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«La vera meraviglia è la nostra vita»

A Piacenza è intervenuto il comboniano padre Filippo Ivardi, direttore della rivista Nigrizia

Ganapini

Filippo Ivardi Ganapini, direttore di Nigrizia, è stato ospite di Cives per una lezione il cui tema era l’incontro tra diverse culture ed etnie. Missionario comboniano, dopo i voti, è stato dieci anni in Ciad, ora è da poco tornato in Italia per una nuova sfida, una nuova missione, dirigere la rivista "Nigrizia", il mensile dell’Africa che racconta ciò che accade nel sud del mondo.
L’Africa, riferisce padre Ivardi, è un mondo dove si trova di tutto e tutte le religioni, persone aperte al dialogo ed integralisti esattamente come da noi, perché anche qui non è facile interloquire tra gruppi che non vogliono il dialogo con l’Islam e nemmeno affrontare con responsabilità il problema dell’immigrazione. Il direttore di Nigrizia si rimette in gioco con una nuova sfida sicuramente non facile, essendo un momento particolare per il mondo e anche per l’editoria, per questo racconta di sentirsi tanto missionario in Africa come qui in Italia.

Nella serata di padre Filippo si è svolta una rassegna sulle onde del bello e sulle meraviglie delle diversità, ma anche sulle meraviglie delle relazioni armoniche con se stessi, con gli altri e con il creato.
Il sacerdote ha sottolineato come la bellezza diventi audacia nell’accoglienza del diverso, dove la propria identità si arricchisce dell’altro.

Nell’incontro le culture sono in continuo divenire, non restano ancorate al vecchio, la contaminazione è qualcosa che ha sempre arricchito e fatto bene alla bellezza, che significa speranza di miglioramento. Una cultura che rifiuta il confronto diventa sterile e muore, la diversità abbellisce ed arricchisce la nostra umanità, perché Dio si fa presente attraverso volti e colori differenti.
L’incontro, l’ascolto, il dialogo, l’insegnamento e l’apprendimento, sono tutte cose che permettono di fare causa comune, di camminare insieme, di non arrendersi di fronte alle difficoltà e di andare avanti perché “siamo sopratutto Noi uniti, le meraviglia che vogliamo vedere nel mondo”.

Il prossimo appuntamento con Cives è per venerdì 28 febbraio: durante l’incontro le volontarie Cecilia Campioni e Glenda Cinotti racconteranno esperienze di cooperazione.

Stefania Micheli

Pubblicato il 18 febbraio 2020

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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