Lunedì7 ottobre, alle 18,nuovo appuntamento al PalabancaEventi di via Mazzini: (Sala Panini) a cura della Banca di Piacenza. “Impresa familiare e famiglia imprenditoriale, tra nodi da sciogliere e sfide da cogliere” è il tema economico della conferenza proposta, che ha come sottotitolo “Dalla Pianificazione strategica agli Adeguati Assetti, dalla Finanza d’impresa al Credito bancario, dal Family Constitution al Passaggio generazionale”. Relatori, l’avv. Giuseppe La Scala e il dott. Filippo La Scala, in dialogo con il direttore generale della Banca Angelo Antoniazzi.
«A nostro avviso - spiegano i titolari della società tra avvocati La Scala - ci sono tutti gli elementi sui quali stiamo facendo tanta “evangelizzazione” presso le imprese, perché oramai imprescindibili e improrogabili: dall’adozione degli adeguati assetti (e anche se ne parlano in molti, abbiamo la presunzione che il nostro approccio sia diverso perché molto vicino alle sensibilità degli imprenditori) alla necessaria pianificazione strategica che unisce la famiglia imprenditoriale all’impresa familiare (e viceversa); al tema del credito, strettamente connesso alle nuove linee guida dell’EBA; alla gestione delle dinamiche all’interno della famiglia imprenditoriale ed il loro governo, anche grazie a strumenti e a concetti più innovativi (il Family constitution) fino al passaggio generazionale.
Ingresso con prenotazione (prenotazionieventi [AT] bancadipiacenza [DOT] it; 0523 542441; telefonare nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì, 9-13 / 15-17).
Si potrà vedere un panorama suggestivo dall'alto con l'iniziativa “Aeronautica Militare Balloon Cup” in programma dall'11 al 13 ottobre all'aeroporto di San Damiano nel Comune di San Giorgio Pacentino. Una competizione unica in Europa con mongolfiere italiane e internazionali, a gas e ad aria calda, per promuovere valori, capacità e tradizioni dell’Aeronautica Militare L’iniziativa è corredata da sorvoli di varie tipologie di aerei, velivoli in esposizione, voli vincolati con mongolfiere ad aria calda, attività extra di intrattenimento, tra cui laboratori per i più piccoli, simulatori aerei, villaggio sponsor e selezione di food truck. Un evento legato all’emozione, ecologia, fantasia, storia e cultura del volo in Italia e nel mondo. Aeronautica Militare Balloon Cup nasce anche per le attività di promozione di Valore Paese Italia, con l’occasione unica di promuovere, dal cielo, la bellezza e il fascino del nostro Paese. Una location dagli ampi spazi e servizi: l’Aeroporto Militare di San Damiano, nel comune di San Giorgio Piacentino, dove è stato lanciato dal 2024 il progetto di un interessantissimo flying museum, con esposizione di velivoli storici e illustrazione delle attività di manutenzione aerea.
L'emozione del volo
Mercoledì 2 ottobre, presso l’aula consiliare del Comune di Piacenza, si è svolta la presentazione della competizione aerostatica. L’iniziativa è del Ministero della Difesa, organizzata da Difesa Servizi in collaborazione con l’Aeronautica Militare e l’Aeroclub di Pavullo, gode del supporto tecnico di Aeronord Aerostati. A inaugurare l’evento è stato il saluto del Sindaco di Piacenza, Katia Tarasconi, che ha sottolineato l’importanza di questa manifestazione per il territorio piacentino: “È un privilegio per tutto il territorio piacentino, che oggi ho l’onore di rappresentare, poter ospitare la prima edizione della Balloon Cup. Un evento di grande suggestione che grazie all'organizzazione e alla disponibilità di Aeronautica Militare e Difesa Servizi ci permetterà di scoprire più da vicino l'emozione del volo, le origini storiche della stessa Aeronautica e l'innovazione tecnologica di un mondo affascinante e in costante evoluzione. Un mondo che, prima di ogni altra cosa, è fatto di valori profondi in grado di ispirare soprattutto i più giovani. E c’è di più: un evento come la Balloon Cup, in grado di attrarre pubblico non solo piacentino, rappresenta anche un’opportunità unica per far conoscere le bellezze e le eccellenze del nostro territorio, dal capoluogo alle sue splendide vallate. E sono davvero tante”.
Scoprire le bellezze del nostro Paese
Durante la conferenza, il dottor Luca Andreoli, amministratore delegato di Difesa Servizi, ha evidenziato i valori centrali della manifestazione: “L'Aeronautica Militare Balloon Cup è un evento che racchiude in sé i valori, il brand ed il logo dell'Aeronautica Militare. Abbiamo pensato che il modo migliore per raccontare le esperienze e le emozioni che il volo suscita fin dalla sua nascita fosse attraverso uno strumento che ormai non si usa quasi più, la mongolfiera. Questi aerostati riassumono il concetto di sostenibilità e di 'turismo lento', legati al progetto Valore Paese Italia il cui obiettivo è far riscoprire le bellezze del nostro Paese, valorizzarle ed ammirarle da una prospettiva diversa, dal cielo.” Il generale di squadra aerea Luca Goretti, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, ha poi condiviso la sua visione sull’evento, sottolineando il legame tra la storia dell’aviazione e la comunità, promuovendo il valore educativo dell’iniziativa. Un’iniziativa per “raccontare l’Aeronautica Militare, mostrare una parte del nostro mondo e di quello che facciamo quotidianamente, con orgoglio, al servizio del Paese. Un’occasione inoltre per far avvicinare i giovani, il nostro futuro, al mondo aeronautico. Un evento come la Balloon Cup ci fa ricordare le origini del volo con le mongolfiere e ci proietta nello spazio passando per i velivoli di sesta generazione. Quando ci è stata prospettata questa opportunità dalla società Difesa Servizi, abbiamo messo a disposizione l’aeroporto di Piacenza per questa iniziativa. Piacenza è una sede storica dell’Aeronautica, all’interno della quale stiamo cercando di valorizzare un percorso museale, un Flying Museum, nel quale ripristineremo in condizione volativa velivoli che hanno fatto la storia della Forza Armata, come ad esempio abbiamo già fatto in occasione del nostro Centenario con il G91 PAN, per consentire a tutti gli appassionati di poter vivere immersi nella storia con velivoli ed attività uniche che raccontano il nostro passato , presente e futuro”. La dott.ssa Alberoni, sindaco di San Giorgio Piacentino, comune dove si trova l'aeroporto militare di San Damiano, ha dichiarato: "L'intera comunità di San Giorgio è orgogliosa ed entusiasta di ospitare questo prestigioso evento: siamo certi che sara' un'occasione straordinaria per far conoscere ancora meglio il nostro splendido territorio".
Come partecipare
Per vivere le esperienze uniche della Balloon Cup, è necessario prenotarsi sul sito ufficiale www.ballooncup.it. L’ingresso e il parcheggio sono gratuiti.
Nella foto di Del Papa la presentazione dell'iniziativa.
Per le neomamme e le donne in attesa torna a partire da martedì 15 ottobre, dalle 10 alle 12, l'appuntamento periodico gratuito “Mamme in cerchio” al centro di aggregazione comunale Spazio4.0 di Via Millo 4, a Piacenza, a cura della doula Irene Iozza di Doula Emilia-Romagna. Gli incontri sono gratuiti e pensati apposta per mamme in attesa o con bimbi da 0 a 1 anno: offrono uno spazio sicuro di condivisione a chi si sente sola perchè lontana dal proprio luogo di origine, a chi non ha nessuno con cui condividere l'esperienza di maternità, o anche solo a chi desidera fare un'esperienza di crescita personale e scambiare suggerimenti e idee con altre mamme.
La Doula
La Iozza commenta come “mettersi in relazione con altre mamme potenzia la fiducia in se stesse e il senso di autostima” e ci spiega chi è la doula e di cosa si occupa: “La doula è una figura professionale non sanitaria di accompagnamento alla maternità: il suo compito è quello di offrire vicinanza e supporto su misura alla donna, già a partire dalla gravidanza, fino al primo anno di vita del bambino. Aiuta la donna ad adattarsi al ruolo di madre e la sostiene nell'accudimento del suo bambino, per facilitare l'esperienza della maternità e valorizzare la madre nelle sue competenze genitoriali. Il suo è un supporto pratico, oltre che emotivo: svolge anche piccole faccende domestiche, aiuta con i fratellini e le sorelline, promuove il “bonding” mamma-bambino e sta accanto alla mamma in questa fase della vita caratterizzata da stanchezza e isolamento. Non solo, orienta la mamma nelle sue scelte, dando spiegazioni e chiarimenti qualora sia richiesto, ad esempio informazioni riguardo il parto, l'allattamento, o le varie pratiche di accudimento del neonato, orientando sui servizi del territorio dedicati alle donne, alle famiglie e all'infanzia.” Irene Iozza è doula e peer counselor in allattamento materno, formata alla Libera Scuola della Doula, Centro di Formazione e Approfondimento per Figure Accompagnatorie alla Maternità di Modena. Siciliana d'origine, vive a Piacenza da quasi vent'anni: cofondatrice dell’associazione olistica Ciarauli, a oggi ha assistito mamme e organizzato gruppi di supporto per mamme come doula volontaria a Piacenza e a Modena, e dal 2022 conduce gli incontri “Mamme in cerchio” a Spazio4.0.
Come partecipare
Gli incontri da lei condotti, “Mamme in cerchio”, proseguiranno poi ogni primo e terzo martedì del mese, sempre dalle 10 alle 12 a Spazio4.0. La partecipazione è libera e gratuita. Per info e partecipazione: Irene 333 8290792 (WhatsApp) – IG: @doula_emilia_romagna
Ci sono prima di tutto tre storie, dentro le tesi di laurea che hanno vinto tre diverse borse di studio, nella Facoltà di Scienze Agrarie, alimentari e ambientali, Sede di Piacenza-Cremona dell’Università Cattolica. Sono tre storie intrise di passione per le scienze agrarie, e di talento, ben miscelato con impegno e dedizione. Come quelli che ha profuso Marta Bisaschi, vincitrice del Premio di laurea Commendator Piero Rebecchi grazie alla sua tesi “Quantification and Philogenetic Classification of Aerobic Spore Former Bacteria before and after Milking Time Hygiene Interventions”, il cui relatore è il Pier Sandro Cocconcelli.
«Ho studiato i metodi di riduzione della carica microbica nella filiera lattiero-casearia» spiega Marta Bisaschi, laureata con 110 e lode nella magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari. «Riducendo le spore, che sono forme di resistenza del microrganismo termoresistenti alla pastorizzazione, si garantisce una produzione di latte fresco ricco di vitamine e di minerali, sicuro per la salute dei consumatori e con migliori caratteristiche nutrizionali». Undici mesi fa, Marta era già stata insignita del Premio Agostino Gemelli, dedicato ai migliori laureati dell’Università Cattolica. Degli anni trascorsi all’Università Cattolica vuole sottolineare «le attività di laboratorio e di ricerca e l’esperienza all’estero, all’Università Boden Kulture di Vienna, che ho potuto vivere grazie al professor Cocconcelli. Ha arricchito moltissimo il mio percorso». A lei va il premio di laurea, pari a 2.500 euro, istituito con il contributo della famiglia Rebecchi, in particolare di Maria Teresa Fontana, e del Lions Club Rivalta, Valli Trebbia e Luretta.
Leonardo d’Intino, laureato in Agricoltura sostenibile e di precisione con 110 e lode, ha vinto il premio di laurea Aurelia Gasparini, istituito grazie al contributo della professoressa Gasparini, grazie alla sua tesi “Change in aroma composition during the shelf-life of Malvasia di Candia aromatica wines: effect of temperature and storage times”, relatore Mario Gabrielli. «L’Università Cattolica è il luogo dove sono riuscito a coltivare la mia passione. Mi piaceva molto la viticoltura, più che l’enologia. Ho concluso i miei studi diventando un enologo, più che un viticolo. Ringrazio questa università perché mi ha permesso di incontrare persone che non mi hanno mai messo i bastoni tra le ruote. Mi hanno sempre spinto ad andare oltre, contribuendo così ad aumentare la mia passione per queste materie». Leonardo è stato premiato con il rimborso delle tasse di iscrizione del primo e del secondo anno della laurea magistrale, fino a 10mila euro.
Serena Zottola, invece, ha vinto la borsa di studio in memoria di Fausto Zermani, istituita con il contributo del Consorzio di Bonifica di Piacenza. «L’idea che ha guidato la mia scelta di questo percorso di laurea magistrale, e in particolare il mio interesse per l’agrivoltaico, è dettata dall’interesse per l’unione di un mondo tradizionale, quello agricolo, e di uno più tecnologico, ossia la produzione di energia a partire da fonti rinnovabili». Serena si è laureata in Agricoltura sostenibile e di precisione con 110 e lode. La sua tesi, “Ecofisiologia della produzione della patata e del pomodoro in ambiente agrivoltaico”, il cui relatore è Stefano Amaducci, le è valsa il premio di laurea pari a 1.604 euro, che ha concluso la bella cerimonia con la presenza di Marco Trevisan, preside della Facoltà di Scienze Agrarie, alimentari e ambientali, e di Angelo Manfredini, direttore della Sede di Piacenza-Cremona dell’Università Cattolica.
Nella foto, I tre studenti premiati con i tre rispettivi relatori, il preside Marco Trevisan e Angelo Manfredini, direttore della Sede di Piacenza-Cremona.
Quasi un milione mezzo di tifosi sulle strade nei tre giorni di corsa, un indotto economico sul territorio di 124,3 milioni di euro, con una ricaduta di 24 euro per ogni euro investito dalla Regione: 5,1 milioni con un contributo della Città Metropolitana di Bologna, i Comuni di Rimini, Cesenatico e Piacenza. È l’Effetto Tour de France sull’Emilia-Romagna, certificato da una ricerca realizzata dallo Studio SG Plus in collaborazione con l’Università degli Studi di Parma e che è stata presentata oggi al Grand Hotel di Rimini. Un appuntamento voluto dalla Regione per fare il punto sul turismo sportivo in Emilia-Romagna con amministratori ed esperti partendo da un evento come la Grande Boucle. Coordinati dal capo della segreteria politica della Presidenza della Regione Giammaria Manghi, i lavori sono stati aperti dalla Presidente facente funzioni Irene Priolo e dal sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad. Tra gli interventi anche quello del presidente di Apt Davide Cassani. “Quest’anno il Tour de France, la terza manifestazione sportiva più seguita al mondo, ha preso il via per la prima volta nella sua storia dall’Italia. E l’Emilia-Romagna è stata protagonista – ha sottolineato la presidente Priolo -, coronando con un evento senza precedenti l’impegno a rendere la nostra Regione la vera Sport Valley italiana. Questi numeri certificano come la partenza del Tour sia stata un’occasione di visibilità e di promozione eccezionale per tutte le eccellenze del nostro territorio, che hanno fatto il giro del mondo: quando abbiamo iniziato a lavorare per portare la Grand Depart in Italia sembrava molto difficile riuscirci, oggi possiamo dire di avere centrato in pieno l’obiettivo”.
L’IMPATTO ECONOMICO IMMEDIATO
Più di 1,4 milioni di persone hanno seguito in presenza le tre tappe dal 29 giugno al 1^ luglio tra Rimini, Cesenatico, Bologna e Piacenza. Di questi, quasi il 95% sono italiani (oltre il 31% da fuori regione) e il 5% stranieri (con un 1% da Usa e Canada), per un valore complessivo di 56,5 milioni di euro, considerando la spese per l’ospitalità, cui vanno aggiunte quelle extra (attività di tipo ricreativo, trasporti e altro) per 42 milioni di euro. Secondo un’indagine che ha coinvolto i principali tour operator e bikehotel dell’Emilia-Romagna, si è trattato per il 30% di nuovi clienti che hanno partecipato a più tappe e che per il 60% hanno soggiornato esclusivamente in Emilia-Romagna. Importanti anche i numeri della macchina organizzativa: oltre 4mila persone, considerando i 176 ciclisti in gara, uno staff di 840 persone a supporto degli atleti, 1.991 persone di Aso, l'ente organizzatore del Tour, oltre mille persone tra giornalisti, Forze dell’Ordine e personale per garantire il corretto svolgimento della manifestazione. Il tutto per un indotto sul territorio di 4,3 milioni di euro. Il valore economico immediato generato dalla partenza del Tour de France considera anche gli investimenti sostenuti dagli Enti locali per l’adeguamento infrastrutturale e per le attività di comunicazione e di promozione pari a 1,5 milioni di euro. Infine, è stato calcolato anche il gettito fiscale generato dall’evento (Iva e imposta di soggiorno): 20 milioni di euro.
LA RICADUTA NEL TEMPO
Altissima l’audience televisiva con 150 milioni di spettatori in Europa per 185 milioni di ore viste in diretta per “Le Grand Départ”, a cui si è aggiunta un’analoga visibilità sui social: 13,7 milioni di fan, 1,5 milioni di impressions e 14 milioni di interazioni durante le tappe italiane. Un’esposizione mediatica in grado di generare un valore differito nel tempo, che la ricerca ha stimato in via prudenziale, sulla base di statistiche esistenti in letteratura e di ricerche analoghe, in 124 milioni di euro per quanto riguarda gli effetti della visibilità televisiva (l’8% degli italiani e il 4% degli stranieri che hanno visto il Tour visiteranno l’Emilia-Romagna) e in 31,7 milioni di euro considerando la visibilità social (1,75% degli italiani e 0,75% degli stranieri). Cifre a cui vanno aggiunti i 20,5 milioni derivanti dall’attrattività dell’evento in sé, considerando una rilevazione sulla base di questionari dalla quale risulta che il 15,6% degli spettatori italiani e il 46,6% di quelli stranieri hanno dichiarato una propensione molto forte a tornare in Emilia-Romagna. Può infine essere calcolato in 0,6 milioni l’indotto differito nel tempo derivante dagli eventi collaterali al Tour, mantenendo le medesime percentuali dei questionari, con il 15,6% degli italiani e il 46,6% degli stranieri che ritorneranno in regione.
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