Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Coinvolgente lo spettacolo dei giovani della Caritas in Santa Chiara

  spettacolocaritas

Lo spettacolo "Prendiamoci un po' di tempo" ha fatto risuonare, il 18 luglio, le mura del teatro all'aperto "Santa Chiara" sullo Stradone Farnese, trasportando il pubblico in un viaggio indimenticabile attraverso la magia del teatro e della musica. Con la direzione artistica di Nicola Cavallari del Teatro Gioco Vita e l'accompagnamento del Tempus Fugit Percussion Ensemble, questa produzione è stata la conclusione del percorso teatrale-musicale realizzato in collaborazione con lo Spazio Culturale Caritas per ragazzi e ragazze.

Un percorso coinvolgente per i giovani

“Questa rappresentazione - ha affermato Susanna, operatrice Caritas - è il frutto di un percorso dei nostri ragazzi e ragazze, costruito in queste settimane calde di giugno e di luglio. Per noi è stato un modo per affrontare il tema della povertà educativa però con linguaggi diversi e con modalità nuove, per questo abbiamo chiesto la collaborazione del Teatro Gioco Vita dell’ensemble Tempus Fugit. Siamo molto orgogliosi del lavoro dei nostri giovani che in queste settimane hanno profuso impegno, energia, e si sono dedicati anima e corpo al progetto”. “Prendiamoci un po’ di tempo per cosa?” - si è domandato l’assessore alle politiche educative e allo sport, Mario Dadati. “Per stare insieme - ha aggiunto - e per cercare di trovare la propria passione e identificare obiettivi di vita. E poi prendiamoci un po’ di tempo per non parlare dei giovani, ma per stare del tempo con loro, dedicare loro attenzione, ascolto e prenderli come guida se vogliamo davvero cambiare la nostra città e la nostra società”.
“In questo spettacolo, - ha sottolineato Nicola Cavallari - risultato di otto incontri di due ore, abbiamo fatto comprendere cosa può essere il teatro e la musica, giocando sulle emozioni”.

Riflettere sulle emozioni

“Prendiamoci un po’ di tempo. Un titolo, ma soprattutto un invito - sono le parole scritte sul dépliant di presentazione -. Un po’ di tempo per affrontare le cose belle, ma anche per quelle meno belle. Un po’ di tempo per riflettere sulle nostre emozioni. Emozioni che ci travolgono. Emozioni con cui poco alla volta, forse impariamo a confrontarci. Emozioni con cui giocare. E giocare con i colori, i suoni e le parole”. L'atmosfera incantevole dello spettacolo si è mostrata palpabile fin dal primo istante. Il teatro all'aperto "Santa Chiara", con il suo fascino storico e la sua atmosfera suggestiva, ha fornito la cornice perfetta per una serata che ha catturato i cuori e le menti di spettatori di ogni età. Le luci intense e soffuse, gli arredi scenici accuratamente selezionati hanno creato la giusta atmosfera, e i giovani dello Spazio Culturale Caritas della diocesi di Piacenza-Bobbio, hanno potuto esprimere la loro arte in tutta la sua grandezza, in questo progetto 8 per 1000 Prossimamente.

La partecipazione degli spettatori

Nicola Cavallari ha dimostrato la sua maestria nel coinvolgere il pubblico e trasmettere emozioni profonde. Attraverso una performance carismatica, l'attore ha saputo catturare l'attenzione di ogni spettatore presente. L'accompagnamento musicale del Tempus Fugit Percussion Ensemble ha dato un tocco di magia in più a questa esperienza. I ritmi avvincenti delle percussioni hanno invaso l'aria, accompagnando e amplificando le emozioni suscitate dalle parole. Il gruppo dei ragazzi, nel suo insieme, ha dimostrato abilità tecnica e sincronia che ha fatto vibrare il cuore degli spettatori.
"Prendiamoci un po' di tempo" non è stato solo uno spettacolo da guardare passivamente, ma un'esperienza da vivere appieno. Il coinvolgimento del pubblico è stato un elemento chiave, poiché Nicola Cavallari ha interagito direttamente con gli spettatori, coinvolgendoli nel dialogo e nella partecipazione. Il teatro all'aperto ha creato un senso di comunione e condivisione tra i presenti, che hanno giocato, riso, pianto e applaudito insieme.

Riccardo Tonnapubblico


Nelle foto, lo spettacolo in Santa Chiara dei giovani della Caritas.

Pubblicato il 19 luglio 2023

Ascolta l'audio

Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    5

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente