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Dal 25 febbraio al 30 aprile il XXI Piacenza Jazz Festival

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Si scaldano i motori in vista della presentazione del prossimo Piacenza Jazz Fest, il ventunesimo.
Nella giornata di mercoledì 31 gennaio saranno due gli appuntamenti per tutti coloro che vogliono conoscere il programma.
Il primo nel corso di una conferenza stampa aperta a tutti, non solo agli addetti ai lavori, alle 11.30 presso il salone d’onore della Fondazione di Piacenza e Vigevano (via S. Eufemia, 13), ente sostenitore storico del festival, alla presenza del vicepresidente con delega alla cultura Mario Magnelli, dell’assessore alla cultura del Comune di Piacenza Christian Fiazza e degli organizzatori, il direttore artistico Angelo Bardini e il nuovo presidente Carlo Izzo. Tra i relatori sarà presente anche il prof. Paolo Rizzi del LEL, il Laboratorio di Economia Locale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza per presentare alcuni dati della ricerca sul festival svolta lo scorso anno.
Alle 21.15 saranno invece Greta Panettieri e i suoi fidati musicisti, a cui per l’occasione si affiancherà un ospite speciale come il fisarmonicista Vince Abbracciante, a tenere il concerto di anteprima, sempre grazie alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, presso l’auditorium di via Sant’Eufemia 12. Aperto a tutta la cittadinanza e ad ingresso libero (senza possibilità di prenotazione), l’anteprima è da sempre l’occasione per celebrare l’avvio di un’altra edizione del festival e per conoscere meglio l’intero programma.

Il programma proposto dal quintetto, Fly me to Sinatra, è quanto mai accattivante e inusuale se si tiene conto che nessuna donna aveva mai dedicato prima un intero programma a “The Voice”, com’era soprannominato Frank Sinatra. Soltanto Greta Panettieri con il suo virtuosismo, la sua estensione e la sua innata capacità interpretativa poteva cimentarsi in questa impresa. Un cantante, Frank Sinatra, che non ha mai subito le influenze di mode o di generi musicali, un grande innovatore, il più soul della sua epoca, che ha seguito il suo istinto nella musica, nel cinema e non solo, e che diventa qui ispirazione e modello per un progetto a sua volta unico. Un modello musicale ma anche un’icona di stile, un maestro nelle relazioni, negli affari e nelle sfide artistiche. Oltre alla voce di Greta Panettieri e alla fisarmonica di Vince Abbracciante, gli altri membri del gruppo che suonerà mercoledì sera al concerto di anteprima sono Andrea Sammartino al pianoforte, Giuseppe Bassi al contrabbasso e Mimmo Campanale alla batteria.

Pubblicato il 25 gennaio 2024

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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