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Notizie Varie

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FIAB-ComuniCiclabili, riconoscimento alla città di Piacenza

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Piacenza è tra i 40 Comuni italiani già parte del network che, anche quest’anno, vengono insigniti della simbolica bandiera gialla, confermando il lusinghiero punteggio di 4 bike-smile ottenuto in passato.  La consegna vera e propria alla sindaca Katia Tarasconi, affiancata in particolare dall’assessora all’Ambiente Serena Groppelli e dall’assessora alla Mobilità Sostenibile Adriana Fantini è avvenuta martedì 13 febbraio, poco prima della consueta riunione di Giunta, da parte di Fiab Amolabici Piacenza, con il presidente Angelo Nani, Attilio Veneziani e Silvano Pozzi.

“Il 2023 – ricordano Fantini e Groppelli – è stato un anno importante, segnato in positivo dall’approvazione del Biciplan, dai percorsi partecipativi del Pug e dei Laboratori di Quartiere, in cui è emerso come prioritario il tema della mobilità dolce, delle infrastrutture e dei servizi che possano dare impulso ulteriore alla ciclabilità, senza dubbio un elemento chiave anche nell’iter che ci porterà alla stesura del nuovo Piano urbano del Traffico. Dall’attività preziosa svolta con le scuole dal Ceas Infoambiente comunale, alla valorizzazione degli itinerari ciclo-turistici come VenTo, sino all’implementazione del bike-sharing con il nuovo servizio Ridemovi attivato l’anno scorso e la massiccia adesione all’opportunità del Bike to Work: sono tanti i versanti che contraddistinguono l’impegno dell’Amministrazione per promuovere l’uso della bici e una città che lo favorisca, sempre in dialogo con Fiab che rappresenta, per noi, un interlocutore prezioso nella sua capacità di osservazione e analisi costruttiva del territorio”.

“Non perdiamo di vista – aggiunge la sindaca Tarasconi – l’obiettivo del voto massimo, i 5 bike-smile che sarebbero indice di quel miglioramento costante, in direzione della sostenibilità, per il quale continuiamo a lavorare. Vanno nella stessa direzione progetti come la chiusura alle auto delle strade scolastiche, la valutazione concreta sul possibile ampliamento delle Zone 30 e gli interventi di mitigazione della velocità, a tutela della cosiddetta utenza debole della strada. Senza dimenticare che questo 2024, con la partenza della terza tappa del Tour de France da Piacenza, è un anno che anche dal punto di vista simbolico sancisce e valorizza il legame di Piacenza con le due ruote, che anche grazie all’impegno di Fiab Amolabici è sempre più forte”. 

“Piacenza – rimarca il presidente Fiab Angelo Nani - ha visto la conferma dei 4 bike smile assegnati lo scorso anno, mantenendo inalterati anche i giudizi nei cinque settori che compongono il voto complessivo: 3 punti su 5 per quanto riguarda il cicloturismo, 2 punti su 5 per le ciclabili urbane, 4 punti su 5 per la moderazione velocità/traffico, 4 punti su 5 per la governance e 3 punti su 5 per la comunicazione. Condividiamo la soddisfazione per il risultato raggiunto, pur ribadendo che il traguardo del 5° bike-smile richiede un concreto salto di qualità per risolvere le criticità che permangono: il tasso di motorizzazione resta molto alto, occorre far rispettare in modo rigoroso il limite dei 30 km orari laddove in vigore. Abbiamo accolto positivamente – chiosa Nani – le prime sperimentazioni in atto in ambito viabilistico, legate all’adozione del Biciplan, di cui auspichiamo la piena attuazione con la messa in sicurezza di tutti i percorsi ciclabili e il consolidamento ulteriore del dialogo con i mobility manager scolastici e aziendali. Noi continueremo a vigilare su queste tematiche, con spirito di collaborazione, per rendere Piacenza una città sempre più ciclabile”.

Piacenza fa parte dei 35capoluoghidi Regione e Provincia già in rete - cui si sono aggiunti, nel 2024, Aosta e Ascoli Piceno – che hanno rinnovato la propria presenza in FIAB ComuniCiclabili. Tra questiBari(1 bike-smile),L’AquilaeLecce(con 2 bike-smile),Torino(3 bike-smile),FerraraePesaro(5 bike-smile).

“La rete dei ComuniCiclabili -dichiaraAlessandro Tursi, Presidente FIAB -cresce ancora, grazie al consolidato rapporto di collaborazione e fiducia tra FIAB e amministrazioni locali. Le migliori innovazioni nel nostro Paese arrivano dalle comunità locali che, attraverso la scelta dei propri rappresentanti, esprimono sempre di più il desiderio di cambiare in meglio lo spazio delle proprie città”.L’edizione 2024 di FIAB-ComuniCiclabili prosegue a pieno ritmo e, in primavera, è già prevista la consegna di altre bandiere gialle.L’iniziativa è patrocinata da: Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ECF-European Cyclists’ Federation, ANCI-Associazione Nazionale Comuni Italiani, INU-Istituto Nazionale di Urbanistica, Associazione dei Comuni Virtuosi, ALI-Autonomie Locali Italiane, Città in Bici, World Cycling Alliance e WWF.

Nella foto, la consegna simbolica della bandiera gialla al Comune di Piacenza.

Pubblicato il 15 febbraio 2024

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Protocollo Atenei, al via le prime misure a sostegno degli studenti

atenei

Sono già in fase di attuazione, a pochi giorni dalla firma ufficiale del Protocollosiglatoa Palazzo Farnesealla presenza del ministro Bernini e del presidente Bonaccini, le prime misure di agevolazione a sostegno degli studenti che frequentano il Conservatorio Nicolini e le sedi cittadine diUniversità Cattolica del Sacro Cuore, Politecnico di Milano eUniversità di Parma.
L
’Amministrazione comunale ha infatti stanziato una somma di 8.000 euro da destinare a borse di studio pergliiscritti ai quattro atenei, “con l’obiettivo – spiega l’assessore a Politiche Giovanili, Università e Ricerca Francesco Brianzi –di supportare,con questo stanziamento iniziale, in primis le attività che possono avere un impatto positivo sulla cittadinanza e in particolare sulla comunità giovanile. Grazie all’erogazione di queste borse di studio, si realizzeranno attività di tutoring e peer-education nei centri aggregativi comunali Spazio 2 e Spazio 4, offrendo agli studenti universitari coinvolti l’opportunità di esprimere le proprie competenze con finalità educative e sociali. Al tempo stesso, potenzieremo collaborazioni e percorsi socio-educativi già in corso, tra cui il progetto Youngle promosso dall’Azienda Usl, nonché una serie di iniziative in ambito tecnico-musicale in sinergia con il Centro Musica comunale Giardini Sonori”.

Prosegue, inoltre, l’impegno per favorire l’accesso ai luoghi di cultura, con particolare attenzione al Teatro Municipale e alla sua programmazione. Come già avvenuto in precedenti occasioni, anche per l’opera “Anna Bolena” di Gaetano Donizetti è prevista una riduzione speciale per i giovani universitari, che potranno sedere in platea – per le rappresentazioni di venerdì 16 febbraio alle 20 e domenica 18 alle 15.30 – al costo di soli 10 euro: sarà sufficiente, al momento dell’acquisto, presentare in biglietteriaun documento che attesti l’iscrizione all’Università.“E’ significativo ed entusiasmante – commenta la direttrice della Fondazione Teatri di Piacenza Cristina Ferrari – dare seguito a questavirtuosa collaborazione con il Comune e in particolare con l'assessorato alle Politiche Giovanili, avviata con l'operaPelléas et Mélisandenel 2023,così comecon il concerto dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, partecipatissimo dai giovani universitari dellacittà. È fondamentale mantenere una sensibilità forteanche nei confronti deglistudentistranieriche hanno scelto Piacenzaper un’esperienza di studio internazionalee devono essere coinvolti nella programmazione culturale del Teatro".

Pubblicato il 15 febbraio 2024

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«Amiamo la vita», via alla nuova campagna

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È iniziata la seconda edizione della campagna “Amiamo la Vita”, promossa dai Giuristi Cattolici di Piacenza. Due cicli quindicinali di manifesti di “tre metri per sei” sono stati affissi in giro per la città. Nella campagna, un bimbo down in braccio alla mamma che, con il papà, lo ha accettato e fatto venire alla luce.
“Due slogan - spiega l’Unione dei Giuristi cattolici di Piacenza, che ha promosso l’iniziativa - scandiscono la forza dell’immagine: «Grazie mamma, vivrei dei tuoi baci», è la prima cosa che ha detto la madre parlando della esperienza di vita del piccolo. E poi «il concepito è persona», sintesi densissima di una concezione della vita e della persona umana, non necessariamente solo cristiana”. “Pensiamo che il colpo d’occhio - rileva l’avvocato Livio Podrecca, presidente dell’Ugci di Piacenza - valga più di mille convegni, uno sguardo mentre sei fermo al semaforo può cambiare la vita. Nessuna incolpazione, nessun moralismo, nessuna accusa. Solo un invito dolce e forte ad amare la vita, così come si presenta. Come la precedente, la campagna è d tutti, ciascuno che la condivida può intestarsela”.
“L’uomo - prosegue ancora Podrecca - è affidato prima di tutti alla donna, alla madre. Sostenere la bellezza ed il travaglio anche interiore della maternità vuol dire sostenere i figli e la vita umana. E questo è il senso di questa campagna che vorrebbe toccare prima il cuore e poi, se possibile, la mente prima di tutto delle madri. E poi dei padri e delle istituzioni”.

Pubblicato il 14 febbraio 2024

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Anche a Bettola la commemorazione delle vittime delle Foibe

 Bettola foibe

Domenica 11 febbraio si è svolta anche a Bettola la commemorazione del Giorno del Ricordo. Al termine della messa celebrata nella chiesa della parrocchia di San Bernardino è stata deposta una corona di fiori sulla scalinata della scuola elementare intitolata ai Martiri delle Foibe nel 2010. A margine della cerimonia il sindaco Paolo Negri ha tenuto un discorso che ha ricordato ai presenti le sofferenze patite dai nostri connazionali negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale.
“Un saluto alle autorità civili e militari – ha espresso Negri - ai rappresentanti delle Istituzioni, alle associazioni e a tutti i cittadini qui presenti per celebrare oggi il Giorno del Ricordo dei Martiri delle Foibe e degli Esuli Istriani, Giuliani, Fiumani e Dalmati davanti a questa scalinata a loro dedicata nel 2010, dall’Amministrazione dell’allora sindaco Simone Mazza – sono state le parole con cui ha aperto il discorso –. Siamo qui oggi per ricordare i tragici avvenimenti che tra il 1943 e il 1947 interessarono il confine orientale italiano e con esso i nostri connazionali costretti a subire l’odio e il terrore del regime comunista iugoslavo del Maresciallo Tito. Ricorrono quest’anno proprio i 20 anni dall’approvazione della Legge n. 92 del 2004 che ha istituito il Giorno del Ricordo, una legge spartiacque che ha consentito di inserire nuovamente nei libri di storia pagine per molto tempo rimaste strappate purtroppo per motivi meramente ideologici.
È grazie a questa legge e ai suoi promotori se oggi nelle scuole è normale parlare delle vicende del confine orientale e della tragedia delle Foibe – ha spiegato il sindaco –. Non a caso quest’anno, il Comune di Bettola ha scelto di proporre alla scuola secondaria un viaggio di istruzione a Fossoli, nel Carpigiano, dove sorge un campo che fu dapprima per prigionieri di guerra, successivamente (tra il 1943 ed il 1945) divenne un campo di smistamento controllato dai tedeschi e negli anni 50 divenne la casa di molti esuli istriani, giuliani e dalmati costretti a fuggire da quelle terre. Proprio per continuare a coltivare il ricordo dei nostri connazionali vittime delle barbarie dei partigiani titini ritengo doveroso oggi, durante questa ristretta seppur sentita commemorazione, riportare due particolari testimonianze.

La prima la storia di monsignor Ugo Camozzo, ultimo vescovo di Fiume Italiana. Lasciando Fiume per sfuggire alle persecuzioni della polizia titina tagliò in tre pezzi il suo tricolore e lo nascose in tre valigie differenti: con la parte verde avvolse il suo calice, con la parte bianca un vangelo, con la parte rossa una Bibbia. Arrivato in Italia ricompose la sua bandiera e con essa la sua trinità di fede. Morirà, poi, da esule a Pisa e verrà sepolto con la bandiera di Fiume sul cuore.
La seconda è la storia di Odda Carboni, 39 anni, impiegata, trascinata dai titini sull’orlo della foiba di Vines: sapeva quale fosse il suo destino, ma pur di non dare ai suoi aguzzini la soddisfazione di essere gettata nella foiba vi si buttò da sola al grido "viva l’Italia"; e con lei quanti altri sono morti in quegli anni gridando il loro amore per l’Italia. Ho voluto riportare queste testimonianze perché le storie di questi Italiani sono anche le nostre storie e il loro dolore è anche il nostro dolore. Oggi rendiamo onore a tutti gli Istriani, Giuliani, Dalmati che per rimanere italiani decisero di lasciare tutto: case, beni, terreni. Restarono con l’unica cosa che i titini non potevano togliere loro: l’identità. E così, pagando un prezzo altissimo, hanno deciso di essere, per nascita e per scelta, italiani tra gli italiani. Bettola, ricorda”.

Alla commemorazione hanno partecipato l’assessore di Pontedellolio, Gabriele Valla, e il consigliere comunale di Piacenza, Nicola Domeneghetti. Per l’Amministrazione comunale di Bettola, oltre al sindaco erano presenti il vicesindaco Luca Corbellini che durante la messa ha letto la preghiera ai Martiri delle Foibe scritta dall'arcivescovo di Trieste e di Capodistria Santin nel 1959, e i consiglieri comunali Alessandro Ferrari, Massimo Calamari, Claudia Ferrari, Maria Cristina Piccoli e Domenico Bruzzi. Presenti anche diverse associazioni: Alpini, Carabinieri in Congedo e rappresentanti di altre associazioni bettolesi, tra le quali l'Avis con il suo presidente Giorgio Calamari.

Pubblicato il 15 febbraio 2024

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«Soltanto difendendo e valorizzando la proprietà si costruisce una società più libera e più giusta»

Antonino Coppolino e Carlo Lottieri 

“Soltanto attraverso la difesa dei diritti dei singoli proprietari e delle comunità volontarie, la quale muova proprio dalla valorizzazione della proprietà e dalla comprensione del suo vario articolarsi (perché essa può essere individuale, condivisa, familiare, condominiale) e dalla riscoperta di tutte le potenzialità che la proprietà ha in sé, potremo individuare un percorso che ci aiuti a ricostruire una società più vivibile e più giusta”. Questa la riflessione con la quale Carlo Lottieri conclude il suo volume “La proprietà sotto attacco” (Edizioni Liberilibri), letta dal presidente di Confedilizia Piacenza Antonino Coppolino che ha presentato il libro al PalabancaEventi (Sala Panini) in dialogo con lo stesso autore. All’iniziativa - organizzata dall’Associazione culturale Luigi Einaudi in collaborazione con la Banca di Piacenza - ha partecipato (in collegamento da Roma) anche il presidente nazionale di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, autore della prefazione.

Il prof. Lottieri (filosofo del diritto, docente all’Università di Verona, direttore scientifico del Festival della cultura della libertà) ha spiegato al numeroso pubblico presente i tanti modi utilizzati per svuotare di significato il concetto stesso di proprietà che - come richiama il titolo del libro - è continuamente sotto attacco. «Basta ricordare - ha rimarcato - la volontà espropriativa di certe misure: tassazione diretta e indiretta, sistema di regole, la dimensione monetaria delle società avanzate con l’alterazione dei tassi d’interesse, l’inflazione, tutti modi per disporre della proprietà altrui». L’autore ha quindi fatto un passaggio storico-politico per chiarire la difficile vita della proprietà: «La tradizione culturale europea non gli è mai stata favorevole, a cominciare da Platone, che l’ha sempre guardata con sospetto, per non parlare delle tesi socialiste sviluppatesi nell’800 e del marxismo che è sì stato sconfitto nel 1989 ma c’è un post-marxismo più che mai vivo che fonda la propria idea sul rifiuto della proprietà». Oggi, a parere del docente universitario, ci troviamo di fronte a un diritto «positivizzato e volontaristisco, nel senso che è condizionato dalla volontà di chi ci governa e quindi svuotato».

“In ogni tempo - scrive il prof. Lottieri - gli uomini hanno dovuto rispettare norme in grado di permettere la convivenza: non regole qualsiasi, ma che fossero in qualche misura riconducibili a criteri di giustizia e che, di conseguenza, venissero riconosciute legittime e fondate. Dove ci sono due o più persone, c’è allora un ordine giuridico, ma questo significa pure che esistono confini e titoli proprietari in grado di definire ciò che non si può fare (ciò che è altrui) e ciò che si può fare (ciò che è proprio). Eppure, la proprietà è costantemente sotto attacco: poiché definisce uno spazio di autonomia per i singoli e per le comunità che ne dispongono, essa è avversata da tutti i cantori del potere, che da secoli utilizzano qualsivoglia pretesto per svuotare quell’istituto che, da vari punti di vista, intralcia ogni progetto sovrano e ogni aspirazione totalitaria. E oggi, nonostante si viva in un ordinamento che si autorappresenta come massimamente rispettoso dei diritti, l’attacco portato alla proprietà si è fatto tanto insidioso, profondo e onnipervasivo da minare le basi stesse della convivenza in un modo che non ha precedenti: e tutto ciò in un tacito consenso di buona parte del capitalismo woke e green”.

L’avv. Spaziani Testa ha sottolineato «il livello intellettuale dell’autore, risorsa preziosa di Confedilizia» e lo ha ringraziato «perché ci dà la cornice teorica che ci consente di batterci sui problemi di tutti i giorni che riguardano la proprietà immobiliare» e ricordato come il volume del prof. Lottieri inauguri il rapporto di collaborazione fra l’associazione storica della proprietà edilizia italiana e Liberilibri. Il presidente nazionale di Confedilizia ha poi citato un’indagine Istat/Banca d’Italia riportata dal Sole 24Ore sul patrimonio degli italiani, dove si evince che dal 2011 al 2022 il peso della parte immobiliare (rispetto a quella finanziaria) nelle scelte d’investimento si è ridotto del 10%, «prova provata di uno degli effetti dell’Imu». Secondo l’avv. Spaziani Testa su fiscalità e affitti si continuano a fare «errori su errori nel tentativo di fermare il vento, leggi lo sviluppo del turismo nel caso degli affitti brevi».

Il prof. Lottieri - sollecitato dalle domande dell’avv. Coppolino - ha dal canto suo affrontato il tema del potere: «Di per sé i rapporti economici e culturali non sono rapporti di potere. Lo diventano in una società statalizzata come la nostra dove si inventano appunto poteri che non esistono per rafforzare quelli dei “sovrani”. Vogliono regolare tutto, persino il linguaggio».

Nel corso dell’incontro è stata più volte ricordata dai relatori l’azione del presidente Sforza Fogliani in difesa della proprietà, senza la quale non c’è libertà. «Era riuscito ad accendere un faro sulle comunità volontarie - è stato spiegato - dove la proprietà è la base di convivenza in una realtà senza sovranità, dove la proprietà stessa e il contratto sono i punti fondamenti di una società libera. Utopia? Forse. Ma il pensiero che apre al nuovo è sempre un po’ utopico. E la battaglia di Sforza Fogliani sulle comunità volontarie è una battaglia che apre al futuro».

Agli intervenuti è stata riservata copia della pubblicazione.

Pubblicato il 13 febbraio 2024

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