Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Notizie Varie

Notizie Varie

Borgonovo ha ricordato Gaspare Rocca

serata Rocca 05

Una serata per ricordare Gaspare Rocca, un umile gigante della carità, è stata organizzata dall'associazione ex allievi di Borgonovo insieme alla parrocchia e al Comune.
In apertura una breve descrizione della banda di cui Rocca fu il primo direttore. 
Poi il saluto di del parroco don Gianni Bergomi che ha sottolineato come Rocca, pur non essendo borgonovese di nascita, abbia vissuto gran parte della sua vita nel paese per questo è un borgonovese di adozione e va fatto conoscere.
È stata poi la volta e dei due relatori ufficiali lo storico locale Fausto Chiesa e suor Maria Alicja Kedzidora, dell'Opera Don Orione.
Chiesa ha ricordato la figura storica di Gaspare Rocca, "Saldo come la roccia", che  ha vissuto in modo semplicemente esemplare, tutta dedito all’aiuto, alla solidarietà verso i derelitti ed ai poveri orfanelli.
Nato a Piacenza nel 1881, diplomato in musica presso il Conservatorio Nicolini, proseguì poi la sua attività come tipografo. Appena padre Paolo Ligutti aprì la sua opera nel 1894 per gli orfani, i poveri e i malfattori a Piacenza Rocca cominciò a partecipare contribendo alla creazione della banda e del giornalino il Giovane Cattolico, trasformatosi nel 1904 nel Giovane Italiano. Quando nell’aprile del 1930 Padre Paolo Ligutti morì l'Istituto, trasferitosi nel maggio del 1906 nella nuova sede di Borgonovo, passò sulle spalle di Gaspare Rocca, nominato Direttore. Rocca andò direttamente anche in missione da Don Orione a Tortona, fintanto che riuscì ad accreditare l’Istituto san Vittore a quello della Divina Provvidenza dell’Opera Don Orione, con tutto quanto esso comprendeva: dalla sede fino a tutti i ragazzi. Don Orione stesso fu colui che di fronte a Rocca, non volle che questi si inchinasse, bensì fu lui a farlo proprio per quello spirito in cui riconobbe quella fede salvifica, di sicurezza e di rifugio che nascondeva la figura del successore di Fra Paolo. Egli ebbe il più alto riconoscimento che quell’anima pia potesse avere e cioè il premio della bontà nella notte di Natale del 1951 e morì il 13 dicembre 1955.
Suor Kedzidora Ah invece ha messo la figura di Rocca alla luce della fede  poiché egli fu bellissimo ed esempio di carità. La sua vicinanza ad un altro Santo Fra Paolo Ligutti l'ha fatto ulteriormente crescere nella sua Fede profonda che aveva ereditato dai genitori da cui aveva imparato anche i valori del lavoro, dell'amore di Patria e della famiglia.
Prima della chiusura, affidata al Presidente dell'associazione Ex allievi Bruno Schinardi ci sono state anche le testimonianze di Antonio Lami e Giovanni Barni, presenti in sala, Barone Mario, Giuseppe Carrà e Franco Baldini che hanno mandato uno scritto, tutti raccontando la propria esperienza di Gaspare Rocca, che conobbero personalmente.
Anche il sacerdote orionino don Aldo Viti, ormai ultranovantenne, che da giovane sacerdote fu a Borgonovo collaboratore di Rocca, ha mandato dalla Costa d'Avorio, dove vive da anni, un videomessaggio con la propria testimonianza.

Pubblicato l'11 dicembre 2019

Ascolta l'audio   

Concerto nella chiesa dell'istituto Andreoli di Borgonovo

coro3

Anche quest'anno l'Associazione "Il filo di..." ha  inserito nel calendario degli eventi di dicembre di Borgonovo il concerto di Natale che si è tenuto nella chiesa dell'Istituto Andreoli.
Presenti  il sindaco Pietro Mazzocchi, la presidentessa della cooperativa Proges che gestisce alcuni reparti di ASP Azalea Michela Bonelli, il presidente dell'Associazione Marco Burzi: al termine dei saluti iniziali si è esibito il coro polifonico San Giovanni Battista di Casaliggio.
Come sempre il gruppo diretto da Rossella Pecoli ha presentato un repertorio misto tra il religioso e la musica leggera e popolare: e così ai canti natalizi "Adeste fideles", "Lassù sulla montagna", "Lieti pastori", "Happy Christmas",   Tu scendi dalle stelle  si sono aggiunti i brani di generi diversi , tra questi Clap and jump, la canzone simbolo del coro dei bambini che, con simpatia, ha eseguito alcuni dei brani citati. Inoltre anche gli ospiti hanno supportato i due Cori cantando le melodie più note.
Durante il concerto è stato anche presentato il calendario 2020 promosso dall'Associazione "Il filo di..." e illustrato dagli ospiti dell'Istituto Andreoli, diretti dal pittore borgonovese Franco Corradini.


 Pubblicato l'11 dicembre 2019

Ascolta l'audio   

Santa Cecilia al Don Orione ricordando Bandalarga

2019 santa Cecilia 55 

Il ricordo di Bandalarga ha fatto da filo conduttore per tutto il concerto che, come ogni anno, la Banda del Don Orione ha offerto al paese in occasione della festa di Santa Cecilia, Patrona della musica. Alternati a marce, brani tipici della tradizione bandistica, pezzi folkloristici e colonne sonore di film, i discorsi ufficiali del Presidente Onorario Domenico Restuccia, che ha ricordato che “La banda è un bene immateriale del paese a cui importante dar valore”, e del Sindaco Pietro Mazzocchi.
Il Primo Cittadino ha ricordato Bandalarga “Un successo per il paese e per la banda in una delle edizioni più belle di sempre”. E proprio il paese, ossia le Associazioni e i privati che hanno collaborato alla riuscita dell’evento, ma anche suonatori e majorettes sono stati premiati da Graziano Arlenghi e dal Presidente dell’Associazione Ex Allievi Bruno Schinardi.
Arlenghi, assieme al Maestro Marco Cotti, hanno commentato le foto proiettate degli eventi seguiti dalla Banda nel 2019.
Alla fine del concerto il presentatore Angelo Paini ha invitato i presenti a partecipare alla S. Messa, celebrata dal Sacerdote dell’Opera Don Orione Don Alessandro D’Acunto, tra l’altro Presidente della Banda, in memoria dei musicisti, amici e Direttori scomparsi, tra cui il primo Maestro, Gaspare Rocca. Durante la funzione, le majorettes hanno letto la preghiera a Santa Cecilia.
A fine appuntamento una cena conviviale, preparata dai volontari del Gruppo Musicale insieme, al Movimento Laicale Orionino, agli Amici di Don Orione e agli Ex Allievi.

Ascolta l'audio   

Mafia, la testimonianza di un poliziotto agli studenti di Gragnano

 mafia2

Di fronte alle notizie di cattura di pericolosi capi mafia chi non ha mai avuto il desiderio di conoscere i coraggiosi difensori dell'ordine pubblico per poterli ringraziare personalmente? Un desiderio che i ragazzi delle classi terze delle scuole medie di Gragnano hanno potuto soddisfare nei giorni scorsi in occasione dell'incontro con IMD (pseudonimo), poliziotto ispettore della squadra mobile di Palermo. IMD pluridecorato ha partecipato con i suoi compagni della catturandi all'arresto di boss mafiosi come Giovanni Brusca, Bernardo Provenzano, Salvatore e Sandro Lo Piccolo. L’ospite non si è limitato ai racconti di episodi e vicende di cui è stato protagonista, ma con linguaggio semplice è chiaro ha spiegato ai ragazzi come la mafia cerca di introdursi nei territori e nelle amministrazioni pubbliche, ammonendoli sulla necessità di vigilare e di saper cogliere i segni della loro presenza. Al termine dell'incontro, in cui era presente anche Rossella Noviello della Associazione "100 per 100 in movimento -APS", il poliziotto scrittore e la Noviello stessa hanno donato al Comune, rappresentato dal sindaco Patrizia Calza e dal consigliere comunale Matteo Provini, due testi di cui IMD è autore: "Mafia nigeriana" e "Ai confini dell'inferno". I due libri andranno ad arricchire la "sezione legalità e lotta alla mafia" istituita presso la biblioteca comunale.

Pubblicato il 10 dicembre 2019

Ascolta l'audio   

Poste Italiane: al via il progetto «Etichetta la cassetta»


poste

È stata avviata in provincia di Piacenza la nuova iniziativa di Poste Italiane “Etichetta la cassetta”. Oltre a Piacenza e Castel San Giovanni, coinvolti nella campagna nove piccoli comuni (Agazzano, Alta Val Tidone, Gazzola, Gragnano Trebbiense, Pianello Val Tidone, Piozzano, Sarmato, Ziano Piacentino e Calendasco), dove i cittadini con cassetta “anonima” stanno ricevendo, in queste settimane, una comunicazione da parte dell’Azienda che li invita ad apporre le etichette con il proprio nome e cognome sulle cassette domiciliari e sul citofono condominiale. Le etichette da utilizzare, a strappo e adesive, sono state incluse gratuitamente nella lettera di avviso.
Può avvenire infatti che, nonostante l’efficienza del servizio di smistamento della corrispondenza, la consegna finale sia resa oggettivamente impossibile da un piccolo elemento, all’apparenza poco significativo, ma determinante: l’assenza del nome e cognome dei cittadini sul citofono o sulla cassetta delle lettere, il che non permette la corretta identificazione del destinatario della corrispondenza.
Poste Italiane, da sempre attenta a migliorare la qualità del proprio servizio nei confronti della popolazione su tutto il territorio nazionale e convinta che il miglioramento costante della qualità di prodotti e servizi offerti sia un elemento centrale della propria strategia, ha quindi deciso di intervenire interessando direttamente i cittadini e donando loro le etichette per farsi identificare e rendere così più agevole il lavoro quotidiano del portalettere.
Particolarmente interessati da questa operazione sono i comuni con meno di 5.000 abitanti, un segmento significativo di popolazione a cui Poste Italiane sta dedicando ormai da due anni una particolare attenzione, per accompagnarne la riqualificazione e lo sviluppo sostenibile, come sottolineato dall’Amministratore Delegato Matteo Del Fante durante il recente incontro Sindaci d’Italia che si è svolto il 28 ottobre scorso a Roma.
Attraverso il progetto “Etichetta la cassetta”, i cittadini sono invitati anche a comunicare l’indirizzo aggiornato ai propri mittenti abituali, in particolare i fornitori delle utenze, altro elemento che spesso complica il servizio di recapito. Inoltre l’Azienda ha avviato un percorso di collaborazione con le istituzioni locali in ottica di una reciproca e positiva condivisione per intervenire sulla toponomastica, perché la corretta esposizione delle vie e dei numeri civici contribuisce a rendere efficace il servizio, soprattutto nei territori periferici.
L'iniziativa è coerente con i principi ESG sull'ambiente, il sociale e il governo di impresa, rispettati dalle aziende socialmente responsabili, che contribuiscono allo sviluppo sostenibile del Paese.

Ascolta l'audio   

Pubblicato il 9 dicembre 2019

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente