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Notizie Varie

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Distretto di Ponente: prospettive per i servizi ai minori e disabili

catolica

"Il distretto di Ponente: scelte e prospettive per l’integrazione dei servizi per minori e disabili" è il tema di un incontro che il 31 gennaio, dalle ore 9, si terrà in Cattolica.
Verrà presentato lo studio della facoltà di Economia e Giurisprudenza e dei Comuni del Distretto di Ponente sui servizi erogati a minori e disabili nel territorio che va da Castel San Giovanni, alla Val Tidone, alla Val Trebbia e Val Luretta.
Le tappe da percorrere per prestazioni ancora più di qualità.
Per questo Castel San Giovanni,  Comune capofila, in collaborazione con tutti i Comuni distrettuali, ha chiesto alla facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica di sviluppare un’attività di affiancamento agli enti locali e al distretto sociosanitario, al fine di fotografare l’esistente in termini di tipologia utenti, presa in carico e servizi offerti, con l’obiettivo di promuovere forme di integrazione e coordinamento  capaci di rafforzare le organizzazioni che operano sul territorio.
“Il quadro emerso dalla nostra analisi è particolarmente complesso, ma non ci ha sorpreso – spiega il prof. Emanuele Vendramini, che ha seguito per Economia il percorso di tutorship che ha coinvolto Asp Azalea, AUSL di Piacenza, ufficio di piano del distretto, referenti dei gestori dei servizi e sindaci-. L’Emilia Romagna ha negli anni sviluppato modelli e strumenti particolarmente efficaci rispetto ad altre realtà nell’erogare servizi così complessi e sensibili per i cittadini. Tuttavia sono ancora attive modalità anche molto diverse di risposta alle esigenze della popolazione".
Giovedì 31, in Cattolica, presenteremo il risultato di questa analisi, per provare a tracciare insieme agli operatori coinvolti, il percorso da intraprendere per offrire una risposta equa ed integrata ai bisogni di disabili e minori su territori che presentano conformazioni e caratteristiche anche molto diverse”.
L’appuntamento, aperto a tutti, è alle 9 in Cattolica. L’evento è stato accreditato dal Consiglio Regionale degli Assistenti Sociali dell’Emilia Romagna per 4 crediti formativi.

Pubblicato il 21 gennaio 2019

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Rolando Tarquini e Allegra Spernanzoni di Manicomics Teatro nel cast di Feira Estatal de Leon

danza

Ha debutto nei giorni scorsi alla “Feira estatal de Leon”, una delle più grandi fiere del sud america, lo spettacolo “Abrazos” che vede all’interno del cast due Soci di Manicomics Teatro, la storica compagnia di clown e circo contemporaneo di Piacenza.
La fiera di Leon, nella regione di Guanajuato, Messico, vanta ben 143 anni di vita. Dalla cultura e l’intrattenimento alla gastronomia e all’artigianato. Spettacoli internazionali per un evento che si è connotato come la “miglior fiera familiare messicana” e che ciascun anno vede passare ben 5 milioni
di visitatori.
La fiera di quest’anno, dall’11 gennaio al 5 febbraio ospiterà, oltre ad altre attrazioni internazionali, anche “Abrazos” (“Abbracci”) lo spettacolo della Compagnia Finzi Pasca che vede al suo interno anche due membri di Manicomics Teatro di Piacenza. Rolando Tarquini, attore e clown, che oltre ad essere fondatore e creatore per Manicomics collabora da quasi un decennio con la compagnia Svizzera, sarà uno delle pedine fondamentali dello spettacolo. Dal 5 di gennaio si è spostato infatti nella città messicana (che conta quasi 1 milione e mezzo di abitanti) ed è stato protagonista di un cortometraggio girato nei luoghi simbolo della città e ispirato alle sue tradizioni. 
Oltre alla presenza di Tarquini Rolando, sul palco, lo spettacolo Abrazos vede anche Allegra Spernanzoni, anche lei di Manicomics Teatro, come stage manager dell’evento e assistente alla regia del creatore Daniele Finzi Pasca. 
Lo spettacolo, della durata di circa 1 ora, verrà rappresentato per 3 volte al giorno per tutto il mese di gennaio e terminerà le repliche il 5 febbraio e conta di poter essere visto da almeno 150.000 persone. Per 74 repliche totali. Manicomics Teatro è una delle più antiche compagini teatrali della città. Nata nel 1985 gode oggi del supporto della Regione Emilia Romagna e del Ministeri per i beni artistici e culturali ed ha sede a Piacenza in via Scalabrini 19.

Pubblicato il 20 gennaio 2019
 

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Servizio di quartiere, incontro conviviale per gli anziani

 

 

vecchi

Si è rinnovato, anche quest’anno, l’ormai tradizionale appuntamento con il pranzo per gli anziani seguiti dal Servizio di quartiere, offerto dal ristorante Cristian di via IV Novembre.
All’invito hanno aderito con entusiasmo 21 cittadini – tra i 146 che attualmente fruiscono di questa rete – raggiunti per un saluto dall’assessore ai Servizi Sociali Federica Sgorbati, che sottolinea come questo momento conviviale rappresenti “una preziosa occasione di incontro e condivisione, che può dare modo agli utenti di conoscersi e magari instaurare un’amicizia. Un ringraziamento doveroso in tal senso va a Sabrina Baldini, titolare del locale che ancora una volta ha replicato questa bella iniziativa ospitando il gruppo, per aver compreso lo spirito e gli obiettivi del Servizio di quartiere”.
Il progetto comunale, la cui gestione è affidata a Unicoop, ha infatti lo scopo di offrire un sostegno alle persone anziane, per prevenire e contrastare l’isolamento e le situazioni di disagio, ma anche per fornire un supporto nell’affrontare i piccoli problemi quotidiani: dalla spesa al ritiro ricette mediche e consegna di farmaci a domicilio, sino all’accompagnamento presso strutture sanitarie o per commissioni essenziali.
Possono richiedere il servizio, gratuito, gli ultrasessantacinquenni abitanti a Piacenza, che non usufruiscano di altri strutture comunali quali Centri diurni o residenziali per anziani, che vivano soli o abbiano un coniuge anziano, senza aiuti familiari e i cui figli non vivano nel territorio provinciale. Agli anziani presi in carico viene rilasciato il numero di telefono diretto dell’operatore di quartiere, che può intervenire tra le 8 le 17 dal lunedì al venerdì, il sabato dalle 8 alle 12.
Per aderire, occorre rivolgersi alla propria assistente sociale di riferimento o agli sportelli Informasociale di via Taverna e via XXIV Maggio.

Pubblicato il 18 gennaio 2019

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Nuovi lavori nelle frazioni di Cadeo

Cadeo

Oltre 20 km di segnaletica orizzontale per riqualificare le frazioni di Cadeo. E' avvenuto in questi ultimi mesi grazie ai lavori di rifacimento completo della segnaletica a terra di Saliceto, Cadeo e Fontana Fredda, con una spesa complessiva di circa 20mila euro - comprendente il restyling di quella orizzontale - a carico delle casse comunali.
"Incroci, stop, dare precedenza e strisce laterali delle carreggiate stradali sono state le opere realizzate nelle nostre frazioni - dichiara Massimiliano Dosi -. Con questi interventi abbiamo completato in un biennio il pieno rinnovo della segnaletica orizzontale sul nostro territorio comunale".
Nel 2017 infatti i lavori hanno riguardato Roveleto, guidati dall'obiettivo di una maggiore sicurezza per automobilisti e pedoni. "Questo intervento nelle frazioni punta ad una maggiore sicurezza per gli automobilisti - aggiunge l'assessore alla sicurezza -; ora le zone di campagna in caso di limitata visibilità ed intemperie hanno una percorribilità più sicura".
"Erano anni che il nostro territorio necessitava di un completo restyling segnaletico - sottolinea Marco Bricconi, primo cittadino di Cadeo -. Ora grazie ai lavori fatti negli ultimi anni sulla segnaletica a terra e alla nuova illuminazione dei punti fotovoltaici che raggiungono anche le aree non raggiunte dagli allacci elettrici, possiamo ritenerci soddisfatti: la buona visibilità dei veicoli in marcia è il primo degli elementi su cui impegnarsi per incrementare la sicurezza della circolazione", conclude Bricconi.

Pubblicato il 19 gennaio 2019

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«Voci dal silenzio», reading con Quarta Parete per il Giorno della Memoria

vocidasilenzio

"Voci dal silenzio. Il canto dei senza nome" è il reading teatrale proposto da Quarta Parete in occasione del Giorno della Memoria.
È in programma martedì 22 gennaio alle ore 21 al Teatro San Matteo (Piacenza, vicolo San Matteo).

La serata non sarà il solito ricordo della Shoah, spiegano gli organizzatori, bensì la memoria di chi è stato senza nome e senza voce.

Pubblicato il 19 gennaio 2019

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