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Notizie Varie

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Un libro per l'estate: «Corresponsabili nella diaconia»

Un libro delle EDB a cura di don Luca Garbinetto

libro garbinetto


“Corresponsabili nella diaconia” è il nuovo libro a cura di Luca Garbinetto pubblicato dalle edizioni Dehoniane per la collana “Fede e annuncio”, che raccoglie gli interventi dei partecipanti e i contenuti dei laboratori della della terza edizione delle Giornate di studio dedicate a diaconia, ministerialità e corresponsabilità.

“Proprio nella Chiesa sinodale – si legge nella presentazione del volume (196 pagine, 18,50 euro) – uomini e donne possono scoprire, esprimere e far crescere la propria specifica identità, mai svincolabile da una relazione di reciprocità che si traduce anche in responsabilità e apporti condivisi e rafforzati da un sincero desiderio di comunione”.
Tra le relazioni, “Perché e cosa chiedere alle fonti cristiane antiche?” di Cristina Simonelli, “Il senso del diaconato permanente per la Chiesa” di Roberto Repole, “Debora e Barak: agire insieme nel tempo opportuno” di Serena Noceti; “Dalla prassi pastorale alla teologia: significato di un metodo di Enzo Biemmi; “Provocazioni sulla corresponsabilità” di Dario Vivian; “Corresponsabilità e reciprocità dal punto di vista liturgico-simbolico” di Morena Baldacci; “Donne e uomini, corresponsabilità e reciprocità: leadership e potere” di Simona Segoloni Ruta.

“Una proposta per comprendere la specificità del ministero diaconale” è il contributo del curatore del libro Luca Garbinetto, teologo e psicologo, religioso della Pia Società San Gaetano, docente all’Istituto superiore per formatori, collegato all’Istituto di Psicologia della Pontificia Università Gregoriana, e alla Pontificia Università Salesiana.
Collabora con l’Ufficio nazionale per la Pastorale delle vocazioni ed è assistente spirituale del Consiglio della Comunità del diaconato in Italia.

Pubblicato il 25 agosto 2019

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Viaggi d’estate: la Rocca d’Olgisio

RoccaOlgisio

Risalendo la Val Tidone da Borgonovo verso Pianello, diviene presto evidente sull’orizzonte la massa imponente e caratteristica dal mastio di rocca d’Olgisio, la più antica fortezza del Piacentino.
Il castello si erge su uno sperone di roccia arenaria e domina i corsi del Tidone e del Chiarone.
Il formidabile fortilizio, già protetto dalle scarpate, è reso inespugnabile da 6 cinta di mura e da un fossato interno con ponte levatoio.

La leggenda vuole che il fondatore del castello, nel VI secolo, sia stato Giovannato Miles, padre delle sante Liberata e Faustina.
Si narra che le due sorelle, in contrasto con il padre, fuggirono rocambolescamente dalla fortezza, sfruttando un passaggio segreto sotterraneo che, diramandosi dal pozzo dell’acqua tuttora esistente, sbucava a grande distanza dalle mura.
Il pozzo, profondo una cinquantina di metri, è al centro di altre storie e leggende, tanto da guadagnarsi il nome di “pozzo del diavolo”.

I primi documenti scritti a menzionare chiaramente la rocca risalgono al 1037 e attestano la cessione della fortezza ai monaci di San Savino.
Nel 1378 il feudo passò da Gian Galeazzo Visconti al cavaliere Jacopo Dal Verme, che mantenne il possesso sulla fortezza, quasi senza interruzioni, fino alla metà del 1800.
Nel 1500, quando il ducato di Milano fu invaso dalle truppe francesi, i Dal Verme rifiutarono di riconoscere la sovranità del Re di Francia sulla rocca e furono cinti d’assedio.
Duemila fanti ed un centinaio di cavalieri al comando di Galeazzo Sanseverino furono impegnati nell’attacco, insieme ad un consistente numero di pezzi d’artiglieria che furono faticosamente issati sulla montagna grazie all’opera di 300 scalpellini che scavarono una nuova via d’accesso nella roccia.

Il lato est fu duramente colpito e le tracce del bombardamento sono ancora visibili.
Secondo i cronisti, in otto giorni furono sparati 1160 colpi di cannone (un’enormità per l’epoca, considerato anche che i cannoni erano di lentissima ricarica e avevano una vita utile ridotta), ma con l’unico risultato di abbattere parzialmente un torrione.

La rocca resistette magnificamente e si dice che i suoi magazzini potessero sostenere un assedio di 10 anni, ma alcuni traditori vanificarono la resistenza aprendo le porte ai francesi.

In seguito, l’autorità imperiale venne ripristinata e i Dal Verme ritornarono, fino all’estinzione della loro linea dinastica.
I passaggi di proprietà successivi, purtroppo, spogliarono la fortezza dei suoi originali arredi.

Durante la seconda guerra mondiale, rocca d’Olgisio fu sede di comando della seconda Divisione Partigiana e subì due attacchi tedeschi.
Entrambi gli assalti furono contrastati dal leggendario Giovanni Lazzetti, partigiano conosciuto in zona come “Ballonaio”, e dai suoi uomini.
Il primo assalto fu respinto, mentre il secondo costrinse i partigiani alla ritirata e lasciò alcune parti del castello distrutte.

Dal 1979, il complesso è di proprietà della famiglia Bengalli, che con notevoli sforzi, un continuo impegno e un attento restauro è riuscita a salvare questa orgogliosa fortezza, riassunta dal suo motto, inciso nella pietra: “Arx Impavida”.

La fortezza è visitabile e fa parte del circuito dei castelli del Ducato di Parma e Piacenza.
Info: www.roccadolgisio.it.

Gabriele Molinelli

Pubblicato il 24 agosto 2019

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Il 2020 con i mosaici di Monreale

domusaureacalendario2020È già disponibile il libro-calendario dedicato alla Cattedrale siciliana


È estate, ma sono già sugli scaffali delle librerie i calendari per il 2020.
La casa editrice “La casa di Matriona” propone il libro-calendario dedicato ai mosaici del Duomo di Monreale, edificato e dedicato alla Madre di Dio dal re normanno Ruggero II.

Nella Cattedrale siciliana l’arte occidentale che emerge dalla struttura a basilica e dai rilievi romanici si intreccia con l’oro dei mosaici realizzati dai maestri bizantini negli ultimi decenni del 12° secolo.
Un ciclo maestoso ed affascinante, che va dalla storia del cosmo e dell’umanità dal suo primo esistere (Creazione del mondo), all’Antica Alleanza (Storie della Genesi), fino alla Nuova Alleanza (Storie di Cristo, ciclo dei Miracoli), per culminare nell’attesa del Mondo che verrà, attraverso la Gerusalemme celeste rappresentata dal Pantocratore, dalla Madre di Dio in trono e da tutti i santi, con particolare riguardo ai prìncipi degli apostoli, Pietro e Paolo, a cui sono dedicate le absidiole laterali.

Il libro-calendario si presenta al lettore con 24 immagini di grande formato, ordinate secondo il calendario liturgico e corredate di testi di carattere storico e spirituale. L’iniziativa editoriale comprende un saggio monografico del parroco della Cattedrale di Monreale don Nicola Gaglio, schede storiche di Giovanna Parravicini, ricercatrice della Fondazione Russia Cristiana, e la meditazione sui mosaici scritta nel 1929 da Romagno Guardini.

Il libro-calendario, al prezzo di copertina di 15 euro, può essere ordinato attraverso il sito www.itacalibri.it.

Pubblicato il 23 agosto 2019

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La «Madonna del riscatto» di Vicobarone

MadonnariscattoL’estate ci porta a riscoprire i tesori culturali di cui è ricca la diocesi di Piacenza-Bobbio.
Fra le opere da segnalare in Val Tidone ricordiamo la “Madonna del Riscatto”, scultura lignea appartenente alla parrocchia di Vicobarone.
La statua, risalente al Seicento, è stata restaurata nel 2016.

La statua si trovava originariamente alla sinistra dell’altare nell’oratorio di San Rocco a Vicobarone, ma era stata poi rimossa per cercare di preservarla quando i danni, dovuti principalmente all’umidità, si erano fatti preoccupanti.

Il nome della statua si deve a un’antica confraternita, attiva a Vicobarone fino ai primi anni del Novecento, che si adoperava per raccogliere fondi per riscattare gli schiavi cristiani dall’impero ottomano.
La confraternita a Vicobarone era attiva all'oratorio di San Rocco, fatto costruire a metà 1600, su un edificio precedente, da Erasmo III Malvicini Fontana, feudatario ancora oggi visibile nell’affresco del presbiterio dell'edificio sacro.

Gabriele Molinelli

Pubblicato il 23 agosto 2019

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I love Cammini

Passeggiate da Piacenza a Rimini

mappa completa cammini v2

Prosegue a settembre la prima edizione di "I love Cammini Emilia Romagna", passeggiate da Piacenza a Rimini, adatte a tutti, in compagnia di una guida ufficiale AIGAE (Associazione italiana guide escursionistiche). L’iniziativa è promossa da APT Servizi Emilia-Romagna in collaborazione con la Conferenza Episcopale Emilia-Romagna.
Si tratta di percorsi pensati per far scoprire ai partecipanti le bellezze naturalistiche e storiche del territorio regionale; non superano mai i dieci chilometri. Si parte intorno alle 9.30 del mattino e si rientra nel pomeriggio. Non può mancare la merenda con i prodotti tipici della località interessata all’escursione. Unico obbligo per i partecipanti: prenotarsi sul sito camminiemiliaromagna.it perché i posti hanno un numero chiuso.
Ecco il calendario delle escursioni ancora prenotabili:
Domenica 1° settembre Via Romea Germanica percorso ad anello a Galeata
Sabato 7 settembre Via Francigena. 10,4km da Cassio a Berceto (Pr) fra boschi e mulattiere
Domenica 8 settembre Via degli Abati Camminata ad anello 9 km a Bardi (Pr)
Sabato 14 settembre Via Francigena. 21 km in campagna da Pontenure a Fiorenzuola (Pc)
Domenica 15 settembre Via Matildica Volto Santo. 7,5 km Marola -Castello delle Carpinete (Re)
Sabato 21 settembre Via di Linari. 5 km trekking urbano a Parma
Domenica 22 settembre Via Romea Germanica Imperiale 7 km da Pavullo (Mo) a Montecreto (Mo)
Sabato 28 settembre: Cammino San Francesco da Rimini a La Verna (7 km)
Informazioni specifiche e iscrizioni su: https://camminiemiliaromagna.it

Pubblicato il 21 agosto 2019.

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