Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Notizie Varie

Notizie Varie

"Ma tu sei felice", Bisio e Alberti a Palazzo Farnese

matuseifelice Bisio

“Facciamo ripartire il teatro nei panni di due umanissimi e comici antieroi”. Claudio Bisio e Gigio Alberti portano dal web al palco i dialoghi di “Ma tu sei felice?”, lettura-spettacolo dal libro di Federico Baccomo. Commedia dell’assurdo con finale a sorpresa che vedremo in anteprima a Piacenza martedì 14 luglio alle ore 21.45 nel Cortile di Palazzo Farnese. Secondo appuntamento della sezione Prosa di “R-ESTATE A TEATRO”, la rassegna estiva 2020 di Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren.
Due uomini seduti al bar. Parlano, parlano... Intorno a loro nessuno. Nemmeno i camerieri che dovrebbero portare da bere. Situazione strana. Ma i due non ci badano. Parlano. Di tutto. Mogli, figli, parenti, giovani e vecchi, avventure, tradimenti, scuola, medicina, amici, lavoro, criminalità.
I due, Vincenzo e Saverio, sono benestanti, hanno tutto quello che si potrebbe volere, forse anche di più. Ma niente va, secondo loro, come dovrebbe andare. E così snocciolano le loro teorie, le loro ricette per la soluzione di ogni problema. Che rivelano tutti i peggiori difetti dell’uomo. Maschilismo, egocentrismo, razzismo, faciloneria, superficialità. Ma lo fanno con un un’inconsapevolezza totale, con un candore talmente assoluto, da risultare simpatici.
Da una sola domanda rifuggono. Come se fosse pericolosa da affrontare. Come potesse fare cadere il castello di carte che stanno costruendo. E la domanda è: “Ma tu sei felice?”. E quella che sembrava essere una tranquilla chiacchierata al bar, si rivelerà essere qualcosa di più.
Quella stessa domanda è passata dalle pagine del libro di Federico Baccomo (Solferino, aprile 2019) alle immagini della web series estemporanea, realizzata da Claudio Bisio e Gigio Alberti durante il lockdown (YouTube/ClaudioBisio, aprile 2020), quando hanno deciso di vestire i panni di Vincenzo e Saverio e mettere in scena “a distanza” le loro chiacchiere da bar. Le vicissitudini dei due antieroi moderni sono diventate 25 episodi web, realizzati con semplici mezzi casalinghi, qualche smartphone, l’aiuto delle rispettive famiglie e la complicità di un’amicizia che dura da quarant’anni e che neanche l’isolamento ha fermato ma semmai reso forzatamente produttiva.
“Ma tu sei felice?” ora diventa un appuntamento teatrale e dai video realizzati a distanza, ognuno a casa propria, il dialogo si sposta sul palco, con un reading di Bisio & Alberti dal vivo insieme, toccando tra luglio e settembre una ventina di località, teatri, arene e rassegne estive, per condividere anche con il pubblico live le riflessioni sull’eterno tema della felicità.
“La cosa che mi diverte di più del progetto è il cinismo dei personaggi (e quindi di Baccomo)” – spiega Bisio – “I due protagonisti sono figure piuttosto negative, sono due superficiali qualunquisti. A me raramente capita di impersonare degli stronzi, sia a teatro che al cinema. Magari dei buoni, degli sfigati, ma qui è necessaria una certa distanza, un po’ brechtiana, dai personaggi, la cosa più difficile del mondo.”
“Per me, si tratta invece di un’adesione totale al personaggio!” – racconta Alberti. “Siccome è un idiota, per me interpretarlo è un regalo grandissimo, perché mi diverto moltissimo, mi sento libero di dire tutte le cose peggiori con la massima naturalezza e credendoci fino in fondo. Sono due idioti che vanno quasi oltre ogni limite con un candore, però, che in qualche modo li salva dal giudizio del pubblico.”
La commedia dell’assurdo, con finale a sorpresa, inaugurerà sabato 18 luglio, in prima nazionale, la settantaduesima edizione dell’Estate Teatrale Veronese e animerà alcune importanti rassegne estive.

R-ESTATE A TEATRO 2020 _ PROSA
Piacenza Cortile di Palazzo Farnese
Martedì 14 luglio 2020 – ore 21.45
ANTEPRIMA
Claudio Bisio e Gigio Alberti
in
MA TU SEI FELICE?
lettura-spettacolo dal libro di Federico Baccomo
con Claudio Bisio e Gigio Alberti
tratto dal libro “Ma tu sei felice?” di Federico Baccomo
produzione Solea
distribuzione Terry Chegia

INFORMAZIONI E BIGLIETTERIA
Biglietto intero 18 euro - ridotto 15 euro - Posti numerati
È possibile acquistare i biglietti online sul sito https://www.vivaticket.com/
La prevendita è attiva anche presso la Biglietteria di Teatro Gioco Vita in via San Siro 9 dal martedì al venerdì dalle
ore 10 alle ore 12 (accesso consentito a una persona per volta, con l’obbligo di indossare le protezioni individuali, tel. 0523.315578 biglietteria [AT] teatrogiocovita [DOT] it). Chi intende utilizzare il voucher deve procedere all’acquisto esclusivamente online.
La sera dello spettacolo sarà attiva una postazione di biglietteria all’ingresso di Palazzo Farnese a partire dalle ore 19 (tel. 334.6700321). Per evitare assembramenti e ulteriori rallentamenti all’accesso, si consiglia vivamente di acquistare i biglietti in prevendita.
Sono previsti due ingressi allo spazio degli spettacoli: da Largo Brigata Piacenza per chi è già in possesso del biglietto,
da Piazza Cittadella per chi deve passare dalla biglietteria.
Accesso del pubblico scaglionato a partire dalle ore 20.45. Si prega di accedere per tempo allo spazio allo scopo di evitare assembramenti e ritardi negli ingressi. È fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale.

INFO: TEATRO GIOCO VITA
tel. 0523.315578 - whatsapp 334.6700321 - info [AT] teatrogiocovita [DOT] it

INFO STAMPA: TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione / Simona Rossi
tel. 0523.315578, 338.3531271 – ufficiostampa [AT] teatrogiocovita [DOT] it

Pubblicato il 10 luglio 2020

Ascolta l'audio

Campagna anti-influenzale anticipata a ottobre

 ìvaccino influenza

Anticipare l’avvio della campagna anti-influenzale ai primi di ottobre, con un 20% di dosi di vaccino in più disponibili rispetto agli anni passati. Percentuale, questa, che può essere incrementata di un ulteriore 20% in caso di necessità. L’assessorato regionale alle Politiche per la salute è già all’opera per contenere un’eventuale recrudescenza di Covid-19, con tutta una serie di strumenti. “In un periodo in cui non è possibile escludere una circolazione congiunta di virus influenzali e Sars-Cov-2, riteniamo fondamentale il ruolo della campagna per la vaccinazione antinfluenzale 2020-2021 - ha sottolineato in Aula l’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini, rispondendo a un’interrogazione della consigliera Castaldini sulle precauzioni necessarie per contenere un’eventuale nuova emergenza Covid-19-. Per questa ragione, condividiamo pienamente le indicazioni ministeriali che ribadiscono l’importanza della vaccinazione antinfluenzale a tutti i soggetti target, anche per semplificare la diagnosi e la gestione di casi sospetti, vista la sintomatologia simile tra influenza e Covid-19”.
L’inizio della campagna di vaccinazione anti-influenzale, dunque, è stato anticipato ed è previsto all’inizio di ottobre 2020; una scelta, questa, di cui tutte le Aziende sanitarie sono già state informate. L’obiettivo è raggiungere una maggiore copertura tra i soggetti a rischio e tra le categorie per le quali la vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente. È in fase di progettazione, da parte della Regione, la campagna di comunicazione, in modo da promuovere l’adesione della popolazione. Ogni Azienda, dal canto proprio, cercherà di migliorare la copertura vaccinale tra gli operatori sanitari. Il Servizio Prevenzione collettiva e Sanità pubblica regionale ha definito i fabbisogni da soddisfare e la gara per i vaccini è già ultimata: il quantitativo complessivo disponibile ha visto un incremento del 20% rispetto alla campagna precedente, per un totale di 1.200.000 dosi (con la possibilità, prevista dal contratto, di un incremento ulteriore del 20%).

 Massima sicurezza

Le Aziende sanitarie si stanno organizzando affinché la somministrazione del vaccino avvenga nella piena sicurezza e nel rispetto del distanziamento fisico, tenuto conto che riguarda prevalentemente soggetti fragili. Il Servizio Prevenzione collettiva e Sanità pubblica regionale auspica, inoltre, la partecipazione dei medici e dei pediatri di famiglia alla sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza (la cosiddetta “sorveglianza InfluNet”), con particolare attenzione a quella virologica. Per l’effettuazione dei tamponi naso-faringei ci si potrà avvalere dei laboratori di riferimento della rete regionale che, al momento, sono in grado di processarne quotidianamente un numero superiore a 10.000. Questo volume corrisponde al numero di test eseguibili sulla base dell’effettiva necessità che risulta dalla diffusione virale. Per quanto riguarda le scorte medie giornaliere di test RT nei laboratori che eseguono la diagnosi di Covid-19, nelle ultime due settimane in Emilia-Romagna sono risultate pari a 82403 unità.
Una giacenza, questa, ritenuta adeguata, poiché assicura oltre una settimana di test al massimo livello di operatività dei laboratori, ed è supportata da un sistema di forniture che ha osservato una regolarità assoluta negli ultimi mesi. Ad oggi, le tecnologie disponibili nella rete dei laboratori Covid-19 della Regione Emilia-Romagna sono molteplici, tutte basate sulla tecnica di “reverse transcription REAL TIME PCR” e in grado di impiegare diverse piattaforme strumentali. Per quanto riguarda l’aspetto delle risorse umane, “le Aziende sanitarie- ha concluso l’assessore- hanno potenziato gli organici dei laboratori analisi con 96 nuove assunzioni durante l’emergenza da Covid-19, confermando così l’impegno per garantire un’adeguata copertura a servizi quanto mai necessari in questo particolare momento”.

Pubblicato il 10 luglio 2020

Ascolta l'audio   

Agricoltura, 56 milioni di euro di aiuti per il Piacentino

 campi

Più che mai, fondi messi in campo. Risorse che la Regione ha destinato agli agricoltori emiliano-romagnoli, fondamentali per reagire alle tante emergenze sanitarie e climatiche di questi ultimi mesi. In tutto, sono più di 550 i milioni di euro che, dal 16 ottobre 2019 al 30 giugno 2020, sono stati pagati a sostegno del sistema agroalimentare del territorio: una cifra pari a oltre l’84% del valore finanziario annuale, erogata in poco più di otto mesi. Risorse che sono andate a circa 42mila beneficiari tra aziende agricole, imprese agroindustriali, organizzazioni di produttori, realtà consortili, enti di ricerca, realtà del territorio rurale locale, imprese di supporto all’erogazione degli aiuti. E per rafforzare le ordinarie risorse della Pac, la Regione Emilia-Romagna ha recentemente stanziato altri 23,7 milioni di euro, di cui 18 per lo scorrimento delle graduatorie della filiera del latte e il restante per contributi barbabietole (1,5 milioni), sicurezza aziende agricole (1,5 milioni), agriturismi e fattorie didattiche (2,7 milioni).

"Sostenere i nostri agricoltori significa mantenere le nostre eccellenze"
Il report del valore finanziario annuale, che comprende i dati delle domande, i beneficiari e i contributi erogati al comparto agricolo regionale, è stato presentato oggi in video conferenza stampa dal presidente della Giunta, Stefano Bonaccini, e dall’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi. “Momenti inediti e davvero duri come quelli che abbiamo affrontato in questi ultimi mesi - afferma Bonaccini - hanno bisogno di risposte adeguate, soprattutto da parte delle istituzioni, che devono essere capaci di interpretare i tempi e saper rispondere in modo appropriato e con rapidità. Per questo il mezzo miliardo di euro in otto mesi che siamo riusciti a mettere a disposizione dei nostri agricoltori è un ottimo risultato, che va a vantaggio di tutta la comunità regionale. L’emergenza Covid ci ha dimostrato infatti ancora una volta quanto il lavoro dei campi sia prezioso e quanto sia indispensabile aiutare la nostra buona agricoltura. Un risultato ancor più importante perché va a sostenere progetti di aziende che lavorano sempre più con strumenti innovativi e sostenibili per l’ambiente e che ha premiato 10mila imprenditrici e quasi 32mila agricoltori per un comparto che guarda al futuro e capace di mettersi in gioco”. “E’ un’iniezione straordinaria di liquidità- commenta Mammi- resa possibile dal lavoro di squadra delle istituzioni, dei collaboratori delle strutture tecniche della Regione e di Agrea, l’ente pagatore della Regione, che non si sono fermati un attimo neanche in pieno lockdown. Grazie a questo impegno corale di adattamento possiamo sostenere con risorse fresche un settore fondamentale non solo per l’economia dell’Emilia-Romagna, come ha reso ben evidente l’emergenza coronavirus. Sostenere i nostri agricoltori vuol dire infatti mantenere le eccellenze per cui siamo conosciuti in tutto il mondo, oltre a garantire cibo buono e di qualità sulle tavole di tutte famiglie e dei cittadini”.

La distribuzione dei fondi
I 550 milioni sono così ripartiti: oltre 325 milioni di euro di aiuti diretti a domanda unica destinati a oltre 41mila beneficiari; circa 64 milioni sono andati al settore ortofrutticolo nell’ambito dei programmi Ocm Ortofrutta per accogliere 17 domandedi organizzazioni di produttori, prenotando risorse per il settore vitivinicolo entro il successivo trimestre, come da regole europee; 160 milioni di euro sono poi i fondi a sostegno delle misure previste dal Piano di sviluppo rurale 2014-2020 che hanno soddisfatto più di 25mila domande e hanno conseguito risultati di pagamento nei termini comunitari per oltre il 95% del valore ammesso. A questi si aggiungono 531mila euro di aiuti statali. Per quanto riguarda la distribuzione geografica delle risorse - tolta la voce dell'ortofrutta perché si tratta di organizzazioni di produttori con collocazione territoriale non provinciale -, la provincia di Piacenza conta 3.743 beneficiari e risorse per 56 milioni di euro; ai quasi 5mila agricoltori di Parma sono andati 53 milioni di euro; circa 48 milioni ai 4mila e 700 beneficiari della provincia di Reggio Emilia; a Modena 51 milioni di euro per 6mila destinatari; quasi 72 milioni per quella di Bologna con circa 7mila beneficiari. E ancora, ai 5mila agricoltori della provincia di Forlì-Cesena sono destinati aiuti per più di 30 milioni di euro; ai 1.800 di Rimini vanno oltre 13milioni; ai 5mila agricoltori del ravennate 43 milioni di euro; quasi 81 milioni è l’aiuto per i 5mila beneficiari della provincia di Ferrara. Sempre secondo i dati dei pagamenti effettuati da Agrea – Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura - su un totale di oltre 42mila beneficiari, il 23,7% sono donne, quasi 10mila imprenditrici del settore che hanno beneficiato di circa 74 milioni di euro, mentre sono 31.970 gli agricoltori, il 76,3%, a cui vanno 477 milioni di euro. Sono poi 3.328mila gli under 40 che hanno ricevuto aiuti per circa 61 milioni, e 751mila gli agricoltori sopra i 40 anni a cui sono andati importi per circa 489 milioni.

Pubblicato il 10 luglio 2020

Ascolta l'audio   

Come e quando presentare domanda per le borse di studio regionali

 borsestudio

Ridurre il rischio di abbandono scolastico e sostenere gli studenti in difficoltà nell’assolvere l’obbligo di istruzione. La Giunta dell’Emilia-Romagna ha approvato i criteri per la concessione delle borse di studio, in attuazione degli indirizzi regionali approvati dall’Assemblea legislativa nel 2019 e validi per il triennio 2019-2021. “Un aiuto concreto, per non lasciare indietro i ragazzi che corrono il rischio di interrompere il percorso di studio. Continuiamo a garantire il nostro sostegno per portare tutti i nostri giovani non solo ad assolvere l’obbligo di istruzione bensì a proseguire il loro percorso di studi per costruirsi il proprio futuro - spiega l’assessore regionale alla Scuola, Paola Salomoni -. L’istituzione del diritto allo studio ha rappresentato una fondamentale conquista sociale. Il rapporto con la scuola costituisce un’esperienza decisiva per lo sviluppo della persona, un’occasione irripetibile di apprendimento ma anche di sviluppo emotivo. Dobbiamo garantire il Diritto allo Studio come diritto inalienabile dei nostri ragazzi”. Anche per il prossimo anno scolastico, si conferma l’impegno di concedere benefici a studenti in disagiate condizioni economiche delle scuole secondarie di I e di II grado e dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale presso un organismo di formazione professionale accreditato per l’obbligo di istruzione che opera nel Sistema regionale IeFP.
Per fare domanda sarà necessario dimostrare di essere in possesso del requisito del reddito, rappresentato dall’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) del richiedente, in corso di validità, che dovrà rientrare in fascia 1 (Isee da 0 a 10.632,94 euro) o fascia 2 (Isee da 10.632,95 a 15.748,78 euro). Gli studenti inoltre devono avere un’età non superiore a 24 anni, ma il requisito dell’età non si applica agli studenti e alle studentesse disabili. Per garantire parità di trattamento in tutto il territorio regionale e un sostegno economico a tutti gli studenti idonei, le risorse statali e regionali che si renderanno disponibili saranno suddivise ugualmente in rapporto al numero dei ragazzi aventi diritto. La definizione degli importi dei benefici sulle risorse regionali e nazionali che si renderanno disponibili sarà effettuata in funzione delle effettive domande, dopo la chiusura dei bandi.

Borse di studio regionali e ministeriali
Borse di studio regionali, finalizzate a sostenere gli studenti in disagiate condizioni economiche nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Sono destinate a studenti iscritti al primo e al secondo anno delle scuole secondarie di secondo grado del sistema nazionale di istruzione e al secondo anno e terzo dei percorsi IeFP presso un organismo di formazione professionale accreditato per l’obbligo di istruzione che opera nel Sistema regionale IeFP. Sono erogate dalla Provincia/Città Metropolitana di residenza dello studente.
Borse di studio ministeriali, per sostenere gli studenti in disagiate condizioni economiche nell’acquisto di libri di testo, di soluzioni per la mobilità e il trasporto, per l’accesso ai bene e servizi di natura culturale. Sono destinate a studenti iscritti all’ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado del sistema nazionale di istruzione. Sono erogate con modalità che verranno comunicate dal Ministero dell’Istruzione. Contributi per i libri di testo, finalizzati a sostenere gli studenti in disagiate condizioni economiche nell’acquisto di libri di testo e di altri contenuti didattici, anche digitali, relativi ai corsi di istruzione. Sono destinati a studenti iscritti alle scuole secondarie di primo e secondo grado del sistema nazionale di istruzione. Sono erogati dal Comune/Unione dei Comuni di residenza dello studente.
Per i contributi non occorre dichiarare la spesa sostenuta: l’importo del beneficio non è soggetto a rendiconto in piena analogia a quanto previsto per le borse di studio. Dal 16 Settembre al 30 Ottobre 2020 (ore 18) saranno aperti i bandi sia per le borse di studio (di competenza delle Province/Città metropolitana di Bologna) che per i contributi dei libri di testo (di competenza di Comuni/Unioni dei Comuni) per l’anno scolastico 2020/2021.
In tale periodo i cittadini potranno presentare le domande di beneficio esclusivamente on line all'indirizzo https://scuola.er-go.it/.

Per maggiori informazioni è possibile consultare i bandi/avvisi che verranno pubblicati sui siti internet dei Comuni (per i contributi libri di testo) e delle Province /Città Metropolitana di Bologna (per le borse di studio), mentre per informazioni di carattere generale è disponibile il numero verde regionale 800955157 e la mail: formaz [AT] regione [DOT] emilia-romagna [DOT] it.
Per assistenza tecnica all’applicativo: Help desk Tecnico di ER.GO 051/ 0510168 e la e-mail: dirittostudioscuole [AT] er-go [DOT] it.

Pubblicato il 10 luglio 2020

Ascolta l'audio   

Confcooperative, Daniel Negri riconfermato presidente

negri

Daniel Negri è stato riconfermato alla presidenza di Confcooperative, l'associazione piacentina che raggruppa cooperative attive in ogni settore produttivo e sociale.
Per il prossimo quadriennio, assieme al Presidente opererà quindi anche il nuovo Consiglio provinciale, composto da Giancarlo Pedretti, Mario Spezia, Francesco Milza, Alessandro Maffi, Daniela Chinosi, Pierangelo Solenghi, Mariachiara Bisotti, Sergio Bernini, Samuele Bortolotto, Gianpaolo Fornasari, Giovanni Merli, Claudio Piva, Donatella Peroni, Ercole Parizzi, Claudio Bettino Emilio Franchini, Simone Fornasari, Valentina Rimondi, Stefano Sandalo, Gianni Toscani, Maria Luisa Contardi, Gianpaolo Crespoli.
“L’esplodere dell’emergenza sanitaria aveva fatto rimandare il primo appuntamento di febbraio, poi è stato il momento del febbrile lavoro di supporto alle cooperative alle prese con le chiusure forzate e le restrizioni, abbiamo pertanto  chiuso la fase congressuale in modo da dare piena operatività agli organi – dichiara Daniel Negri – anche se con modalità  a distanza , il che ha comportato qualche lavoro in più per l’organizzazione, ma la nostra base sociale ha risposto egregiamente e ci siamo potuti confrontare apertamente, seppur tramite uno schermo.
Nella dettagliata relazione di fine mandato, il presidente uscente ha anzitutto ringraziato cooperatori e lo staff guidato dalla direttrice Nicoletta Corvi per il lavoro svolto, poi ha passato in rassegna i settori e le importanti evoluzioni che ognuno di questi ha registrato negli ultimi 4 anni. Prima però ha dedicato parole di ricordo a tutti i  morti durante la fase acuta della pandemia, fra cui, purtroppo i presidenti di tre cooperative: Don Paolo Camminati, Eugenio Moschini e Ubertino Testa. Negri ha sottolineato come Confcooperative sia tutt’ora impegnata a fornire il massimo appoggio alle associate nella raccolta di problematiche ed esigenze, negli aspetti giuslavoristici, nell’analisi dei vari ordinamenti e decreti in una quotidiana interlocuzione con i soggetti decisionali locali, regionali o governativi, con lo scopo di reggere l’urto e poter ripartire pienamente con le attività.
“L’assemblea svolta in ‘streaming’ – ha concluso il presidente Negri – non esaurisce tuttavia la volontà di comunicazione e coinvolgimento con la nostra base sociale. Appena le condizioni lo permetteranno, presumibilmente in autunno, organizzeremo un incontro pubblico, ove proporremo anche più dettagliatamente le nostre proposte per il prossimo quadriennio e tutti i progetti in cantiere, sia già partiti sia in fase di attuazione, coinvolgendo autorità, istituzioni locali, associazioni di categoria del territorio, mondo sindacale e sociale”.

Pubblicato il 10 luglio 2020

Ascolta l'audio   

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente