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Notizie Varie

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Bando per la formazione continua, i fondi per le imprese

Fondo sociale per la formazione

Nuova offerta formativa per garantire alle imprese maggiore competitività sul piano di competenze digitali, innovazione e transizione verde. Col bando appena approvato sul Programma Fondo sociale europeo+ 2021/27, la Regione interviene sulla formazione continua in azienda, rivolta a lavoratori e imprenditori. Con l’obiettivo di far fronte ai fabbisogni professionali delle filiere e riqualificare e adeguare le competenze in un mercato del lavoro in continua evoluzione. Cinque milioni di euro il finanziamento disponibile per interventi nelle 9 province dell’Emilia-Romagna in numerosi settori produttivi: dall’agroalimentare alla meccatronica, motori e biomedicale. Poi l’edilizia, le industrie culturali e creative compresa la moda, e le tecnologie dell’informazione Ict.
Sono interessate anche le aziende di servizi alle imprese: logistica ed energia e ambiente, commercio, distribuzione, turismo e ristorazione, benessere e cura. I destinatari delle azioni di formazione sono professionisti, imprenditori e figure chiave delle imprese con sede legale o unità locale in Emilia-Romagna, che esercitano attività artigianali o altre attività a titolo individuale o familiare, le società di persone o le associazioni che esercitano regolarmente un'attività economica. I progetti di formazione devono essere rivolti a gruppi di aziende, puntando a incrementare il profilo competitivo sui mercati, nell’ambito della strategia regionale di specializzazione intelligente, e introdurre processi organizzativi e gestionali a sostegno della qualità del lavoro. Potranno fare domanda sul bando gli enti accreditati per la formazione continua e permanente o nell’area ricerca e innovazione, sulla base delle delibere regionali di riferimento. Le domande vanno compilate online sulla piattaforma dedicata e dovranno essere inviate sempre per via telematica entro le ore 12 del 30 gennaio 2025.

Pubblicato il 3 novembre 2024

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Terzo settore, riaperto il bando per collaborare con Ausl

 Terzo settore Ausl

Sono stati riaperti fino alle 12 del 13 novembre i termini dell’avviso pubblico per la formazione di un elenco di enti del terzo settore, qualificati a collaborare con l'Ausl di Piacenza per lo sviluppo di progetti e per attività di interesse generale. Il documento riassume i requisiti per l’iscrizione e le modalità per la presentazione della domanda con l’elenco dei documenti necessari. Le domande già pervenute entro la precedente scadenza del 2 ottobre restano acquisite al procedimento senza necessità di ripresentazione. Le domande già presentate e quelle che perverranno entro il nuovo termine saranno valutate congiuntamente dalla commissione tecnica che sarà nominata dal direttore amministrativo.
L’avviso è aperto e suddiviso in macro-aree e sezioni tematiche, con lo scopo di precostituire una platea di soggetti qualificati e idonei alla co-programmazione, co-progettazione e convenzionamento per realizzare una forma di “accreditamento solidale” coerente con il territorio aziendale e nell’ottica della procedimentalizzazione di ogni fase e azione nel rispetto delle regole di trasparenza, parità di trattamento, massima partecipazione, imparzialità ed evidenza pubblica per meglio realizzare forme di “amministrazione condivisa”, in cui l’Azienda Usl si pone come amministrazione procedente.
Gli ambiti di intervento sono quelli delle patologie croniche, anziani, donazione di sangue ed emoderivati, salute mentale, neuropsichiatria infantile, dipendenze patologiche, disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, caregiver, volontariato ospedaliero, promozione della salute, supporto logistico, cittadini stranieri presenti sul territorio provinciale, materno infantile, violenza contro le donne, disabilità, affidamento familiare e adozione, trasporti extra in emergenza urgenza extraospedaliera, trasporti secondari urgenti e non urgenti e trasporto dializzati.

Pubblicato il 2 novembre 2024

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Natale Pietro eletto presidente provinciale delle Acli

natalepietro

Nel Seminario Vescovile di Piacenza, nei giorni scorsi, si è riunito il Consiglio Provinciale della ACLI, nominato dal recente Congresso del 19 ottobre che ha eletto all’unanimità il nuovo Presidente provinciale delle ACLi nella persona di Pietro Natale, attuale Direttore di Enaip Piacenza. Il nuovo Presidente ha proposto la composizione del nuovo Ufficio di Presidenza, per i prossimi quattro anni, pienamente condiviso ed accolto dal Consiglio, che risulta essere:

Roberto Agosti, vice presidente vicario;

Paolo Rizzi, vice presidente;

Gianmarco Marchettini, responsabile amministrazione;

Carlotta Benatti, responsabile sviluppo associativo;

Mariangela Cappelletti, segretario;

Sara Losi, responsabile progettazione.

Il Presidente Natale, dopo aver ringraziato il Presidente uscente Alessandro Candido ed il Consiglio, ha illustrato le linee di programma da avere a riferimento nei prossimi quattro anni, linee ispirate a tre importanti documenti: la Costituzione Italiana, le Encicliche di Papa Francesco Laudato sia e Fratelli tutti e lo Statuto delle ACLI. Tra i principali obiettivi da perseguire ha indicato: la lotta alla povertà, alle disuguaglianze, alla precarietà ed ai fenomeni di devianza, con particolare attenzione alle donne, giovani e lavoro.
Ha garantito il pieno sostegno alle famiglie ed alle persone più fragili, con una particolare attenzione alla dignità della persona, alla solidarietà ed alla difesa dei più deboli. Ha altresì confermato la partecipazione delle ACLI alle iniziative a favore della pace e la solidarietà tra i popoli ed a sostenere con vigore la tenuta delle strutture democratiche del Paese, mantenendo viva la coesione sociale e favorendo la democraticità delle strutture partitiche, per esercitare pienamente i doveri di cittadinanza e la partecipazione diretta dei cittadini. Ha evidenziato la necessità di condividere e partecipare, con tutto il mondo dell’associazionismo e del volontariato, alla progettazione del futuro della nostra Comunità, per dare speranza e prospettive alle nuove generazioni.

Ha esaminato in dettaglio sia il mercato del lavoro locale che i principali aspetti sociali della nostra Comunità, evidenziando i principali punti critici a cui dedicare attenzione ed impegno come ACLI e come azione congiunta ed integrata dei propri servizi (CAF, Patronato ed Enaip), mettendo in atto diverse misure interne finalizzate a sostenere la tenuta ed il rafforzamento dei Circoli, a ricercare una maggiore integrazione interna per garantire l’erogazione coordinata di “pacchetti” di servizi ai quasi 10.000 utenti delle strutture ACLI e ad alimentare i momenti di collaborazione con la Chiesa e le Associazioni cristiane, gli Enti pubblici, la Cooperazione sociale, il Terzo settore, il Volontariato ed il Sindacato.

Nella foto, Natale Pietro nuovo presidente provinciale delle Acli.

Pubblicato il 31 ottobre 2024

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Disabilità, 3 milioni di contributi per assunzioni e per adattare sedi

 Contributi per disabilita

Un sostegno alle aziende che intendono assumere persone con disabilità o che vogliono rendere più accessibili gli spazi di uffici e magazzini. In attuazione del Piano triennale 2024-2026 per l’utilizzo del Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità, la Giunta regionale ha approvato il trasferimento di risorse all’Agenzia regionale per il lavoro per la realizzazione di interventi specifici rivolti alle imprese. Per quanto riguarda le assunzioni, sono previsti incentivi ai datori di lavoro per un ammontare di 2,7 milioni di euro. I fondi hanno l’obiettivo di integrare e non sostituire gli aiuti erogati dall’Inps. Sono previsti dalla legge regionale 17/2005 sulla sicurezza, la qualità e la regolarità del lavoro e coerenti con la normativa nazionale e comunitaria. Il secondo pilastro dell’intervento riguarda l’accessibilità. Per l’adattamento dei posti di lavoro e la rimozione di barriere architettoniche sono disponibili 400mila euro. I contributi alle imprese potranno essere impiegati per miglioramenti degli spazi a favore dei lavoratori con riduzione della capacità lavorativa superiore al 50%, tecnologie inclusive per il telelavoro, o la rimozione di barriere architettoniche che limitano in qualsiasi modo l’integrazione lavorativa della persona con disabilità.

Pubblicato il 1°novembre 2024

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MyMentor, un'esperienza pilota unica

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MyMentor inizia con il botto il suo decimo anno di vita: è infatti record di domande di ammissione, che raggiungono quota 168, rendendo necessaria una selezione, e 17 nuovi Mentor, di cui 2 legati al dottorato Agrisystem.

Usando le parole del co founder Max Traversone che ha snocciolato questi e altri dati del progetto durante il kickoff meeting del 29 ottobre «la famiglia sta crescendo» e lo fa mantenendosi nel solco dell’idea iniziale che ha mosso le professoresse Elena Zuffada e Franca Cantoni quando lo idearono insieme a una manciata di alumni (presenti anche all’avvio di questa nuova edizione), ovvero creare un abito sartoriale, customizzato sulle esigenze di ciascuno studente: «abbiamo cominciato con 5 mentor e 5 mentee, pensando di offrire un percorso differenziante all’interno dell’attività formativa degli studenti di Economia» ha ben spiegato Cantoni: «Ritrovarci oggi così numerosi ci conferma nella validità della nostra scommessa. Ma non ci fermiamo: con careERhub cercheremo di ampliare ulteriormente il nostro bacino di mentor e mentee, puntando a percorsi di sviluppo sostenibile e inclusivo».

Un esempio anche per altri Atenei

Il preside Marco Trevisan ha ricordato come questa sia «l’ottava edizione per gli studenti di Scienze agrarie, alimentari e ambientali: quando ci fu proposto, aderimmo immediatamente al progetto, che si è rivelato da subito estremamente qualificante per gli studenti, affiancati in maniera personale a professionisti esperti che sanno guidarli e consigliarli».
«Un’esperienza arricchente per tutti, un vanto di questa sede» ha ricordato il professor Paolo Flavio Mondini, intervenuto per la facoltà di Economia e Giurisprudenza in rappresentanza del preside Marco Allena. Del resto, ha ricordato il direttore della sede di Piacenza e Cremona Angelo Manfredini: «anche il Rettore professoressa Beccalli, ha definito MyMentor un progetto visionario per la sua capacità di essere un’ esperienza pilota unica» guardata come esempio anche da altri atenei.
«Un grazie sentito – ha concluso Manfredini - a chi ci lavora con dedizione da anni, ai mentor, ma anche agli studenti che hanno saputo approfittare di questa opportunità unica».

110 coppie di mento-mentee

Dopo gli interventi dei co-founder Giuseppe Ghittoni («voi ragazzi riceverete molto, ma potrete anche dare molto ai vostri mentor. Sarà un’esperienza win win») e Giulio Drei, che ha illustrato la piattaforma di MyMentor, strumento essenziale per sfruttare al massimo tutte le potenzialità e i servizi che negli anni si sono evoluti, è stato l’effervescente Fabrizio Capocasale, coordinatore del programma, a snocciolare i nomi di mentor e mentee che andranno a costituire le nuove 88 coppie formatesi quest’anno nel campus di Piacenza, a cui si aggiungeranno quelle di Cremona, dove il kickoff meteting si terrà il prossimo 6 novembre, per raggiungere la quota complessiva record di 110 coppie di mento-mentee.
«Un’edizione importante che ci ha visti partecipi nello sviluppo e nella crescita di un percorso formativo unico in Italia di cui siamo fieri come Alumni di contribuire a portare avanti; un’edizione importante perché vede l’ingresso tra i mentee dei dottorandi di ricerca e l’avvio di una grossa novità, MyMentor 2030, un nuovo percorso finanziato dalla rRegione Emilia Romagna che contribuirà a costruire valore non solo con i nostri laureandi ma anche con coloro che hanno già iniziato un’attività, per valorizzare il loro talento. Un’altra novità è un percorso interamente in inglese, per venire incontro agli studenti internazionali, sia a Piacenza che a Cremona».

Pubblicato il 31 ottobre 2024

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