Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Notizie Varie

Notizie Varie

Gli antifonari di Santa Maria di Campagna

spiegazione mostra bonfanti 2

«Piacenza si sta svegliando da un sonno secolare. La nostra città ha ricchezze incredibili che solitamente tiene ben nascoste. Ultimamente sono tante le iniziative che fanno scoprire al pubblico le meravigliose pagine della nostra storia, di periodi nei quali c’era il culto del bello. E di questo dobbiamo ringraziare la Banca di Piacenza». Così si è espresso monsignor Domenico Ponzini, direttore emerito dell’Ufficio beni culturali della Diocesi, nel corso dell’inaugurazione della mostra di alcuni esemplari di antifonari e graduali di Santa Maria di Campagna nel refettorio del Convento dei frati minori (aperta come evento collaterale alla Salita al Pordenone), cui è seguita una conferenza tematica che ha approfondito dal punto di vista scientifico il valore e l’importanza di queste imponenti opere librarie, da pochissimi conosciute e mai studiate.

«Chi avrebbe mai pensato - ha proseguito mons. Ponzini - che Santa Maria di Campagna custodisse questi splendidi unicum che rappresentano solo una parte di un tesoro tutto da scoprire che dormiva nella polvere. Grazie alla Banca, dunque, che lo ha risvegliato: codici di questa grandezza e con illustrazioni di tal fatta è difficile trovarli». Nessuno si era accorto di questo tesoro, le cui parti illustrate «contengono un messaggio di spiritualità, tipica dei frati francescani, e gioia interiore». Quella spiritualità «trasmessa nel 1800 da padre Davide da Bergamo nelle sue pastorali, molto seguite dai fedeli in Santa Maria di Campagna». Mons. Ponzini ha concluso esprimendo ancora riconoscenza alla Banca per aver dato l’occasione ai piacentini di scoprire non solo l’arte ma lo spirito dell’arte. «La cultura piacentina, da cui ci siamo sradicati, ha una marcia in più, rappresentata dal genio che ha avuto modo di esprimersi dal XVII al XIX secolo. Il contenuto degli antifonari è un aiuto alle persone perché si elevino, culturalmente ma anche civilmente. La strada per riconciliare soprattutto i nostri giovani alla cultura è stata tracciata dalla Banca di Piacenza, che va incoraggiata a continuare questo servizio che offre alla città».
«Siamo noi che ringraziamo lei - ha detto il presidente del Comitato esecutivo dell’Istituto di credito di via Mazzini Corrado Sforza Fogliani -. Se la Banca in due decenni ha finanziato quasi 300 restauri religiosi, lo si deve alla sempre preziosa collaborazione di monsignor Ponzini, oltre che dei singoli parroci. Siamo quindi noi che siamo grati a lui: se è vero che Piacenza si contraddistingue perché ha una banca che in quanto locale sente il dovere di essere vicina al territorio, è altrettanto vero che in poche città i Beni culturali della Diocesi sono stati gestiti con così tanta competenza e amore per il territorio stesso da parte di mons. Ponzini».
«Oggi - ha concluso Sforza - diamo solo un’idea con alcuni esemplari di quello che è il patrimonio librario del convento di Santa Maria di Campagna. In accordo con padre Secondo Ballati restaureremo questi codici con i quali allestiremo una mostra più completa e rappresentativa».
L’inaugurazione era stata aperta dal saluto del presidente del Cda della Banca di Piacenza Giuseppe Nenna e dall’intervento di Laura Bonfanti, curatrice della mostra, che ha spiegato le caratteristiche degli antifonari e dei graduali esposti (libri che contengono le parti cantate della liturgia): «Come periodo si collocano tra il 1600 e il 1800. I volumi più antichi sono su pergamena, i più recenti su carta. La maggior parte ha una coperta in pelle con fregi di ottone. Preziose le decorazioni a mano che li adornano: eleganti capolettera e raffinate miniature dai colori vivaci, alcune realizzate utilizzando foglie d’oro. Utilizzati fino a 100 anni fa all’interno del coro, venivano posizionati su un leggio (badalone). Sono grandi perché così tutti i coristi potevano leggere senza difficoltà. Altra particolarità, gli antifonari esposti sono tutti datati e firmati, cosa rara per questo tipo di testimonianza storico-religiosa».

Pubblicato il 28 maggio 2018

Ascolta l'audio

Le Domeniche in Villa a Castelnuovo Fogliani

castello castelnuovo fogliani castelli ducato pc

La Villa di Castelnuovo Fogliani apre le sue porte al pubblico.
Per ammirare un'area immersa nel verde dove il tempo sembra essersi fermato parte la manifestazione “Domeniche in Villa a Castelnuovo Fogliani”: 6 appuntamenti, dal 10 giugno al 23 settembre, per riscoprire i luoghi e la storia di una Villa che ha attraversato i secoli e ha mantenuto immutati fascino e eleganza.
La visita guidata avrà una durata di circa 90 minuti e i visitatori saranno accompagnati dalla guida specialistica di Alessandro Malinverni e Carlo Mambriani.
Durante le domeniche di apertura sarà possibile accedere liberamente allo splendido giardino all’italiana d’impronta di Luigi Vanvitelli, con un’estensione complessiva di 990 mq e godere appieno degli spazi esterni. La proprietà, oltre alla Villa, comprende anche altri edifici e attrazioni: una chiesa, una serra, un laghetto di circa 4.600 mq immerso nel verde del parco e numerosi cortili interni.
 Calendario:
Domenica 10, 17 e 14 giugno 2018 ore 15.30 e 17.00
Domenica 15 luglio ore 15.30 e 17.00
Domenica 9 e 23 settembre  ore 15.30 e 17.00
È possibile seguire gli aggiornamenti sulle visite sul profilo Instagram ufficiale @castelnuovofogliani.

Pubblicato il 25 maggio 2018

Ascolta l'audio

Lo sbarco in Lombardia

sbarco

74 anni, tanti sono passati dallo Sbarco in Normandia, il famoso D-Day su cui tanta letteratura e tanto cinema è stato scritto e sceneggiato. Anche Piacenza a suo modo ricorda questo avvenimento grazie al dott. Carlo Mistraletti che da 10 anni il 6 giugno alle 18 attraversa il Po per uno “Sbarco in Lombardia” che unisce l’innegabile sfida sportiva, il ricordo di un evento che ha cambiato la Storia con la S maiuscola e il messaggio ecologico, affinché il fiume possa tornare ad essere “balneabile e godibile”.
“In passato l’assessore Polledri mi dissuase dal tentativo di attraversamento – scherza il medico piacentino -, ma non è vero, ci sono cose molto più pericolose. L’iniziativa nacque nel 2009 quando partimmo dagli impianti della Vittorino da Feltre: i primi due anni l’attraversamento è stato fatto in barca, poi d’istinto io e Eugenio Fava, che mi accompagnò, decidemmo di buttarci dalla barca e dal terzo anno la manifestazione si svolge a nuoto”.
Il percorso è molto semplice, dalla riva destra all’altezza del ponte stradale si raggiunge la riva sinistra all’altezza della capanna “Meraviglia”, “che – spiega Mistraletti - prende il nome da Giorgio Donelli soprannominato Meraviglia”, con la complicità di numerosi mezzi da sbarco a remi.
“Sbarchiamo in Lombardia – continua Mistraletti - per far capire che il Po dev’essere preservato: sarebbe una perfetta oasi naturale. Abbiamo sempre paragonato i fiumi alle arterie, invece è proprio un corpo vero e proprio, che scorre da tanto tempo ma rimane sempre se stesso, ha un suo metabolismo. Quando Bertolaso, negli scorsi anni alla Protezione civile, promise di rendere balneabile il Tevere, proposi un gemellaggio Po – Tevere”.
Attualmente i sicuri partenti oltre a Mistraletti sono Francesco Molina e Marco Zampini. La manifestazione è dedicata quest’anno al ricordo di Pietro Bassi, Camilian Demetrescu e Sandro Pasquali in quanto “memorabili conservatori delle nostre acque”.

                                                                                             Emanuele Maffi

Pubblicato il 25 maggio 2018

Ascolta l'audio

Orsanti e briganti per un viaggio nelle colline dell'Alta Val d'Arda

vigelno

Il 2 giugno, per l'ottavo anno consecutivo, torna la Notte dei Briganti, la manifestazione che si svolge nei boschi tra Vigoleno e Vernasca, per 8 Km di sentiero da percorrere al chiaro di luna.
Come ogni anno saranno presenti stand gastronomici lungo il percorso e alla fine, nella piazza di Vernasca , e i concerti inizieranno alle 19,30 per continuare fino a notte grazie alla “Notte bianca dei Briganti”. Ma non tutti gli eventi sono in tarda serata e per chi vuole avere un'alternativa meno nottambula ma comunque intrigante può essere interessante il Museo degli Orsanti.
In esso, originario di Compiano ma oggi spostato a Vigoleno, sono raccolte testimonianze degli Orsanti: uomini di spettacolo, ammaestratori di animali, che con le loro esibizioni allietavano in tempi non troppo remoti i paesi degli Appennini emiliani. Al di là della musica e degli spettacoli circensi e di giocoleria il pezzo forte erano gli spettacoli con gli animali, in particolare l'orso che ammaestrato, era spinto a fare acrobazie o usate per inscenare lotte con il domatore.
Nel museo si respira un'aria onirica: grandi orsi di cartapesta, insoliti oggetti musicali, stampe dell'epoca e altre testimonianze di una cultura artistica nostrana troppo spesso dimenticata. L'occasione per scoprirla è a portata di mano...
Orari: sabato 14.30-18
Costi: intero 4€, ridotto 3€

Pubblicato il 25 maggio 2018

Ascolta l'audio

Acer: festa del vicino in via Martiri della Resistenza

acer

Sabato 26 maggio a partire dalle 19, nel cortile della chiesa di San Giuseppe, in via Martiri della Resistenza, Acer organizza per gli inquilini delle case popolari ma non solo, la Festa del Vicino 2018, in collaborazione con la parrocchia e la Misericordia.
La serata, completamente gratuita, prevede una cena a base di torte salate, la pizza e la focaccia offerta da Pizza Più e le crostate preparate dalle fedeli parrocchiane di don Stefano Segalini. Ad allietare la serata, la musica di Viviana Gallo.
Per l’occasione, la Misericordia offre il servizio di trasporto per quegli inquilini che non sono in grado di raggiungere da soli la festa. Dalla Festa del Vicino 2018 ci si possono aspettare “Solo cose belle”, così come dice il titolo della manifestazione, nato proprio dalle parole di don Stefano Segalini durante gli incontri di organizzazione della serata.
E come è scritto sulle duecento magliette che saranno donate ai partecipanti da Acer. In primo piano, lo slogan della campagna pubblicitaria realizzata per la mediazione sociale, contro i comportamenti incivili che causano il degrado dei beni comuni: «Non esACERiamo».

Pubblicato il 25 maggio 2018

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente