Manifestazione ciclistica benefica domenica 21 luglio a Calenzano, dove è in programma il 2° ritrovo a concentramento in memoria di Mario Raschiani, grande appassionato di bici, fondatore a San Nicolò del negozio che portava il suo nome, oltre che del team ciclistico e della scuola di ciclismo per i più piccoli.
L'iniziativa è organizzata da Raschiani srl in collaborazione con il circolo Anspi di Calenzano e quanto ricavato grazie al contributo volontario di partecipazione (euro 5) sarà interamente devoluto in beneficenza alla parrocchia del paese della Val Perino.
Il ritrovo è fissato dalle ore 10 alle 11.30 a Calenzano. Non è previsto uno specifico luogo di partenza: i ciclisti potranno scegliere un percorso a piacimento in base al luogo di residenza. All'arrivo i partecipanti saranno omaggiati di un riconoscimento e sarà offerto loro un ricco ristoro. Prenotando alla Pro Loco di Calenzano (Romano, 334.9429374 o Antonella, dopo le 18.30, 334.2713832) è possibile pranzare con menù tipico del posto. Nelle vicinanze si possono visitare le cascate del Perino.
Per informazioni: 0523.760870 (negozio Raschiani) - 335.5369351 (Rosanna).
Con un tracciato di 16 km e 1300 metri di dislivello nella giornata di venerdì 26 luglio e i tre percorsi di sabato 27 luglio, compresa la gara regina su 54 km e 3100 metri di dislivello, la nuova edizione del Ferriere Trail Festival si prepara alla partenza. Quella organizzata da Piacenza Natural Sport è una manifestazione che porta i partecipanti su itinerari di montagna snodati nell’Alta Val Nure, in un ambiente caratterizzato da vecchie piste e sentieri storici circondati e pervasi dalla natura, con dislivelli proporzionati al grado di difficoltà. Previsto anche un mini-trail ludico motorio di 2 km per i più piccoli. Il 15 agosto è invece la data da segnare per gli impavidi podisti intenzionati a misurarsi con Il Sentiero dei Dragoni – Ecomaratona della Val D’Arda, gara dedicata agli appassionati della corsa in montagna, che sono chiamati a sfidarsi su un tracciato incuneato tra i sentieri e i Boschi della Val D’Arda, nel comune di Morfasso. Tra gli highlight della 12esima edizione, il tratto di cresta tra Passo Santa Franca e Passo Pellizzone. La manifestazione si divide in un trail corto di 25 chilometri e nella vera e propria ecomaratona, sviluppata su 42 chilometri. Per chi vuole correre nella storia, oltre che nella natura, il 29 settembre si rinnova l’appuntamento con l’Arquato Trail, su un percorso di 22 km in montagna con dislivello di 2100 metri. Castell’Arquato borgo medievale è il punto di partenza di un tracciato che si snoda attraverso il Parco del Piacenziano e accarezza le colline tra la Val d’Arda e la Valle del Chiavenna. Archiviata l’edizione 2019, The Abbots Way scalda i muscoli per arrivare preparata di fronte ai 125 km che dal 3 al 5 aprile 2020 costituiranno una sfida irresistibile per i runner richiamati dal fascino dell’Ultrarail sulla Via degli Abati. Da Bobbio a Pontremoli, boschi e sterrati si susseguono su un percorso che attira ogni anno centinaia di corridori da tutta Italia. Per info: Destinazione Turistica Emilia – Iat di Piacenza Tel. 0523 492001. E-mail: iat [AT] comune [DOT] piacenza [DOT] itiat [AT] comune [DOT] piacenza [DOT] it
Destinazione Turistica Emilia si è fin dalla propria nascita impegnata a elaborare azioni di sviluppo e comunicazione dell’offerta incentrata principalmente su food, natura e cultura, condividendo con i Comuni soci, gli operatori turistici aderenti e le associazioni di categoria la necessità di creare Reti di Prodotto in grado di intercettare la richiesta di un pubblico che oggi mostra numeri da record. «Noi costruiamo l’offerta in base alla domanda – ha spiegato la Presidente di Destinazione Turistica Emilia, Natalia Maramotti, nel corso della presentazione a Piacenza della Rete “Emilia Cultura e Castelli Experience”, avvenuta martedì 16 luglio nella Sala Consiglio della sede della Provincia, davanti a una platea di circa 70 persone composta da operatori e sindaci del territorio – Piacenza, con numeri onestamente impensabili fino a pochi anni fa, è parte integrante e fondamentale di una meta espansa che può vantare 50 castelli, 50 teatri, 147 musei, 9 borghi e un’infinità di eventi. Ora è però necessario dare un senso a tutto questo peso culturale. Da qui, dopo quella dedicata a Food & Wine, il ragionamento che oggi ci porta a presentare la Rete “Cultura e Castelli Experience”». Creata con lo scopo di mettere a sistema l’offerta culturale di borghi, città d’arte, castelli, rocche, teatri, fondazioni e altre strutture del settore nei territori emiliani – come specifica il Direttore di Destinazione Turistica Emilia, Pierangelo Romersi - la Rete “Emilia Cultura e Castelli Experience” struttura una proposta integrata con le attrattive e con i servizi complementari, come ricettività, trasporti, servizi informativi. Patrizia Barbieri e Jonathan Papamarenghi, rispettivamente sindaca e Assessore al Turismo, Cultura, Scuola e Progettazione europea del Comune di Piacenza, hanno espresso entrambi grande soddisfazione per i risultati raggiunti da DTE, una scommessa dagli esiti non scontati che oggi dà concretezza a una sinergia che, pur nelle specificità, consente di essere competitivi a livello internazionale, proprio grazie all’ottima collaborazione tra i territori. A tal proposito, il compito di Destinazione turistica Emilia sarà quello di aiutare i gestori di castelli, teatri, musei, operatori della ristorazione e ricettività e tutti i soggetti aderenti a essere visibili sul mercato e a differenziarsi per qualità e unicità del servizio. «La cabina di regia – commenta il coordinatore dell’ente, Stefano Cantoni – è importante per garantire l’efficace organizzazione di una squadra tanto composita. I dati sono positivi: andando avanti, ci accorgiamo sempre più di quanto abbiamo da dire nel campo del turismo. Un ringraziamento per l’attenzione a questo lavoro va alle imprese e alle associazioni». L’adesione alla Rete è gratuita e possibile fino a settembre 2019 – quando diventerà operativa e sarà presente sul portale visitemilia.com - ma è necessario possedere alcuni requisiti (per info: retituristiche [AT] visitemilia [DOT] com). Dopo Parma e Piacenza, la Rete “Emilia Cultura e Castelli Experience” verrà prossimamente presentata anche a Reggio Emilia.
Per info:Destinazione Turistica Emilia – Iat di Piacenza.
Forse non tutti sanno che dal 7 di luglio i piacentini possono approfittare delle giornate festive per sgomberare casa. Infatti da poco tempo anche i centri di raccolta Iren di via Pastore e di via XXIV Maggio resteranno aperti dalle ore 9 alle ore 12. Questi nuovi orari di apertura alla domenica si aggiungono a quelli già in vigore presso il Centro di Strada Valnure, con l’obiettivo di garantire un sempre più efficace servizio ai cittadini, a completamento dei nuovi servizi di raccolta domiciliare dei rifiuti introdotti recentemente in città. I centri di raccolta sono aree presidiate, dove è possibile conferire rifiuti e materiali recuperabili (carta, cartone, plastica, vetro, legno, sfalci e potature, ferro, ecc), rifiuti pericolosi da avviare ad appositi sistemi di smaltimento (pile, farmaci scaduti, batterie per auto ecc.), rifiuti ingombranti (vecchi mobili, materassi ecc.) e rifiuti elettronici (frigoriferi, computer, condizionatori, tv, ecc.). Tali strutture rappresentano uno strumento gratuito al servizio della cittadinanza, che consente agli utenti del Comune un più agevole conferimento di materiali, per contribuire in maniera sensibile allo sviluppo della raccolta differenziata. Ecco quindi gli orari estivi aggiornati di apertura dei Centri di Raccolta del Comune di Piacenza:
Un altro acquisto di documenti storici deciso dalla Banca locale per arricchire Piacenza di nuovi elementi di studio, utili alla valorizzazione di quanto merita di essere valorizzato: si tratta di una ricca documentazione - acquisita da un collezionista privato - relativa al restauro della nostra Cattedrale, compiuto tra il 1894 e il 1902. Attraverso lettere, telegrammi, fatture, diari di lavoro, schizzi, disegni, bozzetti, promemoria è possibile ricostruire l’andamento dei lavori direttamente dai protagonisti di quell’intervento di recupero: il professore di architettura e ornato Camillo Guidotti (direttore dei lavori), l’ingegner Ettore Martini (incaricato della direzione dei lavori interni al Duomo) e l’avvocato Guerra Carolippo (presidente della Commissione amministrativa dei restauri). Tra il materiale acquistato dalla Banca di Piacenza, di particolare significato alcune immagini fotografiche che testimoniano il “prima” e il “dopo” restauri: come quella risalente al XIX secolo, nella quale sono visibili gli affreschi realizzati dal bolognese Marcantonio Franceschini, tra il 1688 e il 1689, sui pennacchi e al centro della volta; e quella dell’interno del tempio post restauro, dove sotto la cupola sono visibili le finestre trifore, i pennacchi e lo spazio al loro interno ove, prima del distacco, si trovavano gli affreschi del Franceschini. Spulciando tra le carte ci si imbatte in altre curiosità. Il 10 ottobre 1899, per esempio, l’ing. Martini avvisa l’ingegnere capo dell’arrivo di due vagoni di mattoni alla stazione di Piacenza per la Fabbrica del Duomo, mattoni “attesi come il Messia, perché i muratori sono senza”. Dalla documentazione risulta anche che veniva ritenuta importante una scoperta artistica fatta durante i restauri del Duomo. Ecco quanto si legge in un ritaglio di giornale a firma “Un curioso”: “L’ing. Martini potè stabilire che nelle due pareti della nave maggiore della traversa, in prossimità delle due grandi absidi, e nelle altre pareti ad esse normali, esistevano una volta otto magnifici matronei; quattro dalla parte della Madonna del Popolo e quattro della testata opposta. Una volta ripristinati questi matronei, il nostro massimo tempio acquisterà sempre maggiore bellezza, maggior grazia e sempre più sarà avvicinato alla sua forma e struttura originale…”. Da segnalare, infine, un interessante documento del 1898: le memorie dell’ing Ettore Martini sul colloquio avuto con monsignor Scalabrini per il restauro di San Sepolcro e del Duomo. Questo, per l’Istituto di via Mazzini, è solo l’ultimo salvataggio, in ordine di tempo, di patrimonio storico-culturale piacentino. Lo scorso anno la Banca di Piacenza ha realizzato la Salita al Pordenone grazie al recupero di un antico camminamento manutentivo trasformato in un percorso facilmente agibile. Contemporaneamente alla Salita, nella Sala del Duca in Santa Maria di Campagna sono stati esposti due Panini recuperati dalla Banca dall’estero, dov’erano da 300 anni. Sempre del Panini, ritrovati due disegni nell’archivio di Santa Maria di Campagna: uno raffigurante la stessa Basilica, l’altro la chiesa delle Benedettine. L’Istituto ha poi collaborato al recupero del carteggio di Verdi e acquisito il carteggio Illica-Tebaldini (lettere inedite di Luigi Illica indirizzate a corrispondenti quali Giulio e Tito II Ricordi, Pietro Mascagni e Giovanni Tebaldini, musicista e musicologo). La Banca ha in seguito ulteriormente arricchito il Fondo Illica con l’acquisto, da un collezionista privato, di 105 cartoline postali indirizzate al librettista vissuto a Castellarquato. Una raccolta perfettamente conservata, con cartoline spedite anche dall’estero. E oggi, questa “banca dei recuperi”, aggiunge un altro tassello all’opera di riemersione di patrimoni documentali destinati, altrimenti, a restare chiusi in soffitta.
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