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Notizie Varie

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Riaprono i Musei Civici di Palazzo Farnese e il Museo di Storia Naturale

palazzo

A seguito del passaggio della regione Emilia Romagna in zona gialla, si riaprono i Musei Civici di Palazzo Farnese e il Museo di Storia Naturale. “Finalmente – sottolinea l'assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi – nel rispetto di tutte le misure di sicurezza, può essere restituita alla collettività la fruizione del nostro patrimonio storico, artistico e naturalistico. Un segnale di speranza che speriamo sia foriero di una ripartenza effettiva per l'intero comparto della cultura e dello spettacolo, in attesa di riprendere anche gli eventi serali e le iniziative collaterali che hanno riscosso un grande successo di pubblico”.
Palazzo Farnese sarà visitabile dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 dal martedì alla domenica, mentre il Museo di Storia Naturale aprirà dalle 9.30 alle 12.30 dal martedì alla domenica, nonché nei pomeriggi del weekend dalle 15 alle 18.
“Come indicato dal Decreto del Consiglio dei Ministri – prosegue l'assessore – nei fine settimana occorrerà prenotare l'ingresso in entrambe le strutture museali: sarà possibile farlo comodamente online, via e-mail o telefonicamente. Anticipo già che il 2 maggio, prima domenica del mese, si conferma l'opportunità dell'ingresso promozionale al costo di un euro: una bella occasione per valorizzare, ora che possiamo tornare ad accogliere i visitatori provenienti anche da fuori Comune, le nostre collezioni museali e la vocazione di Piacenza come città d'arte”.
Le prenotazioni via web si possono effettuare direttamente al link https://ticket.midaticket.it/museicivicidipiacenza/Events.

Pubblicato il 27 aprile 2021

Bando da 2,7 milioni di euro per sostenere la produzione e fruizione musicale

Fruizione musica

Si riparte con la musica. Nuovi autori, creatività, sviluppo dei circuiti di locali e reti di festival, promozione degli autori e delle produzioni in Italia e all’estero. Sono le aree di intervento regionale per promuovere la musica originale dal vivo. Attraverso un nuovo bando, relativo alla “Legge regionale in materia di sviluppo del settore musicale”, la Regione mette a disposizione 2,7 milioni per il triennio 2021-23, con l’obiettivo di rafforzare il sistema. Le risorse sono destinate a progetti di valenza regionale e di durata triennale per la produzione e la fruizione della musica sia dal vivo che in streaming, realizzati da soggetti pubblici e privati con sede operativa in Emilia-Romagna. Selezione di nuovi autori, residenze di musicisti, pubblicazione e distribuzione discografica e videoclip musicali, includendo anche la produzione di colonne sonore, audio games, progetti di realtà aumentata o virtuale, app musicali per mobile devices, web sites musicali, tour promozionali in Italia e all’estero: sono alcuni esempi di progetti finanziabili secondo le linee di intervento regionale.

“Con questo bando, che riguarda la musica contemporanea, di ogni genere ma necessariamente originale - afferma l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori -, la Regione intende promuovere non solo i nuovi autori, le formazioni emergenti e i progetti innovativi e creativi ma anche i circuiti di locali e le reti di festival, favorendo la circuitazione degli artisti e dei complessi musicali regionali in Italia e all'estero”. “Sostanzialmente- ha aggiunto-, con un’impronta trasversale e innovativa la Regione vuole essere di sostegno all’intera filiera produttiva, aiutando il rilancio del settore, dopo la chiusura di locali, teatri e attività, dovuta alla pandemia”.

“L’Emilia-Romagna è sempre stata fucina di nuovi talenti, creatività e luogo di ottima produzione musicale- ha concluso-: la nostra musica deve ritrovare, anche dopo questa lunga crisi, lo spazio che merita sia in Italia che all’estero”. Le domande di contributo dovranno essere presentate alla Regione Emilia-Romagna a partire dal 29 aprile ed entro il 20 maggio alle ore 16, tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: servcult [AT] postacert [DOT] regione [DOT] emilia-romagna [DOT] it. Ciascun soggetto può presentare una sola domanda in forma singola oppure in forma aggregata tramite Partenariati o Progetti di rete, in cui c’è un soggetto titolare e altri soggetti che aderiscono al progetto tramite specifico accordo. I progetti devono presentare inoltre un totale di costi complessivi nel triennio non inferiore a 100mila euro. I soggetti già beneficiari di contributo regionale nel triennio 2018-2020 che presentano domanda, possono includere nella proposta progettuale la conclusione delle attività che non hanno realizzato nel 2020 a causa delle restrizioni imposte per il contenimento della pandemia da Covid-19, che si aggiungeranno alle nuove proposte per il triennio 2021-2023. Il bando, con tutti gli allegati per la presentazione della domanda di contributo, sono disponibili sul portale culturale della Regione EmiliaRomagnaCreativa.

Pubblicato il 27 aprile 2021

A Cadeo è stata ricordata la giornata della Liberazione

25 aprile 2021 foto

“Che sia Resistenza anche per noi! Non un’immobile e paziente accettazione di ciò che ci sta accadendo in attesa che le cose tornino come prima, ma azione concreta e consapevole”, parole del primo cittadino di Cadeo Marco Bricconi pronunciate nel corso delle celebrazioni di commemorazione del 76° Anniversario della Liberazione tenutasi a Cadeo.
La giornata commemorativa, organizzata dall’Amministrazione Comunale, ha visto la fedele collaborazione dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci della sezione di Cadeo e delle Associazioni d'Arma Nazionale.
La giornata si è aperta a Cadeo con la messa celebrata dal parroco don Umberto Ciullo che, come ogni anno, ha benedetto le corone ai caduti poi poste ai monumenti. “Questo è un gesto per nulla retorico – ha sottolineato don Ciullo - ma parla di libertà, di vita vera, spesa per un ideale”.
Al termine della celebrazione, quattro le tappe toccate dall’esiguo corteo – come voluto dalle disposizioni vigenti - che si è spostato sul territorio comunale per raggiungere i principali monumenti pro caduti: Cadeo, Saliceto, Fontana e Roveleto.
“Noi siamo i protagonisti di questo tempo, i valori che ci accompagnano e che siamo in grado di vivere (o non vivere) oggi, plasmeranno il nostro domani. Non dobbiamo temere nulla se non l’indifferenza e la rassegnazione”, ha proseguito Bricconi aiutando i presenti a riflettere su politica, situazione sociale ed economica lasciandosi guidare da scritti di testimoni illustri, da Sandro Pertini a Piero Calamandrei.
“Qui concludo il nostro percorso commemorativo di questo 25 aprile. E questa è la mia ultima tappa commemorativa come primo cittadino di Cadeo - ha concluso il sindaco di Cadeo al Monumento di Roveleto- Cosa mi sta particolarmente a cuore? Il futuro e i nostri giovani.
Giovani che per costruire il Paese che verrà hanno bisogno del passato, di radici, di alti esempi. Giovani che devono tuffarsi nella memoria e non nell'effimera conoscenza data da social e Rete. Il nostro Paese può vivere “alla grande” e deve farlo per non tradire le battaglie passate; deve farlo per spronare i giovani a costruire una società a misura dei propri sogni. Non è mai troppo tardi, o troppo presto per mettersi in gioco”.

Pubblicato il 27 aprile 2021

Il progetto «Alla scoperta del Sentiero del Tidone» ha coinvolto 67 classi

sentiero cbpc 4

"Ci sono pesci nel Tidone?" "Ci sono animali pericolosi sul Sentiero?" "C'è un percorso dei dinosauri sul Sentiero del Tidone?" "Qual è il tratto più sporco del Sentiero?" "Ci sono delle leggende legate al Sentiero del Tidone?" e ancora "Come si fa a diventare guardiani delle dighe?" "Si può visitare la Diga del Molato?".
Queste alcune delle domande, interessanti e divertenti, che hanno fatto i ragazzi delle primarie e delle secondarie di 67 classi della Val Tidone che hanno aderito al progetto "Alla scoperta del Sentiero del Tidone".
L'iniziativa, pensata e proposta dall'associazione "Sentiero del Tidone" insieme al Consorzio di Bonifica di Piacenza, ha visto nella prima fase la presentazione telematica della realtà del Sentiero del Tidone dall'omonima associazione che da sempre manutiene, sostiene e promuove il percorso di 69 chilometri lungo l'asta del torrente Tidone, e delle attività svolte dal Consorzio di Bonifica di Piacenza nella gestione delle acque e del territorio provinciale.

La seconda fase invece prevede l'uscita delle classi sul sentiero e alla diga del Molato, con anche la possibilità di svolgere attività educative, come la raccolta di rifiuti, e attività ludiche o didattiche con soggetti locali come associazioni, Protezione Civile, Corpo Forestale. Quasi tutte le classi aderenti hanno già svolto la prima fase, interrotta per quelle che erano costrette alla didattica a distanza (appuntamenti rimandati e già recuperati) e qualcuna ha iniziato in questi giorni la seconda fase. I ragazzi delle scuole di Calendasco, Sarmato, Borgonovo, Ziano, Agazzano, Pianello, Trevozzo, Nibbiano e Pecorara, oltre mille in totale, hanno potuto così conoscere meglio la realtà valtidonese, anche se molti alunni hanno detto di conoscerla già e di aver percorso diverse volte vari tratti del percorso. Gli organizzatori del progetto ringraziano i dirigenti scolastici e gli insegnanti degli istituti coinvolti per aver aderito con entusiasmo alle attività proposte e aver condiviso l'idea che attraverso la conoscenza del territorio locale e la sua valorizzazione sia possibile motivare gli alunni ad assumere comportamenti di cittadini rispettosi del proprio ambiente e favorire la crescita di una mentalità ecologica.

Pubblicato il 27 aprile 2021

A Rivergaro 170 piantine per ricordare le vittime del Covid

Rivergaro

Come anticipato a settembre durante l’iniziativa svolta in Piazza Paolo per ringraziare e premiare le istituzioni, gli esercenti e le associazioni che hanno aiutato e sostenuto la comunità rivergarese durante la fase più acuta del 2020 dell’emergenza Covid, l’Amministrazione di Rivergaro ha voluto piantumare circa 170 piantine in ricordo delle vittime rivergaresi del Covid-19.

“Queste piante – sottolinea il sindaco di Rivergaro Andrea Albasi – sono dedicate a tutti coloro che non hanno potuto dare l’ultimo saluto ai propri familiari. Vogliamo ricordare chi non c’è più e le sofferenze che le famiglie hanno attraversato, con questo segno tangibile sinonimo di resistenza e di speranza”. “Per condividere questo progetto con i rivergaresi – precisano dall’Amministrazione – abbiamo coinvolto i Consigli di Frazione che hanno collaborato nell’individuazione di alcune aree pubbliche simboliche per le nostre frazioni”.

Le piantine sono state posizionate in aree pubbliche del territorio abitualmente di passaggio dai cittadini tra cui: la scuola primaria di Rivergaro, l’area verde di Cisiano, il parco di via Monti a Niviano e i giardini di via Pertini di Pieve Dugliara.

Pubblicato il 25 aprile 2021

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