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Berlino è stata una MasterClass per il coro Vallongina

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Berlino è stata una MasterClass così come don Roberto Scotti, direttore del Coro Vallongina, aveva pronosticato la tournèe compiuta fra il 27 settembre e il primo ottobre, conclusa nel concerto di domenica scorsa nell'Auditorium grande della Berlino Philharmonie.
Un'occasione di immenso apprendimento, a partire dagli esercizi propedeutici al canto tenuti dal direttore Heinz Ferlesch, allo svolgimento delle intense prove d'assieme fra gli oltre seicento coristi polacchi, norvegesi, lettoni, bulgari, tedeschi e italiani, complessivamente quindici formazioni per oltre seicento cantori, e l'orchestra di giovani Ensemble Crescere, diretta da Donka Miteva, che aveva debuttato proprio alla Philharmonie nel marzo del 2022.

Ma è stato l'incontro col maestro Ferlesch a marcare il percorso musicale del Coro Vallongina, gruppo amatoriale cresciuto negli anni, tanto da conquistare inviti a partecipare a concorsi internazionali ed esibizioni in importanti teatri e luoghi di musica.
Tra questi è arrivato l'invito a calcare il palcoscenico della "casa" di una delle maggiori formazioni orchestrali del mondo, i Berliner Philharmoniker, che tra i grandi direttori stabili hanno annoverato "mostri sacri", quali Herbert von Karajan e il nostro Claudio Abbado per ben dodici anni. Una orchestra per la quale è stato costruito, e inaugurato nel 1963, il complesso dotato di due sale, il Grande Auditorium con 2400 posti e la sala piccola per 1180 spettatori. Un interno articolato in balconate dall'acustica perfetta e di grande effetto architettonico curato nei minimi particolari dall'architetto Hans Scharoun.

Il concerto di domenica, notissime pagine di W. A. Mozart: Exultate, jubilate, Ave Verum nella prima parte e precedute da Da Pacem Domine di Arvo Part, era incentrato sull'immenso Requiem, che ha strappato dieci minuti di applausi ininterrotti dagli spettatori che gremivano la sala.
Un successo con il contributo dei giovani solisti, che vantano già numerose esibizioni nei teatri lirici europei: il soprano Marie Heeschen, il mezzosoprano Michaela Selinger, il tenore Mattew Newlin e il basso Daniel Ochoa.
Un giudizio estremamente positivo viene dal direttore don Scotti, sempre pacato, senza eccessi com'è nella sua natura, comunque carico di soddisfazione: "Personalmente voglio ringraziare il Signore per tre motivi particolari di soddisfazione: l'arricchimento della nostra modesta attività musicale, la serenità con cui abbiamo vissuto giornate non prive di fatiche e inconvenienti, l'entusiasmo dei vostri commenti di coriste e coristi che avete partecipato alla tournée".

Un entusiasmo contagioso, espresso con enfasi dai partecipanti alla trasferta berlinese, artisti e accompagnatori, oltre quaranta persone che hanno dispensato il loro canto anche nelle piazze, lungo le strade e sui filobus suscitando applausi fra gli improvvisati spettatori. Fra una prova e l'altra, c'è stato il tempo per escursioni turistiche nei luoghi simboli della città, la gita in barca sul fiume Speer, la porta di Brandeburgo, la visita notturna alla cupola di vetro del Parlamento, il Memoriale degli ebrei vittime dell'olocausto, a quel che rimane del muro.
Un entusiasmo culminato nell'abbraccio fra don Roberto e il direttore Ferlesch al pranzo del dopo concerto. "Non è sufficiente radunare tante persone - ha detto il maestro concertatore -, è importante riunire le persone per avere un'idea comune verso la quale andare - auspicando poi -, dobbiamo coltivare questa idea e unire le forze, insieme possiamo costruire tante cose belle, il nostro radunarsi da tante parti del mondo è un segno di vitalità".

Il Coro Vallongina rappresenta questa espressione con i suoi cantori di genere, età, professione, estrazione sociale, perfino nazionalità diverse, italiani, tedesche, russe, romene, inglesi, ungheresi che sanno stare insieme nel segno di una grande passione, quella musicale, che non ha né confini, né steccati, ma un solo linguaggio comune.

Maria Vittoria Gazzola

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Nelle foto, alcuni componenti del coro Vallongina, in alto e sopra, e don Roberto Scotti con il maestro Ferlesch.

Pubblicato il 3 ottobre 2023

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