Un presidio di tre giorni, continuativo, senza pause, no stop, contro la guerra. È l’iniziativa – dal nome “Ribelliamoci alla guerra” - organizzata a Borgotrebbia da venerdì 2 a domenica 4 settembre all’oratorio del Camposanto vecchio del parco fluviale del Trebbia. Ad organizzare la tre giorni di meditazione, arte, riflessione, dialogo e preghiera, le realtà di “Resistenza radicale-Azione Nonviolenta” e Cln (Comitato liberazione nazionale). Si tratta di un lungo incontro interconfessionale, promosso dal parroco don Pietro Cesena, in un luogo simbolico. “Insieme – spiegano gli organizzatori – perché le armi puntate su di noi e sulla natura sono divisione e paura”.
Il programma prevede, oltre alla condivisione dei compiti per la cura del luogo, assemblee, lettura di pagine sulla non violenza e il rapporto con la natura, musica, arte e nella notte la custodia silenziosa della chiesa, che resterà aperta, oltre alla redazione comune di una lettera che al termine dell’iniziativa sarà inviata alle autorità.
Un Fondo sociale per lo sport che consenta di promuovere la pratica sportiva tra i ragazzi fino ai 18 anni di età. È l’obiettivo del Bando con cui Fondazione di Piacenza e Vigevano e Banca di Piacenza intendono assicurare il diritto inalienabile allo sport – di fondamentale importanza per il percorso di crescita, formazione e maturazione dei ragazzi – ai giovani delle fasce di popolazione meno abbienti, le cui famiglie sarebbero altrimenti costrette a eliminare dal proprio bilancio tale spesa. Il Fondo contribuisce così ad attenuare gli effetti delle disuguaglianze sociali, ma punta anche a dar vita a una rete sinergica con Istituzioni, federazioni ed enti di promozione in ambito sportivo, associazioni sportive dilettantistiche del territorio e Servizi sociali.
IL PROGETTO Avviato ufficialmente con la presentazione alla stampa, il Bando sarà aperto fino alle ore 18 del 16 settembre. Le Associazioni sportive dilettantistiche iscritte al Coni, con sede legale e operativa in provincia di Piacenza e nel comune di Vigevano, potranno partecipare all’assegnazione delle risorse segnalando particolari situazioni di fragilità nella richiesta di adesione. Il Fondo si sostituirà alle famiglie nel pagamento della quota (si spendono mediamente dai 300 ai 500 euro l’anno per consentire a un giovane di praticare sport nell’ambito di una ASD). Con una dotazione annua di 25.000 euro, Fondazione di Piacenza e Vigevano e Banca di Piacenza, potranno garantire il diritto allo sport a ragazzi appartenenti a famiglie in condizioni disagiate (in maniera proporzionale nei territori di Piacenza e di Vigevano) che, diversamente, sarebbero costretti a rinunciare alla pratica sportiva.
UN IMPEGNO CONDIVISO «Banca di Piacenza e Fondazione di Piacenza e Vigevano insieme, un’altra volta ancora, per una nuova iniziativa dal grande significato sociale: quello di far continuare a crescere nei giovani l’educazione del carattere e fisica, anche nei casi in cui la situazione di difficoltà che stiamo attraversando non lo consentisse – sottolinea Pietro Boselli, vicedirettore generale della Banca di Piacenza –. Vogliamo che le condizioni economiche di nessun giovane condizionino il perfezionamento della persona che alla pratica dello sport è legato. Non è ancora spenta l’eco dell’iniziativa, sempre comune che Fondazione e Banca hanno perfezionato a favore dei giovani ucraini, ed ecco che queste due istituzioni sono ancora insieme per consentire alla società piacentina di crescere e vieppiù crescere. È una nuova iniziativa, non è la prima e tantomeno sarà l’ultima». «Per garantire il diritto allo sport ai figli di famiglie fragili, tante Associazioni sportive si sono sempre mobilitate autonomamente, con generosità – commenta Robert Gionelli, consigliere d’Amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano e membro della Commissione Welfare dell’ente –. Negli anni segnati dalla pandemia, questi importanti presidi educativi sono rimasti attivi, sopportando la diminuzione dell’entrata di quote associative e importanti costi di adeguamento degli impianti per garantire la sicurezza sanitaria. Con questo bando vogliamo dare loro un primo segnale di sostegno e riconoscere l'impegno che da sempre profondono nel promuovere lo sport come occasione di crescita e sviluppo della persona, che sia alla portata di tutti. È anche un segnale di vicinanza alle famiglie che, a loro volta, stanno affrontando un periodo difficile; i rincari generalizzati, e l’incertezza di questo periodo, rischiano di incidere ingiustamente sulle opportunità di formazione, anche sportiva, dei ragazzi».
FARE SPORT? FA BENE È risaputo che lo sport arricchisce il percorso di crescita con valori sociali, culturali ed educativi: il rispetto delle regole e dell’avversario, la lealtà, la condivisione, lo spirito di sacrificio, la capacità di accettare il verdetto del campo. Da una ricerca CONI-Università Cattolica del Sacro Cuore è emerso che i giovani che praticano sport studiano con maggiore profitto, ottengono migliori risultati in ambito scolastico e incrementano le proprie capacità relazionali con coetanei e adulti, anche di lingua e nazionalità diversa. Peraltro, lo sport sta per entrare nella Costituzione Italiana. Il Parlamento ha approvato - voto favorevole sia alla Camera che al Senato - il DDL sulla tutela dello sport nella Costituzione che, all’art. 33 - al termine dell’iter legislativo - riconoscerà e tutelerà “il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psico-fisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”.
PER PARTECIPARE Per presentare la candidatura al Bando è necessario utilizzare la procedura “ROL richiesta on-line”, disponibile nel sito della Fondazione di Piacenza e Vigevano, accedendo all’apposita modulistica. I progetti potranno essere proposti esclusivamente da Associazioni sportive dilettantistiche iscritte al Coni, con sede legale e operativa in provincia di Piacenza e nel comune di Vigevano. La valutazione qualitativa e quantitativa sarà effettuata da un’apposita Commissione costituita dai promotori. L’assegnazione dei contributi sarà deliberata in modo condiviso dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano e dal Comitato Esecutivo della Banca di Piacenza, sulla base delle valutazioni della Commissione. Esigenze di chiarimento, domande tecniche sulla procedura di compilazione on-line e ogni altra richiesta relativa al Bando - che sarà pubblicato sul sito www.lafondazione.com e www.bancadipiacenza.it - possono essere comunicate via mail a info [AT] lafondazione [DOT] com o al numero 0523.311111.
Nella foto di Del Papa, la presentazione del progetto.
La Gerassa torna a fare festa: da sabato 3 a lunedì 5 settembre, lo storico quartiere di Fiorenzuola verrà infatti animato dalla tradizionale rassegna che coniuga folklore, gusto, intrattenimento e musica, su co-organizzazione dell’Amministrazione Comunale di Fiorenzuola d’Arda e dell’associazione locale “Arti e mestieri”.
IL PROGRAMMA DEI TRE GIORNI Debutto sabato 3, con l’apertura dello stand dei chisolini alle 17.30, mentre alle 19 aprirà la cucina, dove saranno proposte specialità tradizionali come tortelli di spinaci, pisarei e fasö, spalla cotta di San Secondo e panini con salamella; dalle 21 sarà inoltre di scena la musica del duo “Domenico e Romano”, con il pubblico che potrà scatenarsi sulla balera allestita in piazza Cavour. Domenica 4, dalle 12.30 la Gerassa tornerà ad accogliere il pubblico per il pranzo (aperto su prenotazione, al costo di 25 euro), che vedrà una ricca proposta nel menù (antipasto di salumi; anolini, tasca di vitello ripiena con salsa, salame cotto e torta), mentre dalle 17.30 si riproporrà il programma della giornata precedente, con la musica di “Marco e gli amici” dalle 21. Lunedì il programma della festa si concluderà con una speciale serata dedicata ai giovani: cucina aperta dalle 19, mentre dalle 22 l’intrattenimento musicale sarà guidato dal dj Tubista. Ogni sera la cucina proporrà inoltre particolari specialità tradizionali: sabato toccherà a polenta e ciccioli, e alla trippa; domenica sarà la volta della coppa arrosto con salsa, cotenna e fagioli, mentre lunedì sarà il turno della polenta con “picula ad caval”, stracotto di manzo e gorgonzola. Le persone affette da celiachia potranno inoltre gustare spiedini, patatine e polenta senza glutine. Comune di Fiorenzuola d’Arda 1 Piazzale San Giovanni 2 – 29017 Fiorenzuola d’Arda (PC) www.comune.fiorenzuola.pc.it protocollo [AT] pec [DOT] comune [DOT] fiorenzuola [DOT] pc [DOT] it
“Per la nostra Amministrazione è importante sostenere manifestazioni di carattere popolare, come la festa del quartiere Gerassa, evento volto a promuovere le tradizioni popolari e folkoristiche in uno dei quartieri più antichi e caratteristici della nostra città. Grazie ai residenti nel quartiere e agli organizzatori dell’iniziativa, per il loro valido impegno a valorizzare la Gerassa”, ha sottolineato il Sindaco di Fiorenzuola d’Arda, Romeo Gandolfi. “Il messaggio principale di questa edizione è il rilancio della festa, che quest’anno è stata interamente organizzata e sarà gestita dal gruppo “I leoni della Gerassa”, i giovani del quartiere, che si sono assunti questo impegno con grande entusiasmo”, ha aggiunto Marco El Hafi, presidente e responsabile dello stesso gruppo.
Nella foto: un momento di una delle scorse edizioni della festa.
I primi giorni di settembre saranno all’insegna dell’integrazione e del dialogo interculturale a Fiorenzuola d’Arda, dove diverse vie e zone della città saranno coinvolte nell’annuale edizione della “festa multietnica”, organizzata dal forum di associazioni “Il mondo dietro l’angolo” con il patrocinio del Comune.
Il programma La festa sarà inaugurata nel pomeriggio di sabato 3 settembre, da un torneo di pallavolo organizzato dalla comunità cingalese nel palazzetto dello sport: nella giornata seguente, ancora sport grazie ad un torneo di cricket nel campo della stessa comunità cingalese, in via Guareschi, mentre alle 21, in piazzetta San Francesco, si svolgerà una preghiera interreligiosa per la pace. Il programma prosegue martedì 6 settembre, quando alle 21, nell’ambito della rassegna estiva promossa dal cinema Capitol, presso lo stesso cinema verrà proiettato il documentario “Kurdbun: essere curdo”. Giovedì 8 settembre, alle 19 in piazzale Darwin si terrà uno spettacolo di danze tipiche dell’Africa occidentale, mentre alle 21, nel giardino delle Residenze della Fondazione Verani, avrà luogo l’incontro pubblico dal titolo “Un ponte tra culture: la nostra storia, le nostre scelte”. Doppio appuntamento venerdì 9 settembre, con una conferenza con IbrahimaBamdjougou Coulibaly, sul tema della danza tradizionale del Mali, alle 19 in piazza Molinari, mentre alle 21 l’anfiteatro di fianco al Municipio ospiterà una lezione- spettacolo aperta al pubblico proprio sulle danze maliane. Sabato 10 settembre, alle 22, in piazza Molinari si terrà lo spettacolo musicale del gruppo “Sentimento popolare” e del duo “Djengafo”: il programma della rassegna si concluderà martedì 13 settembre, alle 21,30, con la proiezione del film documentario “One day One Day”, sempre all’interno della rassegna estiva del cinema Capitol. L’aperitivo serale di venerdì 9, la cena di sabato 10 e il pranzo di domenica 11, in piazza Molinari, saranno caratterizzati dalla cucina multietnica, mentre da sabato 3 a domenica 11 settembre, presso la chiesa della Buona Morte, tutti i giorni dalle 17 alle 19.30 (nelle giornate di sabato 3 e 10, e domenica 4 e 11, anche in mattinata dalle 10 alle 12.30) sarà visitabile la mostra fotografica “Gesti di pace”.
Valorizzare le diverse culture della città “La festa multietnica assume quest’anno un valore particolare”, esordisce Federica Lugani, del forum di associazioni “Il mondo dietro l’angolo”: “Rispetto ai drammatici eventi a cui stiamo assistendo nel mondo, ma anche ben più vicino a noi, come la barbara uccisione di persone straniere nell’indifferenza di chi osservava la tragedia in atto, noi mostriamo di scegliere la pace. Lo faremo attraverso tanti eventi organizzati anche dai giovani, come tornei sportivi e mostre fotografiche; proiezioni di documentari legati alla realtà curda e alle comunità pugliesi, dove molti lavoratori sono purtroppo vittime del capolarato, mentre nel weekend del 9, 10 e 11 settembre potremo incontrare le altre culture attraverso la cucina e i rispettivi sapori caratteristici”. “Attraverso questa rassegna di iniziative, caratterizzate dalla promozione e dalla valorizzazione delle culture appartenenti alle varie comunità straniere della città, si vuole intrattenere la popolazione attraverso momenti ludici e di divertimento: la principale finalità della festa multietnica, tuttavia, è soprattutto quella di creare significative occasioni di incontro tra queste stesse culture”, ha aggiunto il Sindaco di Fiorenzuola d’Arda, Romeo Gandolfi.
Pubblicato il 1°settembre 2022
Nella foto: la comunità Sikh durante una precedente edizione della festa.
Mercoledì 31 agosto si è tenuta una conferenza stampa indetta da Confcommercio Imprese per l’Italia, presso la sede confederale di Roma, sull’ormai insostenibile impatto del caro energia sulle imprese. L’iniziativa di Confcommercio è stata organizzata congiuntamente ad ANCD-Conad, ANCC-Coop e Federdistribuzione. Per rafforzare i contenuti dell’evento, Confcommercio Imprese per l’Italia, a supporto di questa, ha proposto a tutte le attività di terziario di mercato di manifestare pubblicamente la propria preoccupazione per i costi dell’energia spegnendo tutte luci dalle ore 12 del 31 agosto per la durata di 15 minuti.
Confcommercio Piacenza e Fida – Federazione Italiana Dettaglianti Alimentari – Piacenza si sono unite all’appello nazionale invitando, a supporto dell’iniziativa, tutti gli esercenti a spegnere le luci delle loro attività a partire dalle ore 12 per 15 minuti per sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica rispetto al tema in questione. Viva preoccupazione manifesta Giorgia Tosi, Presidente di FIDA Piacenza la quale dichiara: “la corsa inarrestabile dei prezzi delle materie prime energetiche si sta abbattendo sui bilanci delle imprese del terziario e della distribuzione tradizionale e moderna con un aumento delle bollette che, di giorno in giorno, diventa sempre più insostenibile. Una situazione di vera e propria emergenza che sta comprimendo i già bassi margini operativi di molte aziende del settore e che rischia di portare al rallentamento, se non addirittura alla chiusura, di tante attività. Occorre attuare provvedimenti con urgenza”.
Sul medesimo tema anche Roberta Amendolara, titolare degli omonimi spacci Amendolara, e vice presidente di FIDA Piacenza, prende posizione con le seguenti parole: “non posso che unirmi a tutti gli associati che protestano sul rincaro delle bollette della luce. Le nostre bollette hanno avuto un aumento pari al 365 per cento. Una follia che sta mettendo a rischio, a mio parere e non solo, tutti i commercianti e tutte le imprese che necessitano di energia elettrica per mandare avanti le proprie attività”.
La Presidente di FIDA Piacenza, Giorgia Tosi, conclude il proprio intervento offrendo ai propri associati un decalogo per migliorare il risparmio energetico delle attività; a tal fine, la stessa ricorda che: “per contrastare più efficacemente i rincari delle bollette sono stati individuati alcuni principi generali per contenere i consumi e favorire il risparmio energetico dei punti vendita che ciascuna organizzazione si impegna a promuovere tra i propri associati. Questi principi sono sintetizzati in un decalogo di azioni e comportamenti virtuosi, ossia:
spegnere le insegne luminose e le apparecchiature non necessarie in concomitanza con gli orari di chiusura dell’attività commerciale; ridurre l’intensità luminosa del punto vendita e spegnere o ridurre in modo significativo l’illuminazione in ambienti poco frequentati; regolare la temperatura ambientale dell’attività commerciale (riscaldamento/raffrescamento) nell’ottica di contenere i consumi; interrompere la funzione di riciclo dell’aria nelle ore notturne; tenere chiuse le porte di ingresso per evitare dispersioni termiche in assenza di lame d’aria; ridurre la temperatura dell’acqua utilizzata all’interno dei locali; utilizzare in maniera efficiente l’energia elettrica ed il gas naturale per la cottura dei cibi, monitorando i relativi consumi energetici; utilizzare in modo efficiente le celle e i banchi frigoriferi, attraverso un corretto caricamento degli stessi, limitando le aperture allo stretto iattraverso un corretto caricamento degli stessi; utilizzare in modo efficiente gli elettrodomestici in dotazione all’attività commerciale; razionalizzare l’organizzazione del lavoro al di fuori degli orari di apertura al pubblico (pulizie, caricamento banchi, ecc.) al fine di ridurre i consumi energetici”.
Pubblicato il 1° settembre 2022
Nella foto, Giorgia Tosi, presidente Fida Piacenza.
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