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Notizie Varie

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A Gragnano il 3 dicembre inizia la stagione natalizia

 Natale a Gragnano

Si aprirà ufficialmente domenica 3 dicembre a Gragnano, in concomitanza con l'avvio dell'Avvento, il periodo di attesa del Natale. Dopo gli anni  bui del Covid e della crisi anche energetica, torneranno, fortemente volute dal comitato commercianti che ne ha curato l'installazione, le luminarie natalizie.
Alle ore 18 di domenica 3 dunque davanti alla chiesa di San Michele Arcangelo, si procederà, con il tradizionale conto alla rovescia, all'accensione dell'albero e nel contempo via Roma si illuminerà a festa. Anche quest'anno il bellissimo albero, al cui allestimento hanno contribuito Proloco e Avis. è stato predisposto dal personale del comune, utilizzando una pianta destinata a essere tagliata dai proprietari e offerta dunque all'amministrazione.
A seguire, a cura della Proloco si potranno gustare i tradizionali vin brulé, cioccolata e biscotti.
“Quest'anno però – spiegano il sindaco Patrizia Calza e l'assessore Marco Caviati – ci saranno altre gradite novità. Per meglio evidenziare il senso di comunità e di unione abbiamo proposto di coinvolgere anche le frazioni e le diverse parrocchie nell'organizzazione di alcuni momenti e l'idea è stata accolta con entusiasmo”. Così, già dalla mattinata, si susseguiranno gli eventi. In primis la 40esima Festa del Ringraziamento organizzata dalla parrocchia e dal Movimento Cristiano Lavoratori. Le macchine agricole verranno posizionate in piazza già alle ore 10.
Seguirà presso la Sala Don Beotti una breve presentazione del messaggio della Cei "Lo stile cooperativo per lo sviluppo dell'agricoltura" e alle ore 10.30 la celebrazione della messa. Quindi, alle ore 12.45 presso l'oratorio, chi vorrà e si sarà prenotato, potrà partecipare alla "Polentata in famiglia". Nel pomeriggio invece a partire dalle 15.45 da Casaliggio, Campremoldo e Gragnanino, sfruttando anche le piste ciclopedonali esistenti, chi vorrà, dando vita a tante diverse camminate di Babbi Natale, potrà raggiungere a piedi la piazza della chiesa e ricongiungersi con i diversi gruppi. Qui si potrà assistere, grazie alla Proloco, alle ore 17 allo spettacolo inscenato da Tadam - Scuola di Circo.

La giornata di chiuderà sempre in piazza con l'interpretazione di canti natalizi da parte dei tre cori di Gragnano, Casaliggio e Campremoldo Sopra, eccezionalmente insieme. Per tutta la giornata inoltre i negozi resteranno aperti per chi volesse portarsi avanti con i regali natalizi.

Pubblicato il 30 novembre 2023

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A Travo inaugurata una panchina rossa

Panchina rossa Travo

La Pubblica Assistenza e Soccorso Valtrebbia, con il patrocinio del comune di Travo, ha invitato l’intera cittadinanza presso la propria sede per un momento di celebrazione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, lo scorso 25 novembre. Nell’occasione il sindaco di Travo, Lodovico Albasi, ha inaugurato una panchina rossa, che rimarrà stabilmente di fronte alla Pubblica Assistenza a monito e testimonianza. Tutto il personale della Pubblica Assistenza ha indossato una spilla con drappo rosso.
Ai presenti è stato fatto omaggio di una riflessione scritta, diversa per uomini e donne, e al termine è stato offerto a tutti un aperitivo. Il sindaco di Travo, nel lodare l’iniziativa, ha sottolineato la grave piaga sociale della violenza sulle donne e il presidente della Pubblica Assistenza Fiorenzo Bonetti ha evidenziato la grande attenzione dell’associazione travese sul tema e ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile l’evento.
Oltre ai volontari impegnati nell’organizzazione e nella colorazione della panchina, Bonetti ha voluto citare il Conad di Rivergaro che ha offerto il proprio contributo per la preparazione dell’aperitivo, mostrandosi come in altre occasioni sensibile alle iniziative sociali.

Pubblicato il 30 novembre 2023

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San Nicolò, il Cavallino d'oro al prof. Bastiani

cavallini

Il Cavallino d’oro 2023 assegnato al Prof. Fabio Bastiani, direttore sportivo della Polisportiva di San Nicolò di cui è presidente la prof.ssa Laura Gaidolfi.
Bastiani ha dedicato la vita allo sport tramite l’insegnamento di educazione fisica nelle scuole e l’impegno con la Polisportiva di San Nicolò, che quest’anno festeggia 40 anni di attività.
Il premio Cavallino d’oro, istituito dal Comune di Rottofreno nel 2007, sarà consegnato nella serata del 6 dicembre in occasione della festa patronale di San Nicola.

Nella foto: al centro Fabio Bastiani e il Sindaco Paola Galvani, circondati dalla Commissione per l’assegnazione del premio composta dai Consiglieri Sartori Valerio, Giorgi Stefano, Ronda Alberto, Galli Enrica Francesca, Quagliaroli Federico e Borgonovi Marco.  

Pubblicato il 25 novembre 2023

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Quel prestito che ridona dignità

 regattieri

È stata rinnovata per ulteriori tre anni la Convenzione sul Prestito di soccorso tra la Fondazione San Matteo Apostolo Onlus, Banca Mediolanum e Fondazione Mediolanum per facilitare l’erogazione di finanziamenti a favore di persone con difficoltà di accesso al credito e in condizioni di sovraindebitamento. Banca Mediolanum mette così a disposizione della Fondazione San Matteo Apostolo Onlus una linea di credito rotativa con plafond di 150.000 euro che verrà utilizzata per accordare prestiti con rimborso rateale a soggetti in difficoltà, individuati grazie all’attento lavoro della Fondazione San Matteo in stretta collaborazione soprattutto con i Centri di ascolto presenti nelle diocesi della regione ecclesiastica e si impegna ad erogare prestiti rateali a soggetti considerati non bancabili.

L’accordo è stato firmato nel Seminario di Bologna mercoledì scorso da monsignor Douglas Regattieri, Vescovo delegato della Conferenza Episcopale dell’Emilia-Romagna (Ceer) per il Servizio della Carità e Vescovo di Cesena-Sarsina, Maurizio Rivola, Presidente della Fondazione San Matteo Apostolo, e Giovanni Pirovano, Presidente di Banca Mediolanum. «Esprimo il mio compiacimento per la firma di questo importante accordo – afferma monsignor Regattieri – che vuole ribadire e garantire la collaborazione fra la realtà ecclesiale e quella di un Istituto di credito che si rende disponibile per venire incontro ai bisogni delle persone più povere e sofferenti che hanno immediatamente bisogno      di un aiuto economico per uscire da situazioni di sovraindebitamento. I dati ci dicono un aumento di famiglie bisognose, anche in una regione come la nostra, colpita recentemente da terremoto e alluvione».

«L’accordo di oggi – dichiara Rivola, Presidente della Fondazione San Matteo – consente alla Fondazione di proseguire nella sua attività di sostegno a persone in difficoltà economica tramite operazioni di microcredito erogate da Banca Mediolanum e che noi garantiamo. Si tratta di interventi che contribuiscono anche alla coesione sociale, perché i singoli e le famiglie in emergenza economica sono perciò più esposte all’emarginazione sociale. Il sostegno di Mediolanum per noi rappresenta una marcia in più. Grazie alla Convenzione, firmata nel 2016, sono state aiutate le famiglie del territorio regionale». 
«Nel contesto attuale - spiega Pirovano, Presidente di Banca Mediolanum – è necessario che le banche tornino a svolgere il loro ruolo sociale ascoltando il territorio. Con questa responsabilità Banca Mediolanum ha deciso di facilitare l’inclusione finanziaria di famiglie perbene, ma definite non bancabili, rinnovando l’impegno in Emilia-Romagna con la odierna convenzione e riconoscendo l’importanza di farsi carico di una parte delle disuguaglianze economiche della comunità. Definiamo il “prestito di soccorso” un processo di indebitamento responsabile che può aiutare il soggetto a rientrare a pieno titolo nel circolo virtuoso della vita, restituendogli la dignità civica e sociale».  
La Fondazione San Matteo Apostolo Onlus, costituita nel 2006 su iniziativa dei Vescovi della Regione Ecclesiastica Emilia-Romagna, è un ente del Terzo Settore che opera per aiutare e tutelare le persone vittime di situazioni di sovraindebitamento che potrebbero portare anche a fenomeni di usura.​​​​​​​

Luca Tentori

Nella foto, il momento della firma di mercoledì scorso in Seminario a Bologna. Da sinistra:​ Maurizio Rivola, monsignor Douglas Regattieri e Giovanni Pirovano.

Pubblicato il 28 novembre 2023

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«Amore, fiducia, comprensione fanno rima con rispetto», l'arte come contrasto alla violenza

fotoprov

Un laboratorio di sensibilizzazione e contrasto alla violenza: nasce da qui, come esito di un progetto più ampio di cittadinanza attiva indirizzato alle persone straniere e promosso dal Comune di Piacenza, l'opera d'arte collettiva realizzata dalle ragazze ospiti alla Protezione della Giovane e presentata il pomeriggio di lunedì 20 novembre nella sala Perlasca del Palazzo della Provincia.

Varie le tecniche artistiche utilizzate, diversi i background culturali delle partecipanti, ma l'obiettivo del lavoro è stato chiaro, così come l'impronta dei messaggi veicolati attraverso l'arte. “Abbiamo provato a ribaltare il concetto di violenza in quello opposto di rispetto, perché solo partendo dal rispetto possono scaturire sentimenti e comportamenti d'amore, fiducia e comprensione, come quelli che emergono dall'analisi dell'opera”.
A dirlo Monica Staboli, psicologa e operatrice di Consorzio Sol.Co, (ente compartecipante del macro – progetto di cittadinanza attiva:  “A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca”) , che ha coordinato e presentato le diverse fasi dell'attività laboratoriale, fino alla realizzazione dell'opera finale.
All'incontro, promosso dalla Provincia tra gli appuntamenti per la ricorrenza della Giornata Internazionale contro la violenza di genere, erano presenti anche l’assessore alle politiche giovanili Francesco Brianzi, la responsabile della Protezione della Giovane Giuseppina Schiavi, la consigliera provinciale Claudia Ferrari e il vice-prefetto Claudio Giordano.

“A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca”, titolo mutuato da don Lorenzo Milani, è una co - progettazione che ha coinvolto 13 enti del terzo settore del territorio piacentino - ha spiegato l'assessore - . “Si tratta di una nuova modalità di elaborazione di servizi per la cittadinanza a valle di un importante finanziamento ricevuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, e proseguirà nel 2024 tra laboratori gastronomici transculturali, laboratori di sensibilizzazione e contrasto alla violenza e laboratori sulla genitorialità e la migrazione. C'è un valore aggiunto nell'attività che presentiamo oggi - ha sottolineato - : all'impegno concreto nel contrasto alla violenza di genere, che deve partire dalle istituzioni ma toccare ciascun cittadino, si unisce la promozione del dialogo interculturale. È molto bello vedere tante donne di Paesi diversi, che sono riuscite a lavorare insieme, accompagnate qui anche dai loro bambini”.

Il tema della multiculturalità come terreno innovativo e fecondo entro cui misurarsi per riuscire a innestare un percorso condiviso è stato ripreso dalla dottoressa Staboli.
“La Protezione della Giovane ospita e aiuta donne migranti provenienti da diverse parti del mondo - ha detto - : a questo laboratorio artistico hanno infatti partecipato ragazze nigeriane, indiane, della Costa d'Avorio, dell'Ucraina, dell'Iran, della Tunisia. La sfida è stata proprio riflettere su una problematica forte come quella della violenza unendo persone di diversa provenienza e con background culturali, lingue e storie di vita differenti, e spesso non facili”.
“Per questo ho scelto l'arte - spiega - , come linguaggio non verbale, simbolico e universale che ha consentito di non parlare della violenza in modo diretto, ma che ha permesso di superare e prevenire un'esperienza traumatica attraverso l'elaborazione creativa”.

Tre incontri hanno scandito l'attività di laboratorio, accompagnati da tre obiettivi trasversali: stimolare nelle partecipanti la consapevolezza di sé e della natura delle relazioni, favorire l'espressione non verbale dei proprio vissuto e promuovere la cooperazione creando l'opera d'arte.
“Visioni di filmati e quadri che rappresentavano relazioni positive o negative tra persone sono stati analizzati durante il primo appuntamento, portando alla composizione di frasi personali; la tecnica del college di immagini scelte, ritagliate da diverse riviste, è stata invece protagonista nel secondo incontro; incentrato sulle caratteristiche delle relazioni positive. Non solo rapporti amorosi, ma anche relazioni genitoriali o con la natura. Il terzo e ultimo passaggio è stato dedicato alla composizione dell'opera, unendo in un grande panello frasi, immagini, disegni e colori.

“È stato bellissimo vedere tante ragazze diverse lavorare insieme su un tema complesso ma comune, visto il loro difficile vissuto - ha detto Giuseppina Schiavi - . Il loro impegno a riflettere su un concetto centrale come quello del rispetto per poi trasporlo su carta ha avuto grande valore: molte di loro probabilmente non avevano mai visto un quadro o colorato con i pastelli”.
“Quell'opera è un mosaico di emozioni e di storie - ha concluso la dottoressa Staboli- . Dall' «Arte del rispetto», titolo del nostro laboratorio, al bisogno di rispetto il passo è stato breve: con disegni, scritte e colori queste giovani donne chiedono alla società di essere rispettate come persone portatrici di diritti, anche e soprattutto in relazione alla storia di migrazione che hanno vissuto”.

Micaela Ghisoni

Pubblicato il 24 novembre 2023

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