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Notizie Varie

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Buone notizie dal futuro dell'agricoltura

marcora

Il futuro ha fatto sosta al Campus Agroalimentare Raineri-Marcora di Piacenza, location scelta per “Agrievolution – Ricerca e Agricoltura binomio inscindibile”. Organizzato da Bayer in collaborazione col Campus, l’incontro – introdotto dai saluti della Dirigente Teresa Andena e moderato da Fabrizio Binacchi, direttore sede regionale per l’Emilia Romagna - ha offerto l’occasione per discutere di difesa, genetica e digitale.
La genomica è stata al centro dell’intervento di Adriano Marocco - professore ordinario di Genetica agraria, direttore del Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali Sostenibili all’Università Cattolica del S. Cuore di Piacenza – che ha posto l’accento sull’importanza della biologia molecolare per i recenti sviluppi della genetica delle piante coltivate. «Grazie alla possibilità di sequenziare il genoma delle specie di interesse agrario, la genomica, che studia il DNA alla base della biologia, sta assumendo sempre maggiore peso nell’agricoltura – ha spiegato – L’opportunità di isolare e introdurre nelle coltivazioni varianti che incidono, ad esempio, sulla resistenza a una malattia o a un parassita è emblematica delle garanzie di progressi sull’uso delle piante per alimenti (umani e zootecnici), per la produzione di molecole a uso farmaceutico e nutraceutico e per l’ottenimento di materie base per la produzione di energia. 
L’innovazione genetica sta evidentemente accelerando grazie a nuove tecniche molto più rapide, precise e utili – come la genomica e le New Breeding Techniques – ma un altro tassello imprescindibile è la trasformazione digitale, che permette di raccogliere un numero enorme di dati a livello globale per produrre soluzioni su misura. Professore di Agronomia e Sistemi Colturali all’Università degli Studi di Milano, fondatore e responsabile di Cassandra lab, Roberto Confalonieri ha sottolineato le ottime opportunità odierne per il trasferimento di nuove tecnologie in un settore che - un tempo restio ad accettarne l’inserimento in qualsiasi modo nel processo produttivo – oggi si presenta invece letteralmente come un terreno fertile. 
Tutto questo fermento nel rapporto tra ricerca e agricoltura è utile per spiegare l’appassionato discorso con cui Maurizio Junior Chiurazzi - laureato in Tecnologie Agrarie all’Università degli Studi di Napoli Federico II, laureando in Plant Sciences alla Wageningen University & Research e delegato Youth-AG Summit di Bayer nel 2017 – ha ripercorso le scelte che, dagli studi classici, lo hanno portato ad approfondire la formazione nella Scienza delle Piante alla Wageningen University & Research, a incrociare la sua strada con quella di Bayer grazie alla sua partecipazione al Summit e a sviluppare progetti di “urban, indoor and vertical farming” e sull’utilizzo delle biotecnologie in agricoltura.  «Nel “food system” di un futuro non troppo remoto – ha concluso - la collaborazione tra ricerca scientifica, aziende e agricoltori sarà una necessità. Anche questi ultimi, a qualsiasi livello, dovranno essere tenuti in considerazione, la biodiversità andrà preservata e le informazioni condivise dovranno essere scientificamente corrette».
È intervenuto Fabio Minoli, direttore comunicazione e rapporti istituzionali Bayer Italia, riallacciandosi alla proposta di Chiurazzi sulla necessità di creare un network. «È importante scambiare informazioni e serve, soprattutto ai giovani, creare un dibattito anche sulla rete per confrontarsi sulle informazioni che si dicono e si scrivono in merito a ciò che mangiamo».

Pubblicato il 3 aprile 2019

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«Polyphonia», serata di cori in Sant'Antonino

polyphonia

Giovedì 11 aprile alle ore 21 nella basilica di Sant'Antonino a Piacenza è in programma "Polyphonia", la rassegna corale organizzata dal Liceo "Respighi" e che giunge quest'anno alla terza edizione.
Partecipano il coro del Liceo "Respighi" di Piacenza, il coro Free Spirits di Casaliggio e il Coro Consonanze. All'organo il maestro Maurizio Resi.
La serata, a ingresso libero, è presentata da Elisabetta Rausa e vede la partecipazione del maestro Patrizia Bernelich.
In programma musiche e brani sacri di J.S. Bach, p. Francesco Soto de Langa, Simon&Garfunkel, P. Ballard, padre A. Concesa, G.G. Gastoldi, L. Cohen, P. Williams oltre a canti popolari e tradizionali.
L'iniziativa gode del patrocinio del Comune di Piacenza.

Pubblicato il 9 aprile 2019

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A Palazzo Galli si presenta il libro «Arrivano i barbari» di Giacalone

 

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A Palazzo Galli nella  Sala Panini  è ospite della Banca di Piacenza il giornalista Davide Giacalone, che presenterà il suo libro “Arrivano i barbari”.  L'appuntamento è venerdì 5 aprile alle ore 18.
Ma chi sono i protagonisti del volume edito da Rubbettino? Secondo lo scrittore, tracce d’imbarbarimento si vedono nella vita di ogni giorno, quando tutti cercano le facili soluzioni: si sfugge alle responsabilità, pensando che ci siano diritti e non doveri. Un sentimento diffuso, che coltiva la convinzione che sia possibile cercare il meglio senza riconoscere il bene e il benessere in cui si vive.

Pubblicato il 5 aprile 2019

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«Sognando l’Europa», a Palazzo Galli si presenta il volume dell’economista Dacrema

galli

Prosegue la Primavera culturale organizzata dalla Banca di Piacenza a Palazzo Galli.
Lunedì 15 aprile in Sala Panini, alle ore 18, presentazione del volume “Sognando l’Europa” di Pierangelo Dacrema. Ne parla l’autore in dialogo con Robert Gionelli. L’opera dell’economista - che ha come sottotitolo “Grande statista cercasi” - contiene anche una conversazione con il noto sondaggista Renato Mannheimer.
L’ingresso è libero, con precedenza per i prenotati. Agli intervenuti sarà fatta consegna della copia della pubblicazione con precedenza, nell’ordine, ai soci prenotati e ai clienti prenotati (
; 0523/542137).

Pubblicato il 12 aprile 2019

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Open Day all'Istituto e al Museo «Gazzola»

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È in programma sabato 13 aprile a Piacenza la settima edizione del Gazzola Day, la festa della scuola d’arte e del museo più antichi di Piacenza.
Porte aperte, quindi, all'Istituto di via Gazzola 9, dove alle ore 15 e alle 15.30 sono in programma due visite guidate alle aule dell’istituto con i maestri e gli allievi al lavoro.
Nelle aule di scultura, ornato, figura e incisione, i visitatori saranno accolti dai docenti Mario Branca, Giorgio Fanzini, Bruno Grassi e Bruno Missieri.
Alle ore 17 è invece in programma la visita guidata al Museo Gazzola, a cura di Alessandro Malinverni, docente di storia dell’arte e conservatore del museo.
La visita, incentrata sui differenti stati d’animo rappresentati nei capolavori del museo dal Seicento al Novecento, vedrà la partecipazione del gruppo di teatro danza "In libero stormo", con una performance dedicata all’arte.
L’ingresso è libero sino a esaurimento posti.

Il palazzo, sede della Fondazione Istituto Gazzola, del Museo e della Scuola d'Arte, risale al Medioevo. Costruito forse dalla nobile famiglia piacentina dei Fontana, che a lungo ne fu proprietaria, fu da essa ceduta al monastero di San Sisto nella seconda metà del Seicento e in seguito venduto, a fine Seicento, al conte Gian Angelo Gazzola. Dal figlio di questi, Felice, fu assegnato alla Congregazione di aristocratici piacentini scelta per amministrare i suoi beni e aiutare le fanciulle povere e i giovani di talento.
Nei secoli gli interni del palazzo hanno subìto numerosi rimaneggiamenti; a testimoniare l'antico splendore degli arredi dell'edificio rimangono due porte settecentesche collocate all'interno del Museo, mentre la sala delle riunioni e la biblioteca al piano terra hanno mantenuto intatta la decorazione ottocentesca.
Il loggiato superiore del cortile interno, cui si accede percorrendo lo scalone d'onore, presenta colonne con capitelli di ordine dorico, databili al XV secolo.

Il Museo custodice opere di artisti quali Antonio Campi, Gian Mauro Della Rovere, detto il Fiamminghino, del Miradori, del Piola, di Giovanni Andrea De Ferrari, del Guidobono, di Bonifacio dei Pitati, della scuola dell'Altdorfer, di Mattia Preti, di Giuseppe Maria Crespi, del Della Vecchia, di Benedetti Luti, di Luigi Mussi e Carlo Maria Viganoni. Vi si trovano inoltre due delle migliori prove giovanili di Gaspare Landi ("L'incontro di Ettore con Andromaca" ed "Ettore rimprovera Paride"), la tavola della Circoncisione firmata dal Perugino, la tela del Morazzone raffigurante Gesù flagellato e una "Educazione della Vergine"riferibile a Roberto De Longe, nonchè i numerosi dipinti del lascito Zanco. È anche presente una ricca scelta di opere che rappresentano gli aspetti salienti della pittura piacentina tra il XIX ed il XX secolo.

Alla Scuola d'Arte del "Gazzola", attiva in questa sede dalla fine degli anni Ottanta del Settecento, si sono formati artisti di fama.
All'inizio dell'Ottocento il primo allievo del Gazzola che si affermò in campo internazionale fu il miniaturista Ferdinando Quaglia, allievo di Bandini, nominato suo ritrattista ufficiale dalla prima moglie di Napoleone, l'imperatrice Joséphine de Beauharnais.
Tra fine "uscirono" dal Gazzola Oreste Labò, Pier Enrico Astorri e Fedele Toscani; poi Luciano Ricchetti, Giacomo Bertucci, Bruno Cassinari, Gustavo Foppiani, Umberto Losi detto Cinello .

Oggi al Gazzola s'insegna figura, ornato e prospettiva, scultura, tecniche dell'incisione e storia dell'arte.

Pubblicato il 12 aprile 2019

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