Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Nuovi cavalieri nell'Ordine costantiniano di San Giorgio

 ordine


Nell’Oratorio di San Dalmazio, nella giornata di venrdì 5 maggio, i Cavalieri della Delegazione Emilia Romagna-Piacenza hanno partecipato alla messa presieduta dal Priore vicario della Delegazione don Stefano Antonelli.
Al termine della celebrazione eucaristica, nella memoria liturgica di San Giorgio Martire patrono dell’Ordine, sono stati consegnati dal Delegato vicario Cav. Pietro Coppelli i diplomi ai nuovi Cavalieri.
Don Stefano Antonelli ha portato i saluti e la benedizione del Priore della Delegazione  mons. Gianni Ambrosio ed ha letto il messaggio, rivolto a tutti i Cavalieri e Dame, del cardinal Renato Raffele Martino, Protodiacono di Santa Romana Chiesa e Gran Priore dell’Ordine.
Il Delegato vicario Cav. Pietro Coppelli ha voluto sottolineare che la consegna dei diplomi non è un semplice atto formale e che i neo cavalieri devono essere pienamente consapevoli che si tratta dell’assunzione di un impegno di fedeltà alle finalità religiose e caritatevoli dell’Ordine Costantiniano.
Dopo la recita della preghiera del Cavaliere, è intervenuto il Priore della Confraternita dello Spirito Santo (che si occupa della conservazione della chiesa di San Dalmazio). L’ arch. Zumbo ha rivolto parole di elogio nei confronti dell’Ordine Costantiniano. La cerimonia è terminata con una visita guidata in San Dalmazio, in particolare nella bellissima sagrestia e nella suggestiva ed antichissima cripta.

Pubblicato il 7 maggio 2023

Ascolta l'audio

Altri articoli...

  1. Il 9 maggio la «Passeggiata Musicale» targata Conservatorio Nicolini in centro storico
  2. Quarta Parete, «I fiori di carta» al teatro San Matteo
  3. «Voci partigiane», una raccolta di storie e memorie a cura di Ettore Carrà
  4. A Ponte dell'Olio si parla del soprano Brigida Georgi Banti con il maestro Genesi
  5. Alla Galleria Biffi si presenta il nuovo libro di Gaia Corrao
  6. «Biennale italiana di poesia fra le arti» fa tappa a Piacenza
  7. «Sapere di essere nel cuore della Banca gli avrebbe fatto molto piacere»
  8. Convegni M. Cristina: mons. Ambrosio interviene sul magistero di Benedetto XVI
  9. «Verdi rimarrà immortale grazie alle musiche che ci ha lasciato»
  10. «Manzoni on air», una performance di musica e teatro in Sant'Antonino
  11. Dal 5 maggio torna il festival «Musica Madre Divina»
  12. «Gran Galà Amici del cuore», evento benefico al Teatro Municipale
  13. Il pittore Capitelli espone alla galleria SpazioArte di Castell'Arquato
  14. Teatro Municipale, successo al concerto dell’orchestra Sinfonica Savaria
  15. Marco D’Agostino: per capire oggi gli adolescenti bisogna farsi prestare gli occhi da loro
  16. Daveri? «La sua sua difesa dai fascisti era il rosario, con coerenza e dialettica metteva d'accordo tutti»
  17. Nel vivo ricordo di Josemarìa Escrivà de Balanguer
  18. «Pluralismo», «inclusione», «umanità», il contributo cattolico alla lotta di Liberazione
  19. «Esterno notte». Bellocchio a XNL: il fatto storico si lega all’immaginazione scenica
  20. Nuove scoperte nel cimitero ipogeo di Santa Maria di Campagna

Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    5

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente