Nei locali dell’oratorio di Vigolzone si è svolto il secondo torneo di calciobalilla organizzato dalla parrocchia. Numerose le coppie iscritte nei due tornei separati: uno rivolto ai giovanissimi, l’altro per i ragazzi più grandi e gli adulti. Le prime coppie classificate dei due tornei hanno ricevuto un trofeo. Durante e dopo le partite a calciobalilla, è stato organizzato un rinfresco per tutti.
Apertura straordinaria del Museo Gazzola sabato 9 febbraio a Piacenza: saranno effettuate due visite, alle ore 16 e alle 17, con ingresso libero sino a esaurimento posti.
Il Museo Gazzola si trova in via Gazzola 9, nello stesso palazzo della scuola d'arte, e normalmente è aperto solamente su prenotazione (tel. 0523.322754, e-mail info [AT] istitutogazzola [DOT] itinfo [AT] istitutogazzola [DOT] it. Il Museo si è costituito nel corso dell'Ottocento grazie a saggi scolastici, donazioni, lasciti e acquisti e conta oltre duecento dipinti, dal Cinquecento al Novecento. Tra i numerosi artisti presenti, ricordiamo qui Gaspare Landi, Antonio Campi, Stefano Bruzzi, Gian Mauro della Rovere detto il Fiammingo, Luigi Mussi, oltre a una tavola del Perugino, una tela del Morazzone e una riferibile a Roberto De Longe. Oltre ai dipinti, il Museo ospita una quarantina di sculture, oltre duemila tra disegni e incisioni, nonché un centinaio di calchi in gesso di statue e bassorilievi, in gran parte portati da Roma nel 1830 da Carlo Maria Viganoni. Il Museo Gazzola ospitò dal 1903 sino agli anni Sessanta il primo museo della città, comprendente le collezioni della Curia, del Collegio Alberoni, degli Ospedali Civili e del Comune.
San Colombano sottolineava che “Se togli la libertà togli la dignità”. A partire da questa premessa, una delegazione dell’Associazione dei liberali piacentini ha commemorato la “tragedia dimenticata” della deportazione degli italiani dalla Crimea nei gulag sovietici in Kazakistan, avvenuta nella notte del 29 gennaio 1942. La commemorazione ha avuto luogo nel Municipio di Lugagnano, nella sala dedicata a Luigi Einaudi, il 28 gennaio, il giorno dopo la conclusione del Festival della cultura della libertà svoltosi a Piacenza a Palazzo Galli.
“È significativo - ha affermato il sindaco di Lugagnano, Jonathan Papamarenghi - commemorare una tragedia troppo spesso dimenticata in una sala che due anni fa abbiamo intitolato a un grande liberale”. “Ricordiamo il genocidio degli italiani di Crimea - ha esordito l’avv. Corrado Sforza Fogliani, presidente del Comitato esecutivo della Banca di Piacenza -. A novembre celebreremo la Giornata della libertà nel giorno dell’anniversario della caduta del muro di Berlino, una ricorrenza che ha ora in Italia dignità legislativa. In una società che preferisce ricordare i momenti tristi della nostra storia a corrente alternata, noi liberali lo facciamo per tutti i crimini di guerra: anche quelli compiuti in nome di quel nazionalsocialismo che originò sia il nazismo che il fascismo”. L’avv. Sforza Fogliani ha rammentato quanto accadde la notte del 29 gennaio 1942, quando oltre duemila italiani di Crimea insediati a Kerch vennero deportati nel gulag di Karaganda (“grande come il Piemonte e la Lombardia messi assieme e visitato nel settembre scorso da una delegazione dei Liberali Piacentini, che quest’anno ha organizzato un viaggio in Lettonia ed Estonia, dove sono stati istituiti i musei della deportazione forzata dei nemici politici”) per ritorsione in quanto l’Italia, alleata della Germania, aveva invaso l’Unione Sovietica. Di questi 2mila persone, ne ritornarono 180. “L’Unione Sovietica - ha proseguito Sforza Fogliani - ha sempre negato di aver avuto i campi di concentramento giocando sull’interpretazione della definizione che ne dava l’Onu, che li riconosceva tali solo se erano spazi delimitati da barriere. Nei gulag non era necessario averne, perché a nessuno veniva in mente di scappare, trovando, nel caso, morte certa viste le condizioni climatiche e le sconfinate steppe attorno ai campi. Campi di cui l’URSS cancellò ogni possibile traccia, conservando invece i lager presenti nei Paesi che liberò dall’occupazione nazista”.
A Karaganda passò anche Solzenicyn (per primo rivelò al mondo i gulag sovietici). La sua figura sarà ricordata a Piacenza a 100 anni dalla nascita e a 10 dalla morte dall’Associazione liberali lunedì 4 febbraio alle 18, nella sede di via Cittadella; interverrà Ferdinando Bergamaschi. L’11 febbraio, stessa sede e stessa ora, l’Associazione ricorderà Jan Palach, a 50 anni dal suo tragico gesto a Praga contro l’occupazione sovietica della Cecoslovacchia; ne parlerà Gianmarco Maiavacca. “Cari professori - ha invitato l’avv. Sforza - diciamo alle scolaresche quanti morti ha provocato il nazionalsocialismo, ma anche quante vittime ha fatto il comunismo”.
All’Università Cattolica di Piacenza sono aperte le iscrizioni per i corsi di lingua inglese e cinese extracurriculari, rivolti non solo agli studenti universitari, ma a tutti gli interessati.
Si tratta di percorsi organizzati su diversi livelli d’apprendimento finalizzati al miglioramento della lingua straniera e al conseguimento di una certificazione internazionale. Le iscrizioni sono aperte fino al 18 febbraio per il Corso in preparazione alla certificazione internazionale IELTS e fino al 17 febbraio per iscriversi al Corso di lingua cinese per principianti, alla fine del quale lo studente sarà in grado di superare l'esame della certificazione linguistica di cinese HSK di livello 1 e di livello 2.
Il corso di lingua inglese inizierà il 25 febbraio per concludersi il 15 maggio, per una durata totale di 44 ore accademiche. Prevede la frequenza a 2 lezioni settimanali, al lunedì e mercoledì, e sarà attivato con un minimo di 13 partecipanti e un massimo di 18. Costo del corso: € 360 + € 50 materiali didattici + € 35 quota iscrizione. Per esterni e laureati UCSC da oltre 18 mesi, al totale si aggiunge IVA 22%. Per accedere al corso è richiesta una conoscenza della lingua inglese di livello B2. La certificazione IELTS che verrà rilasciata al termine delle lezioni, è riconosciuta come sostitutiva della prova di idoneità di lingua inglese SeLdA. Iscrizioni on-line: https://ucscinternational.unicatt.it/ucsc-international-certificazioni-linguistiche-corsi-in-preparazione-alle-certificazioni-internazionali-sede#content. Per ulteriori informazioni: Università Cattolica del Sacro Cuore, Ufficio Internazionale, sede di Piacenza, tel. 0523.599106, e-mail: programmi [DOT] internazionali-pc [AT] unicatt [DOT] it
I corsi di lingua cinese sono attivati in collaborazione con UCSC International e sono rivolti a chi desidera avvicinarsi allo studio del cinese pur non avendo alcuna previa conoscenza della lingua stessa. Alla fine del corso lo studente sarà in grado di superare l'esame della certificazione linguistica di cinese HSK, di livello 1 o 2 a seconda del corso scelto. Per entrambi i corsi la durata è di 50 ore accademiche (25 lezioni di due ore ciascuna 2 volte alla settimana). Il livello 1 si svolgerà dal 4 marzo al 10 giugno, il livello 2 dal 5 marzo all’11 giugno. I corsi saranno attivati con un minimo di 12 iscritti e per un massimo di 18. Costo dei corsi: € 350 comprensivi di insegnamento, registrazione e materiali. Per esterni e laureati UCSC da oltre 18 mesi, al totale si aggiunge IVA 22%. Iscrizioni on-line (https://www.unicatt.it/iscrizioneonline-eventi/default.asp?ID_Ufficio=&idpagam=5467&per_studenti_UC=1100) oppure con carta di credito o Bancomat all'ufficio Language and Professional Training Service di UCSC International, via Carducci 28/30, Milano - 3° piano (orario: 9.30-12.30).
Si svolge il 15 e 16 febbraio nell'aula magna "Modonesi" dell'ISII Marconi di Piacenza (via IV Novembre 116) «Accade in classe. Apprendimento, affettività e storie "differenti"», l'iniziativa rivolta ai docenti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado per sensibilizzare e diffondere conoscenze e buone prassi sul tema dell'accoglienza. Il sottotitolo recita "Quel che abbiamo imparato alla luce delle Linee Guida MIUR per gli alunni adottati e per gli alunni fuori dalla famiglia di origine. Oggi - spiegano gli organizzatori - i docenti si trovano sempre più ad accogliere in classe alunni con "storie differenti" da "ascoltare", "contenere", "decodificare" per coglierne i vissuti, le criticità e farne crescere i punti di forza, così da favorire l'inclusione e il benessere di ciascun alunno.
L'iniziativa, organizzata dall'Associazione "Dalla parte dei bambini" in collaborazione con Comune di Piacenza, Centro per le Famiglie, Svep e Coordinamento delle Associazioni famigliari adottive e affidatarie in Rete (CARE), vede interventi e laboratori guidati dalla prof.ssa Anna Guerrieri, formatrice, scrittrice e referente scuola del Coordinamento CARE, dalla dott.ssa Monica Nobile, pedagogista, counselor, formatrice e giudice onorario presso il Tribunale per i minorenni e la Corte d'Appello di Venezia, e della dott.ssa Roberta Lombardi, psicologa e psicoterapeuta.
Venerdì 15 febbraio il programma prevede la registrazione dei partecipanti alle ore 14, saluti istituzionali alle ore 14.30, alle ore 14.45 "Scuola, adozione, affido... cosa scopriamo e come lo rendiamo risorsa" (A. Guerrieri), ore 15.30 "Il talento del dolore. Gli approcci che aiutano a dare un nome e a gestire le emozioni trasformando lo svantaggio in potenziale" (M. Nobile); dopo la pausa alle ore 16.15 si riprende alle 16.30 con "Informazione su rischi e sicurezza nella scuola, misure di prevenzione e protezione. Ovvero il modello dell'attaccamento a servizio del sistema scuola" (R. Lombardi); dibattito alle ore 17.15 e chiusura lavori alle 18. Sabato 16 febbraio (ore 9-12.30) laboratori condotti dalle tre relatrici sul tema "In classe si vive e si racconta di sé, si porta la propria toria e si costruisce quella della classe. Riflessioni, metodi e strategie per stare nel racconto condiviso e ascoltare in modo partecipato".
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