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Notizie Varie

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Nel ricordo di Carla Figliozzi: «riusciva sempre a mettersi in sintonia con gli altri»

carla figliozzi

“Non ti preoccupare… Ci penso io!”. È la frase simbolo della vita di Carla Figliozzi, morta il 22 luglio, che il diacono Giuseppe Chiodaroli, ex segretario della Cisl piacentina, a nome di tutto il sindacato, ha voluto evidenziare per ricordare Carla che ha sempre lavorato, anche dopo la pensione, alla Cisl, nel settore dell’accoglienza.
“Riusciva sempre a mettersi in sintonia con le persone, - aggiunge Chiodaroli - creava un rapporto di amicizia e riusciva a mettere a suo agio qualsiasi persona, spesso in difficoltà, che entrava nella sede del sindacato”.
Carla Figliozzi, 71 anni, è morta nella Rsa Casa San Giuseppe di Piacenza, in cui era ricoverata da alcuni mesi, dopo l’intervento al cuore dello scorso anno a Reggio Emilia, da cui non si è più ripresa.

“Carla - aggiunge Michele Vaghini, attuale segretario generale Cisl Parma Piacenza - ci teneva tanto ad esserci tutti i giorni, al suo posto al centralino della Cisl: era praticamente il primo volto o la voce che i cittadini incontravano quando si rivolgevano ai nostri servizi. Un vero punto di riferimento per puntualità e dedizione. La sua scomparsa addolora tutti”.


Cercava di dare tutto
“Una sorella, un’amica, completamente disponibile agli altri, perché cercava di dare tutto”. È il ricordo affettuoso, rotto dal pianto, della gemella Luisa. “Viveva in simbiosi con la sorella - aggiunge il cognato Stefano Gatti - tutte le cose che Carla faceva ne parlava con Luisa. Inoltre il suo amore per la famiglia, la mamma, mancata da qualche anno, fratelli e nipoti, è stato il motivo fondante della sua vita”.
Tanti sono gli episodi della vita di Carla che Gatti ricorda, tutti legati alla quotidianità.
“Anche di domenica e quando eravamo in ferie, che facevamo insieme, - prosegue Stefano - il suo telefono squillava, per chiedere informazioni, aiuti ed ella sempre rispondeva con il suo impegno di pensare ad una soluzione e lo faceva veramente! Portava sempre a termine la sua dedizione agli altri. Se poteva fare un piacere a qualcuno gliene faceva due”.


Al servizio degli ammalati
Carla Figliozzi è stata anche volontaria dell’UNITALSI ed ha seguito moltissimi viaggi a Loreto e a Lourdes. “Carla non passava inosservata, era sempre disponibile per tutti”. Sono le parole di Lorenza Dellagiovanna anch’essa volontaria dell’associazione cattolica dedicata al servizio degli ammalati ed al loro trasporto in pellegrinaggio presso santuari italiani ed internazionali.
“Quando andavamo ancora con il treno a Lourdes senza cuccette - aggiunge Lorenza - Carla riusciva sempre ad avere sempre la nostra divisa perfetta. Non si stropicciava mai, nonostante stavamo sedute 16 o 20 ore in treno. È stata sempre una persona molto posata, gentile, altruista e caritatevole verso i malati. Tanti sono stati i viaggi effettuati da Carla che, nella nostra Associazione, si ricordano con uno spillino sulla divisa, e lei ne aveva oltre cinquanta”.


Ricordata con affetto
I funerali si sono svolti il 24 luglio nella Chiesa di Nostra Signora di Lourdes a Piacenza. La celebrazione presieduta dal parroco don Giuseppe Lusignani, concelebrata da don Alessandro Ponticelli, con l’assistenza dei diaconi Giuseppe Chiodaroli e Pierluigi Marchionni, è stata vissuta con intensità da tutti i presenti che hanno ricordato Carla con affetto. Il 28 luglio è avvenuta la tumulazione nella cappella di famiglia, dove riposano la madre e il padre, al cimitero di Tassara nel comune Nibbiano.

Riccardo Tonna

Nella foto, Carla Figliozzi alla destra di Franco Marini, segretario generale della Cisl che divenne poi presidente del Senato, all’inaugurazione della sede Cisl di Piacenza in via Pietro Cella nel 1988.

Pubblicato il 28 luglio 2021

A Cadeo la nuova piazza del pellegrino

piazzetta del pellegrino a cadeo

“Cadeo, ha alle spalle una storia di condivisione e accoglienza millenaria che continua oggi anche attraverso questa piazzetta che oggi inauguriamo”. Così il primo cittadino di Cadeo Marco Bricconi nella mattinata del 24 luglio ha ufficialmente inaugurato la nuova piazzetta del pellegrino, la prima e unica piazza centrale del paese.
“Con il progetto di questa piazza siamo stati di interesse internazionale – sottolinea Bricconi – grazie al progetto “Francigena in Comune” che coinvolge oltre a Cadeo, i comuni di Calendasco, Gragnano, Pontenure, Fiorenzuola e Alseno, e che punta ad elevare l’interesse globale di un itinerario riconosciuto dal Consiglio di Europa dal 1994”.

Il 13 agosto i pellegrini a Cadeo
La Via Francigena – grazie ad una variante del tracciato – passa sul territorio comunale che diviene così meta di numerosi pellegrini.
Al centro di questo progetto vi sono le persone - interviene Sami Tawfik, in rappresentanza dell’Associazione Europea delle Vie Francigene - Questi pellegrini sono utili anche alla società. Questi pellegrini sono cittadini temporanei. Come associazione AEVF stiamo facendo una grande marcia 3200 km, al centro del cammino vi sono il patrimonio e la ripartenza. Saremo qui a Cadeo il 13 agosto”.
“Chiediamo aiuto a Dio perché questo sia davvero luogo di accoglienza, fraternità e comunione”, ha ricordato il parroco don Umberto Ciullo nel corso della benedizione della piazza.

Tra i partner che hanno reso possibile la realizzazione della rigenerazione della piazza del Municipio vi è la Regione, che ha finanziato l’intervento della piazzetta per circa 166 mila euro.


“Nella nuova piazzetta di Cadeo si possono trovare l’accoglienza cittadino e pellegrino,  spazi pedonali più ampi – spiega l’architetto Vito Redaelli curatore della progettazione - ma anche nuovi servizi, come la ricarica per bici elettriche e l’ ecologia urbana, attraverso i pavimenti drenanti. Senza scordare che Cadeo ha avuto il pregio di attivare altri servizi correlati alla Francigena, come il nuovo ostello e la variante del tracciato”.
“Questo progetto è stato realizzato in tempi brevi – sottolinea l’architetto Stefano Tamengo - . Un intervento importante per Roveleto, attraversato da via Emilia e quindi privato di una centralità. Tra le importanti azioni fatte, anche quelle sui sottoservizi della zona della piazza, per non intervenire più in futuro”.
Un’inaugurazione riuscita grazie alla collaborazione di tanti: Sergio Efosi e “Fiorenzuola in movimento” alla guida della camminata pomeridiana alle 18, al Circolo tappa 37 che ha offerto aperitivo e spettacolo di magia serale per bambini e a Walter  Sarsi e Angelo Marchetta che hanno realizzato un video che segue passo a passo la nascita della piazza”, conclude la vicesindaca Toma.

Pubblicato il 28 luglio 2021

Manifattura e meccanica piacentina vivono un momento positivo

incontro confindutria piacenza

L’industria piacentina ha un rimbalzo positivo dopo il complicato 2020 contrassegnato dal Covid. Arrivano notizie confortanti da Confindustria Piacenza: l’indagine congiunturale dell’associazione degli industriale – basata su un campione di aziende piacentine (8mila addetti per 3 miliardi di fatturato) – presenta buoni dati riferiti ai primi sei mesi del 2021. C’è una ripresa di ordinativi, i dati consuntivi dicono che la meccanica vive un incremento del 28,82% di fatturato e il manifatturiero piacentino del 18,95%. “Numeri estremamente positivi – commenta il presidente Francesco Rolleri - che si riflettono sull’occupazione. La stragrande maggioranza dei nostri associati non prevede di ricorrere alla cassa integrazione. Preoccupa però l’aumento dei prezzi delle materie prime”.

Dopo due semestri che aveva registrato dati negativi, l’occupazione recupera con un +1,94% trainata dalla meccanica (3%). E c’è un calo dei cassa integrati. Inoltre aumentano le aziende che immaginano il fatturato successivo migliore di quello precedente. Le prospettive delle imprese sono migliori rispetto ai mesi scorsi. “C’è grande soddisfazione per questi dati – commenta Rolleri - che avevamo intuito essere buoni alla fine del 2020, quando aumentavano gli ordini. C’è una situazione che ci porta a essere ottimisti ma ci sono segnali importanti da tenere sotto controllo. Stiamo vivendo una fase delicata su due fronti: si tende a dimenticare che la pandemia non è finita (e l’unico modo per combatterla è vaccinarsi) e che il prezzo delle materie prime è schizzato verso l’alto. L’aumento degli ultimi mesi è importante, rende più difficile ottenere dei margini. Confindustria nazionale dice che la situazione dovrebbe normalizzarsi verso ottobre, speriamo sia così”.

Nella foto, da sinistra Gian Marco Ratti, Francesco Rolleri e Luca Groppi.

Pubblicato il 28 luglio 2021

Guardia di Finanza, Loero il nuovo comandante provinciale

 IncontroBarbieriSanapoLoero


Il sindaco Patrizia Barbieri ha ricevuto  a Palazzo Mercanti il comandante provinciale uscente della Guardia di Finanza di Piacenza, colonnello Daniele Sanapo, in procinto di lasciare la nostra città per assumere un nuovo incarico presso il Comando Regionale Lombardia, e il suo successore, colonnello Corrado Loero, per uno scambio di saluti e di buon lavoro.
L'incontro è stato, prima di tutto, l'occasione per il Sindaco Barbieri per ringraziare, “a nome dell'Amministrazione e di tutta la comunità piacentina”, il colonnello Sanapo che “ha guidato con sapienza e attenzione per 5 anni il comando provinciale della Guardia di Finanza, tutelando, in una perfetta sinergia con tutte le istituzioni del territorio, i cittadini e le imprese, anche e soprattutto nei momenti più difficili e delicati dell'emergenza sanitaria e della ripartenza”.
“Il nuovo prestigioso incarico – ha aggiunto Barbieri – è il migliore riconoscimento delle grandi doti e capacità umane e professionali del colonnello Sanapo”.
Contestualmente, il sindaco Patrizia Barbieri ha formulato al nuovo comandante,  Corrado Loero, “le più sincere congratulazioni per il nuovo incarico e un sentito augurio di buon lavoro”, rinnovando la massima disponibilità alla “collaborazione nel comune impegno per la tutela della legalità e nel sostegno al territorio”.

Pubblicato il 28 luglio 2021

Cattolica, aperte le selezioni per il dottorato Agrisystem

universita Cattolica Piacenza non sgranata ok 2

Con il nuovo anno accademico prenderà il via la sedicesima edizione del dottorato. Un grande traguardo reso possibile dalle numerose borse di studio erogate nel corso di questi anni a 181 dottorandi alle quali si aggiungeranno le nuove borse finanziate quest’anno dalla Fondazione Eugenio e Germana Parizzi, dalla Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, da Azelis Italia srl, dalla Regione Emilia-Romagna, dall’Istituto Gentili srl, da Rem Tec srl, dalla Commissione Europea, oltre alle borse di studio sostenute dall’Ateneo.
Siamo pronti ad iniziare senza indugi il nuovo anno accademico, in presenza, sperando che la campagna vaccinale proceda rapidamente ed i casi di infezione diminuiscano di conseguenza. Siamo comunque pronti ad offrire didattica in streaming, se necessario.

21 posti disponibili

Il Dottorato ha 21 posti disponibili, 15 con borsa di studio, destinati ai migliori laureati, italiani e stranieri, motivati ad approfondire la propria formazione nel campo della ricerca applicata ai vari aspetti del sistema agroalimentare.
2 posti sono riservati ad aziende che hanno chiesto l’attivazione del dottorato industriale per un proprio dipendente e 4 posti sono senza borsa di studio.
Inoltre, Agrisystem partecipa, insieme ad altri due dottorati dell’Università Cattolica, al Dottorato Nazionale in Sviluppo Sostenibile e Cambiamento Climatico istituito dalla Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia con un progetto sugli effetti dei cambiamenti climatici sulla produzione di alimenti.

Si punta sulla formazione di qualità

“Le aziende che guardano al futuro puntano sulla formazione di qualità: siamo orgogliosi di riscontrare la fiducia riposta in Agrisystem dalle aziende nazionali e multinazionali del settore food che hanno creduto e credono in noi” sottolinea il prof. Paolo Ajmone Marsan, coordinatore del dottorato promosso dalle Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali e di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica di Piacenza. “Si tratta di imprese che hanno deciso di mettere a disposizione borse di studio per offrire a giovani neolaureati l’opportunità di un impiego qualificato nell’agroalimentare, ma anche di imprese che hanno investito sui propri dipendenti, offrendo loro la possibilità di frequentare il dottorato industriale, che permette di conciliare lavoro, studio e ricerca".
Istituita nel 2006, grazie anche al sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Scuola è impostata sulla multidisciplinarietà delle competenze e l’internazionalizzazione dei saperi – i dottorandi devono svolgere un periodo di studio all’estero di minimo 6 mesi. Agrisystem vanta ad oggi 190 Dottori di Ricerca e 63 dottorandi in corso.

Un percorso innovativo

“Agrisystem è un intenso percorso di crescita formativa e personale che permette di confrontarsi quotidianamente con ricercatori di aree differenti e di diversi paesi. Il 20% dei nostri dottori di ricerca lavora all’estero e oggi occupa posti rilevanti in aziende multinazionali del settore agroalimentare e in Università straniere”.
Agrisystem, accreditata dall’Anvur, propone un percorso innovativo e unico nel panorama italiano. La Scuola attira a Piacenza ogni anno i migliori laureati provenienti da diverse università italiane e straniere e assicura al 95% dei propri dottori di ricerca un’occupazione entro i primi 6 mesi dal conseguimento del titolo. La Scuola, oltre a garantire una formazione trasversale alle varie discipline, come evidenzia il prof. Ajmone Marsan, lascia ai dottorandi la possibilità di personalizzare il piano di studio completando la formazione con la partecipazione a corsi, seminari, convegni presso altre Università o centri di ricerca in Italia o all’estero.
“Da sempre il dottorato si pone anche al servizio delle imprese locali del settore agro-alimentare, che devono in tempi rapidi dare corso a processi di ‘sprovincializzazione’, senza però perdere quegli elementi identitari, che continuano a rappresentare un rilevante fattore competitivo” conclude il prof. Ajmone Marsan “Agrisystem valorizza inoltre l’esigenza, tipica del settore agroalimentare, di raggiungere un giusto equilibrio tra il radicamento territoriale e la formazione di una cultura imprenditoriale capace di operare in un mercato sempre più globalizzato”.

Per maggiori informazioni: Agrisystem http:// dottoratI.unicatt.it/agrisystem
Scadenza del bando: 13 settembre 2021

Pubblicato il 27 luglio 2021

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