San Bernardino contro San Giovanni. Ritorna dopo tantissimi anni il palio di Bettola in occasione della festa di San Bernardino, in programma il 18 e 19 maggio nel comune dell’Alta Valnure. Per la festa di San Bernardino saranno nuovamente protagoniste e contro le due borgate, in una maxi caccia al tesoro, una sfida a calcetto, una sfida a basket, e nei giochi popolari quali tiro alla fune, corsa con i sacchi, corsa con l’uovo e cucchiaio. La borgata vincitrice porterà a casa il palio. Lo staff del circolo Anspi dedicato a don Vincenzo Calda precisa che saranno ammessi cinque “stranieri” in ogni squadra, intesi come non abitanti delle due borgate bettolesi. E l’età per partecipare è tra 6 e 20 anni, mentre i due capitani potranno essere di qualsiasi età.
Il futuro ha fatto sosta al Campus Agroalimentare Raineri-Marcora di Piacenza, location scelta per “Agrievolution – Ricerca e Agricoltura binomio inscindibile”. Organizzato da Bayer in collaborazione col Campus, l’incontro – introdotto dai saluti della Dirigente Teresa Andena e moderato da Fabrizio Binacchi, direttore sede regionale per l’Emilia Romagna - ha offerto l’occasione per discutere di difesa, genetica e digitale. La genomica è stata al centro dell’intervento di Adriano Marocco - professore ordinario di Genetica agraria, direttore del Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali Sostenibili all’Università Cattolica del S. Cuore di Piacenza – che ha posto l’accento sull’importanza della biologia molecolare per i recenti sviluppi della genetica delle piante coltivate. «Grazie alla possibilità di sequenziare il genoma delle specie di interesse agrario, la genomica, che studia il DNA alla base della biologia, sta assumendo sempre maggiore peso nell’agricoltura – ha spiegato – L’opportunità di isolare e introdurre nelle coltivazioni varianti che incidono, ad esempio, sulla resistenza a una malattia o a un parassita è emblematica delle garanzie di progressi sull’uso delle piante per alimenti (umani e zootecnici), per la produzione di molecole a uso farmaceutico e nutraceutico e per l’ottenimento di materie base per la produzione di energia. L’innovazione genetica sta evidentemente accelerando grazie a nuove tecniche molto più rapide, precise e utili – come la genomica e le New Breeding Techniques – ma un altro tassello imprescindibile è la trasformazione digitale, che permette di raccogliere un numero enorme di dati a livello globale per produrre soluzioni su misura. Professore di Agronomia e Sistemi Colturali all’Università degli Studi di Milano, fondatore e responsabile di Cassandra lab, Roberto Confalonieri ha sottolineato le ottime opportunità odierne per il trasferimento di nuove tecnologie in un settore che - un tempo restio ad accettarne l’inserimento in qualsiasi modo nel processo produttivo – oggi si presenta invece letteralmente come un terreno fertile. Tutto questo fermento nel rapporto tra ricerca e agricoltura è utile per spiegare l’appassionato discorso con cui Maurizio Junior Chiurazzi - laureato in Tecnologie Agrarie all’Università degli Studi di Napoli Federico II, laureando in Plant Sciences alla Wageningen University & Research e delegato Youth-AG Summit di Bayer nel 2017 – ha ripercorso le scelte che, dagli studi classici, lo hanno portato ad approfondire la formazione nella Scienza delle Piante alla Wageningen University & Research, a incrociare la sua strada con quella di Bayer grazie alla sua partecipazione al Summit e a sviluppare progetti di “urban, indoor and vertical farming” e sull’utilizzo delle biotecnologie in agricoltura. «Nel “food system” di un futuro non troppo remoto – ha concluso - la collaborazione tra ricerca scientifica, aziende e agricoltori sarà una necessità. Anche questi ultimi, a qualsiasi livello, dovranno essere tenuti in considerazione, la biodiversità andrà preservata e le informazioni condivise dovranno essere scientificamente corrette». È intervenuto Fabio Minoli, direttore comunicazione e rapporti istituzionali Bayer Italia, riallacciandosi alla proposta di Chiurazzi sulla necessità di creare un network. «È importante scambiare informazioni e serve, soprattutto ai giovani, creare un dibattito anche sulla rete per confrontarsi sulle informazioni che si dicono e si scrivono in merito a ciò che mangiamo».
Prosegue la Primavera culturale organizzata dalla Banca di Piacenza a Palazzo Galli. Lunedì 15 aprile in Sala Panini, alle ore 18, presentazione del volume “Sognando l’Europa” di Pierangelo Dacrema. Ne parla l’autore in dialogo con Robert Gionelli. L’opera dell’economista - che ha come sottotitolo “Grande statista cercasi” - contiene anche una conversazione con il noto sondaggista Renato Mannheimer. L’ingresso è libero, con precedenza per i prenotati. Agli intervenuti sarà fatta consegna della copia della pubblicazione con precedenza, nell’ordine, ai soci prenotati e ai clienti prenotati (relaz [DOT] esterne [AT] bancadipiacenza [DOT] it; 0523/542137).
Giovedì 11 aprile alle ore 21 nella basilica di Sant'Antonino a Piacenza è in programma "Polyphonia", la rassegna corale organizzata dal Liceo "Respighi" e che giunge quest'anno alla terza edizione. Partecipano il coro del Liceo "Respighi" di Piacenza, il coro Free Spirits di Casaliggio e il Coro Consonanze. All'organo il maestro Maurizio Resi. La serata, a ingresso libero, è presentata da Elisabetta Rausa e vede la partecipazione del maestro Patrizia Bernelich. In programma musiche e brani sacri di J.S. Bach, p. Francesco Soto de Langa, Simon&Garfunkel, P. Ballard, padre A. Concesa, G.G. Gastoldi, L. Cohen, P. Williams oltre a canti popolari e tradizionali. L'iniziativa gode del patrocinio del Comune di Piacenza.
A Palazzo Galli nella Sala Panini è ospite della Banca di Piacenza il giornalista Davide Giacalone, che presenterà il suo libro “Arrivano i barbari”. L'appuntamento è venerdì 5 aprile alle ore 18. Ma chi sono i protagonisti del volume edito da Rubbettino? Secondo lo scrittore, tracce d’imbarbarimento si vedono nella vita di ogni giorno, quando tutti cercano le facili soluzioni: si sfugge alle responsabilità, pensando che ci siano diritti e non doveri. Un sentimento diffuso, che coltiva la convinzione che sia possibile cercare il meglio senza riconoscere il bene e il benessere in cui si vive.
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