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«Insieme Piacenza», un milione e 700 mila euro per chi è in difficoltà

 "insieme Piacenza", firmato protocollo a Palazzo  Gotico


Raggiunge la cifra di un milione e 700 mila euro il Fondo welfare messo a disposizione grazie al protocollo d’intesa “Insieme Piacenza”, destinato ad attivare strumenti di risposta alle difficoltà che il nostro territorio sta affrontando a causa dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus.
Il protocollo è stato firmato durante la conferenza stampa di presentazione giovedì 16 luglio a Palazzo Gotico dagli enti sostenitori: Comune di Piacenza, nella persona del sindaco Patrizia Barbieri, Fondazione di Piacenza e Vigevano, rappresentata da Massimo Toscani, Diocesi di Piacenza Bobbio con il vescovo Gianni Ambrosio, e Crédit Agricole Italia, rappresentata dal direttore regionale Davide Goldoni. Sostiene un progetto di portata triennale, rappresenta una straordinaria unione di forze, e sarà coordinato e garantito dalla Caritas diocesana, rappresentata per l’occasione dal diacono Mario Idda. L’evento di presentazione e firma è stato l’ultimo atto ufficiale del vescovo Ambrosio, che ha lasciato in anticipo la conferenza per annunciare in cattedrale la nomina del suo successore da parte del Vaticano: mons. Adriano Cevolotto, dalla diocesi di Treviso.

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Mons. Ambrosio cita i Promessi Sposi: la provvidenza ci sarà sempre


“Tenevo particolarmente che fosse il vescovo Ambrosio a firmare questo protocollo - ha detto il sindaco Barbieri -: è lui che ci ha insegnato a fare squadra e ci ha dimostrato come si crea una comunità. Ringrazio tutti per la sinergia che oggi dimostriamo: il vescovo e la diocesi, sempre presenti quando è necessario dare risposte concrete nelle necessità; la Fondazione, che lavora con noi per i grandi temi del territorio fin dai progetti su Piacenza capitale della cultura; la Caritas per la sua straordinaria collaborazione soprattutto durante il periodo del Covid, e che oggi dà un contributo prezioso per questo progetto importante; gli istituti di credito per il supporto dato a quest’iniziativa”.
“Questo periodo difficile - ha detto il Vescovo in risposta - ha fatto emergere il cuore e l’umanità di molti, per questo sono grato a ciascuno di voi. Vorrei ricordare in questo momento un passo del capitolo XVII dei «Promessi sposi», quando Renzo, incontrando delle donne che chiedono l’elemosina, dà loro quello che ha, dicendo a se stesso che, ora che è lui ad aiutare glia altri, la provvidenza che per lui c’è sempre stata ci sarà ancora di più. Oggi stiamo facendo la stessa cosa”.
“Lei ha davvero insegnato a lavorare insieme come comunità - ha detto rivoto al vescovo Massimo Toscani -: oggi sfatiamo il falso mito per cui a Piacenza ognuno lavora per conto proprio (ogni döi ogni voi, come si dice). Quello che firmiamo oggi, poi, è un protocollo aperto: speriamo che altri arrivino dopo di noi con identica comunicazione e migliorino i progetti in corso. Come tutte le iniziative sostenute dalla Fondazione questa non vuole essere solo assistenziale, ma un accompagnamento a uscire dalle difficoltà”.
“Anche noi ringraziamo la Fondazione e il sindaco per l’invito a partecipare a questa impresa - ha aggiunto Davide Goldoni di Crédit Agricole -. Il nostro gruppo durate la pandemia ha promosso molte iniziative di sostegno sociale, con l’erogazione di un milione e mezzo alla Croce Rossa, e donazioni per 500 mila euro da parte di dirigenti e clienti. Oggi vogliamo ancora sostenere il territorio attraverso questo protocollo d’intesa”.

I progetti in programma: due livelli di intervento


Mario Idda ha spiegato nel dettaglio quali progetti saranno avviati e sostenuti grazie al protocollo. “Già prima del Covid - ha detto - erano presenti fragilità e vulnerabilità sul nostro territorio, che questa pandemia ha ulteriormente aumentato. Dobbiamo considerare infatti che siamo solo all’inizio di un’emergenza: quella sanitaria si sta chiudendo, ma ci aspetta quella sociale ed economica, e non possiamo ancora fare previsioni sulla sua portata. I soggetti su cui contiamo per il sostegno del territorio sono la rete dei servizi territoriali pubblici e privati, quella della Caritas diocesana e delle Caritas parrocchiali, con il supporto di 1400 volontari: i servizi Caritas sono per la maggior parte sostenuti dal volontariato, che in queste situazioni è il più potente motore della società. I destinatari del progetto saranno famiglie e person e in difficoltà economica, piccoli imprenditori, e giovani con nuove idee da sviluppare”.
“Il progetto «Insieme Piacenza» - ha continuato - prevede due livelli di intervento: la fase 1 vuole potenziare l’ascolto e l’accompagnamento, per poter incontrare e conoscere le persone che sono nel bisogno. Senza fare questo rischiamo di cadere nell’assistenzialismo, mentre vogliamo accompagnare in un percorso di crescita per uscire dalle difficoltà. Vogliamo potenziale anche i processi di raccolta di risorse per aiuti alimentari: abbiamo da un anno l’Emporio Solidale Caritas, ma stimiamo che nei prossimi mesi le famiglie che aiutiamo possano raddoppiare. Per questo vogliamo potenziare anche il lavoro della Caritas diocesana e di quelle parrocchiali, e la dotazione di magazzini. Abbiamo anche bisogno di nuove strutture per l’emergenza abitativa, perché molte persone della «bassa soglia» dormono ancora per strada, e stanno aumentano anche i lavoratori precari. A questo proposito dobbiamo accompagnare e prendere ad esempio progetti come quello di appartamenti per lavoratori in difficoltà ideato dalla parrocchia di Nostra Signora di Lourdes. Fra i progetti già avviati in Caritas ha avuto molto successo «Casa tra le case», che in più del 94% dei casi vede una buona riuscita. Vanno sostenuti anche gli inserimenti lavorativi, e per questo alla Caritas abbiamo già attivo il progetto «Prossima fermata» alle Cascine di Cadeo.
Queste iniziative andranno potenziate attraverso un lavoro di squadra sia a livello istituzionale (come sta accadendo oggi), che di istituzioni caritative.
La fase 2 prevede azioni strutturali come un fondo di credito, destinato alla ripartenza di piccole e piccolissime attività del territorio in sofferenza per rimettere in moto l’economia, e un fondo di sviluppo destinato a sostenere idee innovative, rivolto espressamente al mondo giovanile”.

Alberto Gabbiani


Nelle foto di Del Papa la firma del protocollo d'intesa "Insieme Piacenza" a Palazzo Gotico.

 

Pubblicato il 16 luglio 2020

   


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