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Notizie Varie

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A Groppallo don Claudio Carbeni sale a cavallo

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Dopo la benedizione degli animali in occasione di Sant’Antonio Abate

Immancabile come sempre la benedizione degli animali a Groppallo di Farini, in Alta Valnure. Don Claudio Carbeni, in occasione delle celebrazioni di Sant’Antonio Abate, patrono degli animali, ha benedetto sul sagrato della chiesa di Groppallo i numerosi cavalli, cani, gatti e conigli presenti. Presente alle celebrazioni e alla locale sagra che ha coinvolto le attività del territorio, anche l’Amministrazione di Farini, con il sindaco Marco Paganelli, e Roberto Gallizioli, direttore di Coldiretti Piacenza. Don Claudio Carbeni, che ha celebrato la messa ricordando i compianti parroci don Gianrico Fornasari e don Luciano Tiengo, è poi salito a cavallo, poco dopo la benedizione.

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Pubblicato il 18 gennaio 2025

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Piacenza si è dotata del suo primo «Peba», il piano anti-barriere

Il primo Peba

È in fase di presentazione in questi giorni, nelle sedi politiche e in pubblico, il primo Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche del Comune di Piacenza, definito dall’acronimo “Peba” e identificato dal simbolo delle libellule giallo-azzurre che contraddistingueranno i luoghi della città oggetto di riqualificazione all'insegna della massima accessibilità. Il Peba è frutto del percorso partecipativo avviato nella primavera 2024 con il coinvolgimento costante del tavolo disabilità e degli ordini professionali cui fanno capo architetti, ingegneri e geometri. Ha l’obiettivo di favorire il movimento in autonomia di tutte le persone, promuovendo la fruibilità degli spazi urbani e riducendo gli ostacoli linguistici, culturali o di conoscenze. Si tratta di una lunga serie di interventi, suggeriti al Comune, per rendere la città veramente inclusiva. Come, ad esempio, rivedere l’arredo urbano, come giochi nei parchi per disabili, la mancanza di segnalazioni per i non vedenti lungo le strade, dislivelli, la mancanza di corrimano lungo le scale, scivoli con pendenze eccessive, transenne-fioriere-rastrelliere-cassonetti in luoghi non consoni, pavimentazioni dissestate, mancanza di ascensori e di rampe negli edifici e tanto altro. Il documento "tocca" 90 strade del centro storico, 30 edifici pubblici e 6 parchi e piazze.

“Il primo Peba - ha spiegato Adriana Fantini, assessore all’urbanistica - per una città più inclusiva per tutti. Sicuramente è più difficile intervenire nella parte storica della città, all’interno delle mura. Il piano è la cassetta degli attrezzi che si lascia alla città, da realizzare per la nostra Giunta e per chi amministrerà Piacenza in futuro, per un cambio culturale”. “La questione sociale - ha aggiunto Nicoletta Corvi, assessore ai servizi sociali - affianca quella tecnica-urbanistica. Il piano butta un occhio sulle disabilità sensoriali, oltre che quelle psichiche, come richiedono le associazioni che rappresentano le varie disabilità. Ringrazio la garante dei disabili, Miriam Stefanoni, per l’impegno profuso”. “Ho fatto da cavia in questo piano - ha detto proprio Stefanoni - ne sono felice. Siamo andati in giro con la carrozzina a vedere gli ostacoli per capire come sorpassarli”. Del “Peba” si sono occupati i professionisti Leris Fantini, Maddalena Moretti e Cinzia Araldi. “Ogni Amministrazione - ha ricordato Araldi - dovrebbe avere un Peba dal 1986 per gli edifici, e dal 1992 per le aree urbane. La città deve essere vissuta da tutti. I rilievi sul posto sono terminati a dicembre”.

Pubblicato il 18 gennaio 2025

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Fede e tradizione: benedizione degli animali a Statto

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La tradizione e il folclore vanno, spesso, di pari passo con i riti religiosi, che esprimono una fede popolare, autentica e semplice da comprendere, perchè derivata dalle pulsioni del cuore: Statto è appunto un “luogo del cuore” , di cui il FAI si è preso carico per tutelarlo dai danni del tempo con una raccolta firme online e presso sedi ad essa dedicate. E la gente, che a questo incantevole pezzo di Italia è legata, si prende cura di mantenere il sottile filo, che lega il passato con il futuro, la fede con la tradizione.
La chiesa di Statto, dedicata a Sant'Antonio Abate, sorge ben in vista, dominando il castello Anguissola e la vallata della Trebbia. La ricorrenza del Santo patrono cade il 17 gennaio, giorno della sua morte, avvenuta in età più che centenaria, ed è occasione per partecipare in modo corale alla sua celebrazione.

Il patrono Sant'Antonio

Sant'Antonio Abate è considerato il patrono della pastorizia e dell'agricoltura e, in un paese a vocazione agricola, è una figura importante di devozione, a cui dedicare la benedizione degli animali. La campagna, in passato, dipendeva sempre dalla presenza e dal lavoro degli animali, coadiutori dell'uomo, e il legame tra le due componenti era stretto.
Nella storia del Santo, nato in Egitto nel 251, il suo eremitaggio lo vede vivere nel deserto e stabilire con gli animali un rapporto di conoscenza, amicizia e rispetto reciproci, tali da consacrarlo a loro protettore.
In tutte le illustrazioni e nella pittura murale sul fondale dell'abside della chiesa di Statto, compare, tra gli altri animali, anche un maialino. Una volta era un simbolo demoniaco, ma, accanto al Santo, acquista dignità come animale domestico, stabilendo un ulteriore legame tra animali e mondo familiare. Un'altra ragione lega Sant'Antonio alla presenza di un porcellino: egli era, infatti, esorcista e guaritore; a lui è collegata la guarigione di un'infezione virale, “il fuoco di Sant'Antonio” (Herpes zoster), che, all'epoca del Santo, veniva curato con l'applicazione di grasso di maiale, che dava sollievo al bruciore provocato dall'infezione sulla cute.
Un altro simbolo legato a Sant'Antonio Abate è il fuoco, che divampa nel falò di gennaio, usanza molto sentita in alcune regioni: Abruzzo, Calabria, Sardegna. La tradizione si rifà alla discesa di Sant'Antonio all'inferno per liberare dalle fiamme i peccatori. Da qui il significato del fuoco come purificazione e vittoria sul peccato.

A Statto un comitato per la chiesa

Il fatto che la chiesa di Statto sia momentaneamente chiusa in attesa di restauro, impegna i parrocchiani ad un'azione ancor più serrata volta alla sua riapertura, si spera imminente.
Quindi il comitato sollecita adesioni alle iniziative intraprese:
• raccolta firme per accedere ai fondi FAI,
• ricerca di donazioni private,
• collaborazione con la curia, attraverso il parroco don Valerio Picchioni, per mantenere
vitale e attivo il culto e costante la partecipazione. A questo scopo si sono mantenute le funzioni religiose all'aperto, durante la bella stagione e la tanto sentita benedizione degli animali in occasione della festa del patrono.

Sabato 18 gennaio la festa patronale

La festa patronale di Statto si terrà sabato 18 gennaio alle ore 15, con la benedizione degli animali, dei panini e del sale, falò, musica e animazione
Chi volessi aderire all'iniziativa  per la chiesa di Statto come “luogo del cuore FAI”, può accedere al link https://fondoambiente.it/luoghi/sant-antonio-abate-in-statto?ldc
Il contributo economico è secondo il proprio coinvolgimento personale e le proprie possibilità.

Nella foto, la chiesa di Statto.

Pubblicato il 17 gennaio 2025

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Il ricco dicembre delle scuole Fism

CASALGGIO PROCESSIONE DI LUCI 1 copia

Facciamo un salto indietro, sfogliando l'album dei ricordi dell'Avvento. Le scuole dell’infanzia Fism della diocesi – la rete di realtà che nascono dal mondo ecclesiale – si sono preparate al Natale con una ricca attività rivolta ai bambini che, nel contempo, ha coinvolto anche i genitori in un percorso educativo di riflessione e lotta alla cultura dello scarto.


In particolare, è stata accolta con entusiasmo la proposta della Processione di Luci nel tempo di Avvento. Nella piccola comunità di Casaliggio, i bimbi che frequentano la scuola dell'infanzia e il micronido San Giovanni Battista e le loro famiglie si sono trovati nel cortile della parrocchia, per poi sfilare lungo le vie all'interno della frazione, e rientrare in cortile (nella foto in alto). I piccoli - una cinquantina, tra scuola materna e micronido - indossavano bracciali luminosi, mentre i genitori e gli adulti della comunità che hanno partecipato alla Cammino di luce tenevano in mano una candela. Vista la numerosa partecipazione, le insegnanti hanno deciso di riproporla ogni anno proprio per mantenere viva la speranza, l'amore e la pace.
A San Nicolò invece la Processione di Luci è stata anticipata e fatta coincidere con la tradizionale festa di San Martino, il primo dei portatori di Luce verso il Natale. Una lunga processione di tante Luci per seguire una Luce, quella di Martino. La scuola “Beata Vergine Addolorata” ha organizzato inoltre in occasione della festa patronale di San Nicola la colletta "Un Dono per te...", portando poi in chiesa i doni. La raccolta – dicono le insegnanti – è stata particolarmente sentita; il numero dei pacchi che si vedono nella foto sotto è solo una parte della grande raccolta destinata poi alla Caritas parrocchiale.

SCATOLE SOLIDALI SAN NICOLO 3 copia


A Vigolzone, le insegnanti della scuola “Orfani di guerra” hanno animato la Veglia d’Avvento trasformando alcune parole importanti – speranza, pace, gioia, amore – in gesti concreti.
La direttrice del Nido Arca di Noé di San Giorgio (nella foto sotto) ha invece incontrato i genitori per un momento di riflessione sul Natale, a cui è seguito uno spazio in cui le famiglie con i bambini hanno costruito insieme la corona dell’avvento dopo aver letto e riflettuto insieme sulla storia delle quattro candele.

NIDO ARCA DI NOEINCONTRO GENITORI SUL NATALE 1 copia

Le “scatole solidali” si diffondono
Alla scuola San Vicenzo de’ Paoli si è riproposta con successo per il terzo anno l’iniziativa delle “scatole solidali”: dentro ciascuna, ogni bambino è stato invitato a inserire qualcosa di caldo, qualcosa di dolce, qualcosa per divertirsi in famiglia e a realizzare un biglietto di auguri. Le scatole sono state donate ai referenti della “Giara”, la Caritas della Comunità pastorale cittadina entro il cui territorio è inserita la scuola materna (nella foto sotto).

SAN LAZZARO SCATOLE SOLIDALI 2 copia

Quella delle “Scatole solidali” è un’idea accolta e rilanciata anche da altre realtà Fism. Alla scuola “Giovanni Rossi” di Pontedell’Olio durante la messa i bambini le insegnanti e le famiglie hanno consegnato dei regali confezionati per le famiglie e le persone in difficoltà (nella foto sotto).

PONTE DELLOLIO SCATOLE SOLIDALI 2 copia
Per il primo anno, anche la scuola “San Francesco” di Castel San Giovanni (nella foto sotto) ha aderito all’idea, anche se visto il successo sicuramente intende riproporla anche in futuro. Una parte dei doni sono stati distribuiti ai ragazzi con disabilità dell'associazione ”Isola che non c'è”, presente a Castel San Giovanni; le altre scatole sono state donate alla Conferenza di San Vincenzo. Sono andati a scuola i volontari e la presidentessa della conferenza che sono allo stesso tempo volontari nella realtà educativa.

CASTEL SAN GIOVANNI SCATOLE SOLIDALI copia


La scuola “Regina della Pace” del quartiere Besurica a Piacenza (nella foto sotto) ha deciso invece di coinvolgere le famiglie della scuola con il progetto “Aiutaci ad aiutare”, una nuova iniziativa in collaborazione con ”Luna Stellata”, la comunità terapeutica della Fondazione La Ricerca per madri tossicodipendenti con figli minori o donne gestanti. “La nostra idea – spiegano le insegnanti - è stata quella di creare una sorta di legame solidale in cui i doni acquistati venivano trasmessi da bambino a bambino e da famiglia a famiglia. L’affetto e la partecipazione dei nostri genitori hanno consentito di raccogliere una grande quantità di materiale scolastico, giochi e abbigliamento ed è sempre grazie a loro che ogni nostra idea e ogni nostro progetto prendono vita. Siamo contente di aver contribuito a rendere il Natale di altri ancora più speciale e magico”.

scuola materna besurica

Pubblicato il 17 gennaio 2025

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Duomo di Piacenza, al via il restauro della facciata

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Restyling  per la facciata del Duomo di Piacenza. E’ iniziato nella mattinata di giovedì 16 gennaio l’allestimento del ponteggio in vista dei lavori. L’intervento di restauro mira a risolvere importanti criticità della facciata della cattedrale evidenziate con la caduta di materiale lapideo che si era staccato il 6 gennaio 2024 in corrispondenza del quadrante superiore destro. La caduta di materiale aveva costretto alla limitazione del transito sul sagrato e al totale impedimento del passaggio dal portone sud.

Un po' di storia

Il Duomo, la cui costruzione si attesta a partire dal 1122 in varie fasi edilizie fino alla metà del XIII secolo, presenta fronti esterni caratterizzati dal largo impiego di pietra arenaria come materiale di rivestimento, una roccia sedimentaria fortemente soggetta a degrado nei cicli di gelo e disgelo e a causa degli agenti atmosferici in generale. I restauri cosiddetti “scalabriniani” di fine ’800 hanno modificato intensamente l’aspetto della Cattedrale; a rafforzare il principio applicato nei restauri dell’epoca - cioè il ripristino e la sostituzione - era la mancanza di tecnologie o prodotti che consentissero una maggiore conservazione della materia storica, l’unica strada da percorrere si manifestava quindi nella rimozione di materiale degradato e nella sua sostituzione o invasive ri-lavorazioni. L’intervento ai fronti esterni portò alla più vasta perdita di materiale scolpito, furono sostituiti più di 30 mc di arenarie in facciata e più di 300 ml di marmo veronese sui lati longitudinali, ed utilizzate tecniche invasive di abrasione, scalpellamento, parziale demolizione delle pietre o inserimento di materiali degradabili o non compatibili come ferro ossidabile, cemento, mattoni nuovi.
Gli interventi in facciata si erano resi indispensabili per il grave assetto dei conci e per la presenza di un quadro fessurativo importante soprattutto in corrispondenza del rosone e delle gallerie colonnate. Inoltre si optò per la rimozione di tutti gli elementi decorativi estranei all’epoca di origine della Cattedrale: vengono eliminati quindi l’orologio e ripristinati i protiri eliminando gli “orpelli” barocchi. A seguire la facciata fu interessata nel 1975 - a seguito di ulteriori cadute di materiale - da un intervento urgente volto a eliminare le parti pericolanti e transennare il passaggio. A seguire tra il ’78 ed il ’79 vennero svolti lavori di riparazione e consolidamento del rosone e dei baldacchini.

L’intervento di restauro. Durata di otto mesi

Nel mese di febbraio scorso si è provveduto ad un’ispezione ravvicinata con cestello elevatore dalla quale è emersa una situazione di degrado diffuso risultato della vulnerabilità della pietra arenaria (proveniente dalle cave di Pianello e Bobbio), combinata all’azione degli agenti atmosferici.  La diocesi si è attivata quindi per l’immediato reperimento delle risorse necessarie all’intervento che complessivamente ammonta a 380.000 €. Concorrono a copertura della somma fondi derivanti dalla firma dell’8 per mille alla chiesa cattolica e della Fondazione Opera della Cattedrale, oltre a ulteriori risorse che ci auguriamo possano aggiungersi da parte del MIC e di sponsor privati intenzionati a custodire e a valorizzare i beni culturali della nostra città. L’intervento si pone in continuità con quelli effettuati a partire dal 2009-2010 riguardanti i fronti sud, fino ai più recenti restauri delle absidi e della cappella del battistero sul fronte di via Vescovado. Lo storico degli interventi eseguiti ha portato alla costituzione di un protocollo di intervento testato e verificato in cantiere grazie a numerose indagini svolte su paramenti, malte e tecniche operative. Il cantiere avrà una durata di otto mesi, e oltre agli interventi di consolidamento delle arenarie, comprenderà anche operazioni generali di pulizia dei portali.

Nella foto, il ponteggio della facciata del Duomo di Piacenza.

Pubblicato il 17 gennaio 2025

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