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XNL, «esercizi d'attenzione per le cose del mondo»

Caretto Spagna Gam Foto Guido Suardi

Come gli artisti contemporanei abitano e raccontano il paesaggio? Come la pratica artistica può assumere una dimensione civica, politica e poetica nella relazione col territorio in cui è chiamata ad agire? Attorno a queste domande si svilupperà la talk Esercizi d’attenzione per le cose del mondo in programma venerdì 13 gennaio alle 18.30 a XNL Piacenza, il Centro di arte contemporanea, cinema, teatro e musica di Fondazione di Piacenza e Vigevano. La conversazione intreccerà i punti di vista della storica dell’arte Alessandra Pioselli e del duo di artisti Andrea Caretto e Raffaella Spagna, che saranno introdotti dall’artista Claudia Losi, co-fondatrice di EN Laboratorio Collettivo, l’associazione culturale che concorre alla costruzione del public program di XNL Arte.

Molto conosciuta per essere stata per oltre dieci anni direttrice dell’Accademia di belle arti di Bergamo, dove ancora insegna storia e critica dell’arte contemporanea, Alessandra Pioselli insegna Arte pubblica a un Master della 24Ore Business School (Milano) e i suoi interessi di ricerca si rivolgono in prevalenza alla dimensione civica e territoriale della pratica artistica. È autrice del libro L’arte nello spazio urbano. L’esperienza italiana dal 1968 a oggi (Johan&Levi, 2015), ha curato il libro del progetto La ragione nelle mani di S. Boccalini (Archive Books, Berlino 2021), tra i vincitori della VIII edizione dell’Italian Council (2020), ed è membro del Comitato scientifico del progetto Arte e Spazio Pubblico (2021-22), promosso da Ministero della Cultura e Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.

In dialogo con Pioselli, come anticipato, sarà presente il duo artistico composto da Andrea Caretto (Torino, 1970, Laurea in Scienze Naturali) e Raffaella Spagna (Rivoli, 1967, Laurea in Architettura), che lavora insieme da 2002, collaborando con istituzioni pubbliche e private in Italia e all’estero. L’approccio dei due artisti si fonda su un’attitudine alla “presenza” e all’esperienza nel mondo, in stretto contatto con la materia in tutte le sue trasformazioni e individuazioni; un esercizio di attenzione e cura per le cose intese come nodi di un intreccio, che allena la capacità di percepire il mondo come costituito da elementi in continua corrispondenza. Caretto e Spagna sono tra i soci fondatori dell’associazione di artisti Diogene di Torino e della Fondazione Pianpicollo Selvatico - center for research in the arts and the sciences, Levice (To), collaborano con il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino.

La partecipazione al talk è a ingresso libero, come lo sono le esposizioni al piano terra e al piano primo del Centro XNL Piacenza: la personale di Francesco Simeti Come un limone lunare e la mostra Sul vestito lei ha un corpo. Note su Sonia Delaunay, il progetto espositivo di Meris Angioletti e Ulla von Brandenburg invitate a riflettere sulla figura dell’artista russo-francese e in particolare sull’esperienza dell’Atelier Simultané di Parigi.
Le mostre sono aperte ogni venerdì, sabato e domenica dalle 10.30 alle 19.30.

Nella foto, Andrea Caretto e Raffaella Spagna (foto Guido Suardi).

Pubblicato il 10 gennaio 2023

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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