Il vescovo mons. Gianni Ambrosio ha incontrato nei giorni scorsi, al Collegio Alberoni, l'Associazione Medici Cattolici (AMCI) di Piacenza, presieduta dal dott. Flavio Della Croce (primo da sinistra, in seconda fila).
Dopo la celebrazione eucaristica è stata donata a mons. Ambrosio, come segno di gratitudine per il suo sostegno di questi anni, un’icona su legno raffigurante San Luca, santo patrono dell'Associazione. È seguita una cena benefica, il cui ricavato servirà a completare il progetto “Maternità ad Akrur”, un punto nascita ormai quasi ultimato in un villaggio eritreo.
"Tutti più vicini": questo il tema del concorso - giunto alla quarta edizione - che ha portato alla premiazione degli inquilini virtuosi residenti nelle case popolari gestite da Acer Piacenza. Tra tutte le famiglie che hanno partecipato all'iniziativa, quindici sono state selezionate dalla Commissione che ha esaminato gli appartamenti. Per i vincitori la Coop ha messo a disposizione un buono spesa complessivo di 500 euro, con cui sono stati realizzate quindici borse alimentari per le famiglie. Particolare soddisfazione è stata espressa dagli inquilini, a cui è stato reso in omaggio anche il libro fotografico in bianco e nero realizzato da Acer come strenna natalizia "La finestra di fronte" : 96 pagine in bianco e nero che rappresentano ciascun comune della provincia di Piacenza in cui vi siano alloggi popolari.
Il presidente di Acer Patrizio Losi ha voluto ringraziare personalmente le singole famiglie che, ogni giorno, avendo cura del proprio alloggio, dimostrano di essere ben consci dell'importanza dell'educazione civica. «Se tutti, nel proprio piccolo, facessero la loro parte, la cultura del rispetto per il bene comune sarebbe maggiormente diffusa e gli episodi di microcriminalità che ledono l'immagine delle case popolari, sarebbero una parte infinitesimale rispetto al resto. Anche nel libro che abbiamo realizzato - sottolinea Losi - emerge l'orgoglio di chi vive nei nostri quartieri: non dovete mai, per nessuna ragione, vergognarvi di vivere in un alloggio Erp. I problemi che si riscontrano nei nostri condomini non sono diversi da quelli che si verificano in quelli privati. E' sempre una questione di rispetto per le regole di convivenza civile».
I premiati di quest'anno - che hanno ricevuto il pacco dono dal presidente Losi, la mediatrice sociale Giusy Civardi e il direttore tecnico di Acer Matteo Stragliati - sono stati Giulia Bongiorni (Sarmato), MariaCaterina Pucci (Calendasco), Maria Teresa Martini (Gossolengo), Hika Ardian (Vigolzone) e per Piacenza Orietta Antelmi, Emilio Baccalini, Khadja Belouah, Adalgisa Bettini, Angela Cuculo, Daniele Ciolli, Annamaria Gamba, Caterina Giletti, Samba Lo Gane, Valentina Lebedyeva, Angela Stragliati.
Continua fino alla fine dell’anno la raccolta fondi promossa dalla Provincia e dal Comune di Piacenza finalizzata alla realizzazione del monumento alle mondine, in ricordo delle vittime del ponte di Boffalora, il cui progetto sarà realizzato dagli studenti del liceo artistico “B. Cassinari”. L’iniziativa, annunciata a luglio dall’ex Presidente Francesco Rolleri, da Patrizia Barbieri, dalla dirigente del liceo artistico Cassinari Sabrina Mantini e da Paolo Briggi, ex consigliere provinciale allora 18enne, miracolosamente sopravvissuto alla tragedia della Boffalora, quando un camion, con a bordoi lavoratori diretti nel vercellese per la campagna della raccolta del riso, partito la mattina da Ruffinati in alta Valtrebbia, usciva di strada all’altezza del rio Boffalora, tra San Salvatore e Bobbio, e si inabissava nel Trebbia.Morirono nel 1956, 12 mondine e tagliariso, mentre 8 furono i feriti. “L’idea è quella di realizzare un monumento – commenta Patrizia Barbieri – che verrà collocato a La Verza, nei giardini dedicati alle mondariso. Fino alla fine dell’anno, sarà possibile versare un contributo sul conto corrente n. IT 33H 0623012601000030718008, intestato alla Provincia di Piacenza, indicando come causale “Monumento Mondine. Ad oggi, le donazioni pervenute ammontano a circa 1.500,00 euro e provengono tutte da privati cittadini”. “Voglio ringraziare nuovamente Paolo Briggi per l’impegno – continua il Presidente - e il liceo Cassinari, per la sinergia messa in campo per la realizzazione di quest’opera che mi auguro possa completarsi al più presto". L’Amministrazione Provinciale rinnova l’invito ad aderire a questa iniziativa che coniuga passato e presente, ricordando un importante momento storico per il nostro territorio.
Si è concluso con successo il progetto regionale “Dimensione Teenager”, un percorso partecipato costruito con ragazzi dagli 11 ai 19 anni delle scuole dell’Emilia-Romagna che, in qualità di ricercatori sociali, hanno predisposto e messo a punto un questionario per dare voce ai preadolescenti ed agli adolescenti. La Provincia di Piacenza ha partecipato attivamente insieme a diverse scuole secondarie di II grado: 3 studentesse del Liceo Colombini, coordinate dalla Prof.ssa Silvana Ferrari hanno predisposto il questionario che poi è stato poi somministrato dall’Amministrazione provinciale agli studenti delle scuole di: Istituto Comprensivo di Bobbio, I.S.I.I. Marconi, Istituto tecnico “G.D. Romagnosi”, Istituto Casali,l Polo Volta e agli studenti del Colombini stesso e agli studenti degli Enti di formazione professionale E.N.A.I.P. e Don Orione. L’obiettivo era quello di individuare i bisogni dei ragazzi in età adolescenziale, in vista dell’approvazione del piano regionale pluriennale dell’adolescenza 2018-2020, in modo che potesse meglio rispondere alle loro necessità. I risultati del progetto sono stati illustrati recentemente a Bologna in occasione della presentazione del Piano regionale per l’adolescenza 2018-2020. Tale piano, costruito assieme ai territori della Regione, infatti, si rivolge a tutti i soggetti che si occupano di adolescenti - famiglie, scuola, servizi sociali, associazionismo sociale e sportivo, volontariato e aziende sanitarie - per realizzare interventi concreti dedicati ai ragazzi di questa fascia di età. Gli obiettivi sono quelli di promuovere, tra i più giovani, benessere, socializzazione, opportunità di crescita, protagonismo sociale e stili di vita sani, come elementi di contrasto al disagio e all’isolamento. Prevenire e ridurre l'abbandono scolastico, la dipendenza da sostanze e gioco d’azzardo e contrastare il bullismo, il cyberbullismo e la violenza tra compagni. Tanta “Piacentinità” nel nuovo piano regionale che è stato costruito tenendo in considerazione i risultati del questionario: su 1.245 questionari somministrati in tutta la regione Emilia-Romagna, sono 582 quelli provenienti dal nostro territorio. Ancora una volta le scuole piacentine hanno dimostrato di partecipare attivamente alla programmazione degli strumenti messi a disposizione delle Istituzioni.
Una nuova sede per il Centro per le Famiglie nel Quartiere Roma: da via Torricella traslocherà in via La Primogenita 19. L'apertura al pubblico sarà nel mese di gennaio, dopo le festività natalizie. “Il Quartiere Roma – spiega l’assessore ai Servizi Sociali Federica Sgorbati – potrà contare su una struttura rinnovata, più adeguata ad ospitare le numerose attività che il Centro per le Famiglie propone, da qualche anno, anche in questa zona della città, affiancando così, alla storica sede della Farnesiana e al più recente sportello informativo di via Martiri della Resistenza, un altro prezioso punto di riferimento per il territorio. La disponibilità di locali più grandi consentirà, nella nuova collocazione di via La Primogenita, non solo di riproporre tutte le iniziative già in corso, ma anche di organizzare nuove attività per i bambini e i nuclei familiari, ipotizzando anche di prolungare gli orari di apertura dello Sportello Informafamiglie”. “Poter contare su una sede nuova e più accogliente – aggiunge l’assessore alle Politiche per la Famiglia Stefano Cavalli – significa potenziare un servizio di fondamentale importanza. Nel periodo estivo, tra l’altro, si potrà utilizzare la piccola area verde adiacente alla struttura, che verrà attrezzata per permettere a bambini e genitori di fruirne appieno, favorendo ulteriormente quelle opportunità di socializzazione e incontro su cui, grazie al lavoro quotidiano di tutti gli operatori dei Centri per le Famiglie comunali, si costruisce concretamente l’integrazione sociale”.
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