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Notizie Varie

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Al via il progetto IRMA: innovazione e tecnologia a servizio dell’assistenza domiciliare per gli anziani

Irma 2 

Il capofila del progetto è il Consorzio Sol.Co. Piacenza, i partner Comune di Piacenza, Acer Piacenza, Auser Volontariato Piacenza ODV, mentre nel ruolo del consulente c’è WeCareMore – Centro per la ricerca e l’innovazione di Aias Bologna.
Il progetto prevede la “sensorizzazione” di alcuni appartamenti di edilizia residenziale pubblica (Acer Piacenza) dove risiedono anziani “over 75” fragili. L'idea è quella di utilizzare sistemi evoluti per la sicurezza passiva, che vadano oltre alla tecnologia standard, cosiddetta “attiva”, come quella del telesoccorso. L'intervento prevede l'individuazione del target di anziani da coinvolgere, la progettazione e la configurazione del kit per ogni appartamento, l'installazione dei sensori e la sperimentazione con l'attivazione di una centrale di monitoraggio. L’obiettivo è quello di connettere, rafforzare e innovare i servizi rivolti alle persone anziane e alle loro famiglie, grazie alla ricerca di soluzioni che migliorino la capacità di rispondere in modo più flessibile, accessibile e tempestivo all’insorgere di bisogni sempre più diffusi e complessi.

Il progetto si propone inoltre di favorire la permanenza al domicilio di anziani fragili come alternativa alle strutture di accoglienza, di supportare caregivers e servizi del territorio (Comune di Piacenza e Acer) nella costruzione di un progetto assistenziale di cura. L'iniziativa prevede l'individuazione di 20 anziani (15 anziani soli, 5 coppie di anziani), la progettazione e il test dei sistemi di monitoraggio ambientale e comportamentale, l'installazione dei kit di sensori negli alloggi (bilocali, con copertura di tutti gli ambienti) e la sperimentazione con l'attivazione di una centrale di monitoraggio, in collegamento con i servizi territoriali. 

È la prima volta che un progetto prevede che la centrale di monitoraggio svolga contestualmente sia la funzione di controllo dei parametri ambientali che un supporto socio-relazionale con un operatore di comunità e di prossimità, con offerta di ascolto, compagnia (da remoto) e orientamento verso contesti e iniziative di socializzazione per la terza età presenti sul territorio. Il progetto intende intercettare preventivamente l’insorgenza di problematiche psicofisiche e comportamenti che segnalano la perdita di autonomie nell’anziano. In ottica futura, il servizio potrà essere messo a sistema nell'ambito dei servizi territoriali offerti e potrà eventualmente coinvolgere anche i Servizi Sanitari che potranno beneficiare delle innovazioni attivate. 

ALCUNI DEI SENSORI UTILIZZATI:

Contatto magnetico: Monitoraggio dell’apertura/chiusura della porta di ingresso o di altri vani (finestre, frigorifero, cassetti, …)

Sensore letto: Rilevazione della presenza dell’utente nel letto
 

Sensore movimento: Rilevazione dei movimenti delle persone all’interno degli ambienti (include sensore di temperatura e luminosità);

Presa controllata: Controllo di una presa di corrente, permettendo il controllo automatico di una luce di cortesia o di altri dispositivi; permette inoltre il monitoraggio del consumo (e quindi dell’utilizzo) della TV o di altri elettrodomestici con potenza massima minore di 2,5 kW

Luce crepuscolare: Luce di cortesia notturna con sensore crepuscolare integrato

Pulsante chiamata: Pulsante a parete ad alta visibilità e bassa forza di attivazione (rosso).

Per le coppie di anziani saranno aggiunti ulteriori sensori:

Sensore letto: Rileva la presenza dell’utente nel letto

Sensore fumo: Rilevazione di presenza di fumo nell’ambiente in cui è installato

Sensore allagamento: Rilevazione di presenza di acqua a terra nell’ambiente in cui è installato

Sensore poltrona: Rilevazione della presenza dell’utente su una poltrona o di una seduta del sofà.

Nella foto, la presentazione del progetto IRMA.

Pubblicato il 1° ottobre 2024

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Banca di Piacenza: festeggiato il 55° anniversario della filiale di Sarmato

 Il momento di preghiera con il parroco don Marcel Walter Kanda Wa Kanda

 

La Banca di Piacenza ha festeggiato il 55° anniversario dell’apertura della Filiale di Sarmato. Erano presenti il presidente Giuseppe Nenna, il direttore generale Angelo Antoniazzi, il vicedirettore generale Pietro Boselli, la responsabile della Direzione Rete Elisabetta Molinari, la responsabile della Direzione Personale Francesca Michelazzi e il responsabile dell’Ufficio Economato e sicurezza Roberto Tagliaferri. Gli ospiti sono stati accolti dal direttore della Filiale Chiara Bonelli, dai dipendenti, da soci e clienti, dai componenti del Comitato di credito Luca Barbieri, Angelo Garbi, Marinella Traversi, Silvio Barbieri e dagli ex titolari Fabrizio Franzini, Marco Fantini, Roberto Terribile, Fausto Sogni, Carlo Mario Alberico. Presenti il sindaco Claudia Ferrari, il parroco don Marcel Walter Kanda Wakanda (che ha invitato a un momento di preghiera a cui è seguita la benedizione dei locali; il sacerdote ha osservato come «Banca di Piacenza abbia contribuito a dare dignità e valore alla comunità sarmatese che da 55 anni riconosce il valore cristiano del vostro impegno al servizio del bene generale»), il medico Giovanni Bersani e la farmacista Maria Grazia Salvi.

Il presidente Nenna ha posto l’accento sull’indipendenza e sull’autonomia dell’Istituto di credito, che sono rese possibili dalla sua solidità. «Il presidente Sforza Fogliani - ha aggiunto - credeva fortemente a questo modello e noi, condividendone il pensiero, lo portiamo avanti». Il dott. Nenna, riferendosi ai risultati economici, ha ricordato come il bilancio dell’anno scorso si sia chiuso con un utile di 30 milioni di euro «ed abbiamo appena registrato - ha proseguito - una buona semestrale che evidenzia utili, dati di raccolta e impieghi in crescita. Mi fa piacere sottolineare che stiamo crescendo più del sistema creditizio italiano».
«Riteniamo - ha concluso - che la scelta di aprire filiali a Modena, Reggio Emilia, Pavia e Voghera abbia contribuito a garantire la crescita dei nostri volumi. Ma non abbiamo certo dimenticato la nostra provincia: a breve apriremo nella piazza principale di Bobbio e stiamo ampliando la Filiale di Pianello».

Il direttore generale Antoniazzi, dal canto suo, si è richiamato alle parole di Pio XII «che ci esortano a comportaci con etica tenendo comunque presente una finalità: assicurare indipendenza alla Banca attraverso il profitto. Naturalmente c’è modo e modo di farlo e a noi fa piacere che ci venga riconosciuto che lo stiamo facendo in modo diverso da altre realtà». A parere del direttore generale «se cresciamo a una velocità superiore rispetto al mercato è perché non imitiamo le altre banche, di cui saremmo solo una brutta copia. È quindi il nostro modo di fare banca ci sta premiando. Il piano strategico 2024-2026 prevede 95 milioni di euro di utili complessivi ed i dati sinora registrati confermano un andamento in linea con quanto previsto».

Sarmato, è stato ricordato dal presidente, ha dato i “natali professionali” al vicedirettore generale. «La mia prima mansione come dipendente della Banca di Piacenza - ha evocato Pietro Boselli - è stata quella di cassiere qui a Sarmato. Era il 16 maggio nel 1986. Ero emozionato ed il lavoro era davvero impegnativo: la notte mi capitava di sognare che stavo timbrando bollettini e contando mazzette. Sono stati anni importanti sia per la mia vita personale che per la mia vita professionale e da allora la Banca, anche grazie alla tecnologia, è cambiata tanto. Ma siamo sempre banca locale: ora come allora per noi il cliente non è né un numero, né un codice, ma una persona».

«L’apertura dello sportello di Sarmato - ha evidenziato nel suo intervento il sindaco Claudia Ferrari - fu un momento di cambiamento e svolta per il paese: per un territorio piccolo come il nostro Banca di Piacenza rappresenta un punto di riferimento fondamentale dove, grazie ai vostri dipendenti, i sarmatesi sanno di potere trovare disponibilità al confronto e accoglienza».

Durante la cerimonia per festeggiare il 55° anniversario della Filiale ha portato un breve saluto Sonia Gentoso, presidente dell’Associazione per la Valorizzazione turistica di San Rocco di Camogli (Comune gemellato con il Comune di Sarmato proprio “nel segno” di San Rocco, protettore degli animali) e organizzatrice del premio internazionale “Fedeltà del cane” (sostenuto dalla Banca) che ha visto nell’edizione di quest’anno una classe della scuola primaria di Sarmato vincitrice del concorso “Un cane per amico”.


Nella foto, il momento della preghiera nella filiale della Banca di Piacenza di Sarmato con il parroco don Marcel Walter Kanda Wakanda.

Pubblicato il 1° ottobre 2024

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Lo strumento del crowdfunding: incontro al Samaritano

 

 confcooperative crowdfunding

Confcooperative Piacenza in collaborazione con l’ufficio del Terzo Settore di Emil Banca e la piattaforma Ginger organizza il 3 ottobre al Samaritano – Via Giordani 12 – alle ore 17.30 un incontro dedicato allo strumento del crowdfunding. Vogliamo offrire la possibilità alle tante realtà che operano nel settore sociale, sportivo e culturale l’approfondimento di una modalità di reperire risorse che può essere complementare alla partecipazione di bandi pubblici e/o di soggetti privati.
Abbiamo scelto, dicono gli organizzatori,  di intitolare l’incontro Economia sociale: Comunità – Progetti – Risorse perché crediamo che l’unione di intenti tra le persone spesso possa tradursi in progetti di valore per il territorio, trasformandosi in alcuni casi in imprese che ne moltiplicano la ricaduta e i benefici. Desideriamo essere a fianco delle comunità di persone e ai progetti che hanno a cuore lo sviluppo materiale, relazionale e spirituale della nostra comunità anche attraverso l’approfondimento di modalità con cui recuperare le risorse necessarie per trasformare un progetto in realtà.
Per registrarsi all’incontro, occorre compilare un breve modulo al seguente link: https://forms.gle/mLMfJKxFRYj7KYgk8

Pubblicato il 30 settembre 2024

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Speed date rivolto ai giovani: appuntamento il 9 a telefonini spenti

cellularistop

Appuntamento al buio (soprattutto a telefonini spenti almeno per una sera) per conoscersi, parlarsi e magari fare amicizia. L’invito a partecipare allo speciale speed date è rivolto ai giovani. Viene dalla Fondazione La Ricerca con la “provocazione” di provare a mettersi in gioco. Facile a dirsi, ma sempre meno a farsi. Specie in un primo incontro, specie quando si è cresciuti in una realtà iperconnessa, specie per chi come molti di noi è ormai assuefatto alla “comodità online” di una comunicazione sbrigativa da poter fare anche standosene comodamente chiusi in casa.

Lo speciale speed date music, drink, word – che si svolgerà nella sede di Stradone Farnese 96 la sera di mercoledì 9 ottobre, 20,30-23,30 – si presenta con un gioco di parole nel titolo che suona come un suggerimento: “Escape wor(l)d – Un luogo nascosto dove uscire allo scoperto”. Uscire da quella che oggi va tanto di moda definire la “comfort zone”, è il presupposto di questo speciale meeting rivolto ai giovani e ben si innesta in una “strategia educativa” che La Ricerca applica per aiutare i nostri figli a infrangere le tante paure che rattrappiscono, che tolgono fiducia in se stessi.

Sentendosi chiedere da ragazzi e ragazze in terapia “aiutami a vivere in modo spontaneo, perché io non ne posso più di fare finta, di accontentare gli altri, di non sapere perché faccio quel che faccio”, e alla luce delle problematiche relazionali riscontrate a contatto con tanti giovani e giovanissimi, la psicologa Lucia Catino, responsabile dei Servizi di ascolto e consulenza psicologica della storica Fondazione intitolata a don Giorgio Bosini, ha pensato di forzare le cose mettendo in piedi un’iniziativa dissacrante di tante paure: una sorta di appuntamento al buio tra giovani, uno speed date da cui possano scaturire conoscenze e amicizie in un contesto supportato da educatori e professionisti dell’ascolto. “Un evento – spiega - in cui sperimentare la propria fisicità e l'imbarazzo, in cui l'unico obiettivo è connettersi agli altri attraverso noi stessi. Senza telefoni, senza distrazioni. Noi e il nostro corpo. Uniti a cibo, musica, sperimentazioni, stimoli e persone conosciute e sconosciute”.

Prenotazioni entro il 2 ottobre

Organizzato in collaborazione con il locale Baciccia, l’appuntamento al buio proporrà giochi con l’ausilio di indicazioni, canzoni, bigliettini, suggerimenti di domande che stimolino la conversazione, “perché ogni partecipante avrà una missione: aprirsi e incontrarsi”.
Per info e prenotazioni (preferibilmente entro martedì 2 ottobre): email luciacatino [AT] laricerca [DOT] net; cell. 329.6906204.

Pubblicato il 1° ottobre 2024

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Filippo Trapani, è il nuovo direttore di Malattie infettive

FILIPPO TRAPANI PAOLA BARDASI
Filippo Trapani è il nuovo direttore diMalattie infettive. Classe 1981, il professionista è stato nominato, dopo selezione pubblica, dal direttore generale Paola Bardasi.
“Siamo soddisfatti dell’arrivo in Azienda del dottor Trapani – evidenzia il direttore generalePaola Bardasi – professionista di grande competenza che, siamo certi, porterà il suo contributo alla realtà sanitaria di Piacenza”.
Laureato a Bologna, dove ha conseguito la specializzazione in Malattie infettive, ha iniziato la carriera professionale al Policlinico Sant’Orsola di Bologna e all’Istituto di Montecatone, ospedale di riabilitazione centro di riferimento nazionale di alta specializzazione per la riabilitazione di persone con lesioni midollari e cerebrali acquisite.
“Qui – sottolinea il neo direttore Trapani – ho avuto modo di lavorare fin da subito sul trattamento di pazienti, anche in terapia intensiva, colonizzati da batteri multiresistenti affinando le mie conoscenze sul campo e portando avanti anche l’attività di consulenza al Sant’Orsola per il trattamento di pazienti immunodepressi e con infezioni nosocomiali complesse. Durante la pandemia, per un paio di anni, ho diretto un reparto di 25 posti letto con un’equipe di 10 specialisti, affiancando questa all’attività di reparto con la gestione di pazienti con Hiv complesso, complicanze di epatiti e cirrosi o tubercolosi complicate”.
“Metterò questa esperienza al servizio dell’Azienda di Piacenza raccogliendo l’eredità del dottor Mauro Codeluppi, professionista che stimo e che ha saputo creare un ambiente di lavoro soddisfacente e stimolante per tutto il personale del reparto, condizione fondamentale, a mio parere, per fornire un servizio di alto livello qualitativo ai pazienti. Da qui partirò per portare a compimento gli obiettivi aziendali che mi sono stati dati, a cominciare dall’appropriatezza della terapia antibiotica sia in ambito territoriale sia in ambito ospedaliero, offrendo ampia e piena collaborazione ai medici di famiglia e ai colleghi di altri reparti. Parallelamente porteremo avanti la gestione dei pazienti con Hiv e virus epatitici e saremo particolarmente impegnati nella collaborazione con gli altri professionisti aziendale nella gestione delle complicanze infettive in ambito chirurgico e in terapia intensiva, per garantire appropriatezza delle cure proseguendo il buon lavoro già avviato dal dottor Codeluppi”.
“Il dottor Trapani – aggiunge  in conlcusione il direttore generale Paola Bardasi – sarà impegnato a portare avanti e sviluppare l’importante lavoro svolto dal dottor Codeluppi nell’ambito dell’antimicrobial stewardship, ovvero tutti quegli sforzi coordinati per promuovere l’uso ottimale degli agenti antimicrobici. Questa attività strategica svolta dal reparto di Malattie infettive non si esaurisce in ambito ospedaliero ma va sempre più integrata e connessa anche con i servizi territoriali. L’equipe del dottor Trapani potrà quindi portare una serie di consulenze di alto livello rispetto all’uso appropriato e consapevole degli antibiotici. Inoltre, il nuovo direttore dovrà garantire la proficua collaborazione già in essere con la Regione Emilia-Romagna e dare impulso a quell’attività di ricerca e studio, in particolare in sinergia con l’Università, verso cui l’Azienda si sta orientando negli ultimi anni".
Nella foto, Filippo Trapani con Paola Bardasi.
Pubblicato il 30 settembre 2024

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