Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Creato, l'azienda Modolo protagonista il 28 al Samaritano

romolo

Martedì 28 settembre l’Azienda agricola biologica Modolo di Predalbora sarà ospite alla tavola rotonda alle ore 21 nell'ambito della Giornata del Creato al Centro Il Samaritano in via Giordani a Piacenza. Intervengono anche Giovanni Cherubini, responsabile nella diocesi di Bologna del progetto “Insieme per il lavoro” e gli imprenditori piacentini Enzo Panizzi e Liliana Villa, titolari dell'azienda Valcolatte.Tema della serata "#tutto è connesso: Ambiente - Lavoro - Comunità". Modera l’incontro l’economista prof. Paolo Rizzi, docente all’Università Cattolica di Piacenza. La serata, a cui si può accedere in presenza con il green pass, verrà trasmessa in diretta sul canale Youtube PiacenzaDiocesiTv.

L'esperienza di un'azienda di montagna

L’Azienda Agricola Biologica Modolo ha sede a Predalbora,  piccola frazione di Farini. Negli ultimi anni, per problemi di logistica nei mesi invernali, ha preso il via anche un altro stabilimento a Bulla di Montesanto (Ponte dell’Olio). Un’azienda a gestione familiare, quella di Luca Modolo, un piccolo paradiso in cui natura e uomo si incontrano e prosperano insieme. L’avventura della famiglia Modolo ha inizio nei primi anni ’80, quando il padre di Luca, Romano, che aveva una grande passione per le api, era già presente in alta Val Nure con i suoi alveari, posizionati in posti incontaminati, lontani da qualsiasi fonte di inquinamento.
Ogni settimana Romano, dalla Milano, al tempo città in cui la famiglia Modolo risiedeva, tornava in Val Nure per controllare lo stato delle sue colonie, la salute delle sue api e per distaccarsi un po’ dalla frenetica vita metropolitana.
Nel 1990 ecco che ebbe inizio la grande avventura dei Modolo, una famiglia di grandi sognatori, con molta forza di volontà, pronta ad avviare un nuovo percorso.

“L’incoscienza - ci tiene a puntualizzare Luca - è stata forse uno dei motivi che ci ha spinto a fondare un’attività di questo genere in un territorio che in quegli anni si stava spopolando, dove prima mai nessuno venendo da fuori avrebbe avviato un’attività. Eravano quasi i primi che invece di abbandonare la Valle, vi ritornava, in un’ambiente incontaminato con tante potenzialità. La mia famiglia voleva dare un senso a questo posto per dare vita a un'iniziativa imprenditoriale”.
Secondo il pensiero di Luca, la frase “produrre in armonia con la natura” è molto inflazionata negli ultimi anni; tutti vogliono avere  prodotti che abbiano alle spalle una storia di armonia con la natura e con ciò che la circonda.

clienti

Nelle foto: in alto, Romano Modolo dietro al suo banco di esposizione dei prodotti biologici della sua azienda; sopra, visitatori all'azienda di Predalbora.

Per la famiglia Modolo, in origine, produrre in armonia con la natura significava che il miele  fosse salubre, che non avesse al suo interno nessun prodotto utilizzato per mantenere in salute le api.
“Significava - precisa Luca - avere anche un certo occhio di riguardo verso il quotidiano. Nella nostra azienda agricola ogni tanto ci tuffiamo in qualche attività extra, che  fa piacere a noi: dal creare una siepe al pulire un prato trasformandolo in un noccioleto. si modifica il territorio mantenendo però la massima biodiversità”.
Produrre in armonia con la natura per Luca vuol dire a volte non avere grandi risultati, ma la soddisfazione è l'aver coltivato i  terreni piuttosto che lasciarli incolti. Il paesaggio ci guadagna e di conseguenza anche l'imprenditore che valorizza il territorio.

Thomas Certa

Pubblicato il 26 settembre 2021

 

Ascolta l'audio

Altri articoli...

  1. Don Alessandro Mazzoni segretario del Vescovo
  2. Mons. Celso Dosi nuovo economo della diocesi
  3. «Monasteri Aperti», visita ai luoghi di fede
  4. Grande Festa della Famiglia, tutti gli incontri
  5. Mons. Cevolotto vescovo da un anno
  6. «Dudù Mom», un incontro a La Ricerca
  7. Visita virtuale dedicata a Santa Giustina
  8. «Arte e Fede»: in arrivo il corso di storia dell’arte online
  9. Cupola del Guercino, salita in «express»
  10. Un premio di laurea in memoria di Cesare Betti
  11. Sla: Palazzo Farnese si accende di verde
  12. La castagnata As.So.Fa. a Verano
  13. Comunità Don Benzi: torna un «un pasto al giorno»
  14. Giornata del creato, incontri in diocesi
  15. Il 15 rosario francescano
  16. Piacenza ricorda la beata suor Leonella
  17. Welcome Day alla Cattolica
  18. Marco Guzzi: la vita viene dall'ascolto
  19. Marco Guzzi a Piacenza: "La felicità è gratis"
  20. Da Treviso a Piacenza alla scuola di "Libera"
  21. E' morto in Brasile mons. Elia Volpi
  22. Una nuova sede per la «Famiglia Piasinteina»
  23. Dal 25 settembre la Settimana organistica
  24. Un dono per i bambini di Luna Stellata
  25. Sei concerti ispirati alla Madonna Sistina
  26. L'Ecce Homo pubblicato su Scientific Reports
  27. Scienze agrarie, porte aperte alla Cattolica
  28. «Ora viene il bello», narrazione su Dante
  29. È morto don Fernando Bisagni
  30. Cri, burraco solidale
  31. Riprende la messa di guarigione spirituale
  32. Riapre la salita in San Francesco
  33. Mons. Dosi nuovo assistente delle Acli
  34. «Ora viene il bello», itinerario urbano
  35. L'11 settembre Vascoterapia per Aism ed "Armonia" a Gossolengo
  36. Piacentini in visita a Lourdes
  37. S.Vincenzo, targa all’ex allievo Bellocchio
  38. Acli, un drappo blu per le donne afghane
  39. Visita virtuale tra i tesori di San sisto
  40. Madonna Sistina, chiusura straordinaria

Sottocategorie

  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    16

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente

Il nostro Sito utilizza esclusivamente cookies tecnici e non di tracciamento dell'IP di chi accede. Per saperne di più, clicca qui: Utilizzo Cookies