Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Notizie Varie

Notizie Varie

Coldiretti, aumento della produzione alimentare, no agli assalti

MERCATO


Con l’aumento record del 6,8% della produzione di alimenti e bevande a gennaio ci sono tutte le condizioni per garantire gli approvvigionamenti di mercati, negozi e supermercati dove vanno evitati inutili e pericolosi affollamenti.
È quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat sulla produzione industriale a gennaio 2020 rispetto allo scorso anno; l’approvvigionamento alimentare – sottolinea la Coldiretti – è garantito grazie al lavoro di 740mila aziende agricole, 70mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati.

Importante nelle città e nei centri minori è il ruolo dei mercato degli agricoltori di Campagna Amica che garantiscono gli approvvigionamenti alimentari e mantengono vivo il tessuto produttivo locale con l’offerta dei prodotti del territorio a chilometri zero.
Nei mercati e negli agriturismi di Campagna Amica sono state adottate tutte le precauzioni per garantire la sicurezza con la disponibilità di disinfettanti, l’invito a non toccare la merce e ingressi contingentati per evitare affollamenti, ma anche iniziative per l’ordinazione e la consegna a domicilio della spesa.

A Piacenza, dove il mercato contadino prosegue il lunedì e venerdì mattina in piazza Duomo nel rispetto delle misure vigenti (in particolare la distanza di sicurezza interpersonale), le aziende di Campagna Amica hanno visto aumentare la domanda dei prodotti a km zero, come latte, formaggi, miele, vino e trasformati.
È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti sulla spesa dell’emergenza Coronavirus sulla base delle indicazioni della Fondazione Campagna Amica in mercati e fattorie lungo tutta la Penisola.
A spingere gli acquisti è sicuramente il clima di incertezza riguardo la diffusione del contagio che spinge a fare provviste più abbondanti, ma anche la tendenza a consumare cibi ricchi di fibre e vitamine che aiutano il corpo umano a rafforzare le difese immunitarie, come consigliato da molti medici e ricercatori.
Secondo Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli Studi Milano "la miglior alimentazione per il nostro organismo, quella che più potrebbe aiutarlo ad affrontare un'infezione da coronavirus, è quella mediterranea. Consiglio di consumare alimenti ricchi di vitamina B e C, e oligominerali, come lo zinco".

Un piano salva export

Coldiretti lancia un piano salva export alimentare che vale 44,6 miliardi di euro e rappresenta un elemento di traino per l’intero Made in Italy, in difficoltà sui mercati esteri per l’emergenza coronavirus. Un'azienda su due (53%) che esporta nell’agroalimentare ha infatti ricevuto disdette negli ordini dall’estero secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’.

La campagna si propone di combattere la disinformazione, gli attacchi strumentali e la concorrenza sleale che ha portato alcuni Paesi – denuncia la Coldiretti – a richiedere addirittura insensate certificazioni sanitarie “virus free” su merci alimentari provenienti dalla Lombardia e dal Veneto, ma ci sono state anche assurde disdette per vino e cibi provenienti da tutta la Penisola sotto la spinta di una diffidenza spesso alimentata ad arte con fake news, tanto da far attivare al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale una casella di posta elettronica (coronavirus [DOT] merci [AT] esteri [DOT] it) dove segnalare restrizioni e discriminazioni verso i prodotti italiani le difficoltà riscontrate nelle esportazioni.

Pubblicato l'11 marzo 2020

Ascolta l'audio

Coronavirus treni regolari in Regione: i bus circolano lo stesso nel Piacentino

bus

Nessuna limitazione di circolazione dei treni in Emilia-Romagna, gli autobus potranno girare nelle province di Ferrara, Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena come da orario vigente, mentre, limitatamente alle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Rimini entrerà in vigore la programmazione prevista nei periodi di vacanza scolastica. Lo prevede la circolare inviata dall’assessore regionale alla Mobilità, Andrea Corsini, a tutte le società di trasporto pubblico regionali dopo la pubblicazione del Dpcm, il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri adottato oggi, 8 marzo 2020, sulle misure anti-Coronavirus. La decisione è stata presa per garantire ai cittadini dell’Emilia-Romagna “adeguate condizioni di accessibilità ai luoghi e servizi”, dal momento che il trasporto pubblico è considerato un servizio essenziale per la mobilità delle persone anche in situazioni di emergenza sanitaria.
“Pur in presenza di una emergenza sanitaria - afferma Corsini -, nel pieno rispetto delle prescrizioni imposte, garantiamo un servizio pubblico essenziale ai cittadini per consentirgli di spostarsi per ragioni di lavoro o per necessità urgenti”. Al momento, non ci saranno quindi cambiamenti per quanto riguarda il servizio ferroviario, che sarà regolare, e non ci saranno restrizioni per gli autobus dei territori di Ferrara, Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena che potranno circolare come da orario ora in vigore. Solo per le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Rimini, il servizio bus sarà ridotto alla programmazione prevista nei periodi di vacanza scolastica. Sono previsti inoltre interventi straordinari di sanificazione dei mezzi da parte delle aziende di trasporto come da articolo 3 del Dpcm.

Pubblicato l'11 marzo 2020

Ascolta l'audio   

Sportelli Iren temporaneamente chiusi per adeguamento DPCM covid-19

iren

Nei prossimi giorni gli sportelli del gruppo Iren dell'area rossa (in Emilia Parma, Piacenza e Reggio Emilia e Provincia di Modena) saranno chiusi per ulteriori misure di adeguamento ai criteri di profilassi.
IREN è impegnata in prima linea per seguire con serietà ed impegno tutte le precauzioni contenute nel recente DPCM sul covid-19 e la chiusura permetterà di approntare ulteriori misure di precauzione atte a garantire la massima sicurezza per clienti e dipendenti.

Per mettersi in contatto con IREN restano attivi i Numeri Verdi indicati in bolletta, il canale Facebook e l'App ClickIren.

Pubblicato il 9 marzo 2020

Ascolta l'audio

Moratoria per i finanziamenti alle imprese danneggiate dall'emergenza coronavirus

imprecred

Per le micro, piccole e medie imprese danneggiate dall’emergenza epidemiologica “COVID-19” viene estesa ai prestiti al 31 gennaio 2020 la possibilità di chiedere la sospensione o l’allungamento.
Lo rendono noto in un comunicato congiunto ABI, Alleanza delle Cooperative Italiane (AGCI, Confcooperative, Legacoop) CIA-Agricoltori Italiani, CLAAI, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confimi Industria, Confindustria e Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confersercenti).
Al nuovo accordo ha già aderito la Banca di Piacenza.

La sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti può essere chiesta fino a un anno ed è applicabile ai finanziamenti a medio lungo termine, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie e alle operazioni di leasing. In questo secondo caso, la sospensione riguarda la quota capitale implicita dei canoni di leasing.
Per le operazioni di allungamento, è invece previsto che l’estensione della durata del finanziamento può arrivare fino al 100% della durata residua dell’ammortamento.

Nell’accordo è previsto che, ove possibile, le banche possono applicare misure di maggior favore per le imprese rispetto a quelle previste nell’Accordo stesso e si auspica che, al fine di assicurare massima tempestività nella risposta, si accelerino le procedure di istruttoria.

L’ABI e le Associazioni di rappresentanza delle imprese firmatarie si impegnano a promuovere, presso le competenti autorità europee e nazionali, una modifica delle attuali disposizioni di vigilanza riguardo le moratorie (c.d. forbearance), necessaria in una situazione emergenziale, come quella attuale.
Richiedono, inoltre, di ampliare l’operatività del Fondo di garanzia per le PMI e misure aggiuntive per agevolare l’accesso al credito.

ABI, Alleanza delle Cooperative Italiane (AGCI, Confcooperative, Legacoop) CIA-Agricoltori Italiani, CLAAI, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confimi Industria, Confindustria e Rete Imprese Italia (Confersercenti, Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio) hanno concordato queste previsioni in apposito addendum all’Accordo per il credito 2019.

Pubblicato il 9 marzo 2020

Ascolta l'audio

Dettaglianti dell'alimentazione: nessun problema per forniture alimentari

GiorgiaTosi 2
“Non vi è nell’immediato il rischio di non reperire prodotti alimentari ed i nostri collaboratori continuano ad assicurare questo servizio essenziale. Occorre però prestare attenzione alle misure previste dal DPCM e rispettare le disposizioni del decreto con la massima serietà”.
Così commenta Tosi Giorgia (nella foto), presidente della FIDA (Federazione italiana dettaglianti alimentari) della provincia di Piacenza, riguardo alla situazione del settore alimentare, alla luce delle nuove disposizioni su coronavirus.

L’accesso ai supermercati e negozi alimentari sarà controllato e contingentato alle dimensioni dei punti vendita, in modo che non vi siamo assembramenti e che venga garantita la distanza minima di sicurezza di 1 metro. Quindi, consigliamo che sia solo un componente della famiglia a recarsi a fare la spesa, per aiutarci a gestire il flusso dei cittadini che potrà trovarsi in contemporanea nei nostri punti vendita.
Di grande importanza è anche rendere disponibili all’entrata dei negozi alimentari gel disinfettanti per le mani per clienti ed addetti e sanificare le superfici di vendita con prodotti idonei.
Ricordiamo - continua Tosi - che i lavoratori dei punti vendita alimentari sono autorizzati a recarsi sui punti vendita solo se in perfette condizioni di salute.
Chiediamo ai consumatori di collaborare attenendosi alle linee guida ed evitare ammassamenti perché noi continueremo a garantire il servizio di fornitura di merce alimentare.

Pubblicato il 9 marzo 2020

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente