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Il 1° marzo Veglia per la pace con il cardinal Zuppi

zuppi cardinale a Bari

“Incontro, dialogo, accoglienza: le armi della pace”: queste parole di papa Francesco faranno da filo conduttore della Veglia per la pace che si terrà a Piacenza mercoledì 1° marzo alle ore 21 nella chiesa di San Giuseppe Operaio in viale Martiri della Resistenza a Piacenza. La veglia sarà presieduta dal cardinal Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana (nella foto sopra, di Siciliani-Gennari/SIR, è alla veglia per la pace promossa nel dicembre scorso dalla Cei a Bari). Sarà presente anche il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

Il presidente Bianchini e il Canto del Mozambico

L’iniziativa - promossa dalla diocesi di Piacenza-Bobbio insieme all’associazione Assofa - è stata fortemente desiderata dallo storico presidente di Assofa Giancarlo Bianchini, deceduto lo scorso 3 dicembre, che proprio con il cardinal Zuppi aveva partecipato nei primi anni ‘90 ai tavoli di lavoro che portarono alla risoluzione di pace in Mozambico, sotto la guida della Comunità di Sant’Egidio. Un incontro - spiegano da Assofa - che aveva segnato profondamente il professor Bianchini, tanto che spesso ne raccontava il valore e la bellezza. Nel viaggio di ritorno dal Mozambico, aveva portato una cassetta sulla quale aveva registrato i canti di una messa. Uno di quei brani è stato adattato da Assofa con il testo in italiano, lavorando sul ritmo e la vocalità. È nato così "Il canto del Mozambico", che ancora oggi fa parte del repertorio delle iniziative e celebrazioni dell'associazione piacentina e che verrà proposto anche durante la Veglia.

Assofa e l'impegno per la promozione di una cultura di pace

Alla veglia parteciperà anche un gruppo del Sermig di Torino, fondato da Ernesto Olivero: porterà l’icona di “Maria dalle tre mani” e la preghiera a Maria madre dei giovani. Assofa è infatti al lavoro da tempo con la realtà torinese che ha trasformato un ex arsenale militare in luogo di accoglienza dei poveri e di educazione alla pace per promuovere una cultura dell'incontro e dell'inclusione. Nel quarantennale cammino di Assofa lo stare accanto ai più fragili diventa scuola di pace: incontro, dialogo, accoglienza - le parole-chiave della Veglia - sono realtà quotidiana per chi si mette a fianco delle persone con disabilità, che diventano maestri. «Loro ci insegnano e costruiscono la pace ogni giorno, incessantemente - sottolineano i volontari di Assofa -. E chiedono a noi di fare lo stesso, di volerci bene, di essere uniti e collaborare, di costruire insieme perché davvero tutti e ciascuno possano realizzare la propria vita sperimentando di essere amati e di poter amare. Potremmo quasi dire che “ci costringono” a fare la pace fra noi, per essere capaci di rispondere ai loro bisogni e volergli bene fino in fondo, sul serio. Abbiamo capito camminando con loro che dobbiamo imparare a superare le nostre differenze e i nostri modi “chiusi” di vedere l’altro per cercare sempre il bene comune, il bene che fa bene a tutti, il bene che permette a ciascuno di essere valorizzato e di portare nella comunità i propri talenti a disposizione di tutti. Per questo li chiamiamo “maestri di umanità”, potremmo aggiungere “maestri di pace” e ci troviamo in sintonia con le affermazioni di papa Francesco che recentemente ha palato di magistero della fragilità». 

Pubblicato il 23 febbraio 2023

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