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Ripensare la missione

Al Centro Il Samaritano si è svolto il primo Forum missionario diocesano

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“La chiesa è missionaria o non è chiesa! Deve essere in uscita o non è più la chiesa di Gesù”. Parafrasando le parole di Papa Francesco, mons. Giancarlo Dallospedale (nella foto sotto), direttore dell’Ufficio e del Centro Missionario Diocesano, ha introdotto i lavori del Forum missionario sul tema “La sfida della missione: costruire insieme nuovi cammini”.
Il forum, svoltosi il 19 gennaio, al centro “Il Samaritano” a Piacenza, ha voluto essere un momento di ascolto-confronto e non una conferenza. Un'espressione di Chiesa che si interroga e cammina insieme, per questo motivo mons. Dallospedale ha ringraziato della presenza il vicario generale mons. Luigi Chiesa, il vicario episcopale per il coordinamento degli Uffici pastorali don Paolo Cignatta e il Vicario episcopale territoriale del vicariato cittadino don Giuseppe Basini.
forum1“L’obiettivo - ha affermato il Direttore del Centro missionario - è quello di riflettere, proporre piste ed attività per realizzare il sogno di arrivare a tutti con l’annuncio dell’allegria del Vangelo”.

L’ idea di questo forum è nata grazie alle recenti sollecitazioni ecclesiali come quella dell’Ottobre missionario straordinario, del Sinodo per l’Amazzonia e della riforma della Chiesa diocesana con le nuove Comunità pastorali. “Tante coincidenze - ha puntualizzato mons. Dallospedale - che hanno fatto sentire la necessità di ripensare la missione alla luce di questi eventi per aprirsi a nuovi cammini che lo Spirito Santo potrà indicare”.
Il centro missionario non è un luogo indipendente e autonomo di sensibilità missionaria, ma un'espressione della sollecitudine per tutte le comunità che caratterizza l’esercizio pastorale del vescovo nella chiesa locale.
“Stiamo vivendo un tempo di grazia - ha sottolineato il sacerdote -, un’opportunità che non possiamo sprecare perché, in questa fase di ristrutturazione della diocesi, l’obiettivo principale è la missione di annunciare il Vangelo”.
Già gli organismi di partecipazione, previsti dal Codice canonico, secondo mons. Giancarlo, non devono essere visti principalmente in funzione dell’organizzazione ecclesiale, ma come strumenti per raggiungere tutti attraverso la missione. È quindi importante che tutte le varie pastorali, che spesso hanno frammentato la vita della chiesa, siano ricondotte all’unità nella missionarietà.
L’invito di Papa Francesco è quello di non lasciarci rubare la speranza e anche la forza missionaria che è la dimensione costituiva dell’essere cristiani. Quindi si tratta, per mons. Dallospedale, di non ridurre il discorso sulla missione al pensierino verso i missionari, ma di comprendere come ogni parrocchia è chiesa in missione e che ogni cristiano è discepolo e missionario.

Sono seguite le testimonianze che hanno ripreso queste tematiche con mons. Franceschini, già direttore del Centro Missionario, suor Milva delle Scalabriniane, i gruppi di Castel San Giovanni, di Bedonia, gli “Stagionati” di Piacenza, don Theodore, a nome dei sacerdoti africani “fidei donum” presenti in diocesi, don Noberini per Africa Mission e altri responsabili.
In tutti gli interventi è emersa l’esigenza di ripensare e rinnovare, in tutti gli ambiti pastorali, il legame con la missione. Per questo motivo i lavori di gruppo si sono soffermati su significativi interrogativi:
- come rilanciare l’esperienza della cooperazione tra le chiese nella linea dello scambio e per una maggiore vitalità della nostra Chiesa?
- come coinvolgere i giovani per una educazione alla mondialità e alla missionarietà?
- come meglio vivere la dimensione missionaria dell’accoglienza e come valorizzare la ricchezza dei migranti nelle nostre parrocchie?
- cosa proporre per rendere più partecipati i momenti forti di animazione missionaria quali la Quaresima e l’ottobre missionario?
- come meglio valorizzare la presenza dei “fidei donum”, provenienti da altri Paesi?
Domande di grande rilevanza che hanno bisogno ancora di trovare delle risposte concrete, però il forum missionario è stato un primo passo per riflettere e confrontarsi insieme come chiesa diocesana.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 22 gennaio 2020

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