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«Al sabato Archeologia!»: iniziativa per scoprire il «Carmine svelato»

carmineFotoDELPAPA 13

S’intitola “Al sabato Archeologia!”, il ciclo di appuntamenti rivolti a gruppi familiari e ai bambini, promossi dall’assessorato alla Cultura in collaborazione con l’associazione Arti e Pensieri, con l'obiettivo di far comprendere al meglio la mostra digitale “Carmine svelato. Placentia antiqua, sacre spoglie”, inaugurata nei giorni scorsi e curata da Ar.Tech, che mette in evidenza le indagini archeologiche eseguite tra il 2015 e il 2019, durante i lavori di restauro che hanno restituito la ex chiesa di piazza Casali alla collettività come sede del Laboratorio Aperto.

L’iniziativa prenderà il via sabato 19 marzo e servirà a scoprire il filo rosso che lega il trecentesco complesso ai Musei Civici di Palazzo Farnese. Gli operatori di Arti e Pensieri, che tra l’altro hanno contribuito nella curatela della Sezione Romana del Museo Archeologico, specializzati in divulgazione scientifica e in didattica museale, accompagneranno per 20 sabati tutti coloro che saranno interessati a questo suggestivo percorso.
“I partecipanti saranno suddivisi in due gruppi, uno riservato agli adulti e l’altro ai bambini – spiega Micaela Bertuzzi, responsabile di Arti e Pensieri – ed entreranno nel mondo delle antiche case romane attraverso una visita ad alcune delle sale della Sezione Romana dei Musei Civici, potranno vedere le stanze che componevano una domus con gli straordinari pavimenti esposti a Palazzo Farnese (e tra questi proprio il frammento scoperto al Carmine), ma anche gli elementi d’arredo e gli oggetti che aiutano a scoprire frammenti di vita quotidiana della “Placentia antiqua”. Quindi i gruppi saranno guidati alla visita della mostra allestita al Carmine, dove ciascuno verrà coinvolto con modalità comunicative idonee”.
Prosegue: “Dopo la visita alla mostra, i bambini potranno cimentarsi nella realizzazione di un piccolo mosaico con vere tessere e malta in una sala loro dedicata nello spazio del Laboratorio Aperto dell’Ex Carmine, mentre agli adulti sarà offerto un approfondimento sensoriale attraverso la “gustatio”, un aperitivo di epoca romana a base di puls, moretum, garum, epityrum e mulsum”.

Le visite

I percorsi, completamente gratuiti, saranno attivi nei seguenti sabati, dalle 16 alle 18.30: 19, 26 marzo; 2, 9, 23 aprile; 7, 14, 21, 28 maggio; 4, 11, 18, 25 giugno; 2, 9, 16 luglio; 3, 10, 17, 24 settembre dalle 16 alle 18.30. Il ritrovo sarà a Palazzo Farnese alle ore 16 (ingresso gratuito). L’adesione è aperta a gruppi familiari, oppure a singoli adulti o gruppi di adulti indipendentemente dal percorso bambini. E' possibile accogliere piccoli gruppi e verrà data la precedenza a chi si è prenotato. Il percorso dedicato ai più piccoli è pensato per bambini a partire dai sette anni. Per informazioni e prenotazioni si prega di inviare una mail a o telefonare al 3493227586 (Sara Gardella).
Il progetto, a cura di Arti e Pensieri, è reso possibile grazie all’assessorato alla Cultura del Comune di Piacenza, al Ministero della Cultura e alla Regione Emilia Romagna, nell’ambito delle attività di promozione del Laboratorio Aperto di Piacenza.

Pubblicato il 17 marzo 2022

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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