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Mons. Cevolotto: «la pace non è possibile trovarla nei campi di battaglia»

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Il Mercoledì delle Ceneri, un momento di conversione per tornare al Signore, è stato vissuto dall’intera comunità cittadina di Piacenza con una sentita partecipazione. Con questo segno importante, è cominciato un tempo forte di conversione e di profondo rinnovamento spirituale durante il quale ogni cristiano, attraverso la preghiera, il digiuno e la carità, si prepara a vivere i momenti centrali della salvezza: la Passione, la Morte e la Risurrezione del Signore Gesù Cristo.

Superare i campi minati interiori

La celebrazione guidata da mons. Adriano Cevolotto, è iniziata nella basilica di San Francesco in piazza Cavalli dove il Vescovo, invitando alla conversione, ha parlato della guerra in Ucraina. “Forse ci stiamo abituando - ha affermato - alle scene di guerra, di distruzione, di morte e immaginiamo la vittoria, cioè che una parte possa avere il sopravvento sull’altra, ma dovremmo piuttosto immaginare la pace”. Invitando a pregare per le vittime e i sopravvissuti di una guerra atroce, mons. Cevolotto ha evidenziato l’importanza di superare i campi minati presenti nel cuore e nella mente di tante persone, perché la pace non è possibile trovarla nei campi di battaglia.

Il cammino silenzioso

Da San Francesco è poi partita la processione silenziosa, scandita solo dal rumore dei passi, che ha portato i fedeli in cattedrale dove, dopo la proclamazione della parola di Dio, il Vescovo ha ammesso ai sacramenti dell’iniziazione cristiana una giovane catecumena che è stata invitata a percorrere con animo generoso il suo cammino verso il battesimo e la confermazione.

La conversione non è un ritocco estetico

Nell’omelia mons. Cevolotto ha sottolineato come l’inizio della Quaresima conduce ad un periodo di conversione il cui più grande ostacolo, secondo il messaggio di papa Francesco, è lo sguardo appiattito, cioè un modo miope di vedere e giudicare le cose. “La conversione - ha aggiunto il Vescovo - è salire sull’alto del monte e guardare le cose da un’altra prospettiva. Non è semplicemente aggiustare qualcosa o un leggero ritocco estetico, ma è un richiamo a tutto il cuore per un profondo rinnovamento”.

La pace come convivenza possibile

Riprendendo il tema della guerra, il presule ha rinnovato l’invito a guardare veramente alla pace distogliendo il pensiero troppo incagliato nelle strategie belliche e militari. “Tutto ciò - ha sottolineato mons. Cevolotto - ci rende chiusi dentro la logica della polarizzazione tra vincitori e vinti. A partire dalla frase evangelica “beati gli operatori di pace” dobbiamo invece immaginare la pace come una convivenza possibile e questa prospettiva vale per i conflitti tra le nazioni come pure per i conflitti fra di noi”.

Ascoltare e vedere come Gesù

“Papa Francesco - ha proseguito il Vescovo - mette al centro l’ascolto di Gesù, come strada per la conversione, che parla in tanti modi dalla scrittura fino ai fratelli che incontriamo. Il cammino sinodale è - per il Presule - un camminare insieme imparando pazientemente l’ascolto reciproco e del Signore. Proviamo allora - ha concluso mons. Cevolotto - a lasciarci condurre sul monte, per ascoltare e a vedere come Cristo”.

Il Mercoledì delle Ceneri a Piacenza ha rappresentato un momento importante nella vita spirituale della comunità locale. La processione silenziosa e l'imposizione delle ceneri sono stati momenti di riflessione sulla mortalità dell'essere umano e sull'importanza della fede. Questo rito secolare ha testimoniato il valore della tradizione religiosa nella vita quotidiana che continua a essere un evento atteso e partecipato dalla comunità piacentina.

Riccardo Tonna

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In alto, la processione guidata dal Vescovo nella foto di Mauro Del Papa; sopra, il rito della distribuzione delle Ceneri in Cattedrale.

Pubblicato il 23 febbraio 2023

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