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Notizie Varie

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Istituto Storia Risorgimento, gli atti del convegno 2018

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Al termine del recente convegno del comitato di Piacenza dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, Robert Gionelli ha presentato il volume che raccoglie gli studi presentati lo scorso anno, nel convengo che si è tenuto il 17 novembre 2018. L’iniziativa, come sempre, si deve alla liberalità della Banca di Piacenza. Titolo: “Giuseppe Manfredi e la fine della grande guerra”.
Nella premessa il presidente avv. Corrado Sforza Fogliani ricorda che con questo convegno terminano i quattro incontri annuali dedicati alla prima guerra mondiale (Manfredi, il cui corpo riposa nella chiesa cittadina di San Francesco, era presidente del Senato).
Ricordiamo in breve autori e titoli delle relazioni riportati negli atti: Corrado Sforza Fogliani: “Nota introduttiva”; Aldo G.Ricci: “Giuseppe Manfredi, senatore de Presidente del Senato”; Augusto Bottioni: “I campi di concentramento di Gossolengo e Rivergaro per i prigionieri di guerra italiani rientrati dagli Imperi d’Austria e di Germania”; Paolo Brega: “Il deputato di Castel San Giovanni Nino Mazzoni alla fine della Grande Guerra”; Paola Castellazzi: “La fine della Grande Guerra nella stampa piacentina”; Ersilio Fausto Fiorentini: “Ripercussioni della guerra nella vita della Chiesa piacentina negli ultimi anni del magistero del vescovo Giovanni Maria Pellizzari (1918-1920); Luigi Montanari: “Vicende piacentine della Lega Proletaria fra mutilati ed invalidi”; Massimo Moreni: “ Il 4° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza sul Piave. Dalla battaglia del Solstizio a quella di Vittorio Veneto”; Valeria Poli: “Il programma di opere pubbliche apprestato dal Sindaco Enrico Ranza per il dopoguerra”; David Vannucci: “La costituzione dello Stabilimento militare di San Lazzaro Alberoni, le attività di supporto alle unità automobilistiche del Regio Esercito e quelle di smobilitazione al termine della prima guerra mondiale”.

Pubblicato il 4 dicembre 2019

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Cercasi giovani formatori per la montagna

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“Hai buone capacità organizzative e relazionali?”: giovani aspiranti “facilitatori” cercansi per le nostre zone di montagna. L’opportunità offerta è di lavorare come “youth worker”, termine inglese con cui si definisce chi sa creare percorsi di attivazione e orientamento, animare iniziative di contatto per facilitare l’incontro tra il mondo del lavoro e i giovani. Nella nostra provincia la prima ad usufruirne sarà l’alta Valtrebbia. Prima occorre però che questo “facilitatore” venga formato: chi fosse interessato a diventare youth worker può far riferimento alla cooperativa Eureka o alla cooperativa L’Arco oppure all’associazione La Ricerca: sono le tre realtà a cui l’Unione Montana Valli Trebbia e Luretta del Distretto di Ponente, promotrice dell’operazione, ha assegnato la gestione del progetto, finanziato dalla Regione Emilia Romagna con il bando per progetti che promuovono azioni e interventi per contrastare le diverse forme di precarietà giovanile e favorire forme inedite di informazione e di orientamento.
Gli attuatori del progetto “Youth worker” sono i Comuni dell’Unione Montana Valli Trebbia e Luretta e precisamente Bobbio, Cerignale, Coli, Corte Brugnatella, Ottone, Piozzano, Travo e Zerba. A questi si affiancano come partner i Comuni di Castel San Giovanni, Borgonovo, Pianello, i comuni dell’Alta Val Tidone, Ziano, ma anche gli istituti scolastici superiori Volta di Castel San Giovanni/Borgonovo, Marcora di Castel San Giovanni, Tramello di Bobbio e l’ente di formazione Endo Fap Don Orione.
S’inizierà con un corso di formazione gratuito per massimo venti giovani diplomati, di età compresa fra i 18 e i 29 anni. Gli interessati potranno accedere iscrivendosi entro il 9 dicembre presso la Cooperativa Eureka di via Manfredi, 18 (Tel. 0523.756677,
info [AT] eurekacoop [DOT] it
).
Il corso sarà gestito da Endo Fap Don Orione a Piacenza. Al termine, lo staff del progetto valuterà a chi affidare la funzione di youth worker.
Ai partecipanti verrà rilasciato un attestato con certificato di competenze che potrà arricchire il curriculum personale.

Pubblicato il 4 dicembre 2019

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Calendasco, il vescovo Ambrosio in visita all’istituto “Longobucco”

Longobucco

Giornata ricca di belle emozioni all’Istituto Longobucco di Calendasco, gestito dal gruppo “Sereni Orizzonti”, per la visita del vescovo di Piacenza mons. Gianni Ambrosio e per la contemporanea presenza in struttura del vice sindaco Federica Borghi (in sostituzione del sindaco Filippo Zangrandi, indisposto) e dell’assessore Gianfranco Brachino nonché del luogotenente Vincenzo Russo, comandante della locale stazione dei carabinieri. Nell’accogliere le autorità religiose e civili la direttrice Michela Ghizzoni ha espresso tutta la sua soddisfazione per questo implicito riconoscimento alla qualità dell’assistenza prestata agli ospiti così come al pieno inserimento della struttura nel tessuto sociale della comunità locale. Dopo aver celebrato la Santa Messa, monsignor Ambrosio si è intrattenuto con tutto il personale di “Sereni Orizzonti” per poi recarsi nelle camere dove lo attendevano gli ospiti allettati. La sua visita pastorale si è quindi conclusa in un clima di grande serenità e amicizia con un rinfresco e con la consegna da parte della direttrice Ghizzoni di un cesto con la coppa piacentina e i vasetti di marmellata confezionati nei giorni precedenti dalle ospiti dell’Istituto.

Publicato il 4 dicembre 2019

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Caorso dice «grazie» ai frutti della terra

caorso

È stata celebrata a Caorso la 69esima Giornata del Ringraziamento, evento promosso da Coldiretti a livello nazionale e riconosciuto dalla CEI; ultima giornata di festa per la Coldiretti piacentina, è stata occasione per gli agricoltori del Comune e delle zone limitrofe hanno festeggiato la fine di un anno di lavoro, unendo il proprio ringraziamento a quello della comunità. Giampiero Cremonesi, presidente della sezione locale di Caorso di Coldiretti ha ricordato come, in un momento in cui i cambiamenti climatici stanno creando moltissimi problemi al territorio, gli agricoltori si trovano in prima linea non solo nella produzione del cibo che consumiamo sulle nostre tavole, ma anche nella tutela ambientale.
La giornata è iniziata con la partecipazione alla messa nella chiesa parrocchiale, celebrata dal parroco di Caorso don Franco Cattivelli, durante la quale gli agricoltori hanno presentato, nella processione offertoriale, i frutti del loro lavoro. Erano presenti per Coldiretti, oltre a Cremonesi, il segretario di zona di Coldiretti Franco Fittavolini e il segretario del movimento giovanile di Piacenza Valerio Galli; in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Caorso l’assessore all’agricoltura Carla Trabucchi accompagnata dall’assessore Luigi Bongiorni; l’assessore Maria Rosa Zilli in rappresentanza del comune di Cortemaggiore; il presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza Fausto Zermani, oltre ad alcuni funzionari della sede caorsana della Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza e della Banca di Piacenza. Al termine della messa, sul sagrato della chiesa è avvenuta la tradizionale benedizione dei trattori e delle macchine agricole, indispensabile strumento di lavoro.
La festa è proseguita con il pranzo presso l’oratorio Casa dell’Amicizia, cui hanno partecipato numerosi agricoltori con famiglie e amici, oltre a una decina di ospiti della Caritas. Al pranzo si è unito anche il consigliere regionale caorsano Fabio Callori. Il menù, preparato dalle famiglie degli agricoltori, ha visto protagonisti i frutti del lavoro agricolo, con prodotti provenienti dalle campagne e dagli allevamenti della zona. “È un momento di riflessione – ha detto Franco Fittavolini – e la dimostrazione delle profonde radici cristiane del mondo agricolo”. La festa è stata frutto di una ricca collaborazione tra organizzatori diversi; un momento di unione, tralasciando le bandiere di appartenenza, per ringraziare e costruire il futuro del mondo agricolo partendo da idee semplici.

Pubblicato il 4 dicembre 2019

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