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Notizie Varie

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Appuntamento con le fiabe ai Bersani

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Ai Bersani di Gropparello nell'ormai noto borgo della fiabe si svolge l'ultimo appuntamento culturale della kermesse "I giovedì dei Bersani".
Giovedì 11 luglio alle ore 21 verrà illustrato il libro "Le fiabe illustrate dei Bersani", una raccolta di dieci favole tutte ambietata nella caratteristica località del Comune di Gropparello. Due di queste verranno interpretate nella serata  da Andrea Maddalena Micheli, Fabio Casati, Fiorenzo Gandolfi, Loredana Vallisa e Annarosa Zanelli.
L'evento è promosso e organizzato dai volontari dell’associazione culturale "Arte Nostra" nata nel 2016 su iniziativa del Presidente Fausto Chittofrati, con lo scopo di conferire un impulso alla promozione locale attraverso la valorizzazione delle bellezze territoriali.

Pubblicato il 10 luglio 2019

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«La lotta alla mafia spetta ad ognuno di noi»

 

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Una serata per guardarsi allo specchio. Per provare a rialzarsi e ripartire, ognuno con le proprie responsabilità. Sì perché il “colpo” ricevuto dalla nostra città un paio di settimane fa con i primi atti dell’inchiesta “Grimilde” - eseguita dalla Dda di Bologna - è stato duro: la ndrangheta è a Piacenza e agirebbe ai piani più alti della comunità. In carcere è finito infatti Giuseppe Caruso, ormai ex presidente del Consiglio Comunale che, secondo quanto emerso dalle circa 260 pagine dell’ordinanza del Gip di Bologna, sarebbe stato parte integrante della cosca Grandi Aracri di Cutro, da tempo operativa tra le province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza. E anche se l’accusa ha messo in chiaro che i reati contestati a Caruso risalgono al periodo antecedente all’incarico a Palazzo Mercanti, la gravità dei fatti non può essere ignorata ma merita un confronto maturo e ragionato, capace di coinvolgere sia istituzioni che società civile. Ecco il perché dell’incontro pubblico, dal titolo “Ndrangheta in Emilia Romagna: Piacenza si guarda allo specchio”, organizzato nella serata dell’8 luglio al centro “Il Samaritano” della Caritas dalle organizzazioni sindacali Cgil Piacenza, Cisl Parma-Piacenza, Uil Emilia, insieme alle associazioni Libera e Avviso Pubblico.

ABBIAMO BISOGNO DI FATTI CONCRETI” - “Non è accettabile, dopo ciò che è accaduto, che Piacenza sia già tornata nell'oblio - ha commentato in apertura Gianluca Zilocchi, Segretario della Cgil di Piacenza -. Noi questo non ce lo possiamo permettere: dobbiamo riallacciare il tessuto sociale del nostro territorio, cercando di dare una risposta democratica a questa vicenda. Tutto ciò - ha evidenziato - passa dalla partecipazione, dal confronto e dalla necessità di mettere dei contenuti in ciò che facciamo. Le parole retoriche non servono: abbiamo bisogno di fatti e cose concrete. La ndrangheta crea una sfera di potere - ha proseguito - una sfera sociale alternativa, si impossessa delle imprese e si collega alle amministrazioni pubbliche. Piacenza in questi giorni ha perso tante occasioni: abbiamo assistito ad un dibattito ripiegato su sé stesso e non all'altezza, con evidenti responsabilità politiche di chi ha indicato quella persona a gestire il Consiglio Comunale”. Zilocchi ha poi invitato le associazioni di categoria ad una maggiore partecipazione in questa vicenda - “da loro un silenzio assordante - ha detto - è possibile che questo sia un problema solo del sindacato? In casi come questi l’attacco è al lavoro in generale”. Il Segretario è poi tornato sulla necessità di mettere in campo azioni concrete “Bisogna restituire dignità e rispetto a Piacenza, i cittadini hanno diritto di sapere se le attività dell’amministrazione hanno subito dei condizionamenti da questa vicenda” - le sue parole - promettendo poi che “il sindacato piacentino si costituirà parte civile al processo”.

“QUANDO CI SARÀ IL PROCESSO, PARTECIPATE!” - Ha preso poi parola Enza Rando, avvocato, vice presidente di Libera e legale di parte civile in diversi processi sull’infiltrazione della criminalità organizzata al Nord Italia. “In vicende come queste tutti siamo un po' responsabili – il suo commento -, bisogna iniziare a convincersi che le mafie danneggiano sia la nostra democrazia che le nostre “tasche”: solo così smetteranno di esistere. Purtroppo siamo ancora portati a pensare che la mafia agisca solo là dove c’è il sangue e si spara – ha proseguito – la verità è un’altra: la malavita organizzata preferisce piuttosto instaurare patti corruttivi. Le mafie oggi sono moderne: hanno bisogno di essere simili a noi, non solo non sparano ma colgono i messaggi politici, relazionandosi coi soggetti più deboli e corruttibili”. Poi un invito alla cittadinanza a non rimanere passiva. “Quando ci sarà il processo andate - l’esortazione di Rando - e vi verrà meno l'indifferenza, che è ciò di cui si nutrono questi criminali. Oggi la lotta alle mafie è un compito che spetta ad ognuno di noi, non possiamo delegare”.

“CONTRO LA MAFIA RECUPERIAMO UN’ALTA TENSIONE MORALE” - Sulla stessa lunghezza d’onda anche Antonella Micele, avvocato e coordinatrice di Avviso Pubblico per l’Emilia-Romagna. “Sono sinceramente preoccupata - ha dichiarato -, perché, dopo un primo momento di alta tensione morale, in questa Regione ci siamo abituati all'idea della criminalità organizzata: una criminalità meno violenta, che non spara. Ho l'impressione che molti abbiano pensato di poter dominare questo mondo criminale, ma bisogna capire che queste persone non si fanno governare ma ti governano, magari in forma educata. È opportuno che si ricostruisca questa tensione e che si mantenga viva – ha sottolineato –: si tratta di una lotta da portare avanti quotidianamente. Sarà banale, ma il modo migliore per contrastare la mafia rimane fare buona amministrazione unita al rispetto delle regole”.

Federico Tanzi

Pubblicato il 10 luglio 2019

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I giovani di Coldiretti in festa a San Protaso

evento

Per il secondo anno, sarà il campo sportivo di San Protaso ad ospitare la festa di Coldiretti Giovani Impresa di Piacenza. Il grande evento si terrà nell’ambito della Festa della Mietitura e del Pane Piacentino e l’appuntamento con i giovani di Coldiretti sarà nella prima serata della manifestazione, venerdì 12 luglio.
La festa del movimento giovanile comincerà con l’agriaperitivo previsto alle 20. Ad accogliere i presenti saranno – oltre al presidente provinciale di Coldiretti Marco Crotti e al direttore Claudio Bressanutti– il delegato dei giovani Davide Minardi e il segretario Valerio Galli.
Terminato l’aperitivo, si proseguirà con la cena negli stand gastronomici e con l’animazione di Radio Sound 95, che trasmetterà l’evento in diretta.
Sarà l’occasione per fare aggregazione, ma anche per riflettere sul contributo dei giovani in agricoltura. L’Italia è al vertice in Europa per numero di giovani in agricoltura con gli under 35 che sono alla guida di 57.621 imprese nel 2018, in aumento del 4,1% rispetto all’anno precedente. Si tratta di una presenza record per l’ultimo quinquennio che ha di fatto rivoluzionato il lavoro in campagna dove – sottolinea la Coldiretti - il 70% delle imprese giovani opera in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili. Il risultato è che – continua la Coldiretti – le aziende agricole dei giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54%alla media, un fatturato più elevato del 75 per cento della media e il 50 per cento di occupati per azienda in più. L’agricoltura è tornata ad essere un settore strategico per la ripresa economica ed occupazionale con le campagne che – precisa la Coldiretti - possono offrire prospettive di lavoro sia per chi vuole intraprendere con idee innovative che per chi vuole trovare un’occupazione anche temporanea per fare una esperienza a contatto con la natura. Le ore lavorate in agricoltura nel primo trimestre del 2019 – riferisce la Coldiretti - sono aumentate del 5,6% rispetto all’anno precedente, più del doppio dell’industria (+2,6%) e oltre sei volte i servizi. “Occorre sostenere il sogno imprenditoriale di una parte importante della nostra generazione che mai come adesso vuole investire il proprio futuro nelle campagne”, afferma il leader provinciale dei giovani della Coldiretti Davide Minardi nel denunciare “gli ostacoli burocratici che troppo spesso si frappongono”.
Nel Piacentino le imprese giovanili in agricoltura sono circa 235.
Durante la festa proseguirà la raccolta firme della petizione europea “Stop Cibo Anonimo” per chiedere che venga esteso l’obbligo dell’etichetta d’origine su tutti gli alimenti.

Pubblicato il 9 luglio 2019

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A Lodi l'estate manzoniana della Banca di Piacenza

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Prosegue con successo l’estate manzoniana targata Banca di Piacenza. Dopo il debutto di Mino Manni e Marta Ossoli ad Agazzano, la rassegna “Il liberismo economico nei Promessi Sposi - Dalla rivolta del pane alla peste” è proseguita nella bella cornice del giardino della Villa di Castelnuovo Fogliani. Accompagnati dalle musiche di Silvia Mangiarotti al violino e Francesca Ruffilli al violoncello, i due attori hanno coinvolto il numeroso pubblico con la lettura dei passi manzoniani riferiti in particolare all’episodio di “Renzo e la notte trascorsa all’osteria” durante la rivolta del pane a Milano. Testi ben recitati e musica ben suonata sono stati gli ingredienti di una formula promossa a pieni voti, a giudicare dai tanti applausi ricevuti.
Prossimo appuntamento
venerdì 12 luglio a Lodi (piazza Broletto o sotto gli omonimi portici in caso di maltempo): Manni e Ossoli racconteranno “La discesa dei lanzichenecchi e la morte di Don Rodrigo”. Una piacevole occasione per un insolito ripasso dei Promessi Sposi che - come sosteneva Luigi Einaudi - «è uno dei migliori trattati di economia politica che siano mai stati scritti».
Preavvisare la propria partecipazione telefonando allo 0523 542357
o scrivendo a relaz [DOT] esterne [AT] bancadipiacenza [DOT] it

Pubblicato il 9 luglio 2019

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«Festinquota» il 20 e il 21 luglio

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San Giovanni Battista, Santo Patrono di Ferriere, è stato celebrato a dovere nel capoluogo dell’Alta Valnure. È stata anche l’occasione per far partire la stagione turistica del territorio ferrierese.
Nel corso di domenica 30 giugno si è tenuta l’antica fiera di San Giovanni. Nella chiesa dedicata al santo don Stefano Garilli ha celebrato la messa patronale, alla presenza delle autorità, che poi hanno sfilato per il paese insieme al Corpo bandistico Pontolliese diretto dal maestro Edoardo Mazzoni. Nella serata precedente la piazza delle Miniere è stata affollata per applaudire il concerto delle “Fontane danzanti”, nel quale acqua e fuoco, elementi eternamente contrastanti, si sono fusi in perfetta sintonia su brani musicali, creando sinuosi intrecci fino alle coinvolgenti note dell’Inno nazionale.
Ad aumentare l’animazione i giochi per i bambini.
Con San Giovanni è partita l’estate ferrierese: tra gli appuntamenti più attesi, “Festinquota” a Lago Moo (quest’anno alla trentesima edizione) prevista sabato e domenica 20 e 21 luglio.
Il 26 e il 27 si disputerà il Ferriere Trail Festival, evento competitivo che tocca le 7 vette più alte e panoramiche della Valle: monte Ragola, monte Nero, monte Bue, monte Roncalla, monte Crociglia, monte Carevolo ed il monte Albareto.

Pubblicato il 9 luglio 2019

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