È in programma l’evento conclusivo del primo anno del progetto “No al Cyberbullismo” richiesto e realizzato dai ragazzi della consulta degli studenti della città di Piacenza (due alunni eletti per ogni istituto di istruzione secondaria superiore). Tale evento si svolgerà il giorno 11 maggio alle ore 14.30 nell’ aula magna ISII Marconi in via IV Novembre, Piacenza. Si tratta di un’iniziativa che è nata per promuovere la conoscenza del fenomeno, permettendo un modello di società inclusiva che vive il rispetto come risorsa. Si è lavorato sul concetto di educazione tra pari per puntare al rafforzamento dell’intera società: formati e formatori.
Il mese di Aprile al Castello di Bardi (PR) è ricchissimo di eventi, manifestazioni e visite guidate dedicate a tutta la famiglia.
Martedì 24 aprile, alle ore 20, torna un imperdibile appuntamento per gli amanti del brivido e dell’adrenalina: la notte horror dal titolo Resident Evil 1969! Un gioco di ruolo che prende spunto da un racconto del terrore e che calerà i partecipanti in un clima di brivido, ansia, paura, ma al tempo stesso coraggio e intraprendenza tra gli antri nascosti e lungo i bui corridoi della fortezza che domina la Valceno. 1969 è la data in cui si svolgerà la serata: sono gli anni della rivoluzione sociale, culturale e tecnologica, in cui il mondo intero è in corsa sfrenata verso il futuro. Per informazioni: Diaspro Rosso Coop. Soc. ONLUS - Piazza Castello 1, Bardi (PR) - info [AT] castellodibardi [DOT] info – www.castellodibardi.info
Mercoledì 25 aprile sarà invece dedicata ai nostri piccoli amici, che potranno prender parte a un’intera giornata di animazione con la Bardi-Fantastica. Protagonista assoluto sarà Harry Potter, il famoso maghetto-prodigio! L’attività prenderà il via alle ore 10-10.30, quando i partecipanti saranno accolti dal Cappello Parlante e divisi nelle Quattro Case: Grifondoro, Serpeverde, Tassorosso e Corvonero. Ciascuna di esse sarà rappresentata da figuranti che vestiranno i panni degli insegnanti più conosciuti: Minerva McGranitt, Severus Piton, Albus Silente, Remus John Lupin e molti altri ancora. Tutti i piccoli partecipanti saranno vestiti da maghi con bacchette magiche e sarà assegnato un ruolo. Le Quattro Case dovranno affrontare le lezioni della giornata, alternandosi in laboratori di pozioni, bacchette e incantesimi, lezioni di erbologia, studio teorico del gioco del Quidditch, momenti di esplorazione e protezione dei confini del Regno di Hogwarts. Sarà quindi la volta del Torneo di Maghi e di quello di Quidditch, il gioco più famoso e divertente della Saga. Nel pomeriggio i piccoli Maghi dovranno andare alla ricerca del Mago Remus John Lupin, per poter apprendere i potenti incantesimi di difesa contro le Arti Oscure, l’unico modo per affrontare i terribili Mangiamorte e i Dissennatori, ormai radunati alle porte dei confini di Hogwarts.
Si ricorda che nel mese di aprile il Castello di Bardi seguirà i seguenti orari di apertura: feriali 14-17; sabato e festivi 10-19.
“Pordenone -Tiziano: un duello a colpi di pennello”èil titolo dell’interessante conferenza tenuta nei giorni scorsi all’Associazione Amici dell’Arte davanti ad un numeroso pubblico dal prof. Alessandro Malinverni, storico dell’arte, Conservatore del Museo Gazzola e della Pinacoteca Stuard di Parma. Programmata nell’ambito degli eventi collaterali alla “Salita al Pordenone”- il grande evento culturale donato al territorio dalla Banca di Piacenza attraverso la riapertura ed il restauro del “Camminamento degli artisti”nella basilica di S. Maria di Campagna - la conferenza èstata introdotta dal Presidente degli Amici dell’Arte, avv. Franca Franchi, e dal Condirettore generale del popolare Istituto di credito piacentino, dott. Pietro Coppelli. Partendo dalla monumentale opera scritta nel XVI secolo da Giorgio Vasari, intitolata “Le vite de’piùeccellenti pittori, scultori, e architetti”, in cui sono contenute anche le biografie del Pordenone e di Tiziano, il prof. Malinverni ha analizzato la rivalitàtra questi due grandi artisti rinascimentali, che ebbe formalmente inizio nel 1528 quando entrambi vennero chiamati per ideare una pala d’altare per la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo di Venezia. La realizzazione di quell’opera fu affidata a Tiziano e il Pordenone, che sentiva forse piùdel suo rivale quel forte dualismo artistico, verso il 1530 decise di lasciare la laguna per trasferirsi proprio nel piacentino. Nel nostro territorio, come noto e come recentemente riportato sotto i riflettori dalla Banca di Piacenza grazie alle 54 iniziative collaterali legate alla “Salita al Pordenone”, il grande artista friulano operònel piacentino, prima a Cortemaggiore e successivamente a Piacenza, nella basilica di S. Maria di Campagna dove realizzògli straordinari affreschi della cupola, in seguito completati dal Sojaro. La rivalitàtra il Pordenone e Tiziano ècontinuata anche negli anni successivi, nonostante i due artisti abbiano intrapreso percorsi culturali decisamente diversi. Giovanni Antonio de’Sacchis, che in gioventùaveva tratto ispirazione dalle opere di Raffaello e Michelangelo ammirate (forse) a Roma, si dedicò principalmente all’arte sacra nella scia del manierismo, mentre Tiziano, che si distinse anche nella ritrattistica, si segnalòper una pittura piùsfarzosa e magniloquente ottenendo, non a caso, anche commissioni papali. Il prof. Malinverni ha concluso la sua apprezzata e interessante conferenza ricordando come il vero oggetto del contendere tra il Pordenone e Tiziano, “cioèla grande pala d’altare per la chiesa veneziana dei Santi Giovanni e Paolo, sia purtroppo andata distrutta in un incendio. Di quest’opera, oggi, rimane soltanto una copia realizzata nel Seicento”.
Il 28 aprile è la giornata designata per il Monterosso Val d'Arda Festival, che continuerà anche il giorno successivo per un weekend immersi nella storia del borgo arquatese alla scoperta della sua tipicità enologica. Gli eventi saranno numerosi e non sono limitati all'ultimo fine settimana del mese: inizieranno appunto con largo anticipo e il primo sarà già sabato 14 Aprile. Presso “AGRIBAR – buono e veloce” di S.Michele Campagna, nei pressi del Fidenza Village, si svolgerà un apericena con assaggi di cantine produttrici e sarà un modo per avvicinare il pubblico e far avere un primo assaggio della manifestazione. Il percorso di avvicinamento continuerà il sabato 21, in cui si farà il vero e proprio ingresso nella cittadina medioevale. Presso il Palazzo del Podestà si terrà il convegno “VINO PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO”e la conferenza stampa di presentazione. Interverranno il sindaco, Ivano Rocchetta, Giorgio Zinno, coordinatore del Master Comet presso l'Università di Parma e Giuseppe Sidoli, presidente del Consorzio Vini Piacenza. Sarà presente anche Gabriele Righi, dirigente del comune di Parma, che esporrà il progetto “Parma Città Creativa dell'Unesco per la gastronomia. Durante il Festival, il sabato 28, presso la Galleria d'arte Transivisionismo di via Sforza Caolzio, si svolgerà una degustazione di eccellenze passite piacentine vendemmia 2007. A guidare l'assaggio sarà il sommelier Luca Bersani e l'introduzione sarà gestita dal collega Matteo Cordani insieme al Fiduciario Slow Food di Piacenza Fernando Tribi. La domenica, inoltre, sarà allestito uno spazio bimbi in cui il servizio Tagesmutter della Cooperativa L'Arco insegnerà ai più piccoli come i tappi di sughero possano essere una fonte di gioco molto versatile. Il tutto sarà accompagnato da stand gastronomici, dai percorsi “trekking del vino” e da mostre sul territorio e la sua cultura della vite, con anche artisti come la pittrice enologica Maurizia Gentili.
Piùdi 11.000 nomi di persone, 2.862 luoghi e 273 autori. Sono i numeri che sintetizzano “Trent’anni di BANCAflash (1987-2016)”, prezioso volume che - grazie al meticoloso e attento lavoro svolto dalla prof. Luisella Peirano - si configura come una vera e propria summa dei primi 167 numeri del periodico d’informazione della Banca di Piacenza. Il volume - che oltre all’indice degli autori, dei nomi di persone e dei luoghi di trent’anni di BANCAflash, contiene anche l’indice dei nomi di persone di “Vent’anni di bilanci della Banca di Piacenza (1988-2007)”- èstato presentato ieri sera a Palazzo Galli dall’avv. Corrado Sforza Fogliani, Presidente del Comitato esecutivo del popolare Istituto di credito piacentino nonchéDirettore responsabile di BANCAflash, dalla prof. Luisella Peirano, curatrice dell’opera sotto la supervisione di Danilo Pautasso, e dal giornalista Robert Gionelli. “BANCAflash - ha detto l’avv. Sforza Fogliani durante il suo intervento - ènato piùdi trent’anni fa come foglio informativo a quattro pagine destinato ai soci della nostra Banca, ed ècostantemente cresciuto nel tempo, nei contenuti e negli argomenti trattati, fino a diventare un periodico a 36 pagine diffuso ad ogni numero in oltre 25.000 copie, tanto da risultare il periodico a piùalta tiratura della nostra provincia. E’cresciuto non solo perchédal 1987 sono continuamente aumentati i nostri soci, ma anche perchéha saputo dare spazio alle ricerche e ai contributi di apprezzati studiosi e giornalisti piacentini su argomenti che riguardano la storia, l’arte, la cultura il dialetto e le tradizioni popolari del nostro territorio. Grazie al lungo e meticoloso lavoro svolto dalla prof. Luisella Peirano con la collaborazione di Danilo Pautasso, tutti questi originali contributi e tutte le notizie offerte ai lettori in sei lustri di BANCAflash sono ora a disposizione di studiosi e ricercatori”. La prof. Peirano, nel corso del suo intervento, ha voluto sottolineare “l’importante funzione storico-culturale svolta da BANCAflash, un periodico che, oltre ad informare i lettori in modo preciso e puntuale sui prodotti e sui servizi offerti dall’Istituto di credito di via Mazzini, ha sempre dato conto anche di tutti i restauri, di tutti gli interventi di sostegno e delle tante iniziative artistiche e culturali promosse a favore del territorio. Credo che nessun altra realtàabbia sostenuto la crescita culturale del nostro territorio come la Banca di Piacenza che, nel corso degli anni, ha dato vita ad un autentico rinascimento culturale a cui contribuisce anche BANCAflash”. Gionelli ha spostato l’accento sulla “funzione giornalistica del periodico diretto da Sforza, che in piùoccasioni ha pubblicato importanti notizie che non hanno trovato spazio sugli altri organi d’informazione locale”. Gionelli ha voluto ricordare anche alcune rubriche di BANCAflash, “come Tal digh in piasintein, curata per tanti anni da Giulio Cattivelli, l’Osservatorio del dialetto piacentino, a cui collabora da tempo Cesare Zilocchi, il Glossario dei termini finanziari e Ricci Oddi. Opere in cantina”. Dopo l’intervento di un ospite tra il pubblico - che ha elogiato BANCAflash per la sua capacitàdi configurarsi come un valido strumento di “cultura del risparmio”- l’avv. Sforza Fogliani ha ricordato quando, nel 1986, insieme al Consigliere Pantaleoni, andòa proporre all’allora Presidente della Banca, avv. Francesco Battaglia, l’idea di pubblicare BANCAflash. “Battaglia non era troppo convinto - ha detto Sforza Fogliani - ma cambiòidea quando gli dissi che il periodico ci avrebbe fatto risparmiare le spese per spedire a tutti i soci i risultati del bilancio che avremmo potuto pubblicare sul notiziario. Cosìla nostra Banca fu tra le prime in Italia a dotarsi di un proprio strumento informativo.
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