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Notizie Varie

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Numero unico europeo di emergenza, attivo anche a Piacenza

 Numero unico europeo

Seconda tappa per il Numero Unico Europeo di Emergenza 112: da oggi martedì 21 gennaio sarà attivo nei distretti telefonici di Piacenza, così come a Parma. Dopo l’avvio, lo scorso 3 dicembre, per i distretti telefonici con prefisso 051, che coinvolge prevalentemente la parte settentrionale della Città metropolitana di Bologna e il comune di Cento (Ferrara), e 0534, che interessa per lo più l’area di Porretta Terme, sempre nel bolognese, prosegue il percorso di attivazione del Numero Unico Europeo di Emergenza 112, che sarà completato in tutta l’Emilia-Romagna entro il 1 aprile 2025. Nei primi 40 giorni di operatività, nei due distretti telefonici dove è già attivo sono quasi 62mila, esattamente 61.950, le telefonate complessive ricevute, con una media giornaliera di 1.549, e un tempo medio di risposta al cittadino di 2,6 secondi. Il 37% (23.220), hanno riguardato attività ed eventi non inerenti ad emergenze: gli operatori hanno così liberato le centrali di secondo livello da chiamate che non richiedevano interventi urgenti. 38.735 telefonate, invece, sono state inoltrate alle centrali di secondo livello: di queste, 17.521 riguardavano emergenze sanitarie, 11.337 i Carabinieri, 7.224 la Polizia e 2.653 i Vigili del Fuoco. Il Nue, infatti, è il numero di telefono che permette, componendo il 112, di richiedere l’intervento della Polizia, dei Carabinieri, dei Vigili del fuoco, del Soccorso sanitario e del Soccorso in mare. La sua introduzione, con tempi diversi sull’intero territorio nazionale, recepisce la direttiva dell’Unione europea finalizzata ad armonizzare i servizi di emergenza e a permettere a chiunque si trovi sul suolo europeo di effettuare chiamate di emergenza componendo un unico numero di telefono valido in tutti gli Stati membri.
“Per il complesso sistema dell’emergenza - sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi - il Numero Unico Europeo 112 è un passo avanti a servizio dei cittadini. L’attivazione in Emilia-Romagna sta procedendo secondo il cronoprogramma previsto, e i primi risultati sono positivi: le risposte sono ancora più veloci e precise e il sistema permette di migliorare il lavoro degli operatori. Ciò grazie all’ottimo lavoro di squadra portato avanti da tutte le istituzioni coinvolte nel progetto: Regione, Prefettura di Bologna, Prefetture e Questure regionali, articolazioni regionali e provinciali dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Stradale, della Capitaneria di Porto e il Servizio 118, che ringraziamo”.

I PRIMI RISULTATI

Esaminando ulteriormente i numeri dei primi 40 giorni di attività nei due distretti telefonici dove è attivo - che contano circa un milione di persone presenti sul territorio nelle ventiquattro ore tra residenti, lavoratori e persone di passaggio - nei momenti di picco, tra le 18 e le 19, il 112 ha ricevuto mediamente 110 chiamate all’ora, mentre tra le 3 e le 4 di notte, fascia oraria con meno richieste, le telefonate sono state 30 all’ora. Dati che generano circa 1.600 chiamate al giorno: quando il numero sarà a regime su tutto il territorio regionale, saranno circa 7mila le telefonate giornaliere, come era stato preventivato in fase di progettazione.

IL CALENDARIO DELLE PROSSIME ATTIVAZIONI

Entro il 1 aprile 2025 il Numero Unico Europeo di Emergenza sarà attivo su tutto il territorio regionale. Dal 4 febbraio 2025 sarà attivato nei distretti telefonici di Rimini, Forlì e Cesena; dal 18 febbraio 2025 nel distretto telefonico di Reggio Emilia; dal 4 marzo 2025 nei distretti telefonici di Ferrara, Comacchio (Ferrara) e Lugo (Ravenna); dal 18 marzo 2025 nei distretti telefonici di Modena, Mirandola e Sassuolo (Modena); infine, a partire dal 1 aprile 2025 il servizio sarà attivo nei distretti telefonici di Imola (Bologna), Ravenna e Faenza (Ravenna).

COS’È IL NUE

Il Nue 112 non sostituisce, ma si affianca e si integra con gli attuali numeri di emergenza nazionali (112, 113, 115, 118 e 1530), che continuano a restare attivi: i cittadini possono chiamare il 112 per qualsiasi tipo di emergenza, oppure continuare a comporre i diversi numeri abituali. La centralizzazione delle chiamate assicura, dal punto di vista organizzativo e operativo, una gestione coordinata e integrata tra le diverse forze coinvolte, la tracciabilità della chiamata, la risposta multilingue e l’accesso alle persone con disabilità, anche dell’udito. Il modello organizzativo messo a punto dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con il Ministero dell’Interno e i vertici delle Forze dell’ordine e dei Servizi di emergenza coinvolti, prevede che tutte le chiamate effettuate ai tradizionali numeri di emergenza nazionali (112, 113, 115, 118 e 1530) siano convogliate e prese in carico dalle due Centrali Uniche di Risposta (Cur), collocate una a Bologna e una a Parma, a seconda della provenienza della chiamata. Ogni Cur prevede 24 postazioni di lavoro, più 8 di riserva, sulle quali si alterneranno in più turni un totale di 90 operatori tecnici. Il nuovo sistema di gestione delle chiamate permette alle Cur di ricevere in tempo reale l’identificativo e di localizzare in maniera rapida ed immediata la posizione geografica dell’utente, riducendo il tempo di intervista di chi chiama.

Pubblicato il 21 gennaio 2025

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Sant’Antonio celebrato anche a Brugneto

brugneto

Nonostante il meteo incerto, temperature intorno allo zero, la festa di Sant’Antonio a Brugneto di Ferriere ha richiamato tantissime persone dall’Alta Valnure e dalla Valdaveto. Nella mattina di domenica 19 gennaio, dopo la messa nella chiesa di San Pancrazio e la processione per il paese, don Stefano Garilli ha impartito la benedizione a tutti gli animali presenti: cani, conigli, cavalli, gatti. Nel capannone ex Acap, invece, i volontari del Circolo “U Mercadello” hanno organizzato uno stand per la somministrazione di cibo e bevande. La festa è proseguita fino a sera.

Pubblicato il 20 gennaio 2025

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La Regione: «I centri per l’impiego fondamentali per domanda e offerta»

 Promozione centri per limpiego

Come funzionano in Emilia-Romagna i Centri per l’impiego, come si svolge il lavoro dei suoi operatori e delle sue operatrici e soprattutto quali sono i servizi che mettono a disposizione per cittadini e imprese. Sono questi i temi della nuova campagna di comunicazione ‘Lavoro per te’ realizzata dall’Agenzia regionale per il lavoro Emilia-Romagna che da oggi, lunedì 13 gennaio, sarà diffusa sui principali social network. E attraverso video e interviste racconterà le storie vere di persone che sono state capaci di rialzarsi e ripartire. ‘Lavoro per te’, oltre a richiamare il nome del portale di servizi e offerte di lavoro dell’Agenzia regionale, rappresenta allo stesso tempo una dichiarazione d’intenti da parte dei Centri per l’impiego, una promessa di un patto con le persone.

“Con questa iniziativa di comunicazione- spiega l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia- diamo forza e visibilità alla missione dell’Agenzia regionale per il lavoro, un sistema di servizi pubblici per l’impiego allineato ai migliori standard europei con oltre 800 addetti distribuiti in 38 Centri per l’impiego e 9 sedi del Collocamento mirato diffusi in tutta l‘Emilia-Romagna”.
“Insieme al potenziamento dei centri per l’impiego che saranno completamente rinnovati entro la metà del 2026 grazie alle risorse del Pnrr - conclude Paglia -, facciamo un ulteriore passo verso la definitiva trasformazione dell’Agenzia che dovrà essere capace di svolgere una funzione di hub sociale al centro delle comunità locali pronta a collaborare con tutti gli enti e le soggetti interessati alle tematiche del lavoro”. La campagna sarà una narrazione per immagini che racconterà il volto più vero e umano dei Centri per l’impiego emiliano-romagnoli, realtà fatte di persone che mettono a disposizione di cittadini, cittadine e imprese non solo professionalità e competenze, ma anche ascolto, accoglienza, disponibilità. Un luogo che vuole essere punto d’incontro per chi cerca un’occupazione e chi la offre, per chi sceglie di ripartire e ha bisogno di strumenti per formarsi e muoversi nel mercato del lavoro.

Pubblicato il 19 gennaio 2025

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A Sarmato inaugurato l’ampliamento della mensa scolastica

Nuova mensa a Sarmato

Si è svolta l’inaugurazione ufficiale dell’ampliamento della mensa scolastica di Sarmato, un progetto realizzato grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e firmato dallo studio di architettura Schinardi e Associati di Agazzano. La struttura, pensata per migliorare la qualità degli spazi dedicati ai bambini e al personale scolastico, rappresenta un importante passo avanti per la comunità locale. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti i tecnici dello studio Schinardi e Associati, i rappresentanti della ditta Mbr, che ha realizzato l’opera, e la dirigente scolastica Maria Cristina Dragoni, la quale ha espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto, sottolineando l'importanza di uno spazio accogliente e funzionale per il benessere di studenti e personale scolastico. “Questo progetto è nato qualche anno fa con la partecipazione al bando Pnrr, spinto dall’idea di creare un luogo capace di accogliere bambine e bambini immaginando il futuro” ha dichiarato il sindaco Claudia Ferrari durante il suo intervento.
“Alla base di tutto c'è la volontà di mettere i più piccoli al centro, perché una comunità che si prende cura dei propri bambini costruisce un futuro più vivo e coeso per tutti”. Un tema centrale sottolineato dalla Sindaca è stato il grande impegno nella gestione del cantiere, che ha permesso di non interrompere il servizio mensa durante i mesi di lavori. “Questo risultato è stato fondamentale, in linea con la nostra visione di una gestione degli spazi che tenga conto del quadro complessivo. Stiamo già lavorando al nuovo polo dell’infanzia, un progetto che non solo risponderà alle esigenze educative future, ma consentirà anche di liberare spazi all’interno della scuola primaria” ha aggiunto.

La mensa ampliata è stata progettata per offrire un ambiente moderno, funzionale e accogliente, in grado di rispondere alle esigenze di una scuola in crescita e di una comunità sempre più attenta al benessere delle nuove generazioni. Un progetto che, come ha concluso la sindaca Ferrari, “rappresenta un passo concreto verso un futuro in cui bambine e bambini siano sempre più protagonisti della nostra comunità”. Un sentito ringraziamento è stato rivolto a tutte le persone e le realtà coinvolte, che hanno contribuito a trasformare un’idea in una realtà tangibile per il bene di tutta la comunità di Sarmato.

Pubblicato il 20 gennaio 2025

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Don Ubaldo Magistrali nel Giardino dei giusti di Gragnano

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La decisione del Consiglio comunale dei ragazzi e del Comune

Sarà Don Ubaldo Magistrali il prossimo “ospite” del “Giardino dei Giusti delle Nazioni” creato a Gragnano tre anni fa. Lo hanno deciso l’Amministrazione comunale e il Consiglio comunale dei Ragazzi. Don Ubaldo Magistrali, nato nel 1915, è l’unico piacentino nominato nel Giardino dei Giusti di Gerusalemme che, come è noto, fa memoria dei non ebrei che salvarono ebrei durante gli anni della persecuzione nazista. Contribuì, con la sorella, a salvare un gruppo di 12 ebrei dall’arresto e dalla deportazione.

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La sua storia è stata oggetto di approfondimento da parte degli studenti che nelle scorse settimane sono tornati sulle sue tracce partendo dall’Archivio di Stato a Piacenza, dove sono andati accompagnati dal sindaco Patrizia Calza, dall’assessore e insegnante Francesca Grignano, dalla professoressa Maria Guerresi e da Maria Chiara Ferri. Qui, grazie al fondamentale contributo della dottoressa Patrizia Anselmi, hanno ricostruito il periodo storico e le origini del sacerdote che fu anche parroco di Ottavello. Il 4 febbraio, a poca distanza dalla Giornata della Memoria, i ragazzi saranno accolti presso la sala consiliare di Nibbiano e successivamente, in occasione della Giornata dei Giusti, si terrà la cerimonia ufficiale a Gragnano.

Pubblicato il 18 gennaio 2025

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