538ª edizione della Fiera di San Giuseppe dal 15 al 19 marzo a Cortemaggiore.
Alle ore 20.45 di giovedì 15 marzo appuntamento in biblioteca comunale con la proiezione di foto storiche dall’Archivio comunale, a cura del gruppo Amarcord Magiostrino. Venerdì 16 alle ore 10.30 convegno aperto al pubblico “La natura nutre il futuro” al Teatro “E. Duse”; alle ore 20 premiazione del concorso "Re del Grana" nel refettorio del convento dei francescani. Sabato 17 nella sala riunioni della Banca di Piacenza alle ore 10 apertura della mostra d’arte collettiva “Corte in fiera” e della “Grande mostra di modellini” di auto, moto e mezzi militari del collezionista Giuseppe Elio Poletti; alle ore 11 “esposizione d’Arte fatta con il Cuore” con il laboratorio l’Artistificio; alle ore 16.30 sfilata del gruppo bandistico "La Magiostrina", alle 20.30 sfilata dei trattori d'epoca e alle ore 21 in piazza Patrioti sfilata "Moda in Corte".
Domenica 18 è il giorno della Fiera con le bancarelle e l'esposizione dei mezzi agricoli nelle vie del centro e numerosi eventi collaterali. Nel convento dei Frati sono in programma "Famiglie in festa", con numerose iniziative per i più piccoli, e la 3ª edizione della mostra enogastronomica "Corte Food".
Lunedì 19 la kermesse chiude alle ore 17.30 nella sala Consiliare del Municipio con la premiazione del concorso “Le vetrine di Corte” dal tema “Vecchi ricordi della Fiera”.
Nuovo appuntamento con “Una montagna di imprese”, iniziativa ideata da Confcooperative per valorizzare e promuovere il territorio appenninico attraverso l’innovazione e le creazione di nuova imprenditorialità. Dopo la tappa di Bobbio, a cui hanno partecipato anche gli studenti del Tramello, venerdì 16 marzo si replica a Ferriere, nella struttura dello Sport Camp. Giornata intensissima: si parte alle 10.30 con il saluto del sindaco Giovanni Malchiodi, quindi il programma prevede la presentazione dei risultati ottenuti nell’appuntamento di Bobbio. Successivamente Giorgio Copelli, primo cittadino di Pontedellolio, illustrerà il documento di programmazione della Provincia relativamente alle aree interne, quindi sarà presentato il bando “Creare opportunità per vivere il bosco” a cura del Gal del Ducato. Dopo gli interventi dei partecipanti la giornata proseguirà alle 13 con il light lunch offerto dal Ferriere Sport Camp, mentre nel pomeriggio si svolgeranno i gruppi di lavoro tematici per lo sviluppo delle idee progettuali, coordinati dall’Università Cattolica, da Open Fields come consulenti del Gal del Ducato e da Confcooperative.
Refettorio del Convento dei frati minori di Santa Maria di Campagna al completo per "Curiosità su Santa Maria di Campagna", secondo appuntamento del ciclo di incontri collaterali alla Salita al Pordenone. Corrado Sforza Fogliani, Raffaella Arisi, Giuseppina Perotti, Laura Bonfanti, Giacomo Marchesi e padre Secondo Ballati hanno raccontato all’attento pubblico alcune curiosità legate alla basilica mariana e all’artista friulano che l’ha affrescata.
Padre Ballati, guardiano e rettore dei Minori francescani, ha illustrato i quadri che si trovano nel refettorio, rappresentanti alcuni santi (san Luigi re di Francia, sant’Elisabetta, san Bonaventura, san Duns Scoto, filosofo). «Il refettorio - ha ricordato padre Secondo - fino al 1975 funzionava come tale, perché il convento era casa di formazione, c’erano i giovani frati che studiavano. Questo era un luogo nel quale si mangiava, ma non solo: si ascoltavano anche i racconti legati, per esempio, ai santi Martino e Francesco».
Raffaella Arisi, figlia del compianto Ferdinando («a lui è dedicata la manifestazione sulla Salita - ha rimarcato Sforza -, lui me ne parlò per la prima volta») ha raccontato com’era nato il libro su Santa Maria di Campagna scritto insieme al padre. «Santa Maria di Campagna è un monumento voluto dai piacentini, è lo specchio della città. Il fatto di essere di proprietà del Comune lo ha preservato da spoliazioni, soprattutto in periodo napoleonico. Cominciai a studiarla - ha spiegato Raffaella Arisi - quando nel 1975 fui incaricata dalla Soprintendenza di censire tutte le opere d’arte delle chiese piacentine. Iniziai da San Sisto, poi San Sepolcro e dopo la terza opera tramelliana, Santa Maria di Campagna. Poi mio padre prese in mano il pallino e iniziò a lavorare alle schede delle opere della basilica a modo suo». La figlia del critico d’arte ha quindi riferito delle firme degli artisti e degli studenti sui muri della cupola: «Non lo facevano per deturpare, ci tenevano veramente a testimoniare che erano stati lì a studiare la prospettiva».
Dopo aver sottolineato come la basilica fosse stata attribuita al Bramante fino a che padre Corna non scoprì che era di Tramello, Corrado Sforza Fogliani ha passato la parola a Giuseppina Perotti che ha parlato dei tre organi di Santa Maria di Campagna, tra cui due Serassi (una particolarità molto rara). La professoressa Perotti ha ricordato la figura di padre Davide da Bergamo, che nel 1818 arrivò in Santa Maria di Campagna come maestro di coro: compose più di duemila pezzi per organo ed era bravissimo nell’impostare i registri. Il 16 aprile, nell’ambito delle manifestazioni collaterali alla Salita, si terrà in basilica un concerto con musiche per tre organi.
Giacomo Marchesi, della Banca di Piacenza, ha segnalato un’altra curiosità: nella sagrestia ci sono sei ovali di Gaspare Landi; figure di santi che il pittore neoclassico piacentino dipinse giovanissimo per sdebitarsi con i frati che lo avevano ospitato dopo un periodo passato in prigione. Marchesi ha ricordato come questi quadri siano stati valorizzati ed esposti alla mostra organizzata nel 2004-2005 dalla Banca di Piacenza.
Laura Bonfanti ha citato alcune curiosità legate alla vita del Pordenone. A partire dalla data di nascita, sbagliata dal Vasari e corretta da Caterina Furlan (la massima esperta dell’artista friulano), per proseguire con i nomi a lui attribuiti (il Vasari lo chiama Licinio facendolo confondere con Bernardino Licinio), con la circostanza raccontata da più fonti che sposò una piacentina, figlia di Barnaba dal Pozzo, con i rapporti conflittuali con il fratello Baldassarre per questioni di eredità.
L’interessante incontro si è concluso con l’appassionata e divertente lettura da parte dell’attore Nando Rabaglia di un testo dello scrittore Umberto Fava ("Pordenone, scalata al cielo").
Il prossimo evento collaterale è in programma giovedì 15 marzo: alle ore 21, nella basilica di Santa Maria di Campagna, lettura del messaggio delle opere del Pordenone con la biblista Marialaura Mino: "Il Signore ci precede sempre. Uno sguardo di fede attraverso i secoli". Partecipa la corale di Santa Maria di Campagna.
Altri appuntamenti a breve: - venerdì 16 marzo: alle ore 16, in basilica, "Le cupole di Santa Maria di Campagna, non solo Pordenone", a cura di Famiglia Piasinteina e Frati Minori; alle ore 21 nella Cattedrale di Cremona "Il Calvario" di Pordenone e "Le ultime sette parole di Cristo sulla Croce", evento teatrale con approfondimento tematico sulle crocifissioni e la Pasqua a cura dell'Associazione Cremona Arte e Turismo e l'attore Massimiliano Pegorini, con quartetto d'archi e voce recitante; - sabato 17 marzo, a Piacenza: alle ore 10.30 ritrovo in piazzale delle Crociate per il tour del Pordenone con visita a Cortemaggiore, Cremona e Monticelli; alle ore 16 e 17 "Tracce del Pordenone al Museo Gazzola", visite guidate al Museo Gazzola a cura di Alessandro Malinverni; - domenica 18 marzo, a Piacenza: Giornata Via Francigena in via Taverna a cura del Comitato commercianti della via; - lunedì 19 marzo, a Piacenza: alle ore 16.30 in Sala Panini di Palazzo Galli "Il genocidio degli italiani in Crimea" con il giornalista Stefano Mensurati e proiezione di un filmato sui gulag.
L'evento "Salita al Pordenone" organizzato dalla Banca di Piacenza, con la salita alla cupola in Santa Maria di Campagna e gli appuntamenti collaterali, prosegue fino al 10 giugno 2018.
Mercoledì 14 marzo nella biblioteca comunale Passerini-Landi, sala Augusto Balsamo si sono svolti i "Gruppi di Lettura". E' stato preso in esame il libro "Il mio nome è Rosso" di Orhan Pamuk (Einaudi 2015). Questo romanzo, una storia di intrighi e di misteri che conducono fino alle stanze segrete del palazzo del Sultano, racconta una civiltà a cavallo tra Occidente e Oriente, tra laicità e religiosità, segnata da eccessi ma anche da una grande consapevolezza. Ambientandolo in Turchia, un paese in cui le contraddizioni culturali si percepiscono nettamente, Pamuk sceglie di esprimersi attraverso la forma del romanzo storico pur essendo chiaro che intende anche denunciare una situazione contemporanea.
Si celebra il 15 marzo la 7ª Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata alla lotta contro i disturbi del comportamento alimentare.
Anche l’Azienda Usl di Piacenza e l’Associazione Puntoeacapo Onlus partecipano alla giornata con due iniziative: - giovedi 15 marzo nell’ospedale di Piacenza, ambulatori dei Disturbi Comportamenti Alimentari aperti dalle 9 alle 17 per visite gratuite e informazioni; - sabato 17 marzo, alle 15.30 nell’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano (via Sant'Eufemia, 12), presentazione del libro “Uscire dal tunnel dell’Anoressia Nervosa” di Maria Gabriella Gentile, medico del Centro disturbi del comportamento alimentare CDI di Milano, e convegno con gli interventi di Giacomo Biasucci (direttore Pediatria Ausl di Piacenza), Jessica Rolla (responsabile ambulatorio DCA Ausl Piacenza), Monica Premoli (psicoterapeuta team specialistico ospedaliero DCA di Piacenza). Modera l'incontro Mara Negrati, responsabile scientifica dell'associazione Puntoeacapo e già responsabile dell'Unità operativa nutrizione clinica dell'ospedale di Piacenza.
La data del 15 marzo è stata scelta per ricordare Giulia, una ragazza morta nel 2011 per bulimia nervosa.
In Italia sono circa 3 milioni i giovani che soffrono di disturbi del comportamento alimentare: il 95,9% sono donne, il 4,1% uomini. A Piacenza, dall’inizio dell’anno sono 12 i nuovi casi che si sono presentati all’attenzione dell’équipe dell'ambulatorio dei disturbi del comportamento alimentare. Circa 200 le persone che dall’inizio del 2017 si sono rivolte all'ambulatorio per una valutazione di DCA.
L’ossessione del cibo, del peso e dell’immagine corporea colpisce sempre con più frequenza portando l’età d’esordio anche tra bambini e pre-adolescenti. Sono quattro i principali problemi: l’anoressia nervosa, la bulimia, il binge eating (disturbo da alimentazione incontrollata) e altre forme come disturbi sottosoglia, forme ibride ed Ednos (disturbi alimentari non altrimenti specificati o disturbi del comportamento alimentare-Nas). Questi malesseri dell’anima sono profondi, si insinuano nella vita di adolescenti, giovani donne e uomini, che individuano nel cibo il nemico-amico complice pericoloso.
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