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Notizie Varie

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CNA, i vertici con Dario Costantini ricevuti dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella

mattarella costantini

Una delegazione dei vertici nazionali di CNA, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa,  è stata ricevuta nei giorni scorsi al Quirinale dal Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella. La delegazione, guidata da Presidente nazionale di CNA, limprenditore piacentino Dario Costantini, era composta anche dal Segretario Generale, Otello Gregorini, e dai dai Vicepresidenti della Confederazione.
Nel corso del cordiale colloquio, Costantini ha ringraziato il Presidente della Repubblica per l
incontro che rappresenta un segnale di grande attenzione nei confronti del mondo dellartigianato, per i valori che esprime e per il ruolo economico e sociale. Costantini inoltre ha illustrato al Presidente Mattarella alcuni progetti sui quali è impegnata la Confederazione, in particolare lo sviluppo dellautoproduzione di energia da fonti rinnovabili, e la promozione del lavoro attraverso i corridoi professionali basata su un intenso e costruttivo rapporto con le scuole per rilanciare la ricca e preziosa tradizione del saper fare artigiano.
Il Presidente Costantini, il Segretario Gregorini e la delegazione della CNA, nell
occasione, hanno rivolto un invito al Presidente della Repubblica Mattarella per la sua presenza in occasione dellassemblea della Confederazione del 2026, anno in cui verrà celebrato lottantesimo anniversario di fondazione di CNA.
È stata una grande emozioneha commentato il Presidente Costantini esprimere al Presidente della Repubblica la profonda fiducia nella sua persona e nel ruolo che svolge a nome della Confederazione e di tutte le imprenditrici e imprenditori che contribuiscono con passione al benessere economico e sociale dellItalia. Lartigianato e limpresa diffusa rappresentano un importante e qualificato fattore di coesione e tenuta sociale che danno vigore alleconomia del Paese. Il Presidente Mattarella si è dimostrato molto interessato al lavoro che la nostra Confederazione svolge quotidianamente su tutto il territorio nazionale per la tutela e la crescita dellartigianato, riconoscendo in questo settore un fondamentale volano di sviluppo economico-sociale del nostro Paese.

Pubblicato il 19 maggio 2024

Nella foto, Dario Costantini con Sergio Mattarella.

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Sei eventi in programma per la neonata associazione «Marciatori dell’Alta Val Tidone»

Marciatori dellAlta Val Tidone

Si è costituito ufficialmente il primo maggio, con un incontro in Comune, il consiglio della nuova Associazione di promozione sportiva dilettantistica "Marciatori dell'Alta Val Tidone", che raggruppa appassionati del territorio e della pratica sportiva, uniti dal motto latino "Audenter", arditamente. Il consiglio è composto da Carlo Fontana, Elia Messina, Romana Franzini, Sergio Ferlisi, accolti nella sede comunale di Nibbiano dal consigliere con delega a contatti con scuole e associazioni sportive e politiche giovanili Stefano Fulgosi. “Ci guida uno spirito di amicizia, di passione per il nostro territorio e dalla voglia di farlo scoprire a chi vorrà partecipare ai nostri appuntamenti», dicono i consiglieri dell’associazione, che hanno presentato il calendario degli appuntamenti - un mix di consolidati e nuovi eventi - in fase di definizione per il 2024, sotto l’egida del Csi, Centro Sportivo Italiano”.

La prima camminata il 26 maggio

Si parte il 26 maggio con la camminata in preghiera al Santuario della Madonna del Monte, per passare poi al 23 giugno, con la ripresa della tradizionale Marcia dell’Alta Val Tidone, giunta alla 53esima edizione con partenza da Cicogni su tre percorsi di 6, 12 e 19 chilometri. Il 4 agosto, nell’ambito della Sagra della Torta di Pasta Frolla di Pecorara, ritorna l’ormai tradizionale Marcia delle Lanterne da Montemartino a Pecorara. Nella prima domenica di settembre la Marcia di Genepreto e, infine, il 2 novembre la chiusura con la Marcia dei fantasmi, tra sport e goliardia. “È un piacere salutare la costituzione di questa nuova associazione – commenta Stefano Fulgosi – che rinnova antiche tradizioni come la marcia dell’Alta Val Tidone e ne introduce di nuove. Nel ringraziarli, a nome del sindaco Franco Albertini e di tutta l’Amministrazione comunale, ci piace anche sottolineare con soddisfazione e piacere come abbiano scelto proprio il termine Audenter per il loro logo che compare anche nello stemma comunale a simboleggiare lo spirito di condivisione che ci unisce”.

Pubblicato il 18 maggio 2024

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I parrocchiani di Sant'Anna, San Paolo e San Savino insieme alla Madonna della Corona

01 Santuario

Le parrocchie di Sant'Anna, San Paolo e San Savino hanno vissuto un'esperienza di comunione speciale durante il pellegrinaggio di sabato 11 maggio alla Madonna della Corona. Un'occasione per rafforzare l'unità e la coesione tra le tre comunità, unite da poco sotto la guida del parroco don Riccardo Lisoni.
La giornata è iniziata presto, con la partenza in pullman da San Savino alle 7.00. La prima tappa del pellegrinaggio è stata Sirmione. Una breve visita che ci ha dato l’occasione di ammirare le bellezze del centro storico e il paesaggio meraviglioso di una città affacciata sulle acque del Lago di Garda.
Successivamente, in battello, ci siamo spostati a Garda dove abbiamo pranzato. Un ulteriore momento di convivialità e di scambio che ci ha permesso di conoscerci meglio e di stringere nuovi legami di amicizia.
Nel pomeriggio ci siamo diretti al Santuario della Madonna della Corona.

Situato a 774 metri di altitudine sul Monte Baldo, il santuario offre una vista mozzafiato sulla Val d'Adige che ci ha ripagato della fatica per arrivarci. Giunti al santuario, ci siamo raccolti in una cappella poco distante per un momento di preghiera insieme.
La giornata si è conclusa con il rientro a casa. Un ritorno carico di ricordi ed emozioni che promette di essere ricco di frutti spirituali e di nuove esperienze di condivisione.
Questa gita-pellegrinaggio alla Madonna della Corona ha rappresentato un'occasione per rafforzare l'unità e la coesione tra le comunità, crescere nella fede, stringere nuovi legami di amicizia e riscoprire la bellezza del cammino insieme.
Un'esperienza che sicuramente lascerà il segno nel cuore di tutti coloro che vi hanno preso parte.

Paolo Muzio

Nella foto, il gruppo piacentino con il parroco don Riccardo Lisoni al santuario della Madonna della Corona.

Pubblicato il 15 maggio 2024

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Imprese giovanili a Piacenza: lieve calo (-0,8%) nel 2023

Imprese giovanili in calo

Sono 1.918 le imprese giovanili attive in provincia di Piacenza; il dato, riferito al 31 dicembre scorso, emerge dalle analisi dell’Ufficio studi della Camera di Commercio dell’Emilia, che evidenziano anche una lieve tendenza alla flessione, con un -0,8% rispetto al 2022. L’incidenza delle imprese guidate da giovani under 35 è pari al 7,5% sul totale delle imprese attive in provincia, dato sostanzialmente allineato a quello regionale (7,6%) e un po' al di sotto di quello nazionale (8,8%). La collocazione all’interno dei diversi comparti produttivi evidenza una rilevante presenza delle aziende giovanili nel settore del commercio con 402 unità attive, ma anche con una tendenza alla flessione abbastanza evidente (-5,6% rispetto al 2022). A seguire, i servizi alle imprese (405 unità giovanili), che rispetto al 2022 evidenziano anche un aumento del 6,0%. Al terzo posto della graduatoria vi sono le costruzioni, con una quota del 19,7% sul totale delle imprese giovanili piacentine e un aumento del 9,9% rispetto al 2022. In sensibile calo, al contrario, le imprese giovanili nei servizi di alloggio e ristorazione, dove le unità attive si sono portate a 230 unità e hanno scontato un calo del 10,2% rispetto all’anno precedente.

L’analisi della Camera di Commercio dell’Emilia sulle imprese giovanili riferita alla loro natura giuridica mostra come la maggioranza (79,2%) si costituisca come impresa individuale, il 15,0% come società di capitali ed il 5,1% come società di persone. L’impresa giovanile è valutata anche in base al grado di presenza giovanile, vale a dire secondo la percentuale di quote possedute da under 35, identificando tre gradi di presenza crescenti: “maggioritaria”, “forte” ed “esclusiva”. Sul totale delle imprese della provincia individuate come “giovanili”, il 91,4% è a presenza “esclusiva”, il 6,8% a presenza “forte” e l’1,8% a presenza “maggioritaria”. Con riferimento alla distribuzione territoriale delle imprese giovanili (per comune e per aggregato), il 41,5% ha sede nel comune capoluogo (796 unità), con incidenza sul totale delle imprese attive nel capoluogo pari all’8,5%. Con questa quota, il comune di Piacenza si colloca al decimo posto nella classifica provinciale di imprenditorialità giovanile. I comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive risultano essere, nell’ordine: Alta Val Tidone (17,7%), Piozzano (10,24%), Pontenure (10,2%), Rottofreno (9,96%), Rivergaro (9,9%), Ottone (9,7%), Morfasso (9,6%), Sarmato (9,3%) Castel San Giovanni (8,5%), Piacenza (8,5%), Borgonovo Val Tidone (8,2%), Bobbio (8,0%), Gropparello (7,8%), Castelvetro Piacentino (7,7%).

Pubblicato il 17 maggio 2024

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Europe for Peace Piacenza sarà a Verona il 18 maggio. Presente il Papa

Arena Pace Disarmo Verona 2014 B low scaled

Sabato 18 maggio a Verona è in programma “Arena di Pace”, una grande assemblea pubblica alla quale presenzierà anche papa Francesco.
Di seguito il comunicato di Europe for Peace Piacenza.

Un po' di storia
Negli anni ’80 e ’90, le Arene di Pace erano promosse da “Beati i costruttori di pace”. Erano gli anni caldi della “guerra fredda” e della minaccia nucleare. “Beati i costruttori di pace” scrissero un appello in cui invitavano credenti e laici a esprimere le propria cittadinanza e a compiere gesti coraggiosi come l’obiezione fiscale alle spese militari. L’appello scatenò la dura reazione del ministro della Difesa, Spadolini, che accusò «i preti rossi del Triveneto di attentare alla sicurezza dello stato».
Questo era il clima nel quale nacque la prima Arena di Verona nel 1986 e alla quale partecipò un gruppo di piacentini, convinti della necessità di unire tutti sul tema della Pace. Anche per questo ci fa piacere che l’iniziativa sia stata ripresa in un momento difficile come questo per la storia umana.
La pace rimane centrale come allora, e non potrebbe essere diversamente viste le guerre in corso, ma ora assistiamo anche ad un attacco potente e prepotente alla sostenibilità ambientale del pianeta Terra. La difesa del nostro Pianeta e della possibilità di convivenza tra le persone, i popoli, le loro culture e tra tutti i soggetti che abitano la Terra potrebbe diventare il motore di un profondo cambiamento in meglio della nostra esistenza.
Si stanno confrontando idee e modelli di vita diversi. L’idea della guerra come unica soluzione ai conflitti che sorgono tra le nazioni contrapposta a una soluzione nonviolenta e affidata alla diplomazia. L’individualismo competitivo dove spicca il bene di pochi e dall’altra parte la cooperazione e la solidarietà, dove tutti possono trovare il proprio posto per vivere dignitosamente.

Il cammino piacentino

Anche a Piacenza abbiamo iniziato un cammino per cercare di unire tutti coloro che vogliono intraprendere un percorso di Pace e disarmo e ragionare di democrazie e diritti, stili di vita diversi, sostenibilità. Per fare questo abbiamo dato vita a Europe for Peace Piacenza, una rete alla quale
hanno aderito sino ad ora 32 associazioni diverse tra loro. Naturalmente questo non significa azzerare le specificità di ognuno, ma offrire possibilità di scambio e avanzamento per tutti. Saremo quindi a Verona il 18 maggio all’Arena di Pace e ringraziamo i promotori dell’iniziativa: le riviste Nigrizia, Missione Oggi, Mosaico di Pace, Aggiornamenti sociali e il quotidiano Avvenire.

Come partecipare

Se qualcuno desidera aggregarsi a noi e venire ad Arena di Pace 2024, può scriverci a piacenza [AT] mce-fimem [DOT] it . Speriamo che questo sia solo l’inizio di un cammino per avviare processi di scelte collettive che maturino nei territori e che portino frutti di pace e giustizia. Mai come in questo momento, forse il più critico della storia umana, c’è bisogno di tali processi di pensiero e azione per salvare la vita su questo pianeta.
L’obiettivo è quello di creare «seminatori di cambiamento, promotori di un processo (...) compiti imprescindibili per camminare verso un’alternativa umana di fronte alla globalizzazione dell’indifferenza».


Europe for Peace Piacenza

Nella foto, un incontro a Verona nel 2014.

Pubblicato il 15 maggio 2024

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