nel percorso scolastico. I progetti pervenuti a seguito del bando sono stati ben articolati. Da qui la volontà di finanziarli tutti attraverso un incremento delle somme in un primo momento stanziate dalle due realtà territoriali».

I Progetti

Santa Giustina Società Cooperativa Sociale di Piacenza ha realizzato l’intervento “Insieme si impara e si cresce”, che ha accolto 69 minori e si è articolato in tre moduli: in giugno e in luglio presso l’Istituto Sant’Orsola e tra agosto e settembre presso la scuola “Alberoni”. Ciascun modulo prevedeva trenta ore di laboratorio di lingua italiana e poi attività sportive al pomeriggio realizzate in collaborazione con il Campus del Piacenza Rugby e Piacenza Volley e iniziative ludico-sportive negli spazi aperti e nella palestra della scuola “Alberoni”.
I docenti di lingua italiana, coadiuvati da volontari provenienti dal Liceo Colombini, dall’Università o tramite CSV Emilia, hanno proposto lezioni interattive, con sussidi multimediali, giochi didattici e percorsi alla scoperta di piazze, monumenti e biblioteca della città. Per l’intero progetto sono state coinvolte due mediatrici linguistico-culturali ucraine, che hanno facilitato l’inclusione di alunni e famiglie e accompagnato genitori e bambini in un primo approccio alla lingua e al territorio.

L’Istituto Comprensivo di Pianello Val Tidone ha presentato il progetto “ReStiamo insieme!”, coinvolgendo 15 giovani italiani a fianco degli 11 minori ucraini ai quali era rivolto. Nel territorio di Nibbiano sono stati costituiti due gruppi omogenei di partecipanti (6-10 e 11-13 anni) che nell'arco di due settimane hanno seguito laboratori espressivi di lingua italiana con utilizzo di linguaggi diversificati, dall’arte al teatro, per un totale di 30 ore, e attività sportive (nuoto, pallavolo, spartan, atletica, basket) per un totale di 10 ore. Grazie alla partnership con l’Associazione Sentiero del Tidone, i partecipanti hanno inoltre esplorato due tratti del lungo sentiero che da Nibbiano conduce alle mete intermedie dell'antico Mulino Lentino e della Diga del Molato. Il progetto è stato documentato da un diario digitale e dalla performance teatrale finale “Cosa c’è nella tua valigia”, sceneggiata, allestita e messa in scena in lingua ucraina e italiana da tutti i partecipanti. Lo spettacolo si è tenuto in settembre in piazza a Nibbiano, con un’ampia partecipazione della comunità locale.

Strade Blu Società Cooperativa Sociale a Fiorenzuola d’Arda ha realizzato il progetto “Un caldo benvenuto! Proposte estive per facilitare l’inclusione dei bambini ucraini”, che si è svolto nell’arco di sette settimane e ha coinvolto 18 bambini e ragazzi ucraini, dai 6 ai 15 anni. Durante gli incontri sono state proposte attività linguistiche, ludiche e sportive presso una sede dell’Istituto comprensivo di Fiorenzuola; nel plesso della San Giovanni Bosco - spazio in cui era in corso anche il centro estivo comunale per ragazzi della Primaria - e in piscina, in collaborazione con il centro estivo gestito dalla società Fiorenzuola Patrimonio. Il Laboratorio di italiano è stato caratterizzato da momenti di apprendimento intensivo incentrati su lettura, scrittura, comprensione e produzione orale, interazione. Importante è stata la partecipazione ad attività di entrambi i centri estivi. Questa collaborazione ha permesso l’integrazione dei ragazzi con bambini di lingua italiana, favorendo la socializzazione e l’acquisizione spontanea della lingua.

Il progetto “Che tutti siano uno”, della Società Cooperativa Sociale Casa del Fanciullo di Piacenza, ha accolto 17 minori, 10 tra i 6 e i 10 anni tra luglio e agosto, e 7 tra gli 11 e i 15 anni da agosto a settembre. I più piccoli sono stati inseriti all’interno del Centro Estivo Bianconiglio con la formula tempo pieno, comprensiva di pranzo, merende, laboratori, gita settimanale a cui si sono aggiunte ore di lezione di italiano. La partecipazione alle gite ha portato il gruppo alla scoperta del Castello di Gropparello, del Parco avventura di Coli e di un agriturismo sulle colline di Alseno. Durante tutte le giornate sono state presenti le mediatrici linguistiche perché i bimbi avevano una scarsa conoscenza della lingua italiana. I bambini hanno potuto inoltre svolgere attività di Pet Therapy utili all’inserimento nel gruppo dei pari, mentre i più grandi hanno frequentato anche il Centro Tandem e seguito un corso intensivo di italiano tenuto da Cefal per favorire l’inserimento nelle scuole secondarie che sarebbe avvenuto di li a poche settimane. I vari trasferimenti sono stati possibili grazie alla Caritas, in collaborazione con Croce Rossa Italiana.
Infine, per l’area vigevanese ha partecipato il Coordinamento Volontariato Vigevano, che ha presentato il progetto “Giallo come il sole, Blu come il Ticino”. A 6 bambini (tra gli 8 e i 11 anni) di nazionalità ucraina, rifugiati e accolti in città, sono state dedicate attività estive ludiche, sportive, culturali e di conoscenza della lingua, della cultura e del cibo italiano. Lavorando sul tema del “Circo” ai bambini è stata data la possibilità di esprimersi anche attraverso la corporeità, mentre una serie di visite sul territorio, da Piazza Ducale al Castello, li hanno guidati alla scoperta del patrimonio artistico vigevanese.
Per favorire l’incontro e l’integrazione, sono state proposte anche alcune iniziative insieme a ragazzi e bambini provenienti da altre culture ed etnie oltre e sessioni di studio della lingua insieme alle nonne e alle mamme.

Nella foto, da sinistra Pietro Boselli ed Elena Uber con i rappresentanti delle realtà che hanno sviluppato i progetti.

Pubblicato il 24 gennaio 2023

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