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Premio Anguissola, a Palazzo Gotico la cerimonia conclusiva per le scuole superiori

gruppovincitori giana anguissola 2022

Platea gremita al salone monumentale di Palazzo Gotico, per la cerimonia conclusiva del Premio letterario Giana Anguissola, giunto alla XVI edizione. Protagonisti gli studenti delle scuole superiori di città e provincia, tra i cui elaborati la giuria – composta dai loro stessi coetanei, dopo la prima selezione effettuata dalla commissione bibliotecaria – ha scelto i vincitori.
La manifestazione, dedicata quest'anno al tema “Via da tutto: pagine per viaggiare, fuori e dentro di sé”, ha visto l'adesione di 17 classi tra i licei Colombini, Gioia, Respighi, l'Isii Marconi e il liceo Volta di Castelsangiovanni. Ospite dell'evento, realizzato in collaborazione con la Equilibri e con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, lo scrittore e storico Carlo Greppi, socio fondatore e presidente dell'associazione Deina Torino, promotore di innumerevoli viaggi della memoria ad Auschwitz e in altri lager del Terzo Reich, già collaboratore di Rai Storia e pluripremiato autore per ragazzi e saggista.

L'assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi – che ha introdotto la cerimonia condotta da Eros Miari e Gabriella Zucchini di Equilibri, con le bibliotecarie Francesca Agosti e Stefania Cobianchi – ha espresso soddisfazione per l'ampia partecipazione dei ragazzi, sottolineando come questo appuntamento rappresenti il culmine delle tante iniziative che il Polo bibliotecario piacentino porta avanti, nel corso dell'anno, per la promozione della lettura e il coinvolgimento del tessuto scolastico.

I premiati
Il premio per il miglior video è andato al BookTrailer “Le otto montagne: un'amicizia tra i dirupi del tempo” proposto dalla 2° SUB del liceo Colombini (docente Giulia Repetti) ad opera degli studenti Francesco Marafatti, Gioia Matteucci, Chiara Milani e Alice Petralia. Menzione speciale per la 1°C linguistico del liceo Gioia.
Per la sezione scrittura, sul gradino più alto del podio è salita Sofia Gandolfi della 4° linguistico C del liceo Gioia, con il testo “Cosa farai come prima cosa una volta compiuti diciotto anni?” (docente Maria Varani), seguita da Enea Bertola della 5°A istituto Volta (docente Valentina Indigenti) con “Un giorno vorrei”. Al terzo posto, con “Buon viaggio”, Riccardo Pisano della 1°D linguistico del liceo Gioia (insegnante Elisabetta Ghisoni).
Ai vincitori è stato consegnato un buono per l'acquisto di libri.

Pubblicato il 6 maggio 2022

Nella foto, il gruppo dei vincitori del premio Giana Anguissola nel salone di Palazzo Gotico.

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Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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