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Notizie Varie

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Screening senologici itineranti per una «Prevenzione di Prossimità»

Astra 1

La prevenzione di prossimità promuove un approccio più vicino al paziente, portando la prevenzione nel contesto di vita e di lavoro. Gli interventi sanitari “di prossimità” prevedono di avvicinare la prevenzione, la promozione della salute e le cure presso il paziente, anziché viceversa, consentendo alle persone di beneficiare di una campagna di sensibilizzazione diffusa a livello territoriale. Più precisamente il modello di “salute di prossimità” enfatizza la centralità dell’individuo nel processo di presa in carico assistenziale: i luoghi di cura e di salute vengono individuati in funzione al ruolo centrale del soggetto e portati in prossimità ad esso associate: luoghi di lavoro, paesi e nuclei abitativi decentrati rispetto ai centri di cura e prevenzione.
Anche il PNRR approvato nel 2021 dopo la crisi pandemica, afferma l’intento di rafforzare questo tipo di servizi sanitari.
In particolare nel caso del carcinoma mammario, che rappresenta la neoplasia più frequente in assoluto nelle donne, la prevenzione è riconosciuta quale strumento più efficace di contrasto al cancro al seno. Ciò rafforza la necessità di proporre iniziative volte alla prevenzione oncologica, raccomandando visite senologiche ed esami mammografici.

Nel calendario della salute, ottobre è il Mese Rosa, ovvero dedicato alla campagna di prevenzione contro il carcinoma mammario e la Lilt nazionale si adopera da anni per proporre visite senologiche e di screening. Lo scorso anno Lilt Piacenza si è attrezzata col camper della salute e ha portato la cultura della prevenzione e dei sani stili di vita nelle piazze di alcuni centri del piacentino: Bobbio, Castel San Giovanni, Piacenza, Bettola, Fiorenzuola, Cortemaggiore.
Quest’anno la Lilt implementa la sua attività con veri e propri ambulatori mobili, attrezzati per erogare visite senologiche, ecografie mammarie e mammografie, consentendo di effettuare l’indagine mammografica all’interno della struttura mobile da un tecnico radiologo.
Parlando di prevenzione di prossimità, il camper attrezzato per poter dare immediatamente una diagnosi alle pazienti, arriva sino all’interno delle Aziende, che rappresentano un elemento chiave della società, in cui i lavoratori sono il loro motore.
Una delle aziende con cui la Lega Lotta ai Tumori di Piacenza sta collaborando è Astra Veicoli Industriali, un'importante realtà metalmeccanica presente sul territorio piacentino fin dagli anni '50. In quest’ultimo anno l’azienda Astra, con il sostegno della Lilt, si è impegnata a promuovere tra i suoi collaboratori, uno stile di vita sano e regolare, organizzando una serie di attività di informazione e prevenzione riservate a tutti i suoi dipendenti. L’impegno di Astra per proteggere il benessere e la sicurezza dei suoi dipendenti, si è tradotto concretamente giovedì 21 settembre dove l’ambulatorio mobile Lilt ha effettuato visite diagnostiche senologiche.
I medici a disposizione, nell’azienda Astra, per le suddette visite sono stati il Dr. Gabriele Villani, la Dott.ssa Elisa Di Lauro, e la tecnica Maria Cristina Buzzetti operativi presso il Centro Salute donna, con cui la Lilt piacentina collabora.
Questo progetto è reso possibile anche dalla donazione ricevuta da Coop Alleanza 3.0, grazie alle scelte effettuate dai numerosi soci Coop di offrire i loro punti spesa alla Lilt, a favore della ricerca e della prevenzione.

Pubblicato il 27 settembre 2023

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Il pedagogista Dotti parla di educazione partendo dalla figura biblica di San Giuseppe

 luppi

Al Liceo Gioia di Piacenza, un gruppo di docenti, nel corso di aggiornamento, organizzato dall’Ufficio della Pastorale Scolastica diocesano, il 25 settembre, si è riunito per un incontro con Johnny Dotti, pedagogista e imprenditore sociale, noto in tutta Italia per la sua visione innovativa sull'educazione e il suo impegno a promuovere il benessere della comunità. Nato a Bergamo nel 1963, Dotti è sposato con Monica e ha quattro figli. Oltre al suo ruolo di docente a contratto all'Università Cattolica di Milano, ricopre la carica di presidente di "È.one Abitarègenerativo" e di amministratore delegato di "On impresa sociale". In passato, ha anche servito come consigliere delegato e presidente di Cgm e di Welfare Italia, e ha scritto numerosi libri che hanno influenzato il pensiero educativo contemporaneo.

Educare: un atto di speranza

Durante l'incontro, Dotti ha affrontato il tema dell'educazione, prendendo spunto dalla figura biblica di San Giuseppe. Ha sottolineato che l'educazione non può essere ridotta semplicemente all'istruzione, né può essere circoscritta al mero funzionamento delle cose. Secondo lui, viviamo in un'epoca in cui siamo tutti vittime di ciò che ha definito il "Tecno scientismo", una sorta di nuova religione capitalista gnostica dalla quale dobbiamo cercare di fuggire.
Per Dotti, educare è un atto di speranza nella capacità concreta di una comunità di impegnarsi nell'educazione dei suoi membri. Ha sottolineato che la prima postura educativa che dobbiamo adottare è quella di "benedire la nostra fragilità", ossia parlare positivamente di ciò che non riusciamo a fare e delle sfide che incontriamo nel nostro percorso. In altre parole, l'educazione dovrebbe essere un processo di sostegno e di incoraggiamento, piuttosto che di giudizio o valutazione.
Un punto chiave sollevato da Dotti è che gli educatori, secondo i due codici di paternità e maternità, devono prima di tutto identificarsi come persone singolari e plurali. Questo significa che devono comprendere e abbracciare la propria unicità e diversità prima di poter aiutare gli altri a fare lo stesso. L'educazione, secondo Dotti, dovrebbe essere un processo di crescita personale e collettiva, in cui sia gli educatori che gli educandi imparano e crescono insieme.

Il trauma, il sogno e l’azione

San Giuseppe, padre di Gesù, è stato al centro delle riflessioni di Dotti che ha evidenziato come i passaggi fondamentali della vicenda esistenziale e spirituale di Giuseppe sono: trauma, sogno, azione.
“Noi oggi - ha affermato il pedagogista - siamo tutt’ora immersi nel trauma. Il punto è che, dopo il trauma, nella vita di Giuseppe segue il sogno e, dopo il sogno, un’azione, un’azione trasformativa. Si potrebbe dire che quella di Giuseppe è proprio la dinamica della trasformazione. È la dinamica attraverso cui egli diventa padre. Perché padri lo si diventa, non lo si è automaticamente, solo perché si è genitori biologici. Non per nulla ci sono straordinarie storie di paternità generativa, che non passano per forza dalla strada della genitorialità biologica. La storia di Giuseppe - ha evidenziato Dotti - è il simbolo di tutte queste storie. Il primo trauma di Giuseppe è la gravidanza di Maria, che per lui è né più né meno che un tradimento bello e buono; un tradimento delle sue attese, dei suoi sogni, delle sue speranze. Nel trauma Giuseppe si addormenta, cioè si abbandona. Pare come accettare che ad arrovellarsi dentro il trauma…non ne viene fuori; una spiegazione non c’è. Si addormenta e sogna. Nel sogno - ha sottolineato Dotti - incontra l’angelo del Signore che non gli risolve il problema, non gli cambia la realtà, semplicemente gli chiede di guardare le cose da un altro punto di vista. Lì Giuseppe comincia già a diventare padre. Dopo il sogno, prendendo Maria “con sé”, Giuseppe cambia il suo rapporto con Dio e con la Legge. Era un uomo giusto, ma dopo il sogno la sua giustizia è oltre la legge. Diventa “giusto” non in nome della legge, ma in nome dell’amore. La vera giustizia è sempre una giustizia in nome dell’amore, quindi costringe costantemente il diritto, la legge a cambiare. Giuseppe non consegna il figlio al re. Così come prima non aveva consegnato l’amata Maria alla legge della Torah. Giuseppe abbandona la sua religione, la sua lingua, la sua cultura, il suo lavoro, le sue tradizioni per non consegnare il figlio ad Erode.
C’è un terzo trauma nella vita di Giuseppe, - ha continuato il pedagogista - dopo che si era “sistemato” in Egitto, il segnale ricevuto in sogno è: devi tornare a casa tua. Pensa di tornare a Gerusalemme, ma gli viene detto di tornare a Nazareth, dove Gesù vivrà la sua infanzia con il padre.

Lo smarrimento di Gesù

L’altro episodio fondamentale nella vita di Giuseppe - ha rimarcato Dotti - è quando Gesù dodicenne, in un pellegrinaggio a Gerusalemme, viene ritrovato nel tempio dopo tre giorni. Questo avvenimento ricorda a Giuseppe di avere un altro Padre. Perché tutti i padri sono adottivi ed affidatari: nessun figlio è proprietà del padre. Il vero padre è Dio, e per i non credenti, la vita, il mistero... La pagina dello smarrimento di Gesù e del suo ritrovamento è per noi sconvolgente. Giuseppe e Maria avevano perso Gesù e cominciano a cercarlo solo ventiquattro ore dopo, e lo trovano dopo tre giorni. Un po’ angosciati, è vero, ma tutto sommato sereni: erano in pellegrinaggio, in una carovana comunitaria, contavano sulla comunità. Qualcosa che oggi, purtroppo direi, è quasi impensabile.

La paternità nell’amore

Dentro questo percorso di riflessione a me è capitato di scoprire - ha affermato il pedagogista - la figura di Giuseppe di Nazareth che fino a qualche anno fa per me non significava granché. Credo che la figura di Giuseppe raccolga, nella sua avventura di padre, proprio ciò a cui un padre non può rinunciare, cioè all’amore. Noi oggi abbiamo dell’amore un’idea molto emotiva, molto sentimentaloide, direi da telenovela, legato ad elementi di istantaneità e di emotività. La paternità richiede la responsabilità di compiere la legge e di andare oltre la legge: la giustizia in termini umani non basta, non basterà mai. Non basta che ci nascondiamo dietro a delle regole, o che siamo obbedienti a delle regole: servono le regole, ma solo se indicano qualcosa che va oltre. Ci sono molti momenti nella vita dei padri e delle madri, nella vita familiare e coniugale, nella vita comunitaria in cui bisogna trasgredire le regole per custodire il mistero e il sogno del figlio.
Nella vita di Giuseppe - ha concluso Dotti - dopo ogni sonno, ogni sogno, c’è stato un risveglio, segnato da un nuovo cammino. Forse anche per noi, “transmillenari” come Giuseppe, che nei primi vent’anni di questo millennio abbiamo attraversato e stiamo attraversando flagelli e disgrazie che ci fanno pensare alle piaghe d’Egitto, questa è la sensazione che proviamo dentro il sussurro o il grido di una speranza tenace, di una voglia di vivere da uomini nuovi in un mondo nuovo”.

Nuove prospettive nell’insegnamento

L'incontro con Johnny Dotti ha ispirato i docenti presenti a riflettere sulla loro pratica educativa e a considerare nuove prospettive sulla formazione delle generazioni future. La sua visione ha messo in luce l'importanza di una comunità impegnata nell'educazione e di un approccio positivo e empatico verso le sfide che si affrontano nella vita di ogni giorno.
In un'epoca dominata dalla tecnologia e dalla corsa al successo, le parole di Johnny Dotti hanno ricordato ai docenti l'importanza di costruire relazioni significative, di abbracciare la propria umanità e di coltivare una visione più ampia dell'educazione che va oltre l'istruzione formale.

Riccardo Tonna

pubblicogioia

Nelle foto: in alto, da sinistra, Claudio Ferrari, Jonny Dotti e Francesco Luppi; sopra, i docenti presenti al'incontro promosso dalla Pastorale scolastica della diocesi.


Pubblicato il 26 settembre 2023


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Asta contadina «L'incanto dell'incanto» a San Protaso

asta

L’asta di prodotti della campagna (in passato anche della lana) è una vecchia tradizione che risale al Medioevo, legata alle feste autunnali. Era alla domenica che si svolgeva: venivano assegnati, ai migliori acquirenti, il vino, le uova, il salume, i formaggi… offerti per l’occasione dai contadini. Era “l’incanto”: una vera e propria gara di generosità per una raccolta fondi destinata a beneficenza.
Torna domenica primo ottobre alle 14.30 al campo sportivo di San Protaso (Fiorenzuola d’Arda) l’asta “L’incanto dell’incanto”, un progetto di “Solidarietà di stalla”; l'iniziativa è promossa dall'associazione Le Terre Traverse.
Special guest Gianbattista Rigoni Stern e Roberta Biagiarelli, musica con Gruppo Musicale Antica Ruggine (Aurora, Icaro, Omar, Raffaele).
In progranma alle ore  12.30 il pranzo, organizzato da “Circolo San Purtés a.s.d.” (necessaria la prenotazione): il menu prevede, aperitivo di benvenuto, antipasto con salume e chisolini, pisarei e fasö, polenta con stracotto di asinina, dolce e caffè.
Costo: adulti € 20; bambini € 10
Prenotazioni: Remo Biondi: 0523 981218 / Orietta Bersani: 0523 896564.

Pubblicato il 26 settembre 2023

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Green Days in Cattolica. Sale in cattedra il mondo della sostenibilità

campus Piacenza


Essere parte del cambiamento: una necessità a cui ciascuno di noi non può sottrarsi, tanto più quanto il cambiamento si intreccia con il futuro del pianeta, con l’ambiente, con la sostenibilità, con tutti noi. “Be part of the change” è appunto il titolo sotto il quale si svolgerà giovedì 28 settembre la serie di incontro al campus di Piacenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Sarà un’intera giornata dedicata ai temi della sostenibilità declinati in vari ambiti: dall’agricoltura all’Economia, al Food, un momento di confronto aperto su di un tema ormai imprescindibile sia nel mondo universitario sia nel mondo del lavoro.

Il programma
Alle 9.30, in Aula Y, si comincerà con “Agriculture & Food Talk”, sessione introdotta da Marco Trevisan, preside della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, che vedrà l’intervento di Romano De Vivo, vicepresidente di CropLife International, moderato da Ettore Capri, direttore del Master Food & Beverage.
A seguire la tavola rotonda, in Aula 16, vedrà confrontarsi Monica Maj, dietista e docente del corso Gestione delle Diete Speciali degli Allergeni del Master Food & Beverage, Milvia Panico, Marketing Specialist e docente del corso Food cost e Sustainability management Master Food & Beverage, Elena Pantaleoni, titolare della Cantina La Stoppa, e Andrea Amadio, Export Sales Director Pasta Rummo, sul tema “Nutrire la Sostenibilità: i Giovani Professionisti e i Manager per la Ristorazione e l’Agro-alimentare di domani”.
A introdurre l’appuntamento sarà Margherita Dall’Asta, ricercatrice dell’Università Cattolica.
A chiudere il programma dei #CattolicaGreenDays sarà un incontro che metterà al centro il mondo dell’impresa e dell’economia: “Economy Talk”.
In Sala Piana, a riflettere e confrontarsi su “Azienda sostenibile: investimenti, manager e innovazione per il futuro sostenibile delle imprese”, introdotti da Anna Maria Fellegara, preside della facoltà di Economia e Giurisprudenza, dopo l’intervento di Stefano Pareglio, presidente di Deloitte Climate & Sustainability e docente della Cattolica, saranno i professori Francesco Timpano, Francesco Virili e Riccardo Torelli.
A moderare l’incontro sarà il giornalista Fulvio Giuliani, direttore del quotidiano “La Ragione”.

Pubblicato il 26 settembre 2023

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Giovanissimi di Gragnano, Sarmato e Calendasco in gita insieme

 Gragnano gita ragazzi

Ammirare il lago d'Iseo dall'alto della cima Corna Trentapassi è davvero un'esperienza unica per la bellezza del luogo e del panorama. I ragazzi gragnanesi del centro giovanile "Quasi c’entro" - per l'occasione accompagnati da un gruppo di ragazzi di Sarmato e, per la prima volta insieme, di Calendasco - l'hanno recentemente vissuta. Partiti di buon'ora, accompagnati da due educatori della Cooperativa L’Arco, due volontarie di Calendasco e due amministratori del comune di Gragnano tra cui il vicesindaco Marco Caviati, dopo un percorso di oltre due ore di camminata, hanno raggiunto con grande soddisfazione, la cima.
La meta è stata scelta dagli organizzatori nell'ambito di quattro proposte avanzate da Davide Cigalini, consigliere comunale di Gragnano e abile scalatore nonché grande conoscitore della montagna. Per i ragazzi è stata l'occasione di ammirare anche le cosiddette "Piramidi di terra" uno straordinario fenomeno naturale prodotto dall’erosione, ma ciò che più conta, nelle intenzioni degli organizzatori, è l'esperienza del gruppo, della conoscenza reciproca e della condivisione non solo tra ragazzi dello stesso paese, ma anche tra giovani di comunità diverse.

“Volevamo proporre una iniziativa particolare per concludere le attività estive del Centro educativo impegnato con l'Amministrazione a combattere il fenomeno del disagio giovanile”, commentano Marco Caviati e Davide Cigalini. “Ciò è stato possibile anche grazie al ricavato della cena in bianco, organizzata a luglio con lo scopo di sostenere le politiche giovanile. Ringraziamo dunque tutti coloro che hanno aderito e così ci hanno consentito di abbattere il costo del viaggio favorendo la più ampia partecipazione”.

Nella foto, i ragazzi sulla cima del Corna Trentapassi nelle Prealpi bresciane.

Pubblicato il 24 settembre 2023

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