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Notizie Varie

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Ambulatorio trapianti, aumentano i trapiantati di rene a Piacenza

 Trapianti di rene Pc

Aumenta il numero di pazienti trapiantati di rene che il reparto guidato da Roberto Scarpioni, direttore della Nefrologia e dialisi, prepara al delicato intervento ottimizzando i trattamenti con le più moderne attrezzature. “Accompagniamo i pazienti passo per passo - osserva il primario Scarpioni - affinché arrivino ai centri trapianti il prima possibile, con esami e terapie pronte, e nelle condizioni psicofisiche idonee. Nonostante gli organi a disposizione siano pochi, i tempi d’attesa si sono comunque nettamente ridotti rispetto a 4/5 anni fa. Tredici, finora, i trapianti effettuati su pazienti seguiti da noi, fino a luglio 2024, con altre tre coppie di pazienti al momento in attesa per un trapianto da vivente entro i prossimi 60 giorni. Otto in più rispetto al 2023, un notevole incremento rispetto ai dodici mesi precedenti. Tre di questi trapianti, va inoltre sottolineato, sono stati fatti con donatori viventi. Quest’ultimo tipo di trapianto è particolarmente importante. Vanta migliori probabilità di riuscita nel lungo-termine ed è più programmabile; inoltre, l’esperienza clinica e la letteratura scientifica non segnalano problemi per il donatore proprio perché i controlli su chi dona sono estremamente scrupolosi. Tredici trapianti, in totale, per tredici pazienti – ricordiamolo sempre – che non sono più costretti a recarsi da noi, in reparto, tre volte a settimana, per fare dialisi. Con una qualità di vita eccezionale e prospettive di sopravvivenza sempre migliori grazie anche ai nuovi farmaci e nuovi protocolli (tre pazienti con trapianto sono seguiti da noi da oltre 25 anni)”. Non tutti i trapianti sono uguali. Per quanto concerne quelli che coinvolgono donatori viventi, il team del dottor Scarpioni punta su colloqui frequenti con i diretti interessati, vitali per potersi muovere nel modo più fluido ed efficace. Interessati a cui viene garantita ampia informazione anche grazie alla presenza nel team di una psicologa (Monica Premoli). Poi, più rari, ci sono i trapianti definiti “pre-emptive” (“preventivi”): “Quelli - nota Scarpioni - sono l’optimum. Si effettua il trapianto prima ancora che il paziente entri in dialisi. In questi casi lo sforzo è notevole perché bisogna mettere in moto tempestivamente una complessa macchina organizzativa”.

Un aumento di trapiantati, quello registrato in questi ultimi mesi, che fa leva sugli ottimi rapporti che Piacenza ha stretto (e mantiene attivamente) con vari centri, soprattutto Bologna, Pavia e Parma, i tre centri dove vengono eseguiti la maggioranza dei trapianti. “Insieme a loro – sottolinea Scarpioni – organizziamo incontri a cadenza periodica per favorire un confronto aggiornato e continuo, discutendo, spesso in presenza, i casi più complessi al fine di snellire le liste d’attesa per il trapianto”. Una volta dimessi dal centro trapianti, spesso nel giro di un paio di settimane, i pazienti tornano all’ospedale di Piacenza per tutti i successivi controlli. I dati positivi del 2024 rinfrancano Scarpioni e la sua équipe: “Negli scorsi anni il Covid aveva presentato un conto pesante. Durante quel periodo i trapianti si erano quasi azzerati perché chirurghi e rianimatori erano occupati altrove e fare terapie immunosoppressive durante una pandemia era troppo rischioso. I trapianti, nell’anno 2019, prima del Covid, erano stati 21; oggi ci stiamo di nuovo avvicinando a quei livelli. Inoltre, grazie ai grandi passi avanti compiuti dalla scienza, è oggi possibile trapiantare soggetti sempre più avanti con l’età o ipotizzare ulteriori trapianti in pazienti che in passato erano già stati soggetti a un primo intervento di trapianto (prima il cuore, il fegato o i polmoni, per esempio, e in seguito i reni)”. Un team, quello dell’ambulatorio trapianti dell’ospedale di Piacenza, formato nel 1995 e rinforzato dal 2017, che in questo momento segue 150 pazienti già trapiantati (reni, fegato, cuore, polmoni). L’età media dei 13 pazienti trapiantati di quest’anno va dai 43 ai 67 anni, mentre quella dei donatori va dai 20 fino oltre i 70 anni. L’équipe dell’ambulatorio trapianti, oltre ovviamente a Roberto Scarpioni, comprende Luigi Melfa, nefrologo referente dell’ambulatorio, Chiara Rocca, nefrologo, e Raffaella Zangrandi, infermiera referente.

Pubblicato il 31 agosto 2024

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Crollo del tetto a Vicobarone, la vicinanza della Diocesi

vicobarone

In seguito al crollo del tetto del salone parrocchiale di Vicobarone, preso atto del verbale dell’intervento tecnico urgente realizzato dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Piacenza, la Diocesi ha disposto di dare seguito, per quanto di sua competenza, alle indicazioni ricevute e a raccogliere ulteriori relazioni tecniche utili a comprendere nel dettaglio la dinamica del crollo parziale della copertura. Rimane fermo l’impegno, attraverso gli uffici diocesani preposti, ad aiutare il parroco e la comunità di Vicobarone a far chiarezza su quanto accaduto e a mettere in atto i provvedimenti di competenza a salvaguardia dell’incolumità delle persone e della preservazione dei beni.

Pubblicato il 30 agosto 2024

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Crescono del 4,9% le imprese guidate da stranieri

Imprese straniere a Pc 24

È risultato in aumento, alla fine del primo semestre 2024, il numero delle imprese guidate da stranieri presenti in provincia di Piacenza. Secondo le analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio dell’Emilia su dati Infocamere, infatti, si tratta di 3.923 unità, dato in aumento del 4,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La classifica relativa alla presenza settoriale pone al primo posto l’edilizia, con un numero di imprese guidate da stranieri pari a 1.704 unità (il 43,4% sul totale) e un aumento del 5,1%. Non dissimile è il trend delle attività afferenti al commercio (762 imprese guidate da stranieri, pari al 19,4% sul totale), che hanno chiuso il primo semestre con 36 imprese in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e una crescita del 5%. Aumenti, poi, anche le attività di alloggio e ristorazione (361 imprese a guida straniera, con un +3,4%), nei servizi rivolti alle imprese (477 unità) nei servizi alle persone (258 imprese e +5,7%), in agricoltura (le imprese a guida straniera sono passate da 89 a 98 unità, con un +10,1%) e, infine, nella manifattura, con un +4,9%, che segna il passaggio da 246 a 258 unità. L’analisi relativa alla natura giuridica delle imprese oggetto di analisi evidenzia che la maggior sono imprese individuali, con 3.190 unità che incidono per l’81% sul totale delle imprese straniere della provincia reggiana. Seguono le società di capitale con 532 unità che vanno a coprire il 13,6% del totale delle imprese guidate da stranieri, le società di persone con 175 unità (4,5% del totale), cooperative con 21 unità ed infine altre forme per un totale di 5 unità.

Tra i Paesi di provenienza degli imprenditori stranieri (con riferimento alle sole 3.190 imprese individuali straniere, le uniche per cui è possibile associare la nazionalità al titolare), quello più rappresentato è l’Albania, con 555 imprese individuali e una quota del 17,4% sul totale delle imprese a guida straniera della nostra provincia. Seguono poi diversi Paesi Extra-Ue che contano un numero rilevante di imprese individuali: Marocco con 375, Macedonia con 263, Cina con 201, Tunisia con 127 ed Ucraina con 126. Il primo Paese comunitario presente in graduatoria è la Romania con 302 imprese individuali guidate da cittadini provenienti dal Paese dei Carpazi.

Pubblicato il 29 agosto 2024

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Alessandro Mennella, atleta genovese sordo e quasi cieco accolto a Piacenza

 

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La sindaca Katia Tarasconi e l’assessore allo Sport Mario Dadati hanno avuto il piacere di accogliere a Piacenza, in piazza Cavalli davanti al Municipio, Alessandro Mennella, atleta genovese ipovedente affetto dalla forma più grave della sindrome di Usher. Mennella, in sella al suo tandem “Bike4Usher”, sta compiendo un percorso di quasi cinquecento chilometri da Camogli a Caldonazzo, con l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenere la ricerca sulla Sindrome di Usher, una rara malattia genetica che causa sordità e perdita progressiva della vista. Un’impresa, umana e sportiva, dal titolo [E]Motion che vede in prima fila Rare Partners, realtà non profit impegnata nello sviluppo di terapie e diagnostici nel campo delle malattie rare, soprattutto negli studi sulla degenerazione retinica. Durante l'incontro, la sindaca ha espresso il suo profondo apprezzamento per l'impegno e la determinazione di Alessandro, sottolineando come iniziative di questo tipo siano fondamentali non solo per sensibilizzare l'opinione pubblica su malattie poco conosciute, ma anche per promuovere i valori dello sport e della solidarietà. Di origini genovesi, Alessandro soffre di una malattia rara che gli ha provocato una sordità profonda sin dalla nascita e che lo ha portato progressivamente a uno stadio di quasi cecità. Ma da tutto questo non si è mai lasciato condizionare negativamente e oggi è un triatleta che si impegna giorno per giorno, insieme alla sua guida, per essere competitivo.

Domenica 1° settembre Alessandro, giunto a Caldonazzo con la sua guida e i suoi compagni di viaggio dopo aver attraversato 50 comuni 7 province e 5 regioni, parteciperà a una staffetta di nuoto nelle acque del lago omonimo, in occasione di una tappa del circuito di gare in acque libere organizzato da Italian Open Water Tour, circuito che aveva sposato il precedente progetto solidale #MiFidoDiTe, che già nel 2021 aveva conquistato l’attenzione dei media con la straordinaria maratona a nuoto di 42Km percorsa in più tappe lungo tutta l’Italia. Patrocinato dalla Fondazione Cariplo e da Fiab - Federazione italiana ambiente e bicicletta, il progetto [E]Motion si prefigge di coinvolgere il maggior numero possibile di comuni attraversati lungo il percorso, oltre alle aziende e a coloro che sosterranno il progetto. I fondi raccolti verranno utilizzati per l'acquisto di strumentazioni scientifiche utili allo sviluppo degli studi clinici sulla Sindrome di Usher.

Nella foto, Alessandro Mennella accolto dalle autorità in piazza Cavalli.

Pubblicato il 29 agosto 2024

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A Salsominore è stato onorato il patrono Sant'Agostino

Salsominore fedeli con il Vescovo Ambrosio



A Salsominore, antico bordo turistico della val d'Aveto, si conferma la forte devozione al proprio patrono Agostino, al quale da tempo immemore la popolazione locale ha dedicato l'oratorio ubicato nel centro antico.
Domenica 25 agosto, a rendere solenne ancor più l'evento la presenza del vescovo emerito di Piacenza-Bobbio, mons. Gianni Ambrosio, il quale ha presieduto la celebrazione eucaristica, alla presenza di molti fedeli, molti provenienti anche da altre parrocchie.
A coronare la giornata di festa ha contribuito la bella e calda domenica di fine agosto, che ha consentito la esecuzione della rituale processione con la statua del Santo, portata a spalla da quattro giovani del borgo turistico della val d'Aveto.
Durante la celebrazione, accompagnata dalla locale Corale dedicata proprio a Sant'Agostino, oltre a tracciare la figura del santo Vescovo, dottore della Chiesa, mons. Ambrosio ha ricordato un altro grande Santo, Colombano, ed il pellegrinaggio diocesano del 2014 a Roma, (che aveva registrato anche la presenza di molti fedeli di Salsominore) in occasione del XVII Columban’s Day per l’apertura dell’Anno Giubilare dei 14 secoli dalla morte del santo monaco Irlandese. Mons. Ambrosio, durante l'omelia, ha sottolineato l'importanza del co-patrono della diocesi di Piacenza-Bobbio, e di quanto ben due Papi, Benedetto XVI e Francesco, gli abbiano raccomandato di far risaltare l'importanza della figura del Santo missionario.
La devozione di Salsominore ad Agostino dottore della Chiesa ha quindi origini lontane, come testimoniato dalla presenza dell'oratorio a lui dedicato (Divo Augustino Dicatum, c.i.t.).
Salsominore La Celebrazione Eucaristica
L'origine dell'edificio sacro potrebbe risalire al XV secolo, anche se nei secoli successivi venne rimaneggiato più volte. A questo proposito alcuni anni fa, il compianto Mario Agogliati, memoria storica della Valdaveto, aveva ricordato al cronista che gli antenati riportavano che la struttura più antica era collocata più a monte, dove fu ritrovato un sarcografo in tufo, probabile tomba del decurio Caio Sulpicio Rufus, comandante militare di un reparto di cavalleria, probabile avamposto dell'Impero Romano in questa Valle, durante le guerre contro i Liguri. 
Infatti, l'edificio consacrato, si trova nel borgo antico risalente al periodo dell'Impero Romano, come testimoniato proprio dalla lapide tombale del III sec. D.C., scoperta sulla facciata del fabbricato nel 1926, durante il periodo dei grandi lavori della realizzazione dell'invaso di Boschi e della centrale idroelettrica di Ruffinati.
Nel pomeriggio, come da tradizione, la festa è proseguita con giochi per grandi e piccini, organizzati nei pressi dell'impianto sportivo comunale di Salsominore.
Paolo Carini
Nelle foto, la festa a Salsominore alla presenza del vescovo emerito mons. Gianni Ambrosio.
Pubblicato il 28 agosto 2024

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