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Notizie Varie

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Moratoria per i finanziamenti alle imprese danneggiate dall'emergenza coronavirus

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Per le micro, piccole e medie imprese danneggiate dall’emergenza epidemiologica “COVID-19” viene estesa ai prestiti al 31 gennaio 2020 la possibilità di chiedere la sospensione o l’allungamento.
Lo rendono noto in un comunicato congiunto ABI, Alleanza delle Cooperative Italiane (AGCI, Confcooperative, Legacoop) CIA-Agricoltori Italiani, CLAAI, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confimi Industria, Confindustria e Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confersercenti).
Al nuovo accordo ha già aderito la Banca di Piacenza.

La sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti può essere chiesta fino a un anno ed è applicabile ai finanziamenti a medio lungo termine, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie e alle operazioni di leasing. In questo secondo caso, la sospensione riguarda la quota capitale implicita dei canoni di leasing.
Per le operazioni di allungamento, è invece previsto che l’estensione della durata del finanziamento può arrivare fino al 100% della durata residua dell’ammortamento.

Nell’accordo è previsto che, ove possibile, le banche possono applicare misure di maggior favore per le imprese rispetto a quelle previste nell’Accordo stesso e si auspica che, al fine di assicurare massima tempestività nella risposta, si accelerino le procedure di istruttoria.

L’ABI e le Associazioni di rappresentanza delle imprese firmatarie si impegnano a promuovere, presso le competenti autorità europee e nazionali, una modifica delle attuali disposizioni di vigilanza riguardo le moratorie (c.d. forbearance), necessaria in una situazione emergenziale, come quella attuale.
Richiedono, inoltre, di ampliare l’operatività del Fondo di garanzia per le PMI e misure aggiuntive per agevolare l’accesso al credito.

ABI, Alleanza delle Cooperative Italiane (AGCI, Confcooperative, Legacoop) CIA-Agricoltori Italiani, CLAAI, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confimi Industria, Confindustria e Rete Imprese Italia (Confersercenti, Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio) hanno concordato queste previsioni in apposito addendum all’Accordo per il credito 2019.

Pubblicato il 9 marzo 2020

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Sportelli Iren temporaneamente chiusi per adeguamento DPCM covid-19

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Nei prossimi giorni gli sportelli del gruppo Iren dell'area rossa (in Emilia Parma, Piacenza e Reggio Emilia e Provincia di Modena) saranno chiusi per ulteriori misure di adeguamento ai criteri di profilassi.
IREN è impegnata in prima linea per seguire con serietà ed impegno tutte le precauzioni contenute nel recente DPCM sul covid-19 e la chiusura permetterà di approntare ulteriori misure di precauzione atte a garantire la massima sicurezza per clienti e dipendenti.

Per mettersi in contatto con IREN restano attivi i Numeri Verdi indicati in bolletta, il canale Facebook e l'App ClickIren.

Pubblicato il 9 marzo 2020

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Agricoltura: oltre 4,8 milioni di euro per l’innovazione e la sostenibilità delle filiere agroalimentari

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Un’agricoltura sempre più intelligente, sostenibile, innovativa. La Regione Emilia-Romagna ha approvato un nuovo bando che mette a disposizione oltre 4,8 milioni di euro del Psr per sostenere proposte innovative realizzate dai GOI, Gruppi operativi per l’innovazione. Tra le novità, con un milione di euro, il bando promuove idee e progetti sul packaging e l’uso di nuovi materiali riciclabili, così come le proposte “plastic free” da attivare nelle diverse fasi della produzione agricola. Delle altre risorse stanziate, più di 1,3 milioni di euro sono destinate al settore ortofrutticolo, vitivinicolo e alle produzioni vegetali, circa un milione va agli allevamenti suinicoli e avicoli e alle produzioni animali, oltre 760 mila euro al lattiero-caseario, infine 730mila euro per seminativi e foraggere. Il tutto per sostenere progetti mirati a migliorare la competitività dei produttori, creare un valore aggiunto e promuovere i prodotti agricoli nei mercati locali, incentivare le filiere corte, sostenere la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare, anticipando temi che saranno presenti nella prossima programmazione comunitaria. Si avviano così a conclusione le misure per l’innovazione nel settore agricolo e agroalimentare previste del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 che ha visto l’Emilia-Romagna al primo posto in Europa sia per la quantità di risorse - 50 i milioni di euro investiti complessivamente - che per numero di Gruppi operativi finanziati. Oggi sono oltre 180 quelli in attività ma, una volta concluse le valutazioni di tutti i bandi, supereranno ampiamente le 200 unità. Per la presentazione delle domande c’è tempo fino al 3 giugno 2020.

Cosa prevede il bando. Per beneficiare dei contributi i Piani di innovazione, che avranno una durata di due anni, dovranno avere una dimensione finanziaria compresa tra 100 e 300 mila euro e potranno beneficiare di un contributo pari al 70% della spesa ammissibile. Molte e diversificate le priorità: in sintesi potranno essere finanziati progetti innovativi di sostenibilità degli allevamenti, per il benessere animale e l’antibiotico resistenza, di adattamento ai cambiamenti climatici delle produzioni, la messa a punto di genotipi innovativi per l'agricoltura sostenibile così come lo sviluppo di supporti organizzativi e di servizi in ambito di filiera, di strutture e di organizzazione logistica fino alla meccanizzazione integrale e alla robotica per l’agricoltura, alle pratiche agricole pre e post raccolta per la sicurezza di produzioni e nuovi prodotti, alle tecnologie per la produzione di alimenti zootecnici. I Piani potranno comprendere anche attività di formazione per gli agricoltori e di consulenza aziendale al fine di favorire la diffusione e adozione dei risultati. Infine, saranno applicate le recenti disposizioni procedurali che prevedono l’ampliamento dell’applicazione dei costi standard e delle spese generali che, per i beneficiari, rappresentano un significativo miglioramento in termini di semplificazione degli adempimenti amministrativi.

Pubblicato il 6 marzo 2020

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Dettaglianti dell'alimentazione: nessun problema per forniture alimentari

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“Non vi è nell’immediato il rischio di non reperire prodotti alimentari ed i nostri collaboratori continuano ad assicurare questo servizio essenziale. Occorre però prestare attenzione alle misure previste dal DPCM e rispettare le disposizioni del decreto con la massima serietà”.
Così commenta Tosi Giorgia (nella foto), presidente della FIDA (Federazione italiana dettaglianti alimentari) della provincia di Piacenza, riguardo alla situazione del settore alimentare, alla luce delle nuove disposizioni su coronavirus.

L’accesso ai supermercati e negozi alimentari sarà controllato e contingentato alle dimensioni dei punti vendita, in modo che non vi siamo assembramenti e che venga garantita la distanza minima di sicurezza di 1 metro. Quindi, consigliamo che sia solo un componente della famiglia a recarsi a fare la spesa, per aiutarci a gestire il flusso dei cittadini che potrà trovarsi in contemporanea nei nostri punti vendita.
Di grande importanza è anche rendere disponibili all’entrata dei negozi alimentari gel disinfettanti per le mani per clienti ed addetti e sanificare le superfici di vendita con prodotti idonei.
Ricordiamo - continua Tosi - che i lavoratori dei punti vendita alimentari sono autorizzati a recarsi sui punti vendita solo se in perfette condizioni di salute.
Chiediamo ai consumatori di collaborare attenendosi alle linee guida ed evitare ammassamenti perché noi continueremo a garantire il servizio di fornitura di merce alimentare.

Pubblicato il 9 marzo 2020

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Predalbora di Groppallo, riaperta la strada dopo il maltempo

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È stata riaperta al transito – tranne che ai mezzi che superano le 7,5 tonnellate di peso – la strada comunale per Predalbora, piccolo paese nelle vicinanze di Groppallo, nel territorio del comune di Farini.
La strada era rimasta vittima del maltempo del novembre scorso ed aveva ceduto. Era così impedito l’accesso al paese, dove vivono una persona e dove lavorano due imprese agricole (tra cui l’azienda di Francesco Chinosi).
Il Comune di Farini ha provveduto alla sua sistemazione temporanea nei giorni scorsi, in attesa di un intervento risolutivo. Ora la strada è percorribile.

Pubblicato il 5 marzo 2020

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