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Notizie Varie

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Iren e Caritas insieme per aiutare le famiglie in condizione di povertà energetica

energia

 

 

Elettrodomestici ad alta efficienza energetica per gli alloggi e le strutture abitative di accoglienza gestiti dalla Caritas, a sostegno di famiglie in situazioni di povertà energetica e disagio abitativo transitorio. A fornirli è Iren, che entra nel progetto “Energia in Comune”, nato nel 2023 grazie alla “rete” costituita da diversi enti, società e istituzioni del territorio. La società multiservizi investe 100mila euro nel progetto: la metà è destinata a un’integrazione al fondo solidale di “Energia in Comune” e destinato al pagamento delle bollette energetiche di persone e famiglie vulnerabili, emesse da qualunque operatore; l’altra metà del contributo è invece destinata all’acquisto di elettrodomestici.

La conferenza stampa

La novità è stata presentata lunedì mattina, 7 ottobre, a Palazzo Rota Pisaroni. Sono intervenuti in conferenza stampa il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi, il direttore di Caritas diocesana Mario Idda, il direttore della comunicazione e delle relazioni esterne di Iren Francesco Castellone, la responsabile del Banco dell’energia Silvia Pedrotti e l’assessora comunale al welfare Nicoletta Corvi.

Educazione ai consumi

Il contrasto alla povertà energetica comprende anche una un evento formativo per gli operatori del progetto che dovranno diventare Ted (Tutor per l’energia domestica) e l’avvio di un percorso di educazione e consapevolezza dell’utilizzo dell’energia che permetta ai beneficiari di ridurre i propri consumi energetici risparmiando sulle spese per le utenze domestiche, salvaguardando l’ambiente e migliorando al tempo stesso il proprio livello di benessere generale. La nuova iniziativa, che prende il nome di “Energia, elettrodomestici in Comune”, durerà 12 mesi e darà sostegno a circa cento famiglie nel Comune di Piacenza.

Energia in Comune: 500mila euro per le famiglie

“Energia, Elettrodomestici in comune” si inserisce quindi nell’ambito di due ulteriori progetti realizzati nel territorio piacentino. “Energia in Comune”, promosso da Banco dell’energia, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Diocesi di Piacenza-Bobbio, Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Camera di Commercio dell’Emilia, Federconsumatori Piacenza, Banca di Piacenza e Crédit Agricole Italia attraverso la creazione di un fondo di 500mila euro – 300mila dei quali destinati alle famiglie e i restanti per altre azioni a contrasto della povertà energetica – che ha permesso di aiutare circa mille nuclei familiari in difficoltà nel Comune e nella provincia di Piacenza, e “Casa tra le Case” avviato nel 2016 per offrire un sostegno abitativo transitorio e un percorso di educazione e reinserimento sociale a persone e famiglie fragili messe in ulteriore difficoltà e in sofferenza dalla pandemia. La povertà energetica in Italia tocca circa 2 milioni di persone, corrispondenti al 7,7% del totale. In Emilia-Romagna, nello specifico, siamo al 6,5% del totale (dati 2022), un dato leggermente più basso ma ugualmente preoccupante.

Tarasconi e Corvi: “Aiuto concreto e progetto formativo”

“Non dobbiamo considerare quest’aiuto come un contributo a perdere – ha precisato l’assessora al welfare Nicoletta Corvi – perché dietro c’è un progetto formativo, di accompagnamento alle famiglie. È sicuramente un sollievo che dà ossigeno alla famiglia, ma dentro un processo già in atto, che comprende anche un percorso di orientamento ai consumi. Auspico che la rete si allarghi. Ogni giorno incontriamo una molteplicità di richieste in crescendo: la povertà a Piacenza esiste ed è tangibile”. La sindaca Katia Tarasconi, assente alla conferenza stampa, ha detto in una nota che “l’attenzione alle nuove povertà richiede l’impegno congiunto di tutte le istituzioni del territorio, a tutela delle fasce più fragili della nostra comunità. L’iniziativa presentata oggi è un passo ulteriore verso la sostenibilità intesa come rispetto dell’ambiente e nella sua accezione di inclusività, accessibilità delle risorse e dei servizi. Grazie alla sinergia tra tutti i partner coinvolti, cui voglio ribadire la piena adesione e la riconoscenza del Comune di Piacenza, si sta portando avanti un lavoro di fondamentale importanza, che traduce in un aiuto concreto la sensibilità condivisa su questi temi”.

Aziende competitor insieme contro la povertà

“È un onore ed un orgoglio constatare come l’impegno profuso nel corso degli anni dal Banco dell'energia e dai suoi partner stia producendo i risultati prefissati – ha commentato la responsabile del Banco dell’energia Silvia Pedrotti –. La nostra mission è il contrasto alla povertà energetica, che mette insieme aziende energetiche che sono competitor sul mercato. Siamo riuniti nuovamente a Piacenza per presentare e dare il via ad una nuova fase del progetto nato per supportare i nuclei familiari in gravi difficoltà, specialmente a seguito degli effetti della pandemia. Ringrazio Iren e la Caritas per la loro preziosa collaborazione”.

Idda (Caritas): “Tante situazioni di difficoltà intercettate ogni giorno”

“Il nuovo progetto – ha aggiunto il direttore di Caritas diocesana Mario Idda – si pone in continuità con Energia in comune e rappresenta una prassi virtuosa di come un territorio può dare risposte corali a problemi comuni. Il coinvolgimento di tanti attori esprime una corresponsabilità verso questioni, come quella della povertà energetica, che richiedono l’aiuto di tutti per poter essere affrontate e gestite. Le tante situazioni di difficoltà che intercettiamo ogni giorno richiedono un forte impegno sia sul versante della risposta materiale ai bisogni ma anche e soprattutto nell’accompagnare i nuclei familiari in percorsi verso l’autonomia. La sfida messa in campo da Energia in Comune e da Energia, Elettrodomestici in comune sta proprio nel tentativo di superare la logica, pur necessaria, assistenziale per investire sulla formazione e la crescita delle persone”.

Iren: “Collaborazione per creare opportunità e risultati”

“Il progetto presentato oggi è il primo supportato da Iren nell’ambito delle azioni promosse dal Banco dell’energia – ha commentato il direttore della comunicazione e delle relazioni esterne di Iren Francesco Castellone –. Abbiamo deciso di prendere parte a questa iniziativa non solo perché focalizzata sul territorio di Piacenza, uno dei nostri territori storici, ma anche perché fondata sulla cooperazione tra diversi attori, una collaborazione capace di creare importanti opportunità e risultati. Il tutto in favore delle famiglie vulnerabili, cui siamo lieti di offrire un supporto non solo economico ma anche formativo, grazie ai percorsi educativi sull’utilizzo dell’energia, che consentiranno loro di ridurre i propri consumi energetici risparmiando sulle spese”.

Reggi (Fondazione): “Presto una comunità energetica solidale”

“Definire un’area di intervento precisa e rilevante, come il contrasto alla povertà energetica, e porla al centro dell’azione congiunta di una rete solida di istituzioni e soggetti del territorio è la chiave della riuscita di «Energia in comune» – ha sottolineato il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -; partito con un fondo iniziale di 500mila euro, il progetto ha saputo catalizzare ulteriori impegno e risorse, prima con l’ingresso di 12 comuni della provincia (oltre a Piacenza, hanno aderito Agazzano, Alta Val Tidone, Borgonovo Val Tidone, Cadeo, Calendasco, Gossolengo, Gragnano Trebbiense, Lugagnano Val d’Arda, Pianello Val Tidone, Pontenure, Sarmato e Ziano Piacentino, nda) e, ora con questo nuovo tassello relativo alla sostituzione degli elettrodomestici, realizzato grazie a Iren. Il mio ringraziamento va a tutti i soggetti di questa rete, nessuno escluso, perché solo lavorando insieme, uniti, si possono realizzare azioni realmente incisive e significative a favore delle fasce più fragili della popolazione e per il nostro territorio”. Reggi ha inoltre annunciato che a breve verrà presentato un nuovo progetto, sempre nell’ambito di “Energia in comune”, che prevedrà la realizzazione di una comunità energetica solidale.

Banco dell’energia: aziende contro la povertà energetica

Fondazione Banco dell’energia è un ente senza scopo di lucro che ha l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenere, attraverso il meccanismo della solidarietà indiretta, persone e famiglie in situazione di vulnerabilità economica e sociale, ponendo particolare attenzione al tema della povertà energetica. Dal 2016 Banco dell’energia ha raccolto e donato oltre 12 milioni di euro e aiutato più di 13mila famiglie, operando attraverso interventi in sostegno di persone in difficoltà e iniziative formative e di sensibilizzazione per aumentare la cultura e la consapevolezza sui consumi e l'efficientamento energetico. Tra queste, il Manifesto “Insieme per contrastare la povertà energetica”, a cui hanno aderito oltre 80 stakeholder tra aziende, organizzazioni del terzo settore, associazioni e istituti di ricerca, network che garantisce la realizzazione di numerosi progetti di solidarietà su tutto i territori nazionale. Fanno parte del Board della Fondazione Banco dell’energia, oltre ai Soci Fondatori A2A e le sue Fondazioni AEM, ASM e LGH, anche Edison, Eni Plenitude e Iren.

Francesco Petronzio

Nella foto, la presentazione del progetto.

Pubblicato il 7 ottobre 2024

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Si amplia il progetto degli infermieri di famiglia e di comunità

 Infermieri di famiglia

L'infermiere di famiglia e comunità è un professionista che sta assumendo un ruolo sempre più importante nell’assistenza territoriale. Benessere, salute della persona, della famiglia e, quindi, della comunità dipendono da programmi di prevenzione, cura e di sinergia con la natura ed ecosistema nella sua interezza; in questa logica il professionista è chiamato ad agire la professione. Il suo approccio assistenziale segna un cambiamento importante: non si limita a intervenire quando la malattia è cronica o comunque è già in corso, ma si attiva per identificare precocemente i bisogni sociosanitari delle persone, intervenendo sui determinanti di salute prima che la situazione si aggravi, per prevenire interventi più intensivi. Per rafforzare questa rete di assistenza già presente sul nostro territorio e rendere sempre più efficace l’azione dell’infermiere di famiglia e comunità, l’Azienda Usl di Piacenza sta mettendo a punto un percorso formativo dedicato. “Siamo consapevoli della centralità di questi professionisti – evidenzia Andrea Contini, direttore assistenziale dell’Azienda Usl di Piacenza – e abbiamo quindi voluto creare delle opportunità concrete di sviluppo in ambito provinciale. Siamo partiti dalle indicazioni del DM77 del 2022 e dal documento dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), che indica le specifiche caratteristiche e le competenze che l’infermiere di famiglia e comunità deve possedere”.

“Nella nostra provincia – aggiunge Contini – ci sono già delle esperienze significative in essere, che hanno fatto da apripista al progetto. Gli infermieri di famiglia e comunità sono al momento attivi a Vernasca, Morfasso, Bettola, Farini, Ferriere e Ponte dell’Olio; di recente si è aggiunta anche la zona delle “aree golenali” di Sarmato, Calendasco e Fontana Pradosa. In queste aree, e anche nei Comuni dell’Unione Val Chero, è in corso una sperimentazione per una presa in carico anticipata degli eventuali bisogni di salute delle persone con più di 65 anni che vengono dimesse dall’ospedale”: l’obiettivo è quello di proporre sostegno e affiancamento in caso di nuove necessità conseguenti al ricovero. “Dopo queste prime esperienze – continua il direttore assistenziale – è arrivato il momento di investire anche sulla formazione. Le potenzialità di questi professionisti sono molteplici e il percorso che stiamo mettendo a punto fornirà conoscenze, competenze e strumenti per un'assistenza sempre più di prossimità e proattiva”. L’infermiere di famiglia e di comunità già inserito nella rete territoriale sarà sempre più chiamato ad agire all'interno di team integrati e multiprofessionali. “Collabora con i medici di famiglia, gli assistenti sociali, il volontariato e altri colleghi che già sono presenti sul territorio. Rete e relazioni sono due parole chiave, che permettono di garantire sempre maggior attenzione alla cura, nell’ottica di prevenire e identificare i bisogni di salute prima che diventino più gravi o cronici. Oltre all’assistenza, questa figura è strategica per la promozione della salute e la prevenzione”. Il corso di formazione per infermieri di famiglia e di comunità sarà attivato entro la fine dell’anno e prevede una combinazione di lezioni in aula e a distanza, tirocini pratici e un progetto finale per mettere in pratica quanto appreso. “Al momento i professionisti interessati a sviluppare questa competenza hanno due opportunità: un master universitario di primo livello o un percorso come quello che si sta creando qui a Piacenza, percorso riconosciuto dalla Regione”. Il board organizzativo del corso include, oltre al direttore Contini, i dirigenti delle professioni sanitarie Fabio Mozzarelli, Ursula Corvi e Adonella Visconti, nonché Maria Gaetana Droghi, responsabile Innovazione e sviluppo organizzativo e professionale della direzione assistenziale.

Pubblicato il 7 ottobre 2024

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A Piacenza disponibili 65mila dosi per il vaccino antinfluenzale

 Antinfluenzale 24

Inizia il 7 ottobre anche a Piacenza, come in tutta l’Emilia-Romagna, la campagna di vaccinazione antinfluenzale. La campagna è stata illustrata alla cittadinanza nella sede della medicina di gruppo Besurica dal direttore generale Paola Bardasi, affiancata dai padroni di casa i medici di famiglia Matteo Guglielmi, Noemi Trinchero, Florenzo Mozzia, Pierino Ponticelli, Franco Mazza e Silvia Balestra. Presenti inoltre Enrica Lavezzini, direttore della Farmacia territoriale, Gaetano Cosentino, direttore Assistenza primaria, Alessandra Rampini, direttore Igiene e Sanità pubblica, Cristina Barella, responsabile Pediatria di comunità, Giampietro Scaglione, direttore di Prevenzione e protezione, Roberto Laneri, presidente Federfarma Piacenza, Roberto Sacchetti per i pediatri e Michele Argenti per la Federazione italiana medici di base. “Presentare la prossima campagna vaccinale qui alla medicina di gruppo Besurica per me è molto importante - ha sottolineato il direttore generale Bardasi - i medici e i pediatri di famiglia sono la porta di ingresso primaria per i cittadini alla vaccinazione, così come ad altri servizi di prevenzione. A loro va il nostro ringraziamento e la più ampia disponibilità di collaborazione per portare avanti quella che considero la prima forma di cura: la prevenzione”. “La partenza anticipata, raccomandata dal ministero della Salute - ha pertanto aggiunto il direttore Bardasi - è stata scelta dalla Regione in considerazione della circolazione dei virus respiratori nella stagione 2023/24 e alle conseguenti previsioni per quest’anno. La stagione scorsa, infatti, in Emilia-Romagna si sono ammalate oltre 1,2 milioni di persone, con un’incidenza alta e un picco pari a circa 23 casi per 1.000 assistiti, vicino al primato negativo di 24,5 casi del 2004. Questo anticipo - ha assicurato il direttore Bardasi - non implica che si concluda prima: ci si potrà vaccinare regolarmente fino a febbraio 2025”.

“Confermata anche l’offerta ai bambini sani da 6 mesi ai 6 anni, per i quali (nella fascia 2-6 anni) sarà disponibile anche il vaccino antinfluenzale spray nasale. Un ruolo determinante per la campagna di vaccinazione è quello di medici e pediatri di famiglia, che lo scorso anno hanno vaccinato a Piacenza oltre 57mila assistiti, su un totale di 75.570 vaccinati dell’intera provincia”.
Come evidenziato dalla dottoressa Lavezzini “a Piacenza arriveranno circa 65mila dosi, un contingente che potrà eventualmente essere aumentato nel corso della campagna e per cui è già stata predisposta la corretta distribuzione per soddisfare le esigenze dei professionisti”. Per affiancare lo sforzo di medici e pediatri di famiglia nella campagna, l’Azienda Usl di Piacenza attiverà una serie di sedute vaccinali a libero accesso, con un’attenzione particolare alla prossimità. Medici, infermieri e assistenti sanitari dell’Igiene Pubblica e della Pediatria di comunità - come ben evidenziato dalle responsabili Alessandra Rampini e Cristina Barella - garantiranno un calendario di appuntamenti il più possibile capillare sul territorio, in modo da favorire l’adesione di quelle categorie per le quali la vaccinazione è raccomandata e gratuita. A queste sedute potranno partecipare e contribuire anche medici e pediatri di famiglia. A Piacenza è stata inoltre attivata un’importante collaborazione di alcuni ambiti specialisti, per promuovere e facilitare la vaccinazione di alcune tipologie di pazienti, in particolare malati cronici ad alto profilo di fragilità, e indirizzarli verso gli open day e le sedute specifiche messe in calendario dall’Igiene Pubblica, fermo restando l’offerta vaccinale dei medici curanti. Il vaccino è particolarmente importante per prevenire gravi complicanze per i dializzati, per le persone con patologia oncoematologica, per i diabetici, per gli assistiti nei Consultori deterioramento cognitivo, per i ricoverati in Lungodegenza e Malattie infettive, per gli utenti dei Centri o strutture di Salute mentale. La vaccinazione è raccomandata anche alle donne in gravidanza o alle puerpere in fase di dimissione.

Il ruolo delle farmacie

 Importante è anche il ruolo delle farmacie. “Trentasei di loro hanno dato disponibilità a partecipare alla campagna, ma contiamo di arrivare al coinvolgimento del 60% delle strutture del territorio”, ha sottolineato il presidente di Faderfarma Piacenza Laneri. L’elenco completo è in continuo aggiornamento sul sito della Regione Emilia-Romagna. Non da ultimo, grande attenzione sarà riservata anche agli operatori dell’Azienda sanitaria stessa, che, come evidenziato da Giampietro Scaglione "vaccinandosi proteggono loro stessi, ma anche i pazienti a cui prestano la loro cura e i loro familiari. La campagna interna rivolta agli operatori, con particolare riferimento ai sanitari, parte il 7 ottobre ed è gestita dai medici competenti del servizio di Prevenzione e protezione formati per eseguire queste operazioni. Le vaccinazioni saranno eseguite nel modo più capillare possibile, all’interno dei reparti, e saranno sempre garantite negli ambulatori del Servizio di Prevenzione aperti ogni martedì e giovedì dalle 9 alle 14.30. Inoltre, saranno organizzati alcuni open day dedicati all’ospedale di Piacenza, nella sede cittadina di via Anguissola, nei presidi di Castel San Giovanni e Fiorenzuola. Il Servizio sarà disponibile per concordare sedute specifiche nei reparti e all’ospedale di Bobbio".

Destinatari della vaccinazione gratuita

La vaccinazione antinfluenzale viene offerta gratuitamente alle persone di età uguale o superiore a 60 anni; donne in gravidanza, indipendentemente all’età gestazionale, e a quelle che hanno appena partorito o in post partum; medici e personale sanitario di assistenza nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali; soggetti di qualunque età ricoverati nelle strutture per lungodegenti; persone rientranti nella fascia d’età 6 mesi-59anni con patologie croniche che espongono a elevato rischio di complicanze o di ricoveri correlati all'influenza (compresi i conviventi); ai bambini sani tra i 6 mesi e i 6 anni; addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo (forze dell'ordine e protezione civile, compresi i Vigili del fuoco, Carabinieri, Militari e la Polizia municipale; personale dei trasporti pubblici, delle poste e delle comunicazioni, volontari dei servizi sanitari di emergenza e dipendenti della pubblica amministrazione che svolgono servizi essenziali); persone a contatto di soggetti fragili; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani; volontari in ambito sociosanitario e donatori di sangue. Saranno inoltre proposte le vaccinazioni agli ospiti delle strutture residenziali e semiresidenziali per persone anziane, con disabilità o vulnerabili.

Dove vaccinarsi

Gli over60, i malati cronici e i loro familiari e le donne in gravidanza potranno rivolgersi al proprio medico di famiglia. Le strutture residenziali e semiresidenziali per anziani, disabili e persone vulnerabili garantiranno, in collaborazione con i servizi Ausl, la vaccinazione agli ospiti e ai propri operatori. Le donne in gravidanza potranno effettuare la vaccinazione anche nelle sedi dell’Igiene e sanità pubblica, in concomitanza con la vaccinazione trivalente (difterite-tetano-pertosse) o la vaccinazione anti Covid-19. I bambini sani dai 6 mesi ai 6 anni e quelli fragili, a rischio complicanze, potranno richiederla al pediatra di famiglia. Alla vaccinazione dei bambini, come sempre, collabora anche la Pediatria di comunità, che mette a disposizione sedute specifiche per questa attività. Le modalità di prenotazione degli appuntamenti saranno pubblicate sul sito www.ausl.pc.it. Gli addetti ai servizi essenziali, i donatori di sangue e le altre categorie si possono presentare in accesso libero, senza bisogno di prenotarsi, all’Igiene e Sanità Pubblica, che ha predisposto un calendario di vaccinazioni capillari sul territorio provinciale.

Pubblicato il 6 ottobre 2024

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Un parco agrivoltaico per la coltivazione del pomodoro, il progetto di Casalasco e Cattolica

Casalasco Cattolica

Casalasco S.p.A., prima filiera integrata del pomodoro da industria in Italia, ha avviato un progetto sperimentale per la realizzazione del primo parco agrivoltaico per la coltivazione del pomodoro, in collaborazione con la facoltà di Agraria dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Questo progetto, ideato da Casalasco, si pone come un’importante iniziativa per promuovere la sostenibilità e migliorare l’efficienza energetica lungo tutta la filiera produttiva. L’impianto, che ha comportato un investimento di circa 2 milioni di euro, è compreso in un più ampio piano di interventi programmati nei vari stabilimenti del Gruppo a sostegno dell’ambiente e del valore complessivo di 24,5 milioni di euro. Si estenderà su una superficie di circa 2 ettari in area industriale, nei pressi dello stabilimento di Casalasco a Fontanellato (Parma). I pannelli fotovoltaici saranno posizionati su strutture metalliche alte circa 5 metri, consentendo il regolare svolgimento delle attività agricole sottostanti. Grazie a un software, sviluppato in collaborazione con l’Università Cattolica di Piacenza, che raccoglierà e analizzerà costantemente i dati in ingresso, i pannelli saranno in grado di orientarsi per massimizzare l'assorbimento di energia solare e garantire la giusta quantità di luce alle coltivazioni.

Il parco agrivoltaico avrà una capacità produttiva annua di circa 1600 MWh che, insieme all’energia prodotta dall’impianto di cogenerazione installato nel 2023 all’interno dello stesso sito di Fontanellato, sarà sufficiente a coprire oltre il 90% del fabbisogno energetico dello stabilimento. Questo progetto rappresenta un passo avanti verso l’autosufficienza energetica e la riduzione dell’impatto ambientale di Casalasco, che attraverso il parco agrivoltaico ridurrà le emissioni di CO2 di 680 tons l’anno. Con l’energia prodotta dal parco agrivoltaico verrà inoltre alimentato anche il nuovo Innovation Center di Casalasco, progetto del Gruppo in fase di realizzazione, sempre a Fontanellato, in un edificio attiguo alla palazzina uffici. L’iniziativa non si limita ai benefici energetici, ma mira a offrire un modello replicabile per tutte le aziende agricole conferenti. La sperimentazione sulla coltivazione di pomodori sotto i pannelli solari permetterà, infatti, di identificare le varietà più adatte a questo tipo di coltura e ottimizzare il bilanciamento tra ombra e luce, migliorando così la qualità e la resa delle produzioni. La partnership con l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, riconosciuta tra le eccellenze nel settore delle scienze agrarie, conferisce al progetto una solida base scientifica e innovativa. L’interazione tra ricerca accademica e industria sottolinea l’impegno di Casalasco nel promuovere un’agricoltura sostenibile e tecnologicamente avanzata. La realizzazione del parco agrivoltaico richiederà circa un anno. Al termine dei lavori, Casalasco procederà con la valutazione dei risultati ottenuti per considerare la possibile applicazione della tecnologia a più ampie estensioni.

“Il parco agrivoltaico rappresenta un ulteriore importante passo verso un’agricoltura più sostenibile, integrata e innovativa – ha dichiarato Costantino Vaia, ceo del Gruppo Casalasco -. La combinazione tra coltivazioni e impianti fotovoltaici offre nuove opportunità non solo per migliorare l'efficienza energetica e ridurre l'impatto ambientale, ma anche per massimizzare i risultati delle produzioni. Siamo certi che questo progetto sperimentale possa fornire benefici significativi, per Casalasco, ma sicuramente anche per l’intera filiera del pomodoro che rappresentiamo, favorendo uno sviluppo più equilibrato e sostenibile del settore”. “Casalasco ha scelto di installare un sistema agrivoltaico avanzato che garantisce la massima flessibilità sia nella gestione dell'impianto che delle colture agrarie - ha dichiarato Stefano Amaducci, professore ordinario di Agronomia e Coltivazioni Erbacee presso il Dipartimento di Produzioni Vegetali Sostenibili dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e coordinatore del progetto -. Utilizzando la piattaforma informatica e i sistemi di monitoraggio sviluppati in anni di ricerca presso l'Università Cattolica, potremo ottimizzare il sistema agrivoltaico perché sia uno strumento efficace a sostengo della transizione energetica e della decarbonizzazione della filiera del pomodoro da industria e che al contempo preservi la resa e la qualità del prodotto agricolo”.

Pubblicato il 6 ottobre 2024

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Animazione e fumetti: torna il 12 ottobre «Florentia Comics»

Comunicato stampa. Animazione e fumetti torna il 12 ottobre Florentia Comics

Fiorenzuola d’Arda sta per vestire nuovamente il ruolo di capitale dell’animazione e del fumetto: sabato 12 ottobre è infatti in programma la sesta edizione di “Florentia Comics”, l’ormai collaudata ed apprezzata manifestazione di settore co-organizzata dall’associazione “Vetrine in centro” e dal Comune di Fiorenzuola d’Arda, in collaborazione con la Pro loco di Fiorenzuola d’Arda; le agenzie Ambrapoint e Mood; FM Animazione e il Club Piacentino Auto d'Epoca.

Il programma della giornata

L’iniziativa si snoderà nel centro cittadino, ed in particolare in cinque luoghi: piazza Molinari, corso Garibaldi, piazzale San Giovanni, piazza Caduti e piazza Marsala. In piazza Molinari l’evento aprirà alle 15 con l’apertura delle iscrizioni al “Cosplay moving contest” e l’apertura del corteo di steampunk e cosplay, che si chiuderà con l’esibizione del gruppo di majorettes “Le Fenici Twirling”; a seguire, dalle 16, la presentazione dei gruppi tematici “Piertotum locomotor costuming”, “Amici del conte”, “Order 66 Italia”, “Multiverso cosplay Italia” e “Wild Angels & Puerca vacas”. L’animazione di “Ambrapoint” precederà le premiazioni del contest e il concerto dei “Cartoonici”: alle 20, lo spettacolo del fuoco concluderà la giornata, che si snoderà inoltre in corso Garibaldi, dalle 10 alle 20, con un mercatino tematico, mentre in piazzale San Giovanni, per tutta la giornata, sarà presente un’area country animata da “Wild Angels & Puerca vacas”.

In piazza Caduti, spazio dalle 10 alle 20 con giostre gonfiabili, uno stand promozionale e le esibizioni del gruppo “Order 66 Italia”; dalle 14.30 sono in programma le esibizioni dei gruppi “Le Fenici” e “Puerca vacas”, a cui seguiranno, dalle 15, la musica e l’intrattenimento di “Fm animazione” e l’accademia per piccoli jedi con “Order 66 Italia”. Piazza Marsala e via Venti Settembre saranno animate dalla mattinata dagli spettacoli di magia di “Piertotum locomotor costuming”; dalle 17 si svolgeranno inoltre le esibizioni dei gruppi “Le Fenici” e “Puerca vacas”. Per tutta la giornata sarà aperto il teatro “Verdi”, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19; l’oratorio della Navitità della Beata Vergine, in via Liberazione, sarà aperto dalle 10 alle 19 e ospiterà un set fotografico di steampunk, mentre in largo Gabrielli, il circolo “Tre rose” e l’ex macello ospiteranno giochi ludici. Sempre nel corso dell’intera giornata sarà inoltre in funzione un trenino panoramico che percorrerà le vie del centro storico, con fermate a tutte le aree tematiche.

Non solo “comics”: anche shopping e cibo locale

Non solo divertimento, ma anche shopping nel corso della giornata, con l’appuntamento mensile di “Affari in centro”: per tutta la giornata le attività commerciali aderenti all’associazione Vetrine in centro proporranno offerte e promozioni per il pubblico. Per l'occasione, la Pro loco di Fiorenzuola d’Arda proporrà infine piatti tipici locali sia a pranzo che a cena, presso uno stand gastronomico allestito in piazza Molinari.

Nella foto: uno scatto di una precedente edizione di “Florentia Comics”.

Pubblicato il 5 ottobre 2024

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