Lo spettacolo #Sciopero, all'interno della rassegna "Le voci della luna" si terrà martedì 22, mercoledì 23, venerdì 25 e sabato 26 gennaio alle ore 21 al Teatro Trieste 34 a Piacenza. Per la rassegna “Le voci della luna” uno spettacolo semi serio e ironico, scritto e interpretato da Filippo Arcelloni, che ha come titolo una parola ormai non più consueta e che vuole parlare del fallimento dell'individuo e del cambiamento.Un vecchio attore scopre che all'improvviso che tutti i teatri italiani sono stati chiusi, che nessuna compagnia teatrale potrà più esistere e che nessun tipo di forma d'arte legata al teatro potrà essere rappresentata sul suolo italiano, poiché il nuovo ministro della cultura, in ossequio alle promesse fatte in campagna elettorale, applica alla lettera la direttiva politica che gli viene suggerita dal nuovo governo.Così la strana professione del vecchio attore arriva a specchiarsi e confrontarsi con la vita "vera", il quotidiano, a volte deriso, mai rispettato pienamente, sempre guardato con aria superiore. Con l’impossibilità di poter lavorare è costretto a mettere a confronto tutto ciò che sa fare e tutti gli strumenti necessari per la sua professione, con il mondo reale deducendo che non servono a nulla, sono totalmente inutili nella vita reale. E allora l'ultima carta che rimane da giocare è Sciopero, termine vecchio e desueto, ridicolo e banale nei tempi odierni e per le motivazioni, lo sciopero del Teatro.
Il corso per nuovi Volontari di Croce Rossa Italiana, Comitato di Piacenza - sedi di Cadeo e Podenzano, prenderà il via il 22 gennaio. La novità di quest'anno che gli aspiranti Volontari di Cadeo e Podenzano svolgeranno il percorso formativo insieme presso la sede di Cadeo in via Dante Alighieri 4. I volontari sono la colonna portante della vita sociale, ogni giorno di più. E proprio per questo, ogni giorno di più c’è bisogno del loro aiuto. Per chi volesse mettere a disposizione un po’ del proprio tempo, anche poco, «e vivere un’esperienza unica di solidarietà e umanità sarà il benvenuto" Diventare Volontari di Croce Rossa è alla portata di tutti e le doti che si richiedono sono principalmente umane, come lo spirito di collaborazione, entusiasmo, altruismo, voglia di fare e di mettersi in gioco…. Per informazioni e iscrizioni visitare il sito www.cripiacenza.it.
Venerdì 18 gennaio alle ore 16,30 alla biblioteca Passerini Landi nel salone monumentale è in programma l'incontro “Invecchiare bene si può: vademecum per un invecchiamento attivo". L'iniziativa è in collaborazione con Soproptimist Piacenza. Molte persone raggiungono età anche molto avanzate avendo un buon funzionamento mentale e mantenendo la propria autonomia nella quotidianità̀. La genetica gioca un ruolo importante per invecchiare attivamente, ma altrettanto determinante è il nostro stile di vita, ovvero l’essere attivi e impegnati a livello intellettivo, sociale e fisco, fattori che possiamo direttamente scegliere e controllare.
"Attraverso una piccola piantina oggi imparate cosa vuol dire responsabilità e prendersi cura dell'altro", così Marco Bricconi, primo cittadino di Cadeo ha aperto una mattina speciale per gli studenti delle tre classi di prima media dell'Istituto Comprensivo di Cadeo: nessuna penna o libro tra le mani ma una esile piantina da piantare e far crescere. Una giornata per promuovere il rispetto dell'ambiente ma anche la sua cura, che ha visto l'intera squadra amministrativa presente: oltre al sindaco Bricconi, il vicesindaco Marica Toma, il consigliere di maggioranza Silvia Bolzoni e gli assessori Alessandro Genesi, Massimiliano Dosi e Donatella Amici.
"La Regione ci ha donato 150 piantine da piantare - ha dichiarato l'assessore Massimiliano Dosi - 80 di questo le abbiamo donate ai nostri studenti del primo anno della scuola media, perché li portino a casa e le facciano crescere rigogliose con l'aiuto di genitori o nonni".
Una lezione a cielo aperto. I ragazzi, che dovranno dare una dimora alle piccole piante, sono rimasti letteralmente affascinati dalla lezione di botanica fatta a "cielo aperto" dal docente di matematica e scienze Riccardo Gandolfi: un viaggio tra le essenze, le tecniche di coltivazione e l'assegnazione della specie pianta a seconda del terreno in cui i ragazzi la pianteranno. Un'esperienza che ha stupito e incuriosito gli studenti e che potrà proseguire grazie al laboratorio scolastico di botanica - realizzato nelle aree esterne della scuola - che prenderà vita a breve grazie al docente Gandolfi. Accanto al prof. Gandolfi , presente alla consegna degli arbusti, la prof.ssa Romina Bertuzzi.
Nuovo verde a Cadeo grazie al Consiglio Comunale dei ragazzi. "Quaranta piante saranno posizionate lungo la nostra pista ciclabile - ha aggiunto il vicesindaco Marica Toma - a breve, grazie alla collaborazione della cooperativa sociale Geocart già attiva sul nostro territorio, avverrà la piantumazione". Un gesto che parla dell'attenzione al verde dell'amministrazione comunale ma che è stato fortemente voluto dai bambini della scuola primaria "Uttini" di Roveleto: "I membri del Consiglio Comunale dei ragazzi avevano fatto esplicita richiesta di avere più verde sul nostro territorio e con grande piacere li accontentiamo - conclude Toma-. Insieme ai giardinieri saranno proprio loro a mettere a dimora le piantine a Roveleto".
“Sono molto contento che siete qui. Già il fatto che siete usciti di casa e va a incontrare qualcuno oggi è un miracolo. Buona parte delle malattie mentali e fisiche avvengono se freni la vita” inizia don Luigi Verdi intervenendo a Santa Franca in una chiesa gremita. Il sacerdote, che nel 1991 ha fondato la Comunità di Romena restaurando una vecchia pieve nel Casentinese, alterna meditazioni a spezzoni di film come “La vita è bella” e “I cento passi” o a canzoni come “La storia siamo noi” e “Il mondo che vorrei”. “Da quando è arrivata la modernità io sto male, la maggior parte delle persone che incontro sta male. Per qualche comodità in più e un pò di tecnologia ci hanno distrutto le poche cose che contano davvero per vivere” continua. “Nietzche, prima di morire, scrisse una pagina geniale sulle conseguenze del nichilismo. Anno per anno, ho visto che queste quattro cose che lui dice si sono verificate. Siamo tutti stanchi da morire, siamo soli, facciamo fatica a trovare un luogo dove ci sentiamo a casa, siamo più egoisti e prepotenti". “E’ difficile tornare umani quando non lo si è più” sottolinea don Luigi “dobbiamo recuperare la compassione, termine che significa soffrire con te, camminare con te, sentire con te. Gesù fa gesti molto umani, Gesù piange, il gesto che mi colpisce di più è quando tocca la bara di un bambino morto. Noi quando riusciamo ad amare facciamo gesti molto divini. Spero davvero che in questo tempo in cui l’umano è degradato possano venire fuori delle persone che non hanno voglia di adagiarsi, perchè come dice Gesù, potremmo tutti amare il nemico che non è una necessità ma una scelta, siamo tutti Caino ma chi ci impedisce di tornare Abele?” “Ho scelto la canzone “Il mondo che vorrei” di Vasco Rossi, belle le parole ma il titolo è da imbecilli; il mondo che vorrei non vuol dire nulla, meglio sarebbe dire il mondo che voglio, o meglio ancora il mondo che faccio” prosegue il sacerdote - qual’è il mondo che faccio? Quello è interessante. Se il mondo non cambia, da chi dipende se non da noi? Quello che è debole oggi è il vorrei, il desiderio che abbiamo è senza energia, troppo debole la volontà. Quando si dice «tanto non cambia nulla» hai già perso. Se il vostro uomo, la vostra donna, vostro figlio vi dice ‘sono fatto così’ attaccatelo al muro, non glielo permettete, gli fa comodo non cambiare". Poi si sofferma sul cristianesimo che sogna; “sogno un cristianesimo che abbracci la leggerezza con la disciplina, ci servono tutte due, sono utili entrambe. Vorrei un cristianesimo semplice e naturale, perchè come diceva San Giovanni XXIII nel semplice c’è il naturale e nel naturale il divino. Dio lo sentiamo nelle cose semplici". Per concludere porta alcuni esempi evangelici “faccio un esempio dello stile di Gesù. Gesù è al pozzo di Giacobbe con la samaritana e gli dice ‘donna perchè hai avuto sei storie d’amore e non hai capito nulla dell’amore? Da dove ti nasce quest’ansia di amore che non ti riempie il cuore? A Gesù non interessa se hai commesso un peccato o dieci ma perchè sbagli di continuo, gli interessa il nocciolo. Poi Gesù ha incontrato Zaccheo, peccatore emarginato da tutti e gli ha detto «stasera vengo a cena da te», chissà cosa sarebbe successo se la Chiesa invece di scomunicare tante persone avesse detto loro «stasera vengo a cena da te»".
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