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Notizie Varie

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Piacenza produce 10,3 miliardi di euro di ricchezza

Valore aggiunto Piacenza

Con un valore aggiunto di 10.312,04 milioni di euro, nel 2023 Piacenza si è posizionata al 53° posto nella classifica delle province italiane, contribuendo con lo 0,5% al valore aggiunto nazionale e con il 6% a quello regionale. Rispetto al 2022, l’aumento è stato del 6,6%, il più alto tra le province dell’Emilia-Romagna, in linea con l'andamento nazionale e superiore alla crescita regionale (+6,1%). Sono questi i risultati che emergono dall’elaborazione della Camera di Commercio dell’Emilia basata sui dati di Unioncamere e del Centro Studi Tagliacarne, che hanno analizzato il valore aggiunto a prezzi base e correnti delle province italiane. Questo indicatore quantifica la crescita economica in termini di nuovi beni e servizi messi a disposizione della comunità per impieghi finali. La ricchezza prodotta a Piacenza è stata principalmente generata dal settore del commercio e dei servizi, che rappresentano il 68,6% del valore aggiunto provinciale. L’industria ha contribuito con il 22,7%, seguita dalle costruzioni (5,4%) e dall’agricoltura (3,3%). Nel confronto annuale sul 2022, tutti i settori hanno mostrato un incremento: il settore delle costruzioni ha registrato il maggiore aumento con un +9,7%, il macrosettore dei servizi è cresciuto del 7,4%, con un’ottima performance del comparto commercio all’ingrosso e al dettaglio, trasporto e magazzinaggio, servizi di alloggio e ristorazione, e comunicazione, che segna un incremento dell’8,5%; l’agricoltura, infine, ha registrato un aumento del 5,7%, mentre l’industria è cresciuta del 3,7%. Il valore aggiunto pro capite ha raggiunto i 36.178,67 euro, portando la provincia al 19° posto nella classifica nazionale. Rispetto al 2022, l’aumento è del 6,1%. Il dato piacentino, tra l’altro, è risultato superiore alla media nazionale (32.377,41 euro). “I dati riferiti allo scorso anno - sottolinea il vicepresidente vicario della Camera di Commercio dell’Emilia, l’imprenditore piacentino Filippo Cella - attestano con evidenza la solidità del nostro tessuto imprenditoriale e la sua capacità competitiva”. “Oggi - prosegue Cella - l’industria in senso stretto sta vivendo una fase congiunturale non favorevole, attestata dal calo della produzione che abbiamo registrato nel terzo trimestre del 2024, ma i fondamentali del nostro sistema economico sono ben saldi”. “Proprio per questo - conclude il vicepresidente vicario della Camera di Commercio dell’Emilia - occorre continuare a sostenere un tessuto imprenditoriale la cui capacità di investimento e di innovazione non è in discussione, ed è un patrimonio che continua a generare ricchezza, lavoro e opportunità nelle comunità locali”.

Pubblicato il 6 gennaio 2025

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Imprese giovanili in aumento nel Piacentino

Imprese giovanili fine 24

Sono 1.930 le imprese giovanili attive a Piacenza; il dato, riferito al 30 settembre scorso, emerge dalle analisi dell’Ufficio studi della Camera di Commercio dell’Emilia, che evidenziano una crescita del 3,4%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’incidenza delle imprese guidate da giovani under 35 è pari al 7,5% sul totale delle imprese attive in provincia, un dato superiore a quello regionale (7,4%). La collocazione all’interno dei diversi comparti produttivi evidenza una rilevante presenza delle aziende giovanili nel settore dei servizi alle imprese, con 407 unità attive (+3% rispetto al settembre 2023), vale a dire il 21,1% del totale imprese giovanili con sede a Piacenza e provincia. Seguono, per importanza, il commercio con 390 unità attive (-2,7%, rispetto al settembre 2023), vale a dire il 20,2% del totale delle giovanili piacentine e le costruzioni con 386 unità (il 20,0% del totale, con un +5,8%). Vi sono inoltre i pubblici esercizi con 222 unità (11,5% del totale, -1,3% rispetto al settembre 2023), l’agricoltura (221 imprese giovanili, l’11,5% del totale, con un +4,7%), ed i servizi alle persone, con 182 unità, con un incremento del 12,3% rispetto all’anno precedente. Quanto alla forma giuridica, le imprese giovanili sono per lo più società individuali (1.558 unità, pari all’80,7% delle imprese under 35 attive); seguono le società di capitali (14,5%), le società di persone (4,3%), le cooperative (0,2%) ed altre forme (0,3%). L’impresa giovanile è valutata dall’indagine camerale anche in base al grado di presenza di giovani, vale a dire secondo la percentuale di quote possedute da under 35, identificando tre gradi di presenza crescenti: maggioritaria”, “forte” ed “esclusiva”. Sul totale delle imprese della provincia individuate come “giovanili”, il 92,1% delle imprese attive è a presenza “esclusiva” di giovani, il 6,4% delle imprese giovanili attive è a presenza “forte” e l’1,5% delle attive è a presenza “maggioritaria”. Con riferimento alla distribuzione territoriale delle imprese giovanili (per comune e per aggregato), il 41,1% ha sede nel comune capoluogo (793 unità), con incidenza sul totale delle imprese attive del comune pari all’8,4%.

Pubblicato il 5 gennaio 2025

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A Caminata la Befana di Alta Val Tidone tra fiaba animata, presepi e coro Gospel

corocamminata

Si concludono come da tradizione nella località di Caminata gli eventi natalizi di Alta Val Tidone che hanno visto protagoniste in queste settimane le piazze di Trevozzo, Nibbiano e Pecorara in un’atmosfera di gioco, magia e convivialità tipica del periodo. Lunedì 6 gennaio la grande attesa è per la Befana che in piazza nel pomeriggio (dalle 15.30) distribuirà doni e dolciumi per i più piccoli e sarà protagonista di una fiaba animata che coinvolgerà bambini e non.
A seguire le attese premiazioni dei concorsi "Il tuo presepe racconta " che ha visto una decina di partecipanti che hanno inviato le foto della loro rappresentazione della natalità e del PresepeScuoleInsieme che ha visto l’adesione con i propri manufatti delle scuole dell’infanzia e primaria di Nibbiano e primaria di Trevozzo.
Alle 16.30 nella chiesa parrocchiale di Caminata spazio al concerto, aperto a tutti, dello Spirit Gospel Choir. Il coro è nato ormai 12 anni fa dall’idea di un gruppo di amici, guidati dal direttore Andrea Zermani Anguissola, desiderosi di vivere un’esperienza musicale immersiva che permettesse allo stesso modo a chi cantava e a chi si metteva all’ascolto di immergersi in una dimensione spirituale che si fa preghiera e, dunque, condivisione. Esperienza che porta a una diversa apertura del cuore grazie alla musica Gospel in particolare, portatrice com’è di testi carichi di significati intimi e profondi.
Spirit Gospel Choir, che è formato al momento da più di 40 elementi, si è trasformato nel tempo accogliendo man mano nuovi componenti, mantenendo sempre però la sua caratteristica prevalente di essere un gruppo di persone che si mettono a disposizione gli uni degli altri, sapendo cogliere il meglio dell’altro, come in un giardino perennemente fiorito, dove i colori e le forme si alternano per mantenere un tutto armonico.
Molti i concerti, le collaborazioni e gli incontri speciali vissuti in questi anni, sempre in un’ottica di condivisione, unità ma soprattutto di gratitudine per ciò che è arrivato e per tutto quanto ancora ci attende.

Pubblicato il 3 gennaio 2025

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Con il Pnrr un milione di euro di difese lungo il Nure

Lavori nel Nure Pnrr

Sono partiti i nuovi interventi di messa in sicurezza del torrente Nure, nel piacentino. Opere di rinforzo e difesa per rendere più sicuri gli argini e le sponde, garantendo così dal rischio di piene i tratti del corso d’acqua che attraversano i comuni di Bettola, Ponte dell’Olio e Vigolzone. Finanziati con un milione di euro di fondi Pnrr, i lavori vanno ad integrare un precedente cantiere di riqualificazione del torrente che ha previsto la realizzazione di pennelli in pietrame e la risagomatura dell’alveo, già realizzato dalla Regione con un investimento di 120mila euro. Due i tratti più critici interessati dai cantieri, data la vicinanza ad aree abitate e a infrastrutture stradali: a valle dell’abitato di Bettola, dove la sponda destra presenta fenomeni di erosione a partire dal ponte della statale fino alla confluenza del rio Barbarone, e nei pressi di Ponte dell’Olio. Qui l’erosione ha colpito la sponda e continua a valle fino a Molino La Montà, indebolendo il versante interessato da un’ampia frana inattiva. Inoltre, in questo tratto sulla sponda destra è evidente un abbassamento dell’argine che mette a rischio l’area urbanizzata retrostante.

GLI INTERVENTI

A Bettola, a valle della confluenza del rio Barbarone, é stato realizzato un pennello in massi di circa 20 metri per proteggere la strada statale 654 che corre in quel punto. A Ponte dell’Olio, lungo la sponda destra vicino al parcheggio pubblico, è in fase di esecuzione il rialzo e ringrosso dell’argine per circa 160 metri per recuperare la continuità del livello di contenimento. Per questo lavoro sarà utilizzata la terra di cava, mentre il corpo arginale sarà rivestito con terreno vegetale trattato con idrosemina. Nel comune di Vigolzone, sia nel capoluogo che in località Molino La Montà, per circa 260 metri è stata ripristinata e completata la difesa spondale in massi per proteggere la sponda vicino al ponte della statale 654. La scarpata a lato del fiume è stata risistemata a verde con talee di specie autoctone oltre ad essere stati risistemati 4 pennelli a monte di una difesa in massi come da programma. Le opere, progettate dallo studio incaricato, sono coordinate dall’Ufficio territoriale di Piacenza dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile.

Pubblicato il 4 gennaio 2025

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Sanità, il 7,6% degli italiani rinuncia alle cure

Dati rinuncia sanita

Aumenta il numero delle persone in Italia che rinuncia a curarsi per problemi economici, tempi di attesa troppo lunghi o difficoltà a raggiungere i luoghi di cura. Ben il 7,6%, secondo l’ultima Relazione del Cnel (Consiglio nazionale dell'Economia e del Lavoro), in pratica 4,5 milioni di persone, hanno rinunciato a usufruire delle prestazioni sanitaria nel 2023. Va un po’ meglio in Emilia-Romagna che insieme a Toscana, Campania, Friuli-Venezia Giulia e le Province Autonome di Trento e Bolzano, si attesta su percentuali di poco inferiori al 6%. “Come ho avuto modo di evidenziare anche nei giorni scorsi - afferma il presidente della Regione, Michele de Pascale -, i dati complessivi del sistema sanitario in Italia stanno crollando e sono in costante peggioramento nel nostro paese. Come si evince chiaramente dalla rilevazione del Cnel, la tendenza non solo non si sta invertendo, ma si sta aggravando”.

Pubblicato il 3 gennaio 2025

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