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Notizie Varie

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Serata benefica al teatro Verdi Castel San Giovanni

locandina ascolese 16 marzo web

L'Associazione Castello Immagini in collaborazione con l'Amministrazione Comunale e l'Assessorato alla Cultura del Comune castellano, ha organizzato sabato 16 marzo al Teatro Verdi di Castel San Giovanni a partire dalle ore 21 una serata musicale: sarà un tributo a Fabrizio De Andrè a 20 anni dalla sua scomparsa. Ingresso libero.
La serata è a scopo benefico e l'intero importo raccolto verrà donato alla Pubblica Assistenza Val Tidone e Val Luretta come contributo all'acquisto di una nuova ambulanza.
I protagonosti dello spettacolo sono: Aldo Ascolese, voce, alla chitarra con armonica a bocca; Domenico Berta alle tastiere; Adriano Arena alle chitarre. Ospite d'eccezione Giorgio "Fico" Piazza ex bassista del PFM con la partecipazione di Cristina Bernini e Tiziana Mezzadri.

Pubblicato il 12 marzo 2019

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Successo alle "serate intorno al verde con gli esperti” a Castel San Giovanni

castello

Dove cominciare quando si pota una pianta? Come affrontare questo improvviso rialzo delle temperature? Sono alcune delle domande alle quali hanno risposto gli esperti nella prima delle “due serate intorno al verde con gli esperti” che si è tenuta nei giorni scorsi al Centro Culturale di Castel San Giovanni. Un doppio appuntamento organizzato dalla Pro Loco e promosso dalla ditta Orlandi Giovanni e C. con il patrocinio del comune di Castel San Giovanni e dell’Istituto Marcora. Dopo i saluti del sindaco Lucia Fontana, sono saliti in cattedra il professor Marco Francolini e il dottor Giancarlo Peveri. Ma i veri protagonisti sono stati i tantissimi appassionati intervenuti. Diversamente dal solito, infatti, si è partiti dalle domande del pubblico che ha rivolto ai due relatori dubbi, preoccupazioni e curiosità.
“Nel corso delle passate edizioni abbiamo lasciato la parola fin da subito ai nostri professionisti – ha spiegato Giovanni Orlandi, rivolgendosi alla folta platea – quest’anno abbiamo voluto modificare il format partendo proprio dalle vostre esigenze e richieste”. E i presenti non si sono fatti attendere, affrontando i temi più disparati alla ricerca di suggerimenti per curare al meglio arbusti, fiori, piante da frutto.
La preoccupazione più diffusa è legata all’inaspettato arrivo della primavera e al repentino rialzo delle temperature: “Con i 18-19 gradi di questi giorni le piante hanno iniziato a lavorare, ma teniamo presente che la prossima settimana torneremo sotto lo zero. Un clima che rischia di creare più di una criticità alle nostre piante” ha spiegato Francolini.
Ma le temperature non sono le uniche perplessità. Quali vasi scegliere? E’ meglio un ambiente secco o umido? Come capire quali rami eliminare durante la potatura? Insomma, il numero degli intervenuti e la loro convinta partecipazione hanno dimostrato una volta di più quanto questa iniziativa abbia toccato un nervo scoperto della cittadinanza, rappresentando un appuntamento immancabile per appassionati di tutte le età. 

Pubblicato il 12 marzo 2019

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«Mostraci il Padre e ci basta», incontri per i giovani a Fiorenzuola

giovaniFiore

Mercoledì 13 marzo in Collegiata a Fiorenzuola riprende il percorso di catechesi per i giovani dai 19 ai 30 anni.
"Figli Unici", "Figli Prediletti", "Figli Perdonati", "Figli decisi" i temi degli incontri in programma rispettivamente il 13, 19 e 26 marzo e il 9 aprile, sempre dalle ore 21 alle 22.

All'interno del percorso è inserito anche l'appuntamento della Giornata Mondiale della Gioventù, quest'anno a livello diocesano, che si svolgerà il 5 aprile a Castel San Giovanni con lo spettacolo teatrale "I due di Emmaus" (ore 21, cinema "Moderno").

Pubblicato l'11 marzo 2019

Piacenza ricorda Flaminio Ghizzoni

Iniziativa della Confederex a 30 anni dalla morte

ghizzoni

Flaminio Ghizzoni, illustre piacentino, cattolico convinto, docente di liceo e di università, co-fondatore e presidente di UCIIM Piacenza, animatore di eventi culturali cittadini, autore di bibliografie importanti e pubblicista, è stato ricordato l’11 marzo all’Istituto delle Madri Orsoline in via Roma. La sua morte è avvenuta 30 anni fa, all’età di soli 63 anni.
Il Segretario diocesano della Confederex (Confederazione delle Associazioni Ex-Allievi delle Scuole Cattoliche) prof. Maurizio Dossena (primo da sinistra, nella foto) ha coordinato l’incontro che è iniziato con una registrazione della viva voce del professor Ghizzoni.
In una conferenza degli anni Ottanta il docente presentava i suoi libri di grammatica e sintassi latina difendendone l’impostazione rigorosa come deve essere l’approccio alla lingua madre, esprimendo così tutta la sua passione e dedizione per il latino.

Il prof. Carlo Dionedi (quarto da sinistra, nella foto) ha iniziato le testimonianze ricordando Ghizzoni come il maestro che ha influenzato la sua formazione. Ne ha tratteggiato la squisita sensibilità e la capacità di avere uno sguardo equilibrato sulla società.
È toccato poi al prof. Bussi (terzo da sinistra), coetaneo di Ghizzoni, ricordare con affetto il suo compagno di scuola e di vita con cui ha condiviso tante esperienze.
Il figlio Federico (secondo da sinistra), a nome anche dei fratelli Giovanni e Margherita (primo e seconda da destra), ha espresso tutta l’emozione nel delineare la figura del padre. Ha esordito descrivendo un uomo di origini contadine di cui aveva mantenuto la concretezza, una persona buona e perbene, grande docente e soprattutto padre.
Federico Ghizzoni, banchiere ed ex amministratore delegato di Unicredit, ha parlato di un genitore saggio e dolce che non alzava mai la voce, ma sapeva convincere. Ha evidenziato tre insegnamenti fondamentali che Flaminio ci ha lasciati: il rispetto, il senso del dovere e la passione.
Il rispetto, per il latinista, era dovuto a tutte le persone anche le più deboli senza nessuna differenza.
Il dovere era, per lui, la consapevolezza dei talenti che ognuno ha e che deve mettere a disposizione degli altri e della società.
La passione per Flaminio – ha continuato Federico – era quella di approfondire i suoi studi e il piacere di divulgare, di trasmettere, di stimolare la curiosità soprattutto nei giovani a cui ha dedicato la vita.
L’ultimo accenno del figlio Federico è stato alla fede del padre che era intima e personale fondata sulla ragione che poi si abbandona al mistero.
Anche Giovanni e Margherita hanno aggiunto il loro commosso ricordo sottolineando come, nonostante fosse sempre immerso nei suoi studi, il papà era sempre presente nei momenti decisivi della vita dei figli.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 12 marzo 2019

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Pinosa a Palazzo Galli: attenzione al rallentamento dell'economia tedesca

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Quale scenario si prospetta per gli investitori nel 2019? Ne ha parlato a Palazzo Galli Gabriele Pinosa (a destra, nella foto), presidente di Go-Spa consulting, nel recente incontro di educazione finanziaria organizzato dalla Banca di Piacenza (tema, le guerre commerciali e le tensioni geopolitiche).

«Nel 2019 - ha spiegato il dott. Pinosa - la diversificazione valutaria potrebbe avere una sua valenza, con un ritorno del “Re dollaro”. Nelle scelte d’investimento potrebbero giocare un ruolo da protagoniste le commodities: non l’oro, ma i prodotti agricoli, alimentari, energetici, i metalli industriali, l’acqua».
Il relatore, presentato dal presidente del Consiglio di amministrazione dell’Istituto di credito di via Mazzini Giuseppe Nenna, ha evidenziato come nel 2017-2018 a fare la differenza siano state le politiche monetarie («Quelle delle principali banche mondiali sono tuttora espansive. Lo spazio d’intervento diventa quindi più stretto e sempre meno efficace»), ma il loro limite e il ritorno dei rischi geopolitici fanno aumentare la volatilità degli strumenti finanziari.
La crisi, insomma, è sempre dietro l’angolo: «Tremonti nel 2011 - ha ricordato il relatore - diceva che la crisi è come un videogame: al primo schermo trovi un mostro, lo combatti e lo vinci, ma poi passi allo schermo successivo, dove ti attende un altro mostro più cattivo, e così via».
Il tema di quest’anno potrebbe essere il rallentamento tedesco («Il dato congiunturale del Pil tedesco nel terzo trimestre del 2018 ha evidenziato una contrazione dello 0,2% in grado di impattare sulla crescita di tutti i principali partner di Eurozona, Italia inclusa») con la Gemania davanti a un bivio: accelerare le riforme di Eurolandia e far prendere alla politica fiscale il testimone della politica monetaria, oppure proseguire nelle politiche di austerity senza nessuna riforma sostanziale.

Gabriele Pinosa ha quindi spiegato gli effetti delle tensioni geopolitiche nell’Unione europea a causa della Brexit.
Il 29 marzo, se non ci sarà accordo con l’Ue, scatterà l’hard Brexit. In caso di no deal si prevede per il Regno Unito una discesa del Pil dell’8%, un crollo del 30% dei valori immobiliari, un aumento della disoccupazione del 7,5% e dell’inflazione del 6,5%.

Per far comprendere come funziona il sistema economico e finanziario mondiale, il dott. Pinosa ha fatto un salto nella storia andando alla fine del secondo conflitto mondiale, quando gli Stati Uniti, con l’accordo di Bretton Wood, ridisegnano il mondo dal punto di vista della governance monetaria, dando superpoteri al dollaro che diventa l’unica moneta con la quale era possibile acquistare l’oro (e le altre materie prime).
Di conseguenza, le altre valute avevano un tasso di cambio fisso con il biglietto verde («Gli Usa acquistano un potere enorme»).
Nel 1971 Francia e Regno Unito chiedono la conversione dei dollari in oro. Nixon risponde sospendendo la convertibilità aurea: inizia l’era dei cambi flessibili.
Nel 1986 nasce il Wto e gli scambi commerciali mondiali crescono in maniera esponenziale. Inizia l’era della globalizzazione, con effetti positivi e negativi.
A fine 2011 la Cina viene ammessa al Wto senza rispettare le regole dell’economia di mercato, come fatto dalle altre nazioni. Questo provoca scompensi che danneggiano gli Usa, il cui deficit commerciale nei confronti di Pechino esplode.
Ecco che le politiche protezionistiche di Trump vanno allora nella direzione di ridurre questo gap, anche se, ha sottolineato il dott. Pinosa, la vera ragione del neo-protezionismo americano è un’altra: «C’è in gioco la supremazia tecnologica per il controllo del mondo. Pensate solamente al 5G, comporta potere ed interessi inestimabili. Chi arriva prima con le nuove reti e chi fissa gli standard globali si garantisce un vantaggio competitivo che durerà decenni. E i due player in gioco sono proprio Usa e Cina».

Pubblicato l'11 marzo 2019

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