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Don Basini: «Tacciano le armi, uniamoci nella preghiera»


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“Tacciano le armi! Uniamoci al grido di preghiera che si eleva da tante parti dell’umanità”: con queste parole il vicario generale, don Giuseppe Basini, ha sottolineato l’impegno di tutte le Chiese d’Europa a pregare per la pace, nella chiesa di San Donnino, il 14 settembre, nella festa dell’Esaltazione della Santa Croce. Anche la Chiesa di Piacenza-Bobbio si è unita a questa implorazione per chiedere a Dio il dono di una pace duratura per tutti i popoli, in modo particolare per l’Ucraina perché sia liberata dal flagello della guerra e dell’odio.


Artigiani di pace

“È una preghiera che accomuna diverse parrocchie della diocesi - ha aggiunto don Basini - che hanno accolto questo invito e noi, qui riuniti nella chiesa di San Donnino, un luogo di adorazione che, da oltre 50 anni, svolge la funzione di centro eucaristico diocesano, dinanzi al mistero della Croce, invochiamo la misericordia di Dio. La follia della guerra ci richiama, come dice papa Francesco, ad essere costruttori e artigiani di pace, favorendo pensieri di concordia e di riconciliazione”.

Vincere l’indifferenza

Il Vicario Generale ha poi ricordato la beatitudine del Vangelo che invita tutti ad essere operatori di pace. “Preghiamo - ha aggiunto - anche per i capi delle nazioni perché si ravvedano e pongano fine all’attuale conflitto che dura da oltre sei mesi e colpisce soprattutto bambini, anziani e innocenti. Lottiamo inoltre contro ogni indifferenza perché, come ci ricorda don Luigi Ciotti, si può uccidere anche stando muti davanti alle finestre. Quando c’è una guerra - ha poi sottolineato don Basini - tutti siamo sconfitti, nessuno vince…”.
La Festa della Santa Croce è - per il sacerdote - l’aiuto per cogliere il grande amore di Cristo che sconfigge il maligno e la morte.
“Sulla croce vediamo - ha spiegato - il dolore di un uomo nudo, e da quella nudità esce la forza dell’amore di Dio che vince la spirale della vendetta”.

 
La preghiera di papa Francesco

Nel corso dell’assemblea i fedeli hanno letto insieme una preghiera di papa Francesco: «Signore Dio di pace, ascolta la nostra supplica! Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi; tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante speranze seppellite… Ma i nostri sforzi sono stati vani».
«Ora, Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace. Apri i nostri occhi – esorta papa Francesco – e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: “mai più la guerra!”; “con la guerra tutto è distrutto!”. 

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Shalom, pace, salam

Il Papa invita ad «ascoltare il grido dei nostri cittadini che ci chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, le nostre paure in fiducia e le nostre tensioni in perdono. Tieni accesa in noi la fiamma della speranza per compiere con paziente perseveranza scelte di dialogo e di riconciliazione, perché vinca finalmente la pace. E che dal cuore di ogni uomo siano bandite queste parole: divisione, odio, guerra! Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti, perché la parola che ci fa incontrare sia sempre “fratello”, e lo stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam! Amen».

Riccardo Tonna

Nelle foto, momenti della preghiera per la pace in Ucraina nella chiesa di San Donnino.

Pubblicato il 16 settembre 2022

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